Warriors Bologna
I Warriors Bologna a.s.d. sono una squadra di football americano di Bologna.
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Guerrieri
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Guerriero vichingo |
Inno | Warriors Tarchon Fist |
Dati societari | |
Città | ![]() |
Paese | ![]() |
Confederazione | IFAF Europe |
Federazione | FIDAF |
Campionato | Seconda Divisione |
Fondazione | 1981 |
Denominazione | Warriors Bologna a.s.d. |
Presidente | Elisabetta Calzolari |
Capo-allenatore | Mauro Solmi |
Stadio | Campo Sportivo "Giorgio Bernardi" (Alfheim Field), Parco Lunetta Gamberini, Bologna (1 250 posti) |
Sede | Warriors Bologna Asd Via degli Orti 60 40139 Bologna (BO) Italia |
Sito web | www.warriorsbologna.it |
Palmarès | |
Campione d' Italia | 1 |
Ninebowl[1] | 1 (come Virtus) |
Fondati il 14 gennaio 1981 con il nome di Alfheim Warriors (Álfheimr è il nome della dimora degli elfi nella mitologia norrena), sono uno dei team più antichi e blasonati d'Italia. La traduzione più coerente in lingua italiana sarebbe quindi Elfi guerrieri, ma il soprannome usato da giornalisti, addetti ai lavori ed appassionati è semplicemente Guerrieri.
Storia
Le origini
Il 14 gennaio 1981 nasce ufficialmente la società sportiva Alfheim Warriors con Antonio Simone presidente, Paolo Parlangeli e Massimo Terracina consiglieri (tutti giocatori), e l'intento di creare la prima squadra di football americano a Bologna.
Nel mese di settembre, con la nomina a presidente del Professor Attilio Lodi, medico e docente della cattedra di Endocrinologia all'Università di Bologna, e con l'arrivo di due allenatori, il coordinatore dell'attacco e capo allenatore Roger Greiger, e il coordinatore della difesa Albert Al Volpini (anche giocatore, nel ruolo di linebacker), la squadra comincia ad avere una prima organizzazione dedita a risolvere le principali difficoltà sia di natura economica che tecnica.
Il primo logo utilizzato sui caschi da gioco è una stella stilizzata (riportante le iniziali AW), emblema che ricordava lo stemma dei celebri Dallas Cowboys, una delle squadre simbolo della lega professionistica americana NFL ed allora in auge. La squadra disputò inoltre i primi scrimmage tra i propri giocatori e contro la rinata formazione dei Diavoli Modena, una delle squadre della LIF di Bruno Beneck che poi cambierà il nome in Falchi Modena. Il 5 Dicembre 1981, all'antistadio del Renato Dall'Ara di Bologna, i Guerrieri disputano la prima partita amichevole ufficiale contro i Redskins Verona (che scendono in campo con maglie verdi prestate per l'occasione dai Rams Milano) e la vincono [2].
Il primo campionato
Il 1982 è l'anno del debutto nel campionato organizzato dall'Associazione Italiana Football Americano (AIFA) di Giovanni Gionni Colombo, nel Girone Centro assieme ai Campioni d'Italia dei Rhinos Milano e ad altre quattro squadre (Grizzlies Roma, Aquile Ferrara, Falchi Modena, Redskins Verona). Lo sponsor contrattualizzato per l'intera stagione è Effer, azienda specializzata nella produzione di gru per l'edilizia e la movimentazione merci. Il campo da gioco è quello del Dopolavoro Ferroviario in via Sebastiano Serlio, e gli avversari sono i Grizzlies presieduti dal celebre tennista Nicola Pietrangeli, pure alla prima partita assoluta. Incontro combattuto e incerto fino all'ultimo, davanti a 2.000 spettatori la spuntano i romani per 13 - 12 e pesano le trasformazioni da 2 punti fallite dopo i touchdown guerrieri di Joseph Inzinna (#48) e Massimo Mandreoli (#21), entrambi su corsa [3].
In questo campionato i bolognesi schierano due stranieri, gli studenti statunitensi di Medicina James O'Brien (#70), che giocherà offensive lineman anche nella stagione successiva, e il runningback Joseph Joe Inzinna che, come detto, ha segnato i primi punti della Storia guerriera in quella fangosa partita al Dopolavoro, e sarà una spina nel fianco nelle difese avversarie per quattro stagioni totali.
Dopo una sconfitta contro i Rhinos Milano, team dominante nei primi anni '80, arriva la prima vittoria contro i Falchi Modena per 38 - 0. I Guerrieri chiudono la regular season con un record di 6 vittorie e 4 sconfitte, ed un terzo posto nel girone che non basta a qualificarli per i play-off (vi accedono le prime due squadre di ogni raggruppamento).
A settembre arriva l'invito a partecipare alla NIFL, il campionato delle Basi NATO dell'Italia Settentrionale : record di 1 - 7, ma utile esperienza per i giocatori [4].
La crescita e la prima finale
Staff tecnico, squadra e sponsor vengono confermati, e la novità del 1983 consiste nel trasferimento ad un nuovo campo da gioco dagli spalti più capienti, quello della Lunetta Gamberini in via degli Orti, che diventerà la casa del football americano a Bologna.
