La battaglia di Dogger Bank è stata una battaglia navale tra la flotta militare tedesca (Kaiserliche Marine) e quella britannica (Royal Navy) durante la prima guerra mondiale.
Prese il nome dal luogo in cui si svolse, la Baia di Dogger (da una parola olandese Dogge navi da pesca), una strisca di sabbia a circa 100 km. dalla costa inglese nel Mare del Nord.

La Seydlitz durante la prima guerra mondiale

La partenza

Il 23 gennaio 1915 una squadra di quattro incrociatori tedeschi da battaglia della Prima Divisione Scouting diretti dall'ammiraglio Franz von Hipper, appoggiati da un cacciatorpediniere, da un incrociatore leggero e da un dirigibile, partirono dalla baia di Jadebusen per attaccare i porti e la flotta da pesca britannica.
Non da meno i britannici avevano già preparato delle navi da guerra sotto il comando dell'ammiraglio Sir David Beatty nella baia di Scapa Flow, Isole Orcadi, a nord della Scozia dov’era più facile intercettare tutte le incursioni tedesche nel Mare del Nord.
Grazie infatti all'intercettazione di una comunicazione radio i britannici furono informati del raid di Hipper.
L'ammiraglio Beatty decise così di affrontare il nemico al largo della baia di Dogger nel mare del Nord.

Le flotte

La flotta navale tedesca di Hipper era costituita da quattro incrociatori da battaglia della prima divisione (Erste Weltkrieg ): Moltke, Seydlitz, Blücher e Derfflinger, quattro incrociatori leggeri della seconda divisione e 19 cacciatorpedinieri.
Avanzavano due incrociatori della prima divisione a formare l'avanguardia (Seydlitz e Moltke), affiancati a destra e a sinistra da altri due incrociatori leggeri della seconda divisione, la flotta a seguire e a chiudere gli altri due incrociatori corazzati, Blücher e Derfflinger.

Beatty d'altro canto si avvaleva di cinque incrociatori da battaglia del primo e secondo Battle Cruiser Squadrons, ("Lion", "Tiger", "Princess Royal", "New Zealand", "Indomitable") e sei incrociatori leggeri della Light Cruiser Squadron sotto Commodoro William E. Goodenough; fu affiancato poi dal Commodoro Reginald Tyrwhitt che gli apportò altri tre incrociatori leggeri e 35 cacciatorpedinieri.
La flotta inglese era sicuramente ben fornita.

Lo scontro

Il 24 gennaio in una fredda mattinata d'inverno, con mare calmo e buona visibilità, Beatty e Hipper si scontrarono.
Hipper, sorpreso dai britannici e realizzando di essere sopraffatto, tentò la fuga ordinando il ritiro verso sud est a 23 nodi, credendo che la flotta britannica fosse più lenta della sua, ma Beatty vantava il veloce incrociatore corazzato SMS Blücher e il suo cacciatorpediniere a carbone: lo raggiunse alla velocità di 26 nodi e aprì il fuoco poco prima delle 9.

Il fuoco inglese era concentrato su due navi principalmente: la nave guida di Hipper, la SMS Seydlitz e quella di coda, la Blücher.
Con cinque grandi battelli e maggioranza numerica, Beatty intendeva usare la New Zealand e l'Indomitable per attaccare la Blücher ad indebolire Hipper per poi attaccarlo con il resto della flotta.
Ma il capitano H.B. Pelly, da poco sull'incrociatore inglese HMS Tiger, suppose che Beatty volesse invece abbattere tutte e due le navi guida; attaccò la Seydlitz dando ordine alla Lion di attaccare la Moltke.
La Seydlitz venne colpita a sua volta da una cannonata della Lion che mise fuori combattimento due torrette posteriori, uccidendo 160 uomini.
Solo la rapida azione dell'ufficiale comandante che allagò i depositi delle munizioni salvò la nave da una massiccia esplosione che l'avrebbe distrutta.

Anche la Blücher fu fortemente danneggiata per i colpi subiti mentre la flotta inglese non aveva ancora riportato danni pesanti e fu dato ordine all'Indomitable di intercettarla.
Poco dopo le 10 la tedesca SMS Derfflinger colpì con una serie di granate la Lion, la nave guida britannica, obbligandola a ridurre la velocità e a cambiare rotta per tornare a Scape Flow.
Hipper dal canto suo decise di abbandonare la Blücher alla sorte e di fuggire con le tre navi restanti.

Con quattro navi ancora in mare, Beatty pensò di ottenere ancora una vittoria decisiva.
Con l'Indomitable diede il colpo di grazia alla Blücher e si mise all'inseguimento di Hipper, sennonché un errore di trasmissione assicurò la salvezza dei tedeschi.
Verso le 11 Beatty diede due ordini successivi sulla Lion: credendo alla presenza di un periscopio sottomarino a dritta di prua della Lion, la fece virare di 90 gradi per poi diminuire la virata a 45 nord-est a evitare un'eventuale trappola e, avendo fuori uso gli apparati elettrici, segnalò con le bandiere il successivo ordine d'attacco.
I due segnali insieme furono però letti e interpretati dal comandante in seconda, il contrammiraglio Archibald Moore, come l'ordine di finire il nemico a nord-est, posizione dove si trovava il Blücher.
Inviò pertanto la Princess Royal, la Tiger e la New Zeland, ad aiutare l'Indomitable per la distruzione del Blücher.
Il tempo che Beatty, imbarcato sulla Princess Royal, variasse l'ordine, Hipper era già sparito all'orizzonte.
L'inseguimento della flotta tedesca fallì e accerchiata la Blücher, l'affondarono causando la morte di 782 uomini.

Conseguenze

La battaglia di Dogger Bank mise provvisoriamente fine ai raid navali tedeschi al Regno Unito, ma mise anche in evidenza certe lacune nella flotta navale inglese.
L'artiglieria dei vascelli di Beatty si rivelò fallibile, solo 73 colpi su 958 ottennero il loro scopo.
Allo stesso modo, gli ordini trasmessi tra i diversi vascelli britannici furono eseguiti con lentezza e inefficienza senza far nulla per rimediare.
I britannici costrinsero Hipper alla ritirata dopo che perse una nave, senza sapere che anche la Seydlitz era stata danneggiata e che insieme alla Dorfflinger avrebbero potuto avere lo stesso destino della Blucher.
La casualità volle che le perdite per i tedeschi fossero di circa 1000 uomini e 300 feriti, mentre per la flotta inglese di 6 morti e 22 feriti.