Mogoro
Mogoro (Mòguru in sardo) è un comune di 4.275 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella subregione dell'Alta Marmilla.
Mogoro comune | |
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(IT) Mogoro (SC) Mòguru | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Sandro Broccia (lista civica) dal 31-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 39°41′05.99″N 8°46′37.37″E |
Altitudine | 136 m s.l.m. |
Superficie | 48,99 km² |
Abitanti | 4 275[1] (31-08-2014) |
Densità | 87,26 ab./km² |
Frazioni | Morimenta |
Comuni confinanti | Gonnostramatza, Masullas, Uras, San Nicolò d'Arcidano, Pabillonis, Sardara, Collinas (gli ultimi tre nel Sud Sardegna) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09095 |
Prefisso | 0783 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095029 |
Cod. catastale | F272 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 124 GG[3] |
Nome abitanti | mogoresi |
Patrono | San Bernardino da Siena |
Giorno festivo | 20 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
È il nono centro della provincia di Oristano in ordine di grandezza dopo Bosa, Cuglieri, Oristano, Terralba, Cabras, Marrubiu, Santa Giusta e Ghilarza e il più grande della Marmilla, sebbene molti servizi abbiano sede nel comune di Ales.
Geografia fisica
Territorio
Il comune è situato nella regione collinare della Marmilla, ai contrafforti meridionali del monte Arci, di origine vulcanica; per questo nell'epoca prenuragica fu un importante centro di lavorazione dell'ossidiana (che veniva trasportata nel villaggio di Puisteris, nei pressi del bivio sulla Strada statale 131 Carlo Felice).
Il punto più alto del territorio comunale è la collina di Cruccu (circa 200 m s.l.m.), situato a metà strada tra Mogoro e Gonnostramatza. Il paese si trova su un altopiano chiamato " Sa Struvina ", delimitato a nord dal monte Arci e a sud dalla valle del Rio Mogoro (circa 50 km di lunghezza, sfocia nello Stagno di S. Giovanni), il cui corso è sbarrato da una diga costruita negli anni 1932-1934, che però non dà luogo a nessun lago, ma ha lo scopo di prevenire le inondazioni nella pianura sottostante, dove sono situati i paesi di Uras e Pabillonis.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Nel territorio di Mogoro sono presenti cinque chiese, oltre a numerose rovine nelle campagne:
- Chiesa di San Bernardino, la parrocchiale, recentemente restaurata
- Chiesa di Sant'Antioco
- Chiesa della Madonna del Carmine
- Chiesa campestre di Santa Maria Carcaxia, nei pressi del bivio sulla SS 131
- Chiesa di Sant'Ignazio, moderna, nella borgata di Morimenta.
Nella chiesa di San Bernardino sono conservate le reliquie del miracolo eucaristico del 1604.
Siti archeologici
Nel suo territorio si contano 27 nuraghi, di cui 13 monotorre e 14 complessi; soltanto il nuraghe Cuccurada, visibile dalla SS 131, è stato oggetto di scavi. Il sito è ora aperto al pubblico ed è visitabile da aprile ad ottobre dal martedì alla domenica.
Nel territorio di Mogoro sono presenti i resti dell'importante antico paese di Bonorcili, sede dell'omonima curatoria del Giudicato di Arborea; Mogoro faceva invece parte della curatoria di Parte Montis.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[4]

Cultura
Istruzione
A Mogoro sono presenti le scuole elementari, medie (con presidenza a Ales) e una sede dell'Istituto Tecnico Commerciale "Antonio Gramsci" (la cui presidenza è ad Oristano, al Liceo Classico De Castro, a sua volta divisa con Le scuole Superiori di Terralba e l'ITIS di Ales).
Economia
L'economia si basa principalmente sulla pastorizia, sull'agricoltura e l'artigianato.
Sono famosi i tappeti e gli arazzi di Mogoro,[5] oggetto della mostra che si tiene ogni anno nel mese di agosto e che prende il nome di "Fiera del tappeto". Si producono inoltre mobili di pregio, sia nello stile tradizionale sardo, sia in stile moderno. Dalla fine degli anni ottanta è stata costruita all'ingresso del paese una zona artigianale, sede delle botteghe prima situate nel centro abitato.
L'agricoltura si basa principalmente sulla coltivazione della vite, del frumento e della barbabietola da zucchero, nella zona pianeggiante a ovest della SS 131. Dagli anni cinquanta è attiva la cantina sociale "Il Nuraghe", i cui edifici sono situati nei pressi del bivio, che produce vini di fama nazionale, come il Semidano di Mogoro.
È rilevante anche il settore edilizio, con numerose piccole imprese che negli anni '70 si erano associate nell'esperienza della Cooperativa edile.
Il Comune di Mogoro fa parte del Consorzio "Sa Corona Arrubia".
Infrastrutture e trasporti
Strade
Mogoro è collegata al territorio limitrofo ed alla Strada Statale 131 Carlo Felice da due strade provinciali: la SP 44 e la SP 73.
Ferrovie
Porta il nome del comune la stazione di Uras-Mogoro, situata ad Uras. La stazione è costruita lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci ed è servita dai treni di Trenitalia.
Amministrazione
Storicamente il comune è stato amministrato dalla sinistra, a parte una parentesi nel 2005-2010. Dal 1985 in poi il comune è stato amministrato dai sindaci Adriano Ghiani (1985-1992) e Antonino Floris (1992-1995) con il PCI, Delfina Broccia (1995-2000) con il PDS, Giovanni Pia (2000-2010) del Partito Sardo d'Azione, alleato prima con La Margherita e lo SDI (2000-2005) e poi con il PDL (2005-2010). Dal 2010 è sindaco Sandro Broccia, ex Assessore ai Trasporti della Giunta Regionale di Renato Soru; nel 2015 ha ottenuto un secondo mandato alla guida di una lista civica
Il Comune di Mogoro ha tradizionalmente dato il proprio sostegno alla sinistra, con punte del 51 % al PCI negli anni '70; nelle elezioni politiche del 2006 la coalizione L'Unione ha prevalso con il 54,13 % al Senato contro il 29,06 % della CdL e il 14,68 % del PSd'Az, e con il 61,48 % alla Camera contro il 34,02 % della CdL.
È stato uno dei pochi comuni sardi dove in occasione del referendum istituzionale del 1946 ha prevalso la Repubblica con circa 1.100 voti a favore, a fronte dei circa 800 contrari.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2014.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.
Bibliografia
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mogoro
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Mogoro
Collegamenti esterni
- Il nuraghe Cuccurada di Mogoro su www.archeologiasarda.com, con panoramiche QTVR, su archeologiasarda.com.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.