Nel campionato AIFA la squadra mette bene a frutto quanto imparato nell'anno precedente, e migliora il record della regular season, chiudendo con 7 - 1 - 2 e il secondo posto nel Girone Centro dietro la sorprendente matricola Angels Pesaro. E' l'anno del debutto dei cugini Doves Bologna sponsorizzati Stiassi, che vengono battuti in entrambi i derby (28 - 10, 34 - 20) partecipati da 7.000 spettatori che gremiscono gli spalti dell'impianto sportivo e il prato attorno al perimetro di gioco. Grazie anche alla stracittadina, il football cresce la propria importanza nel panorama sportivo locale, nel quadro di un movimento nazionale complessivamente in crescita per numero di iscritti, squadre partecipanti, pubblico, sponsorizzazioni ed attenzione mediatica.
I Guerrieri devono giocare il quarto di finale dei play-off in trasferta, il 18 giugno al Campo Carlo Speroni di Busto Arsizio, a casa dei Frogs vice-campioni d'Italia: l'impresa sembra una di quelle impossibili, ma la squadra performa una partita impeccabile in difesa e il pacchetto dei runningback (Joseph Inzinna #48, Giorgio Longhi #32, Massimo Terracina #27) totalizza 28 punti contro 6, incluso un lancio dello stesso Inzinna per il wide receiver Stefano Pedrini (#86) che poi corre in touchdown. La semifinale viene giocata contro i Rams Milano alla Lunetta, ed è un'altra affermazione netta (27 - 6) ancora marcata da una prestazione offensiva superba dei runningback [5].
Ed arriva la prima partecipazione al Superbowl italiano, che si gioca il 9 luglio al Palazzo dello Sport della Fiera di Genova, una struttura polivalente indoor utilizzata per il basket, il motocross, ed altri eventi sportivi e di spettacolo. Gli avversari sono i Campioni d'Italia in carica dei Rhinos Milano sponsorizzati Manin (l'hotel nel centro milanese di cui sono proprietari i fratelli Colombo) e guidati dall'head coach Raymond Ray Semko (ex-combattente nel Vietnam, sergente maggiore specialista del contro-spionaggio ed allocato alla Base NATO di Vicenza [6] [7]), quasi imbattuti nei primi tre campionati AIFA (un solo incontro perso, contro i Grizzlies Roma [8], e 32 vittorie). Davanti a 12.000 spettatori i bolognesi si portano in vantaggio 14 - 0 con td di Inzinna (trasformato su corsa da Longhi) nel primo quarto e di Mingarelli (#83) su lancio del QB Piero Petroni (#18) all'inizio del terzo quarto, poi subiscono la rimonta dei milanesi con segnature di Antonio Tony Nori (#32) su pass e dell'americano Rick Bynum (#30) su corsa, ma questa seconda meta non viene trasformata e i Guerrieri restano in vantaggio 14 - 13. Negli ultimi secondi della partita il QB Lino Benezzoli (#17) lancia un Hail Mary pass per Gianluca Lupo Gerosa (#82, nominato MVP della partita) che s'invola nella end zone, Giovanni Pietro Zoncati (#52) trasforma su calcio e il risultato finale è un 20 - 14 per la terza affermazione consecutiva dei Rhinos e la delusione dei bolognesi e dei loro tifosi, che sono giunti nel capoluogo ligure con sei pullmann e mezzi privati [9] [10].
Chiude l'anno la partecipazione al campionato delle Basi NATO, questa volta conclusa con due vittorie (2 - 4) [11].
La seconda finale
Il campionato AIFA del 1984, per i Guerrieri è una replica del precedente. O'Brien lascia per motivi di studio, e viene sostituito da un defensive lineman statunitense: Jim Winston (#65) da Linfield College dove dal 1979 al 1982 si è messo in mostra nei Wildcats, è stato selezionato per il NAIA first-team All-American e il Little All-American dai giornalisti dell'Associated Press, quindi nel 2010 sarà introdotto nella Hall of Fame del college [12] [13]. Una difesa tosta e un attacco basato molto sulle corse permettono al team bolognese di chiudere la regular season al primo posto nel girone ed imbattuti, con un ottimo 8 - 2 - 0 incluse due vittorie in altrettante stracittadine con le Colombe (traduzione letterale dell'inglese doves, ma scherzosamente i tifosi guerrieri usano il gergale bolognese piccioni), che pure crescono e chiudono al secondo posto con un record di 7 - 1 - 2; in particolare, il primo derby viene firmato da una prestazione ottima del giovane QB guerriero Gianluca Poggipolini (#20, 22 anni) che entra dalla panchina e lascia ai posteri: 7 lanci completati su 7 tentativi, 119 yard e 2 TD pass per Stefano Pedrini (#86) [14].
I Warriors approdano ai play-off con il migliore attacco (334 punti segnati), la migliore difesa (33 subiti), e col beneficio del fattore campo. Alla Lunetta liquidano i Seamen Milano per 14 - 3, poi in semifinale affrontano gli Angels Pesaro in una confronto molto falloso e tirato fino all'ultimo quarto, quando un punt profondo e preciso di Fabiano Fontana (#29) manda la palla nell'angolo vicino alla end zone avversaria, e uccide la partita sul 14 - 11; il punter guerriero sarà giudicato “all’altezza dei pro” dall'head coach dei Cleveland Browns Sam Rutigliano, presente in tribuna [15].
