Wikipedia:Utenti problematici/Presbite/19 marzo 2017
Presbite (discussioni · contributi · cancellati · spostamenti · blocca · blocchi · CU positivi)
Concetti che è opportuno conoscere prima di intervenire
Se sei a conoscenza di sockpuppet identificati di Presbite aggiorna ora l'elenco.
Incompatibilità coi pilastri
Non ho avuto molto a che fare con Presbite negli anni, e tendo a fidarmi solo di ciò che tocco con mano, ma la collaborazione con lui in Discussione:Bombardamenti di Zara mi ha personalmente convinto della sua radicale e insuperabile incompatibilità coi pilastri. Non ho intenzione di approfondire ulteriormente l'analisi dei suoi contributi, ma mi sembra che l'esperienza e intelligenza collettiva della comunità abbia sufficienti elementi per raggiungere una conclusione.
Ciò che personalmente ho notato è una tendenza irresistibile a scrivere
- di argomenti di nicchia,
- in abbondanza e con un forte carattere di ricerca originale,
- ergendosi a supremo interprete delle fonti,
- utilizzando bibliografia e note in modo quantomeno poco cauto.
A prescindere da qualsiasi considerazione sui possibili effetti collaterali positivi o negativi di tale modalità di procedere e sulle sue intenzioni personali, riscontro come risultato che abbiamo
- voci che risultano essere colossi su piedi di argilla (in termini di fonti),
- una sostanziale impossibilità per gli utenti di lavorare in modo collaborativo sulle stesse.
Per un'esemplificazione specifica rimando alla mia osservazione su una frase senza fonte cui era stata giustapposta una seconda frase con diversa fonte che parlava d'altro[1] [2] e alla mia domanda su come si possano evitare le ricerche originali nel riferire di fatti storici per cui secondo il medesimo Presbite non esiste quasi nessuna fonte secondaria/terziaria [3], su cui considero la risposta non pervenuta. L'esempio di giustapposizione poco cauta delle informazioni e delle fonti è dato dal suo stesso contributo.
Rimando all'ultima richiesta di pareri e alla recente discussione al bar per contesto e discussioni piú generali. Nelle medesime discussioni è anche possibile riscontrare l'arroganza dell'utente nell'escludere che altri utenti siano "titolati" a discutere con lui. Chi vuole aggiunga al jackpot anche gli attacchi personali. --Nemo 18:48, 19 mar 2017 (CET)
- Non ero mai intervenuto nelle 5 precedenti discussioni sulla problematicità di questo utente, ma mi trovo a dover rimediare adesso. Scorrendo queste lunghe e ricorrenti discussioni, mi è risultato chiaro che andrebbe bloccato anche solo a causa dei ripetuti attacchi personali che riserva a tutti coloro che obiettano al suo modo di fare. Dispiace a chiunque vedere che un utente molto attivo finisca qui, ma è già stato richiamato numerose volte e il suo operato non appare arginabile. Concordo con Nemo che vi sono numerosi aspetti di incompatibilità con questo progetto, a partire dal fatto che lavorare alle stesse voci collaborando con lui non risulta in pratica possibile (tranne forse per un piccolissimo gruppo di utenti ideologicamente coesi e che ne condividono l'uso strumentale delle fonti). --MarcoK (msg) 19:53, 19 mar 2017 (CET)
Un saluto ! entro solo per una questione e stop : non si può portare a problematica, che un utente sia monotematico (di nicchia). Andrebbe anzi a suo favore se visto sotto l'ottica "non generalista ma si occupa di selezionati argomenti, per motivi che non deve essere compito di osservazione" --Windino [Rec] 20:02, 19 mar 2017 (CET)
- Prima di giudizi affrettati su questa UP, sarebbe bene avere sapere che questa pagina utente è lo strascico di uno scontro molto acceso avvenuto in questa pagina, a sua volta conseguenza dei fatti descritti qui. Detto molto sinceramente, gli esempi portati in questa UP sono quasi del tutto incomprensibili per una richiesta di infinito se non si considera lo scontro avvenuto nella pagina linkata. E detto sinceramente, non è per buttare benzina di fuoco, ma sembra una UP da "regolazione di conti" --Melancholia (msg?) 20:05, 19 mar 2017 (CET)
