Cefaclor
farmaco
Il cefaclor o cefacloro è un principio attivo che si utilizza contro infezioni da batteri Gram positivi e alcuni negativi, appartiene alla classe delle cefalosporine di seconda generazione[2].
| Cefaclor | |
|---|---|
| Caratteristiche generali | |
| Formula bruta o molecolare | C15H14ClN3O4S |
| Massa molecolare (u) | 367.808 g/mol |
| Numero CAS | |
| Numero EINECS | 258-909-5 |
| Codice ATC | J01 |
| PubChem | 51039 e 7048572 |
| DrugBank | DBDB00833 |
| SMILES | C1C(=C(N2C(S1)C(C2=O)NC(=O)C(C3=CC=CC=C3)N)C(=O)O)Cl |
| Indicazioni di sicurezza | |
| Simboli di rischio chimico | |
| pericolo | |
| Frasi H | 317 - 334 |
| Consigli P | 261 - 280 - 342+311 [1] |
Controindicazioni
Sconsigliato in soggetti con insufficienza renale, da evitare in caso di gravidanza, ipersensibilità nota a farmaci quali antibiotici betalattamici.
Dosaggi
- 250 mg da somministrare ogni 8 ore (dose massima 4 g al giorno)
Effetti indesiderati
Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, sindrome di Stevens-Johnson, trombocitopenia.
Note
- ^ Sigma Aldrich; rev. del 05.02.2013
- ^ Sito dell'AIFA - Cefalosporine di seconda generazione, su agenziafarmaco.gov.it. URL consultato il 6 giugno 2013.
Bibliografia
- British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