E' il momento del IV Superbowl italiano, il secondo consecutivo disputato dai bolognesi, che si gioca il 7 luglio allo Stadio Romeo Neri di Rimini: stavolta gli avversari sono i Frogs Busto Arsizio che in semifinale hanno battuto i Doves Bologna 24 - 21; i Rhinos Milano sponsorizzati Maxicono hanno invece disputato una stagione insoddisfacente, complici alcune defezioni importanti e prima fra tutte quella del QB titolare Lino Benezzoli infortunatosi gravemente in un allenamento pre-campionato con un contatto accidentale con il defensive lineman Marco Del Freo, e hanno fallito la qualificazione ai play-off. Davanti a 15.000 spettatori, alle telecamere di Rete 4 e a una copertura radiofonica nazionale, i Guerrieri giocano una partita nervosa, con molti errori in cabina di regia, fumble dei runningback e dei kick returner, e soffrono il passing game avversario che parte dal braccio ispirato di Pier Gallivanone (#12, sostituirà l'infortunato Benezzoli nella Nazionale italiana) e come terminali trova due wide receiver statunitensi di ottimo livello, Melvin Mallory (#86) e Stephen Moore (#15), oltre alle corse degli italiani Giorgio Mazzucchelli (#45) e Andrea De Tomasi (#42); per contro, oltre alle citate palle perse, il passing game bolognese è deficitario (1 - 11 e 2 intercetti per il QB titolare Paolo Petroni, e 1 - 6 per Gianluca Poggipolini che entra a 1:40 dalla fine, in una situazione disperata). La difesa argina il possibile ma non basta, i Guerrieri segnano con Paolo Parlangeli (#87) su lancio di Joe Inzinna nell'ultimo quarto poi subiscono un field goal dal piede di Riccardo Viganò (#18), e 6 - 16 è il risultato finale di un incontro che non hanno mai dato l'impressione di potere vincere [16].
Il sorpasso dei cugini
La preparazione della squadra per la Serie A AIFA del 1985 è alquanto difficoltosa: alcuni giocatori lasciano lo sport per motivi lavorativi e/o familiari, altri migrano verso altre squadre, i Guerrieri non giocano il campionato delle Basi NATO nell'autunno del 1984 e, per giunta, l'inverno è piuttosto rigido a Bologna, con maltempo e forti nevicate che limitano gli allenamenti all'aperto [17] (ma, d'altronde, le condizioni climatiche affliggono anche i concittadini Doves che, al contrario, faranno un ulteriore salto di qualità). Lascia il DE Jim Winston che raggiungerà i ranghi degli esordienti Towers Bologna a campionato iniziato, e al suo posto arriva un giocatore di college consigliato da Sam Rutigliano, il linebacker Vernon Vernellone Hargreaves (#63) dall'Università del Connecticut, scelto dai Cleveland Browns nei draft del 1983 [18], che diventerà un pilastro della difesa per cinque campionati italiani, amatissimo da compagni di squadra e pubblico, e farà l'allenatore dei linebacker degli UConn sull'altra sponda dell'Oceano Atlantico, in altrettanti autunni. C'è anche un nuovo sponsor principale, a sostenere le spese crescenti di uno sport oneroso: sulle maglie biancoblù ora campeggia il logo della Bonfiglioli Riduttori, azienda leader nella produzione di riduttori per macchine industriali.
La stagione comincia con 5 vinte e 1 persa: il 30 marzo la Lunetta Gamberini viene violata per la prima volta dal 1982 (allora fu per mano dei Rhinos Milano) e dopo 17 incontri, dai Jets Bolzano che in attacco schierano un halfback imprendibile, Bobby Davis, autore di 3 TD per il 14 - 21 finale. Con tanta rabbia in corpo, i Guerrieri tornano subito vincenti nell'incontro inter-divisionale con gli arci-nemici Angels Pesaro, battuti nettamente con un perentorio 24 - 3, e segnano altre buone prestazioni, ma infortuni e stanchezza condizionano le ultime gare di regular season, nelle quali perdono per la prima volta il derby con le Colombe (6 - 9) e poi, privi di 13 titolari tra attacco e difesa, capitolano 7 - 8 in casa contro i Redskins Verona ultimi nel girone e già retrocessi, che proprio a Bologna guadagnano gli unici 2 punti in classifica; al termine della partita contro i veronesi, arrivati in Emilia con un roster di appena 29 giocatori da mettere a referto, arriva anche la prima contestazione della tifoseria alla squadra con l'acclamazione degli avversari vittoriosi [19]. I Warriors chiudono il Girone Nord al secondo posto dietro la rivelazione Jets Bolzano, con un record di 8 – 0 – 4, la terza difesa del campionato per punti subiti (65) ma appena il nono attacco (171), e devono disputare una wild card contro gli Angels per accedere ai quarti di finale dei play-off.
