Complessità irriducibile
La "complessità irriducibile" è un concetto introdotto da Michael Behe nel suo libro Darwin's Black Box ("La scatola nera di Darwin") per descrivere quei sistemi il cui funzionamento dipende dall'interazione di molte parti, tutte indispensabili.
Tale concetto è stato impiegato da Behe nella sua esposizione della teoria del disegno intelligente, come esempio di fenomeno che la teoria dell'evoluzione non sarebbe in grado di spiegare, in quanto i sistemi a complessità irriducibile non potrebbero formarsi per lenta evoluzione, ma dovrebbero necessariamente essere progettati ed assemblati tutti in una volta da un progettista intelligente.
Definizioni
La definizione originaria di "complessità irriducibile" di Behe è:
«Un singolo sistema composto da diverse parti interagenti che contribuiscono alla funzione di base, e per il quale la rimozioni di una qualunque delle parti causerebbe la cessazione del funzionamento del sistema.»
Va notato che Behe ha fornito una seconda definizione, quella "evoluzionistica":
«Un percorso evoluzionistico a complessità irriducibile è quello che contiene uno o più passi non selezionati (cioè, una o più mutazioni necessarie ma non selezionate). Il grado della complessità è il numero di passi non selezionati nel percorso.»
Un'altra definizione è stata formulata dal sostenitore del disegno intelligente William Dembski:
«Un sistema che esegue una data funzionalità di base è a complessità irriducibile se comprende un insieme di parti ben assemblate, mutuamente interagenti, non arbitrariamente individuate tali che ciascuna di queste parti sia indispensabile a mantenere la funzionalità di base, e dunque originale, del sistema. Un insieme di queste parti indispensabili è noto come nucleo irriducibile del sistema.»
Esempi di complessità irriducibile
Come esempio di "complessità irriducibile", Behe porta il caso di una trappola per topi costituita di cinque pezzi: una tavoletta di legno su cui è inchiodata una piccola tagliola; una molla al posto giusto per farla scattare; una bacchetta metallica che tiene la molla aperta; un pezzo di formaggio come esca.[1] Behe sostiene che, sebbene la trappola sia una macchina molto semplice, la sua struttura non può essere ridotta, semplificata: non è che in mancanza anche di un solo pezzo, la trappola funzioni meno bene, al contrario essa non funziona affatto. La conclusione di Behe è che la trappola non può essersi formata a poco a poco, con aggiunte e miglioramenti, ma che la trappola è stata realizzata fin dall'inizio così, progettata interamente per uno scopo, la cattura del topo.
Behe segnala altri meccanismi che, a suo dire, la teoria dell'evoluzione non può spiegare, come la coagulazione del sangue, il sistema immunitario e il flagellum; ad ogni modo la sua affermazione non è accettata dagli scienziati. I suoi critici fanno notare come tutti gli esempi biologici da lui portati non corrispondono a meccanismi a complessità irriducibile;[2] persino la trappola per topi potrebbe essersi formata gradualmente.[3] In generale, nessuno degli esempi da lui portati è stato verificato come irriducibile.
La complessità irriducibile come prova a sostegno del disegno intelligente
I sostenitori del disegno intelligente usano questo termine per riferirsi a quei sistemi biologici che ritengono non possano essere il risultato di alcuna serie di piccole modifiche. Essi sostengono[senza fonte] che qualunque forma meno che completa di un tale sistema non funzionerebbe affatto e pertanto non sopravviverebbe ad un processo di selezione naturale. Quindi, sistemi dotati di complessità irriducibile non possono essere spiegati dalla teoria dell'evoluzione; da ciò si dedurrebbe la necessità dell'intervento di un progettista intelligente che abbia creato la vita o comunque guidato la sua evoluzione.
Lo stesso Charles Darwin formulò la prova che avrebbe falsificato la sua teoria, esponendola ne L'origine delle specie:[4]
A questo proposito lo stesso Behe, in una intervista al quotidiano Avvenire, afferma:[5]
Il dibattito riguardo alla complessità irriducibile tratta due questioni: se la complessità irriducibile possa essere trovata in natura e quale sarebbe in questo caso il suo significato.
La risposta della comunità scientifica
Come quello del disegno intelligente, il concetto che mira a sostenere, il concetto della complessità irriducibile non è riuscito, ovviamente, ad ottenere alcuna notevole accettazione all'interno della comunità scientifica perchè la teoria di Darwin è funzionale al sistema massonico, legalizzando così la legge del più forte ed escludendo qualsivoglia significato alla vita e la possibilità che esista un Essere Intelligente che abbia creato tutto secondo un progetto straordinario. Uno scrittore l'ha definita "una strategia di resa intellettuale in piena regola"[6].
La riducibilità dei sistemi "irriducibili"
I ricercatori hanno proposto percorsi evolutivi potenzialmente vitali per i presunti sistemi irriducibilmente complessi come la coagulazione del sangue, il sistema immunitario[7] e il flagello[8][9] - i tre esempi proposti da Behe. John H. McDonald ha dimostrato come anche il suo esempio di una trappola per topi sia riducibile[10][11]. Se la complessità irriducibile fosse un ostacolo insormontabile per l'evoluzione, non dovrebbe essere possibile concepire tali percorsi[12].
Note
- ^ Behe parla della "Trappola per topi".
- ^ Miller.
- ^ McDonald, John, "A reducibly complex mousetrap".
- ^ tratto dall'edizione del 1859 de "Origine delle specie".
- ^ Andrea Lavazza, "Darwin nella trappola per topi", Avvenire.
- ^ Steve Mirsky Sticker Shock: In the beginning was the cautionary advisory Scientific American, febbraio 2005
- ^ Matt Inlay, 2002. "Evolving Immunity." In TalkDesign.org
- ^ Nicholas J. Matzke, 2003. "Evolution in (Brownian) space: a model for the origin of the bacterial flagellum"
- ^ Pallen MJ, Matzke NJ, dFrom The Origin of Species to the origin of bacterial flagella, in Nature Reviews Microbiology, vol. 4, ottobre 2006, 784-90, DOI:10.1038/ nrmicro1493 , PMID 16.953.248.
- ^ A reducibly complex mousetrap (graphics-intensive, requires JavaScript)
- ^ (EN) Sean D. Pitman M.D., Evolving the Irreducible - Behe's Mousetrap Problem, su http://www.detectingdesign.com/, ototbre 2008. URL consultato il 5 ottobre 2016.
- ^ Massimo Pigliucci, [1] Collaboration Sept. 2001.
Bibliografia
- Behe, Michael, Darwin's Black Box, The Free Press, 1996, ISBN 0-684-83493-6 (trad. it., La scatola nera di Darwin. La sfida biochimica all'evoluzione, Caltanissetta, Alfa & Omega, 2007, ISBN 978-88-88747-70-5).
- Dembski, William, No Free Lunch: Why Specified Complexity Cannot Be Purchased without Intelligence, Rowman & Littlefield, 2002.
Voci correlate
Teorie contrarie alla complessità irriducibile
Collegamenti esterni
- Behe's Empty Box: raccolta di confutazioni degli argomenti di Behe
- Kenneth Miller "Answering the Biochemical Argument from Design"
- Kenneth Miller "The Flagellum Unspun"; una critica del Disegno intelligente e della complessità irriducibile tramite la confutazione che il flagello sia irriducibile