Opere di H. G. Wells

lista di un progetto Wikimedia
Versione del 5 mar 2017 alle 09:22 di No2 (discussione | contributi) (Fix link)
Voce principale: H. G. Wells.

Herbert George Wells, meglio conosciuto come H. G. Wells (Bromley, 21 settembre 1866Londra, 13 agosto 1946), è stato uno scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca; autore di alcune delle opere fondamentali della fantascienza, è ricordato come uno degli iniziatori di tale genere narrativo[N 1].

H. G. Wells (George Charles Beresford, 1920)

Romanzi

Saggistica

Racconti

Note: The stories are listed in alphabetical order of title within each year, and not in order of their publication during the year.

Raccolte racconti

  • Select Conversations with an Uncle, now Extinct, and Two Other Reminiscences (1895)
  • Il bacillo rubato e altri casi (The Stolen Bacillus and Other Incidents, 1895)
  • The Red Room (1896)
  • Thirty strange stories (1897)
  • The Plattner Story and Others (1897)[4]
  • Tales of Space and Time (1899)[5]
  • A Cure For Love (1899)
  • Twelve Stories and a Dream (1903)*[6]
  • The Country of the Blind and Other Stories (1911)
  • The Door in the Wall and Other Stories (1911)
  • The Star (1913)
  • Boon, The Mind of the Race, The Wild Asses of the Devil, and The Last Trump (1915) – first edition published under the pseudonym Reginald Bliss
  • Tales of the Unexpected (1922)
  • Tales of Wonder (1923)
  • Tales of Life and Adventure (1923)
  • The Empire of the Ants and Other Stories (1925)
  • The Short Stories of H. G. Wells (1927)
  • Selected Short Stories (1927)
  • The Adventures of Tommy (1929)
  • The Valley of Spiders (1930)
  • The Stolen Body and Other Tales of the Unexpected (1931)
  • The Famous Short Stories of H. G. Wells (aka The Favorite Short Stories of H. G. Wells) (1937)
  • Short Stories by H. G. Wells (1940)
  • The Inexperienced Ghost (1943)
  • The Land Ironclads (1943)
  • The New Accelerator (1943)
  • The Truth About Pyecraft and Other Short Stories (1943)
  • Twenty-Eight Science Fiction Stories (1952)
  • Seven Stories (1953)
  • Three Prophetic Science Fiction Novels of H. G. Wells (1960)
  • The Cone (1965)
  • Best Science Fiction Stories of H. G. Wells (1966)
  • The Complete Short Stories of H. G. Wells (1966)
  • H.G. Wells: Early Writings in Science and Science Fiction (1975)
  • The Man with the Nose and Other Uncollected Stories of H. G. Wells (1984)
  • The Red Room and Other Stories (1998)
  • Selected Stories of H. G. Wells (2004)

Articoli

Sceneggiature

Published versions of film scripts and scenarios written by Wells

  • The King Who Was a King: The Book of a Film (1929 – scenario for a film which was never made)
  • Things to Come (1935 – adaptation of The Shape of Things to Come and The Work, Wealth and Happiness of Mankind)
  • The Man Who Could Work Miracles (1936)
  • The New Faust (in Nash's Pall Magazine, December 1936 – adaptation of "The Story of the Late Mr Elvesham")

Principali opere tradotte

Da molti di questi romanzi sono stati tratti dei film. La sua autobiografia fu pubblicata nel 1934 con il titolo An experiment in autobiography.