Sabato 8 giugno vanno in scena due incontri di play-off sul campo periferico bolognese: nel pomeriggio, le Colombe battono nettamente i Giaguari Torino per 37 - 7, e la sera i Guerrieri perdono per 6 - 7 la loro wild card contro i pesaresi. Con Petroni, Castelvetri, Inzinna e Longhi infortunati, sono i runningback Mandreoli e Fantazzini a spingere l'attacco, e all'inizio del secondo quarto il primo segna il TD del temporaneo vantaggio; quindi segue una partita in grande equilibrio, con le difese che dominano gli attacchi avversari, fino a un passaggio da 35 yard dell'americano Scott Swallow per Agnoletti che avvicina Pesaro alla end zone: dopo 8 tentativi, gli ospiti riescono a pareggiare e a portarsi avanti con la segnatura dell'extra point, e i Guerrieri non hanno più benzina per ribaltare l'incontro nei pochi minuti che restano. Al termine, il pubblico di casa contesta il capo-allenatore Greiger, che chiude l'esperienza guerriera con questa partita e andrà ad allenare i Seamen Milano.
I Doves Bologna, al contrario, continuano la corsa e in trasferta battono in successione i Jets Bolzano e i Panthers Parma, accedendo al V Superbowl italiano. Sabato 6 luglio, davanti ai 20.000 spettatori dello Stadio Silvio Appiani di Padova, le Colombe sono il primo team bolognese a vincere il campionato italiano, imponendosi sugli Angels Pesaro per 27 - 11. Si tratta di un sorpasso in piena regola, costruito con l'ingaggio di un capo-allenatore professionista (Jim Emery) e di un runningback di valore assoluto (Garry Pearson) che nei quattro anni giocati negli UMass Minutemen dell'Università del Massachusetts (1979-82) ha frantumato 12 record della squadra ed è stato eletto nella Hall of Fame [20]. Per i concittadini Guerrieri, invece, è arrivato il momento di cambiare marcia per recuperare il terreno perduto.
Campioni d'Italia 1986
Arrivano un nuovo capo allenatore con esperienza nell'Università del Minnesota inserita nella prestigiosa Big Ten Conference, Calvin Cal Stoll, e un nuovo runningback da Angelo State University in Texas (II Divisione della NCAA, Lone Star Conference) dove è stato eletto Little All-American 1985 dai giornalisti dell'Associated Press [21], Wesley Williams (#22). Il coach, che si avvale dell'assistenza del riconfermato Volpini per la difesa, ridisegna ruoli e schemi, spostando Paolo Fantazzini (#30) da runningback a quarterback, e orientando ancora di più il gioco offensivo sulle corse [22]. Arriva l'eclettico attaccante Aldo Stanzani dai Falchi Modena, che nei campionati precedenti si è messo in luce correndo con la palla, ricevendo su azione, ed anche tornando i calci avversari, formando con il quarterback Davide Baracchi una delle migliori coppie offensive della Serie A; tuttavia, nel massimo campionato del 1986 i Guerrieri eseguiranno pochi schemi offensivi ma sicuri, cioè corsa, corsa ed ancora corsa, mentre la difesa confermerà le grandi prestazioni del passato. Funzionerà alla grande, anche se il solido gioco su terra farà storcere il naso a giornalisti ed appassionati sostenitori del gioco aereo.
I Guerrieri chiudono la regular season con un ottimo 8 - 1 - 1 e il secondo posto nel Girone Nord, il secondo migliore attacco per punti segnati (351) e la migliore difesa per punti subiti (26). Gli unici dolori vengono dai derby con le Colombe scudettate, un pareggio per 0 - 0 e una sconfitta per 7 - 14 che decidono il primo posto nel girone.
I play-off sono una cavalcata inarrestabile: vengono battuti i Gladiatori Roma negli ottavi di finale con il risultato di 56 a 6, i Panthers a Parma per 41 a 7, ed infine i Jets Bolzano in semifinale per 42 a 13 (con l'affermazione sugli altoatesini, i Guerrieri guadagnano anche la riconferma della sponsorizzazione per l'anno successivo, come promesso da Clementino Bonfiglioli [23]). Sull'altro lato del tabellone, i cugini superano gli Squali Genova negli ottavi, ma poi vengono battuti a domicilio dagli Angels Pesaro per 29 - 23; i marchigiani, battendo in semifinale i Rhinos Milano per 10 - 0, saranno per la terza volta consecutiva sulla strada della compagine bolognese nella post-season, stavolta nella finalissima che verrà disputata proprio a Bologna.
E arriva il momento del VI Superbowl italiano, il 5 luglio 1986: allo Stadio Renato Dall'Ara, di fronte a 26.000 spettatori va in scena una partita agonisticamente tesa, a tratti non spettacolare, ma i Warriors riescono finalmente a conquistare il titolo con TD di Williams, Hargreaves e Stanzani (fallendo tutte e tre le conversioni) [24]. MVP dell'incontro viene eletto il colored da San Angelo.
Wesley Williams saluta il pubblico e la squadra, e a metà luglio è già al campo estivo dei Washington Redskins [25] ma il 5 agosto viene tagliato [26], dopo un infortunio che ne termina la carriera. Cal Stoll torna negli USA ed avrà grossi problemi di salute: trapiantato di cuore nel 1987, lascerà questo mondo il 25 agosto 2000 [27].
In autunno, i Guerrieri disputano il campionato delle Basi NATO per “fare le ossa” alle riserve e ai giovani [28].