- Giudizi affrettati? Sul tema sono state ormai scritte pagine lunghe come la barba di Matusalemme dal 2008 a oggi, e tutte riportano agli stessi identici problemi. Non intervengo mai cuor leggero nelle UP, inviterei piuttosto a provare a confutare punto per punto gli aspetti problematici sopra descritti. Non c'è nulla di male a occuparsi di argomenti di nicchia, almeno fino a quando non si diventa una utenza monoscopo che lavora solo per far prevalere una propria tesi. Ma invito a concentrarsi anche sugli altri punti, cioè le frequenti ricerche originali, l'utilizzo strumentale di alcune fonti piuttosto di altre, il sistematico tentativo di screditare chiunque venga percepito come avversario, il prendere in pratica in ostaggio voci impedendo agli altri utenti di modificarle e di riequilibrarne il punto di vista, i ripetuti attacchi personali e trolling che hanno già provocato vari blocchi. --MarcoK (msg) 20:38, 19 mar 2017 (CET)
- Riassumo la vicenda a beneficio di coloro che non la conoscono. Da vari anni un gruppo di pressione esterno che ruota intorno al collettivo Wu Ming sta cercando di orientare alcuni cluster di voci storiche al proprio POV. Nemo_bis fa parte di questo gruppo. Essendo io e Presbite tra gli utenti additati sul blog dei Wu Ming come "mazzieri" da eliminare, egli esegue l'ordine e stasera - dopo la lunga discussione linkata da Melancholia - segnala sorprendentemente entrambi (la mia segnalazione è Wikipedia:Utenti problematici/Demiurgo/19 marzo 2017). Essendo parte in causa lascio ovviamente il giudizio ad altri, ma IMHO è evidente che entrambe le segnalazioni rappresentano conclamati abusi di pagine di servizio, che se non altro hanno il merito di evidenziare la problematicità di Nemo stesso come agente di un gruppo di pressione che ha come obiettivo il POV-pushing.--Demiurgo (msg) 21:00, 19 mar 2017 (CET) P.S. Mi dispiace vedere un admin esperto come Marcok credere a tutte le fandonie propalate da quel blog.
- A conferma dell'intento persecutorio di Nemo_bis, segnalo che sta spammando le due segnalazioni nelle pagine di discussione di vari progetti. Inoltre sta sollecitando ad intervenire vari utenti che in passato hanno avuto discussioni con Presbite (esempio: Discussioni utente:UltimoVieneIlCorvo).--Demiurgo (msg) 21:04, 19 mar 2017 (CET)
- Riassumo la vicenda a beneficio di coloro che non la conoscono. Da vari anni un gruppo di pressione esterno che ruota intorno al collettivo Wu Ming sta cercando di orientare alcuni cluster di voci storiche al proprio POV. Nemo_bis fa parte di questo gruppo. Essendo io e Presbite tra gli utenti additati sul blog dei Wu Ming come "mazzieri" da eliminare, egli esegue l'ordine e stasera - dopo la lunga discussione linkata da Melancholia - segnala sorprendentemente entrambi (la mia segnalazione è Wikipedia:Utenti problematici/Demiurgo/19 marzo 2017). Essendo parte in causa lascio ovviamente il giudizio ad altri, ma IMHO è evidente che entrambe le segnalazioni rappresentano conclamati abusi di pagine di servizio, che se non altro hanno il merito di evidenziare la problematicità di Nemo stesso come agente di un gruppo di pressione che ha come obiettivo il POV-pushing.--Demiurgo (msg) 21:00, 19 mar 2017 (CET) P.S. Mi dispiace vedere un admin esperto come Marcok credere a tutte le fandonie propalate da quel blog.
- Giudizi affrettati? Sul tema sono state ormai scritte pagine lunghe come la barba di Matusalemme dal 2008 a oggi, e tutte riportano agli stessi identici problemi. Non intervengo mai cuor leggero nelle UP, inviterei piuttosto a provare a confutare punto per punto gli aspetti problematici sopra descritti. Non c'è nulla di male a occuparsi di argomenti di nicchia, almeno fino a quando non si diventa una utenza monoscopo che lavora solo per far prevalere una propria tesi. Ma invito a concentrarsi anche sugli altri punti, cioè le frequenti ricerche originali, l'utilizzo strumentale di alcune fonti piuttosto di altre, il sistematico tentativo di screditare chiunque venga percepito come avversario, il prendere in pratica in ostaggio voci impedendo agli altri utenti di modificarle e di riequilibrarne il punto di vista, i ripetuti attacchi personali e trolling che hanno già provocato vari blocchi. --MarcoK (msg) 20:38, 19 mar 2017 (CET)
[← Rientro][@ MarcoK][@ Nemo_bis] Converrai che scrivere a utenti fermi da due anni di prendere iniziative adesso per attacchi personali, presumo ricercando nei contributi di Presbite le conversazioni in talk utente sia all'incirca una WP:campagna. Meglio smettere.