Note

Annotazioni

  1. ^ La fantascienza in Europa inizia propriamente alla fine del XIX secolo con il romanzo scientifico (scientific romance), di cui un esponente di spicco fu Jules Verne (1828 – 1905), per il quale la scienza era piuttosto sul livello dell'invenzione, come pure le storie di critica sociale orientate alla scienza di H. G. Wells (1866 – 1946)Brian Stableford, in The Science Romance in Britain: 1890-1950, ha dimostrato che i primi scrittori britannici di fantascienza che usavano questo termine differivano per vari aspetti dagli autori americani del tempo. Gli scrittori britannici, prima di tutto, tendevano a minimizzare il ruolo degli "eroi" individuali, assumendo una "prospettiva evoluzionistica" e una visione tetra del futuro, mostrando scarso interesse nello spazio visto come nuova frontiera. A proposito degli "eroi", molti romanzi di H. G. Wells hanno un protagonista anonimo e, spesso, impotente di fronte alle forze della natura. La prospettiva evoluzionistica può essere intravista nelle storie che coinvolgono lunghi periodi di tempo; due esempi sono La macchina del tempo di Wells e Il costruttore di stelle (Star Maker, 1937) di Olaf Stapledon. Anche nei romanzi scientifici che non coinvolgono ampi archi temporali, la domanda che ci si pone è se l'umanità sia soltanto un'altra specie schiava di pressioni evolutive che si sono spesso manifestate, come si può vedere in alcune parti di The Hampdenshire Wonder di J. D. Beresford e diverse opere di Sidney Wright. A proposito dello spazio, nella Trilogia dello spazio C. S. Lewis sostiene che "fintanto che l'umanità resterà imperfetta e peccaminosa, la nostra esplorazione di altri pianeti farà più danni che bene". La maggior parte degli autori del romanzo scientifico non dimostrano comunque sufficiente interesse per l'argomento.
    Si può notare come in molte delle opere di tutti gli autori già citati l'umanità risulta condannata, o a causa del peccato originale o, assai più spesso, a causa di fattori biologici che ci riguardano fin dai più antichi progenitori scimmieschi.[1][2][3][4][5][6][7][8]

Fonti

  1. ^ Riccardo Valla, Le Origini Della Fantascienza (Prima parte), su carmillaonline.com. URL consultato il 13 febbraio 2013.
  2. ^ Bernard Bergonzi, The early H. G. Wells. A study of the scientiftc romances, Manchester, Manchester University Press, 1961.
  3. ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Jules Verne, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021. Ultimo accesso 25 maggio 2012
  4. ^ Mark R. Hillegas, The Future as Nightmare. H.G. Wells and the Anti-Utopians, New York, Oxford University Press, 1967.
  5. ^ (EN) James Gunn, Centre for the study of science fiction-The man who invented tomorrow, su sfcenter.ku.edu. URL consultato il 2 luglio 2012.
  6. ^ (EN) James Gunn, The Science of Science Fiction Writing, Scarecrow Press, 31 ottobre 2000, p. 256, ISBN 978-1-57886-011-1.
  7. ^ (EN) Robert M. Philmus, David Y. Hughes, H.G. Wells: Early Writings in Science and Science Fiction, Berkeley, Los Angeles, and London: University of California Press, 1975, ISBN 978-0-520-02679-7.
  8. ^ Wells, Herbert George, su sapere.it, DeAgostini, 2012. URL consultato il 9 febbraio 2015.
    «Profondo conoscitore di fisica e biologia e sinceramente preoccupato dei possibili esiti dell'evoluzione – o della regressione – dei destini umani, Wells imperniò su tali interessi la parte più originale della sua attività di narratore, elevando a piena dignità letteraria il genere del romanzo fantascientifico di E. Bellamy e J. Verne e preparando la strada alle utopie, e alle antiutopie, di E. Zamjatin, A. Huxley e G. Orwell.»
  9. ^ Illustration Art Solution - Science Fiction Illustration: An Artist’s View of Life on Mars, su illustration-art-solutions.com. URL consultato il 3 marzo 2017.
  10. ^ "The Things That Live on Mars". By H. G. Wells. Illustrated by William R. Leigh. Cosmopolitan Magazine XLIV:4 (March 1908). Pages 334–42., su babel.hathitrust.org. URL consultato il 3 marzo 2017.
  11. ^ Tangent Online Presents: An Interview with Leigh Brackett & Edmond Hamilton. Conducted by Dave Truesdale and Paul McGuire III. April 16–18, 1976. Tangent (tangentonline.com). Reprint from Tangent No. 5 (Summer 1976), probably with later thumbnail images. Retrieved 2016-07-08

Voci correlate

Collegamenti esterni

Testi