Contrada San Bernardino

suddivisione storica di Legnano

La contrada San Bernardino è una delle otto contrade in cui è divisa la città lombarda di Legnano. Situata nella zona "oltre stazione" (cioè ad ovest della ferrovia Domodossola-Milano), a sud-ovest della città, è una delle contrade legnanesi più estese. Partecipa annualmente al palio di Legnano ed è stata istituita in occasione dell'organizzazione della festa del Carroccio (1932)[2].

Contrada San Bernardino
contrada di Legnano
File:Legnano, Contrada San Bernardino, stemma.png
Informazioni generali
Colori  bianco e rosso
MottoPons gloriae virtutem ligat[N 1]
Istituzione1932
Edificio religioso di riferimentochiesa di San Bernardino
Patronosan Bernardino da Siena
Festa della contrada20 maggio
Contradaiolii bianco-rossi o gli NBS
Reggenza
Gran prioreMauro Citterio
CapitanoStefano Monici
CastellanaPaola Raimondi
ScudieroMario Barlocco
Gran damaGabriella Casarotto
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lombardia
ComuneLegnano
Manierovia Somalia 13, Legnano
Museovia Somalia 13, Legnano
Coordinate45°35′33.79″N 8°54′27.56″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
La contrada e il palio
Vittorie al palio9
Ultima vittoria: 2007
Vittorie alla provaccia{{{vittorieprovaccia}}}
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AvversarieSan Magno[1]
Mezzi di informazione
Sito ufficialewww.contradasanbernardino.com
PeriodicoIl Gazzettino
Mappa di localizzazione
Map
Palio di Legnano

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Legnano e Battaglia di Legnano.
 
La Battaglia di Legnano di Amos Cassioli (1860), dipinto conservato presso la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze[3]

Il nome della contrada deriva da una visita effettuata nel 1444 da san Bernardino da Siena al convento di Sant'Angelo, monastero legnanese demolito nel 1967[4]. In seguito a questa visita, il nome del santo fu dato ad una cascina e ad un'antica chiesa-oratorio non più esistente. A san Bernardino fu poi intitolata anche la moderna e omonima chiesetta, che sorse sulle vestigia della già citata chiesa-oratorio.

Il territorio della contrada è il luogo dove potrebbero essere avvenuti i primi scontri della battaglia di Legnano[5]. Alcuni studiosi ipotizzano infatti che il primo contatto tra le truppe della Lega Lombarda e quelle dell'imperatore Federico Barbarossa si sia verificato tra Legnano e Borsano[6]. Quindi, per quanto riguarda la città del Carroccio, le prime fasi della battaglia potrebbero essere avvenute sui territori appartenenti alla contrada Flora e al rione Ponzella, che è invece compreso all'interno della contrada di San Bernardino: Borsano è infatti situato a nord-ovest di Legnano[7].

L'ipotesi che va per la maggiore tra gli studiosi sostiene invece che il primo contatto tra gli eserciti sia avvenuto tra Borsano e Busto Arsizio: secondo questa ipotesi, gli scontri si sarebbero spostati a Legnano per la celebre difesa del Carroccio solo in seguito.

Secondo una leggenda raccontata da Galvano Fiamma, le tre colombe che sarebbero uscite dalle sepolture dei santi Sisinnio, Martirio e Alessandro durante la battaglia di Legnano, dopo essersi appoggiate sul Carroccio e aver causato la fuga di Federico Barbarossa, si sarebbero riparate impaurite dal fragore dello scontro in una zona boscosa di San Bernardino[8].

Gli abitanti di San Bernardino sono conosciuto come "quelli al di là del ponte", detto popolare che fa riferimento al ponte della ferrovia che attraversa Legnano: da questo epiteto è derivato il motto della contrada, "Pons gloriae virtutem ligat" (in italiano, "il ponte lega la virtù alla gloria")[9]

La contrada soppressa della Ponzella

  Lo stesso argomento in dettaglio: Contrada Ponzella.

Il suo territorio include la contrada soppressa della Ponzella e di Mazzafame, che fu inglobata da San Bernardino e da La Flora nel 1936 perché i quartieri a cui faceva riferimento non erano molto abitati e quindi aveva difficoltà a sostenere economicamente la partecipazione al palio[10][11].

La chiesa di riferimento

 
San Bernardino da Siena ritratto da Benvenuto di Giovanni

La chiesa di riferimento della contrada è quella di San Bernardino; consacrata nel XVII secolo, è stata costruita su proposta di Carlo Borromeo sulle rovine dell'omonima chiesa oratorio menzionata in precedenza[4]. Le prime tracce documentate in cui viene citata l'attuale chiesa risalgono al 1650. Durante i secoli l'edificio religioso si è arricchito di molte opere artistiche, tra cui un prezioso affresco del Cerano[12].