Ancora [@ MarcoK]: le prime 4 segnalazioni si sono concluse con un nulla di fatto, e i blocchi (corti) sono pure stati annullati prima del tempo (ignoro se con tante scuse o meno). La quinta era per attacchi personali, e non ho letto oltre la ventesima riga ma sono abbastanza certo che sia finita a beccate come i galli in un pollaio. La presente: non credo in quasi undici anni qui sopra di essere intervenuto più di tre-quattro volte nelle pagine UP (qualcuna in più ho bloccato motu proprio dei rompiscatole). Questa volta dirò la mia sulla vicenda. Non trovo allo stato sufficienti né consistenti le motivazioni espresse da Nemo all'apertura: di argomenti di nicchia trattano decine di utenti (e meno male...); il carattere di ricerca originale (io direi "il profumo" di ricerca originale) lo hanno molte e molte voci, e in genere le si emenda o le si cancella, qui qualcuno può fornire esempi in materia di RO condotta da Presbite? Ossia di tesi che il solo Presbite porta avanti in dispregio alla storiografia mainstream? Il "supremo interprete delle fonti" necessita di eguali esempi, per favore; e altrettanto chiedo riguardo l'utilizzo "poco cauto" della bibliografia e delle note (non vale, per favore, l'esempio della nota dimenticata fatto più sopra, siamo seri). Delle conseguenze che ne derivano si potrà dedurre dopo. Intanto chiedo, cortesemente, non 100, ma solo 10 diff che esplichino chiaramente le accuse di cui sopra. Grazie. --AttoRenato le poilu 21:09, 19 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] @AttoRenato. Premesso che questo è il mio primo e ultimo intervento qui; premesso che mi si torcono le b***lla al solo leggere pagine di servizio e discussioni al Bar su quest'argomento, e che intervengo sempre (vedasi la recente rdp) con la massima prudenza, essendo a conoscenza solo di striscio della questione; premesso che il nulla di fatto di precedenti segnalazioni non ha impedito tempo fa di bloccare un utente per sei mesi, e per contestazioni molto meno gravi; premesso che, per quanto mi riguarda, questa specifica segnalazione può anche essere ritenuta infondata in massima parte, con blocco del segnalante per abuso eccetera eccetera (non è un parere, è indifferenza); premesso che ho ben altre cure del blocco temporaneo o peggio infinito di Presbite, per qualsiasi ragione proposto; tutto ciò premesso, l'ultima volta mi sono beccato questo e poi questo (mi riferisco in ambo i casi alle chiose in fondo) e non so che altro. Quindi, quando leggo MarcoK che scrive «andrebbe bloccato anche solo a causa dei ripetuti attacchi personali che riserva a tutti coloro che obiettano al suo modo di fare», improvvisamente e con sollievo mi sento meno solo, e mi viene il leggero sospetto che l'atteggiamento di quest'utenza, se non rivelatore d'intenti, sia quanto meno paragonabile a quello che si rimproverava tempo fa a Blackcat, che per la soddisfazione di molti (non mia, anche se fui a favore) è andato a svernare su Commons. Nella speranza di non sbagliarmi sulla rivelazione d'intenti, non credo che Wikipedia possa permetterselo, neanche fosse in atto una vera persecuzione («non c'è scusa alcuna»), e il minimo sarebbe che il signor Presbite ne prendesse atto. Ma questa è una speranza che così, d'istinto, non coltivo. --Erinaceus (msg) 22:30, 19 mar 2017 (CET)
- Segnalo il mio commento. X-Dark (msg) 21:10, 19 mar 2017 (CET)
- Per completezza d'informazione, riporto l'appello di Nicoletta Bourbaki (questo il gruppo di pressione legato ai Wu Ming, composto tra l'altro da [@ TBPJMR], [@ Albaper]):
- "E invece no, cari signori; non v’illudete. Non è Wikipedia in quanto tale il nostro bersaglio. Il bersaglio delle nostre critiche e dei nostri attacchi siete voi. Voi Demiurgo, voi Presbite, voi Jose Antonio, voi Bramfab, voi Theirrules, voi Il Palazzo. Voi che avete fatto strame dell’Enciclopedia Libera, riducendo interi cluster di voci a bivacco dei vostri manipoli nazionalpatriottici. Voi siete il problema, ed è di voi che l’Enciclopedia dovrà liberarsi, e presto o tardi si libererà" (Link al blog).