Ancora al vertice
Il 1987 è l'ennesimo anno basato sulle corse, nonostante l'arrivo di Roberto Bonanzinga (#87) dai Condor Grosseto, uno dei più forti wide receiver italiani, e del quarterback Giovanni Rossi (#7) dai Panthers Parma, che ha guidato ai play-off nelle ultime stagioni. Su consiglio di Cal Stoll, arrivano dal Minnesota il nuovo head coach Patrick Bruno Waldner e il nuovo runningback, Valdez Baylor (#23) che ha avuto buone statistiche nell'ultimo anno giocato con i Golden Gophers [29]. Vengono riconfermati l'allenatore della difesa Albert Volpini, il secondo americano Vernon Hargreaves, e lo sponsor Bonfiglioli Riduttori.
I Guerrieri chiudono al primo posto il Girone A, con 11 vittorie e 1 sconfitta, il migliore attacco per punti segnati (467) e la sesta difesa (94). Battono Mastini Ivrea e Redskins Verona nei primi turni dei play-off, ma nella semifinale, con entrambi i giocatori USA infortunati, si arrendono 12 - 31 nella trasferta giocata contro i Frogs Legnano guidati dal QB italo-americano Robert Frasco, dopo essere passati due volte in vantaggio con altrettanti pass di Fantazzini per Stanzani (non trasformati) [30]. Valdez Baylor gioca poche azioni senza incidere sulla gara, i Frogs accedono al VII Superbowl italiano che si disputa l'11 luglio allo Stadio Romeo Neri di Rimini, e lo vincono per 27 - 24 sui Seamen Milano. Il runningback dall'Università del Minnesota chiude mestamente una stagione che lo ha visto protagonista assoluto del campionato, segnando 30 touchdown, tutt'ora il record di segnature per un giocatore della franchigia bolognese.
Il 1988 è l'anno in cui la neonata Federazione Italiana American Football, affiliata al CONI, rileva le attività dell'AIFA; e l'anno precedente è stata rimossa la regola che proibiva il ruolo di quarterback ai giocatori stranieri. I Guerrieri mutano finalmente la filosofia d'attacco: confermato il coaching staff, arrivano l'assistente per l'attacco ed RB/DB Gary Fischer (#10) e due registi offensivi, l'italiano Davide Baracchi da Modena (dove è stata chiusa la franchigia dei Falchi), e il QB/RB statunitense Michael Lievermann, che giocherà titolare nel ruolo di QB (#24, poi #11) [31] Il gioco offensivo è ora più equilibrato, e il passing game produce 15 TD nella regular season: il target preferito dai QB guerrieri è Aldo Stanzani (#18), che segna 5 volte su pass di Lievermann e 1 di Baracchi; anche gli altri compagni di reparto sono produttivi sui lanci: 3 TD per Giulio Gallazzi (#81), 2 per Alberto Bonomi (#88) e Alessandro Geminiani (#80), 1 per Stefano Schwetz (#87) e il Taz (#30). Lievermann, che segna anche 5 TD su corsa, subisce una forte contusione ai reni nel derby e rimarrà fuori per il resto del campionato; nelle ultime partite della stagione regolare, nel ruolo di regista offensivo giocheranno in rotazione Davide Baracchi (#22) e il QB dell'under 21 Luca Panino Danielli (#11).
I Guerrieri chiudono al secondo posto del Girone Centro con un record di 10 - 2, con il quinto attacco del campionato per punti segnati (311) e la seconda difesa (85); le uniche sconfitte sono arrivate dalla trasferta di Milano contro i Rhinos capolisti per 9 - 16, e nel derby con le Colombe sponsorizzate Malipiero per 7 - 9, combattuto fino all'ultimo minuto e deciso da due fumble a poche yard dalla end zone avversaria, uno per tempo [32]. Nei play-off, dopo una larga affermazione sui Lancieri Novara per 47 - 6 ed una di misura sui Chiefs Ravenna per 7 - 2, con 4 ricevitori in end zone (Bonomi, Gallazzi, Geminiani, Stanzani) imbeccati dai due quarterback italiani, arriva la tanto desiderata rivincita contro i Rhinos vincitori del III Superbowl italiano di Genova: la semifinale si gioca al Campo Forza e Coraggio di Milano e i Guerrieri escono vittoriosi per 20 - 13 con 3 TD su corsa (Baracchi, Fischer, Hargreaves). Gli avversari nella finale (la quarta per i Guerrieri) saranno, ancora una volta, i Frogs Legnano sponsorizzati Philips che nell'altra semifinale hanno interrotto la perfect season dei Doves con un 34 - 14.
Il 9 luglio, nell'VIII Superbowl italiano che si disputa allo Stadio Dorico di Ancona davanti a 7.000 spettatori, i Warriors vengono sconfitti dai lombardi (alla 32° vittoria consecutiva e seconda perfect season di fila) guidati da Robert Frasco (che per un cavillo del regolamento non può ricevere la palla dal centro), con un perentorio 0 - 17 segnato nel primo tempo. Il capo allenatore Waldner ha basato quasi tutto il gioco offensivo sulle corse del connazionale Fischer, che è entrato in campo menomato alla mano destra (fratture multiple), snaturando l'impostazione dell'intera stagione e rendendo estremamente prevedibili le azioni dei Guerrieri dopo un primo drive spentosi non lontano dalla end zone avversaria, e questa decisione ha pesato negativamente sulla partita: il presidente Lodi è furioso con l'allenatore, che in breve lascerà la panchina della franchigia [33].
