Chef's Table (programma televisivo)

serie di documentari statunitense
Versione del 5 mar 2017 alle 16:35 di Superninobot (discussione | contributi) (rimozione categoria non enciclopedica)

Chef's Table è una serie di documentari sviluppata per Netflix da David Gelb. In ogni puntata viene raccontata la vita e la carriera di uno chef di fama mondiale.

Anno{{{anno prima visione}}}
Puntate56 (27 novembre 2024)
Lingua originaleinglese
Realizzazione
IdeatoreDavid Gelb

Dopo il successo della prima stagione, la serie è stata rinnovata per altre tre stagioni da distribuire tra il 2016 e il 2017[1].

Descrizione

 
Lo chef italiano Massimo Bottura, protagonista del primo episodio

La serie si addentra nelle vite e nelle cucine degli chef più famosi e rinomati del mondo. Ogni episodio si concentra su uno chef diverso e sul loro sguardo unico alla vita, al talento e alla passione dal loro pezzo di paradiso culinario. Nella prima stagione sono protagonisti gli chef Massimo Bottura (Osteria Francescana a Modena, Italia), Dan Barber (Blue Hill Restaurant a Stone Barns e a New York, USA), Francis Mallmann (El Restaurante Patagonia a Buenos Aires, Argentina), Niki Nakayama (N/Naka Restaurant a Los Angeles, USA), Ben Shewry (Attica Restaurant a Melbourne, Australia) e Magnus Nilsson (Fäviken a Järpen, Svezia).

Nella seconda stagione sono protagonisti gli chef Alex Atala (D. O. M. a San Paolo, Brasile), Ana Ros (Hiša Franko a Caporetto, Slovenia), Dominque Crenn (Atelier Crenn a San Francisco, USA), Enrique Olvera (Pujol a Città del Messico, Messico), Gaggan Anand (Gaggan a Bangkok, Tailandia) e Grant Achatz (Alinea, Next e The Aviary a Chicago, USA).

Puntate

Stagione Puntate Pubblicazione USA Pubblicazione Italia
Prima stagione 6 2015 2015
Seconda stagione 6 2016 2016

Accoglienza

Neil Gezlinger del New York Times ha definito Chef's Table "uno dei pochi prodotti televisivi attuali che riescono a mostrare l'arte della cucina in modo elegante", andando in una direzione opposta rispetto ad altri programmi che presentano i piatti "abbelliti assurdamente"[2]. Gezlinger ha anche lodato il fatto che venga esaltata di ogni chef non solo la differenza tra i piatti e i ristoranti ma anche la differenza di filosofia e di visione del mondo[2].

Emily Buder di Indiewire.com ha valutato la serie con un A- dicendo che essa "reinventa lo spettacolo del cucinare" e che riesce ad "entrare nella mente dello chef", trattandoli, però, sempre con rispetto[3]. Buder ha inoltre elogiato il forte impatto visivo[3].

Note

  1. ^ (EN) Denise Petski, David Gelb’s ‘Chef’s Table’ Gets Three More Seasons On Netflix, su deadline.com, Deadline Hollywood, 8 marzo 2016. URL consultato il 25 aprile 2016.
  2. ^ a b (EN) Neil Gezlinger, Review: ‘Chef’s Table’ Profiles Top Culinary Talents, su nytimes.com, New York Times, 24 aprile 2015. URL consultato il 19 novembre 2015.
  3. ^ a b (DE) Steffen Sinzinger, „Chefs Table“ · Ein unerreichtes TV- Format, su steffensinzinger.de, Speiseimestrei. URL consultato il 19 novembre 2015.

Collegamenti esterni