- Le due segnalazioni fanno parte di tale caccia ai "mazzieri". Siamo di fronte al più ampio tentativo di condizionamento di Wikipedia dall'esterno mai tentato. Non procedo a segnalare Nemo_bis solo perché ritengo inutile aprire un'ulteriore pagina di servizio--Demiurgo (msg) 21:13, 19 mar 2017 (CET)
- Io ho visto che la segnalazione era stata fatta da un Admin e non ho aperto becco ma, a questo punto : se è parsa evidente a un neo-patentatato di pochi mesi come me (avevo letto settimane addietro e, se non fu fatta a suo tempo una richiesta mi sono chiesto perchè ora). La lanciata "guardate qui", le frasi evasive, le rilanciate con un IP a sostegno.... Bah --Windino [Rec] 21:42, 19 mar 2017 (CET)
- Per completezza d'informazione, riporto l'appello di Nicoletta Bourbaki (questo il gruppo di pressione legato ai Wu Ming, composto tra l'altro da [@ TBPJMR], [@ Albaper]):
- Perfetto.... Una segnalazione cosi' senza fatti realmente sostanziati. Un presunto attacco personale che faccio fatica a vedere (certo non una frase di tipo wikilove ma che certo non stona con quelli di Nemo in varie parti), mentre un attacco lo vedo sicuramente piu' chiaramente qua o qua. Io sono assolutamente disponibile a discutere del POV di chiunque, Presbite compreso, ma lo si faccia con argomenti concreti e link puntuali, non con questi impressioni personali completamente non argomentate.--Sandro_bt (scrivimi) 21:55, 19 mar 2017 (CET)
Una UP che viene da vicino, ma è un progetto che va avanti da anni
Buona sera a tutti.
Per prima cosa, voglio segnalare che l'utente Nemo ha contemporaneamente aperto due UP:
- Una è quella che mi riguarda
- La seconda è quella che riguarda Demiurgo
Per entrambe le utenze chiede l'infinito.
Da dove vengono queste richieste?
Vengono esattamente da questa richiesta del collettivo Nicoletta Bourbaki: «Il bersaglio delle nostre critiche e dei nostri attacchi siete voi. Voi Demiurgo, voi Presbite, voi Jose Antonio, voi Bramfab, voi Theirrules, voi Il Palazzo. Voi che avete fatto strame dell’Enciclopedia Libera, riducendo interi cluster di voci a bivacco dei vostri manipoli nazionalpatriottici. Voi siete il problema, ed è di voi che l’Enciclopedia dovrà liberarsi, e presto o tardi si libererà.»
Chi è Nemo per Nicoletta Bourbaki?
Nemo è questo commentatore qui, che già nel 2014 ha così identificato il "nemico": «tristi personaggi fanno male a sé stessi e agli altri, e sono incompatibili con Wikipedia», «i peggiori “POV pusher” che possano esistere», «melma».
Il 13 novembre del 2014 Nicoletta Bourbaki indica su quale voce bisogna intervenire: Eccidio di Porzus (di passata segnalo che anche a seguito della pubblicazione di questa voce, il sito nazionale dell'ANPI ha modificato le sue schede storiche sull'eccidio praticamente riprendendo quanto scritto qui in itWiki, come spiegato qui. Stresso un po' questo passaggio: l'interpretazione che l'ANPI dà oggi dell'Eccidio di Porzus è stata cambiata ed è aderente a quanto scritto nella voce, la cui stesura mi causò un blocco perché evidentemente non andava bene che venisse riportato ciò che viene riconosciuto dal manistream storiografico italiano.