Il 1989, e la crisi del football italiano
Per il campionato 1989, la dirigenza dei Warriors mette a contratto il sergente di ferro Jerry Douglas, già capo allenatore degli acerrimi rivali di Pesaro e della Nazionale Italiana, che ha portato alla vittoria nell Campionato europeo per nazioni del 1987, ed un nuovo runningback statunitense, Loren Christopher Chris Thomas (#44) [34].
I Guerrieri vincono le prime 4 partite incluso il derby con le Colombe, poi perdono per 33 - 35 alla Lunetta contro i Gladiatori Roma guidati dall'ex Michael Lievermann che in attacco forma una coppia eccellente con Bobby Davis. Tornano alla vittoria, pareggiano 0 - 0 sul campo degli Angels Pesaro e poi si riprendono la rivincita del Superbowl battendo i Frogs Legnano a domicilio per 3 - 0, con un field goal del kicker Dario Pattacini (#10). A questo punto, la stagione si spegne: sconfitti in casa dai Seamen Milano, poi a Bergamo di misura (0 - 8), vincono contro gli Skorpions Varese ma non vanno oltre un terzo posto nel girone. Chiudono infatti la regular season con un 8 - 1 - 3 nel Girone B, dietro i Chiefs Ravenna e i Saints Padova, e verranno battuti dai Frogs Legnano nei quarti di finale dei play-off, con un perentorio 40 - 13.
Vernon Hargreaves (#63), pilastro della difesa per cinque campionati (1985-9), chiude l'esperienza con i Guerrieri e torna negli USA, dove continuerà la carriera di allenatore e lavorerà per svariate università della I Divisione NCAA (attualmente, è responsabile dei linebacker dei Razorbacks dell'Università dell'Arkansas [35]); suo figlio Vernon Hargreaves III sarà undicesima prima scelta del 2016 e giocatore professionista nella NFL [36]. Lascia anche lo sponsor Bonfiglioli Riduttori, che ha sostenuto economicamente la franchigia nelle stagioni agonistiche disputate da Vernellone, nelle quali i Guerrieri si sono confermati al vertice del movimento, disputando 2 Superbowl italiani e vincendone 1 (1986).
Dopo un decennio di espansione, il football americano in Italia segna una crisi progressiva, che nel giro di altri dieci anni frazionerà e ridurrà ai minimi termini il movimento. Un calo, fisiologico, di attenzione da parte di pubblico e mass-media dopo il boom degli anni '80, porterà alla crisi di partecipazione ed economica delle società che hanno fatto la Storia di questa disciplina sportiva, causando chiusure, fusioni e migrazioni di giocatori: tra le altre, i Rams Milano si sono sciolti nel 1986, i Falchi Modena (eredi dei Diavoli Modena) nel 1987, sempre nel 1987 le Aquile Ferrara sono retrocesse in A2, i Rhinos Milano spariranno nel 1990 (sebbene campioni in carica, segno che il movimento non riesce più a generare una significativa attrattiva commerciale), e gli Angels Pesaro nel 1993, i Seamen Milano retrocederanno in A2 nel 1991 e i Jets Bolzano nel 1993, e chiuderanno i battenti nel 1995.
Nella realtà sportiva bolognese, sono diversi i fattori che cambiano e spostano l'attenzione: il ritorno nella serie maggiore della squadra di calcio locale, il Bologna FC, la crescita delle due squadre di basket (Virtus e Fortitudo) che imperverseranno nella Serie A1 e nell'Eurolega (tanto che la città verrà soprannominata Basket City), e la crescita di una solida realtà nel football americano, i Phoenix San Lazzaro (poi Phoenix Bologna) che calamiterà giocatori e risorse dalle franchigie storiche.
A causa di difficoltà economiche, i Warriors si fondono con l'altra squadra cittadina blasonata, i Doves, con i quali avevano dato vita fino a quel momento ad un'accesa e partecipata rivalità. Disputano un mediocre campionato 1990 (6 - 0 - 6) con il nome di Bologna American Football e la sponsorizzazione Saiet, e per la prima volta dal 1982 nemmeno si qualificano ai play-off; nel campionato 1991, con la denominazione Rebels Bologna e la sponsorizzazione de La Fortezza, chiudono la stagione regolare con un 7 - 0 - 3, ma la difesa non è più quella di un tempo, e vengono battuti dai Pharaones Milano (che hanno arruolato molti giocatori dai disciolti Rhinos) nei quarti di finale.
La società riprende il nome Warriors nei campionati 1992 (7 - 0 - 5 e quarti persi con le Aquile Ferrara) e 1993 (3 - 0 - 7), ma il continuo calo di pubblico e le crescenti difficoltà portano, nel 1994, allo scioglimento.
La rinascita
Dalle ceneri dei Warriors, nel 1995 nasce la Virtus American Football Team, affiliata alla polisportiva SEF Virtus Bologna, che disputa per alcune stagioni il campionato di arena football, e la serie A per una sola stagione, nel 2000.