In occasione della vittoria della contrada nella corsa ippica, la copia della croce di Ariberto da Intimiano viene solennemente traslata nella chiesa di riferimento del rione vincitore e qui conservata per un anno: questo ambito simbolo di vittoria è custodito nella chiesa fino all'edizione successiva del palio.

La contrada comprende altre tre chiese: quella di San Giovanni, la chiesa di San Paolo e quella della Ponzella, che è dedicata a santa Maria Maddalena. Consacrata nel 1728, fu costruita per donare al rione Ponzella un edificio religioso in seguito al legato di Carlo Francesco Fassi. Nel 1779 la chiesa della Ponzella diventò oratorio di Gesù Cristo; il campanile fu ricostruito nel 1930.

Il maniero

 
Cena propiziatoria della contrada San Bernardino per il palio di Legnano 2015

Nel corso della storia la contrada ha cambiato diversi manieri[N 2][13]. In origine la sede ha trovato perlopiù ospitalità in locali di proprietà dei capitani che si sono succeduti negli anni e di alcuni contradaioli[13].

 
Interno del maniero della contrada San Bernardino. Intorno all'effige di san Bernardino, sono collocate le bande delle vittoria

Negli anni sessanta la sede fu trasferita in un locale del "Circolo fratellanza e pace"[13]. Questa sede fu ampliata a più riprese: inizialmente all'unico locale si aggiunsero altre due stanze e poi, nel 1969, la sala d'armi[13]. In occasione di questo ultimo ampliamento, venne cambiato anche l'arredo, che da spartano diventò di pregio, con mobili che richiamavano lo stile medievale anche grazie all'utilizzo di parti di arredi d'epoca[13]. Questa sede fu il primo maniero – nel senso moderno del termine – di una contrada di Legnano[13]. Tali erano la sua importanza e la sua peculiarità, che sue foto vennero stampate per anni sugli opuscoli e sui pieghevoli del palio[13].

Nel 1977 la contrada si trasferì in un nuovo maniero, questa volta in via Fiume, in alcuni locali a pian terreno messi a disposizione da Marisa Marcati[13]. Negli anni ottanta questo maniero venne ristrutturato e ampliato con l'utilizzo anche del piano superiore[14]. Il maniero di via Fiume fu poi acquistato dalla contrada nel 1997[15]. La sala d'armi era arricchita da alcuni ferri battuti realizzati un contradaiolo e da diverse opere pittoriche che abbellivano le pareti, anch'esse frutto del lavoro di contradaioli[15]. Il maniero di via Fiume comprendeva anche una cucina in grado di consentire la preparazione di un pasto per cento ospiti[15]. Nel 2010 la contrada si è trasferita nuovamente, questa volta in via Somalia[15][16][17]. Il maniero di via Somalia, anch'esso di proprietà della contrada, è stato ricavato da alcuni locali un tempo occupati da una tessitura[15][18].

I colori ed il gonfalone

 
Reliquia originale del Trigramma di Cristo appartenuto a San Bernardino da Siena, che è conservata presso la Chiesa di San Francesco di Prato

Sono due le leggende che spiegano i colori della contrada[19]. La prima narra di un capitano d'armi che voleva condannare a morte una ragazza per aver respinto il suo amore. Tale capitano avrebbe graziato la giovane solo se le campane della chiesetta di San Bernardino avessero risuonato senza l'intervento umano. Subito dopo il primo fendente vibrato dall'aggressore, le campane iniziarono a suonare da sole e ciò calamitò l'attenzione di alcuni cavalieri di passaggio, che intervennero traendo in salvo la fanciulla.

La seconda leggenda racconta invece di un'aggressione patita da una fanciulla nelle campagne della contrada da parte di un orso. Alla sua richiesta d'aiuto, gli abitanti fecero suonare le campane della chiesa di San Bernardino. Il loro suono fu udito da alcuni cavalieri di passaggio, che salvarono la giovane.

In entrambe le leggende le tuniche delle ragazze sporcate dal sangue divennero la bandiera della contrada, dove il bianco dell'abito indica la purezza della fanciulla, mentre il rosso del sangue la sua regalità d'animo[19]. La contrada ripropone nel suo gonfalone, oltre ai colori bianco e rosso, il riferimento ad un sole radiante ad otto punte e ad un trigramma a caratteri gotici riportante la scritta "NBS" (sigla latina che corrisponde a "Noster Bernardinus Sanctus"; in italiano è tradotto come "Bernardino nostro santo"). Questo stemma è collegato alla tavoletta che san Bernardino presentava ai credenti dopo le sue omelie[20].

