Col termine Iconodulia, utilizzato in ambito cristiano, si indica il culto "dulia" reso alle immagini, come distinto dal culto a Dio detto latria. Il termine è contrapposto a quello di iconoclastia.

Nella logica iconodula, essendo ad esempio Gesù per il Cristianesimo uomo e Dio, non vi sono ostacoli per rappresentarlo nella sua forma umana con immagini, mentre per gli iconoclasti questo non è possibile per l'essenza divina di Cristo, che ne impedisce la raffigurazione da parte di esseri mortali.

Per quanto riguarda le note storiche, Leone V di Bisanzio (813-820) fu promotore di una serrata lotta iconoclasta e della persecuzione degli iconoduli.
Nel marzo del 843, un sinodo convocato per iniziativa dell'imperatrice Teodora di Bisanzio reintrodusse definitivamente il culto delle immagini. L'imperatrice istituì, a commemorazione di tale evento, “la festa dell'Ortodossia".
Tale festa celebra la vittoria dell'iconodulia e la conferma della liceità di venerazione delle icone, pur nella piena consapevolezza che esse non sono altro che un simbolo che può aiutare il credente che sia poco preparato da un punto di vista teologico.

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