Nel 2003 la Virtus AFT riprende il nome di Warriors, disputando la Serie B (allora Silver League), per poi tornare in serie A la stagione successiva. Nel 2005 i Warriors giungono ancora al Superbowl, sconfitti dai pluriscudettati Lions Bergamo, e nel 2006 partecipano al loro primo Eurobowl, che non avevano potuto disputare nel 1987, anno in cui la massima manifestazione continentale non ebbe luogo.
Nel 2008 disputano l'ultimo Superbowl organizzato dalla NFL Italy, perso alla Lunetta Gamberini contro gli Hogs Reggio Emilia, per poi iscriversi alla Italian Football League l'anno successivo.
Nel 2011, al termine di una perfect season fatta di 9 vittorie su altrettanti incontri e reduci da una vittoria in semifinale davanti al pubblico amico dell'Alfheim Field contro gli Hogs Reggio Emilia, i Warriors giungono alla loro settima finale, l'Italian Superbowl, che li vede uscire sconfitti di fronte ai Panthers Parma.
Nel 2012 l'head coach Vincent Mario "Vinny" Argondizzo diventa capo allenatore della nazionale e così sulla panchina dei Warriors arriva Antonino "Tony" Mangiafico. Dopo 9 vittorie sulle 11 gare disputate in stagione regolare i guerrieri accedono nuovamente ai playoff, dove prima battono in casa i Dolphins Ancona e poi perdono a Parma la semifinale ancora contro i Panthers.
Nel 2014 la società lancia il progetto ALLBLUE, che prevede l'introduzione di un nuovo logo (una versione più moderna del precedente) e la partecipazione al campionato di prima divisione (IFL) senza l'ausilio di giocatori professionisti stranieri.
La retrocessione
Nel 2016 i Guerrieri scontano il fatto di essere l'unica squadra che non schiera giocatori americani e disputano il peggiore campionato della loro Storia, perdendo tutte e dieci le partite della regular season, e lo spareggio per rimanere nella massima categoria (contro i Lions Bergamo). Nel 2017 disputano per la seconda volta il campionato di Seconda Divisione, la prima volta dopo una retrocessione sul campo.
Un nuovo inizio
I Warriors Bologna si presentano sullo schieramento di partenza del Girone C della Seconda Divisione FIDAF con la squadra più giovane della categoria, ed alcuni acquisti da franchigie vicine, come il ritorno del QB Nicolò Willo Scaglia (#10) dalle Aquile Ferrara.
Palmarès
- 1 Superbowl (Campioni d'Italia): (1986).
- 2 Young Bowl (Campioni d'Italia under 21): (2006, 2008).
Dettaglio stagioni
Tornei nazionali
Campionato
Serie A/A1/IFL/Prima Divisione
Stagione | regular season | playoff | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria | |
1982 | 6 | 0 | 4 | 10 | 190 | 108 | - | - | - | - | - | - | - |
1983 | 7 | 1 | 2 | 10 | 180 | 118 | 2 | 1 | 3 | 69 | 32 | Superbowl | Rhinos Milano |
1984 | 8 | 2 | 0 | 10 | 334 | 33 | 2 | 1 | 3 | 34 | 30 | Superbowl | Frogs Busto Arsizio |
1985 | 8 | 0 | 4 | 12 | 171 | 65 | 0 | 1 | 1 | 6 | 7 | Ottavi di finale | Angels Pesaro |
1986 | 8 | 1 | 1 | 10 | 351 | 26 | 4 | 0 | 4 | 157 | 34 | Campione d'Italia | Angels Pesaro |
1987 | 11 | 1 | 0 | 12 | 467 | 94 | 2 | 1 | 3 | 95 | 38 | Semifinale | Frogs Legnano |
1988 | 10 | 0 | 2 | 12 | 311 | 85 | 3 | 1 | 4 | 74 | 38 | Superbowl | Frogs Legnano |
1989 | 8 | 1 | 3 | 12 | 202 | 107 | 0 | 1 | 1 | 13 | 40 | Quarti di finale | Frogs Legnano |
1990[37] | 6 | 0 | 6 | 12 | 213 | 216 | - | - | - | - | - | - | - |
1991[38] | 7 | 0 | 3 | 10 | 316 | 256 | 0 | 1 | 1 | 21 | 35 | Quarti di finale | Pharaones Milano |
1992 | 7 | 0 | 5 | 12 | 293 | 255 | 0 | 1 | 1 | 21 | 33 | Quarti di finale | Aquile Ferrara |
1993 | 3 | 0 | 7 | 10 | 288 | 322 | - | - | - | - | - | - | - |
2000[39] | 6 | 0 | 3 | 9 | 149 | 101 | 0 | 1 | 1 | 0 | 26 | Quarti di finale | Giants Bolzano |
2004 | 3 | 0 | 5 | 8 | 88 | 263 | 0 | 1 | 1 | 20 | 25 | Quarti di finale | Aquile Ferrara |
2005 | 6 | 0 | 2 | 8 | 279 | 130 | 1 | 1 | 2 | 49 | 69 | Superbowl | Lions Bergamo |
2006 | 4 | 0 | 4 | 8 | 209 | 166 | 1 | 1 | 2 | 14 | 21 | Semifinale | Lions Bergamo |
2007 | 4 | 0 | 3 | 7 | 225 | 164 | 0 | 1 | 1 | 20 | 24 | Quarti di finale | Lions Bergamo |
2008 | 8 | 0 | 0 | 8 | 280 | 69 | 2 | 1 | 3 | 104 | 58 | Superbowl | Hogs Reggio Emilia |
2009 | 1 | 0 | 8 | 9 | 170 | 302 | - | - | - | - | - | - | - |
2010 | 2 | 0 | 6 | 8 | 245 | 265 | - | - | - | - | - | - | - |
2011 | 9 | 0 | 0 | 9 | 798 | 258 | 1 | 1 | 2 | 108 | 103 | Superbowl | Panthers Parma |