Contrade avversarie

La contrada ed il palio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Vincitori del palio di Legnano e della provaccia.

La contrada San Bernardino ha conquistato 9 vittorie al palio: 1956, 1959, 1961, 1978, 1980, 1982, 1985, 1995 e 2007[21].

N° vittoria Anno Capitano Fantino Cavallo
1 1956 Luciano Frasisti Rosario Pecoraro detto Tristezza Incantatella
2 1959 Eugenio Mussi Dino Pieraccini detto Bubbolino Ultipat
3 1961 Luigi Bertolini Dino Pieraccini detto Bubbolino Blue Baker
4 1978 Fiorenzo Marcati Leonardo Viti detto Canapino Faberina
5 1980 Fiorenzo Marcati Leonardo Viti detto Canapino Valsandro
6 1982 Camillo Della Ricca Leonardo Viti detto Canapino Valsandro
7 1985 Camillo Della Ricca Leonardo Viti detto Canapino Sir Brunetto
8 1995 Bruno Olgiati Antonello Casula detto Moretto Tulipan
9 2007 Alessandro Moroni Giuseppe Zedde detto Gingillo Domizia

La finale del 1981 è stata corsa due volte a causa dell'arrivo in perfetta parità di San Domenico e San Bernardino, tanto che non si riuscì a stabilire il vincitore nemmeno al fotofinish. Si corse quindi un'ulteriore finale ridotta a queste sole due contrade, in cui vinse San Domenico[21].

Note

Esplicative

  1. ^ "Il ponte lega la virtù alla gloria".
  2. ^ I "manieri" sono le sedi delle contrade di Legnano.

Bibliografiche

  1. ^ a b Il Palio di Legnano entra nel vivo: le rivalità, su ilgiorno.it. URL consultato il 13 maggio 2016.
  2. ^ D'Ilario, 2000, p. 4.
  3. ^ Amos Cassoli, La battaglia di Legnano, 1860, su musica.san.beniculturali.it. URL consultato il 14 aprile 2016.
  4. ^ a b Eretta a ricordo di una visita a Legnano di S.Bernardino la chiesa a lui dedicata, su legnano.org. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2007).
  5. ^ La chiesa dei Santi Martiri e i legami ideali con la battaglia di Legnano, su legnano.org. URL consultato il 31 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2007).
  6. ^ D'Ilario, 1984, p. 26.
  7. ^ Contrada La Flora, su collegiodeicapitani.it. URL consultato il 4 aprile 2014.
  8. ^ D'Ilario, 1976, p. 80.
  9. ^ Autori vari, p. 179.
  10. ^ Autori vari, p. 126.
  11. ^ Regolamento generale del Palio di Legnano (PDF), su paliodilegnano.it. URL consultato il 4 aprile 2014.
  12. ^ D'Ilario, 2000, p. 8.
  13. ^ a b c d e f g h Autori vari, p. 212.
  14. ^ Autori vari, p. 212-213.
  15. ^ a b c d e Autori vari, p. 213.
  16. ^ Una cena "tricolore" nel maniero di via Fiume, su legnanonews.com. URL consultato il 30 maggio 2016.
  17. ^ Cena di Carnevale, su paliodilegnano.it. URL consultato il 30 maggio 2016.
  18. ^ Il Maniero, su www2.contradasanbernardino.com, contradasanbernardino.com. URL consultato il 30 maggio 2016.
  19. ^ a b Contrada San Bernardino, su collegiodeicapitani.it. URL consultato il 4 aprile 2014.
  20. ^ Contrada San Bernardino - La storia, su www2.contradasanbernardino.com, contradasanbernardino.com. URL consultato il 4 aprile 2014.
  21. ^ a b L'albo d'oro del Palio di Legnano, su contradalegnarello.it. URL consultato il 4 aprile 2014.

Bibliografia

  • Autori vari, Il Palio di Legnano : Sagra del Carroccio e Palio delle Contrade nella storia e nella vita della città, Banca di Legnano, 2015, SBN IT\ICCU\TO0\1145476 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, SBN IT\ICCU\RAV\0221175 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Legnano e la battaglia, Edizioni Landoni, 1976, SBN IT\ICCU\LO1\1256757 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Gabriella Ferrarini, Marco Stadiotti, Legnano. Una città, la sua storia, la sua anima, Telesio editore, 2001, SBN IT\ICCU\RMR\0096536 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Giorgio D'Ilario, Sagra del Carroccio - Palio delle Contrade, Tipotecnica, 2000, ISBN non esistente.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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