2012 | 9 | 0 | 2 | 11 | 418 | 349 | 1 | 1 | 2 | 61 | 76 | Semifinale | Panthers Parma |
2013 | 5 | 0 | 3 | 8 | 169 | 135 | 0 | 1 | 1 | 22 | 32 | Semifinale | Seamen Milano |
2014 | 3 | 0 | 7 | 10 | 121 | 250 | - | - | - | - | - | - | - |
2015 | 5 | 0 | 5 | 10 | 157 | 171 | 0 | 1 | 1 | 14 | 43 | Quarti di finale | Panthers Parma |
2016 | 0 | 0 | 10 | 10 | 87 | 334 | - | - | - | - | - | Retrocessione[40] | - |
Totale | 154 | 6 | 96 | 256 | 6720 | 4801 | 19 | 17 | 36 | 902 | 754 |
Seconda Divisione FIDAF
Stagione | regular season | playoff | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria | |
2017 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Tornei internazionali
European Football League
Stagione | regular season | playoff | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Vin | Par | Per | Tot | PF | PS | Vin | Per | Tot | PF | PS | risultato | avversaria | |
2006 | 0 | 0 | 2 | 2 | 20 | 92 | - | - | - | - | - | - | - |
Totale | 0 | 0 | 2 | 2 | 20 | 92 | - | - | - | - | - |
Fonte: Enciclopedia del Football - A cura di Massimo Mezzetti
Personaggi storici
MVP
Maglie ritirate
Come da tradizione americana, alcuni giocatori sono stati talmente importanti per la storia dei Warriors che i loro numeri sono stati ritirati e non possono più essere indossati dai giocatori biancoblù.
Numero | Giocatore | Data ritiro |
#30 | Paolo Fantazzini | 14 aprile 2007 |
#48 | Joseph Inzinna | 15 marzo 1986 |
Persone inserite nella Hall of Fame Warriors
- Giorgio Longhi, runningback e coach, introdotto nel 2007
Note
- ^ "C Bowl" nel 1986, "B Bowl" nel 1989 e 1992, "Eight Bowl" dal 1993 al 1994, "Snow Bowl" dal 1995 al 1997, "Nine Bowl" dal 2002 al 2007 e dal 2010, Arena Bowl nel 2008 e 2009.
- ^ Sito storico degli Alfheim Warriors Bologna La Storia – 1981
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1982 AIFA
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1982 NIFL
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1983 AIFA
- ^ About Ray Semko Ray Semko: The DICE Man
- ^ Storia Rhinos Milano A.F.T.
- ^ Sezione 4, Capitolo 4: appuntamento con la storia La storia dei Grizzlies – di Marco Volterra
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1983 AIFA
- ^ Guerrieri al prossimo Superbowl, di Diego Costa, da il Resto del Carlino Sito storico dei Warriors Bologna – La stampa – 1983
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1983 NIFL
- ^ Hall of Fame – Jim Winston – Athlete 1979 – 1982 Sito dei Linfield Wildcats
- ^ Jim Winston inducted into Linfield College Athletic Hall of Fame Canale di Doug Winston su YouTube
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1984 AIFA
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1984 AIFA
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1984 AIFA
- ^ Sito storico degli Alfheim Warriors Bologna La Storia – 1985
- ^ UConn Players Taken In The NFL Draft Hartford Courant
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1985 AIFA
- ^ Hall of Famer Garry Pearson Passes Away At Age 46 Sito degli UMass Minutemen
- ^ 2015 Angelo State Football Recruiting Guide
- ^ Sito storico degli Alfheim Warriors Bologna La Storia – 1986
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1986 AIFA
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1986 AIFA
- ^ Physical Delayed For Theismann The Washington Post
- ^ Redskins' Green Has Added Role: NFL's Fastest Backup Receiver The Washington Post
- ^ Calvin Carl "Cal" Stoll Find a grave
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1986 NIFL
- ^ Valdez Baylor Sports Reference
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1987 AIFA
- ^ Sito storico degli Alfheim Warriors Bologna La Storia – 1988
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1988 FIAF
- ^ Enciclopedia del football italiano – 1988 FIAF
- ^ Sito storico degli Alfheim Warriors Bologna La Storia – 1989
- ^ Arkansas – Football Vernon Hargreaves
- ^ IFL Magazine Vernon Hargreaves padre e figlio, dai Warriors Bologna alla NFL
- ^ Come BAF Bologna
- ^ Come Rebels Bologna
- ^ Come Virtus AFT
- ^ dopo play-out con i Lions Bergamo, incontro perso per 7 - 34
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su warriorsbologna.it.
- Sito storico, su warriors-bo.it.
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