Una volta individuato l'obiettivo di Nicoletta Bourbaki, l'utente Nemo lo stesso giorno ha iniziato a vandalizzarla aprendo poi una discussione al bar nella quale mi accusava personalmente di "toni liquidatori sospetti". La vicenda si risolse in un grosso buco nell'acqua, tanto che la stessa Nicoletta Bourbaki disse che si trattò di un "modo maldestro" (si veda al punto 5.) messo in opera da Nemo. Cosa voleva fare Nicoletta Bourbaki nella voce? Voleva inserire una vecchia accusa di filofascismo contro i partigiani "bianchi" della Osoppo (quelli che furono ammazzati dai gappisti). E infatti lo fece in seguito. Oggi questa "visione" di Nicoletta Bourbaki (della quale Nemo fu una sorta di "kamikaze") è inquadrata in questo modo nella voce. C'è l'accusa di accordi con i fascisti della Decima Mas e le tre smentite successive, da me inserite. Faccio notare che le accuse che Nicoletta Bourbaki aveva inserito proditoriamente nella voce sono definite false dal sito nazionale dell'ANPI!!!
E veniamo ai giorni nostri.
Da dove viene l'improvviso interesse di Nemo per la voce Bombardamenti di Zara?
La dinamica è esattamente la stessa precedentemente rilevata per l'eccidio di Porzus. Viene ancora da Nicoletta Bourbaki, che il 28 febbraio scorso la segnala come voce sulla quale intervenire. Ad un certo punto (6 marzo), Nicoletta Bourbaki indica chiaramente dove qualcuno deve cercare di intervenire: deve cercare di chiedere conto a me di una nota, che all'epoca era la numero 40: adesso ho aumentato la voce e quindi risulta essere la numero 67. Secondo Nicoletta Bourbaki, io avevo taroccato una fonte.
Infatti, esattamente come per Eccidio di Porzus Nemo interviene in talk, proponendo l'eliminazione di parti intere della voce.
Inizia allora un lungo confronto in talk, al quale viene a dar man forte a Nemo un'altra commentatrice del blog di Wu Ming, che qui si fa chiamare Albaper. Ella interviene anche nella voce, eliminando parti fontate e obbligandomi a plurifontarle (quattro finti adesso ci sono) per evitare un nuovo vandalismo. Più specificamente, la lunghissima discussione sul perché e percome della nota incriminata si può leggere qui.
Per adesso mi fermo qui.
Riassumendo, mi interessava far notare due fatti:
- La segnalazione mia è stata fatta "su consiglio" di un blog esterno.
- Esattamente come "su consiglio" di un blog esterno sono stati fatti gli interventi in due voci dallo stesso indicate.
- La segnalazione di Demiurgo è la sua gemella.--Presbite (msg) 21:45, 19 mar 2017 (CET)
- [conflittato] Leggendo le precedenti segnalazioni, ero rimasto colpito dal fatto che a Presbite era stato rimproverato più volte di rispondere alle accuse cercando di far apparire problematici... gli altri utenti. Vedo che il copione si ripete ancora. È un modo come un altro per non entrare nel merito delle (gravi) questioni sollevate e allungare la pagina. Naturalmente è in atto un complotto (lo confermo: siamo tutti pagati da Nicoletta Bourbaki!). Ammetto che mi sto divertendo, continuate pure. --MarcoK (msg) 22:09, 19 mar 2017 (CET)
Segnalo di avere bloccato Nemo per un mese per abuso strumentale di pagine di servizio. Mi scuso, ma potrò dettagliare solo fra un'oretta, nel frattempo se ci si volesse astenere da eventuali intemperanze sarebbe sinceramente apprezzato, grazie -- g · ℵ (msg) 21:53, 19 mar 2017 (CET)
- Mi spiace [@ Gianfranco] ma trovo assai intempestivo il tuo intervento. Condivido le questioni sollevati da Nemo, non se li è certo immaginati e del resto le UP precedenti lo testimoniano. Queste cose non dovrebbero capitare in questi casi. Puoi proporre la chiusura di una segnalazione e poi se vi è consenso procedere, ma non bloccare di tua iniziativa un utente perché ha espresso le sue opionioni e le sue legittime preoccupazioni, peraltro motivate. Adesso che faccio? Io blocco te, poi qualcuno blocca me, così in breve ci blocchiamo tutti l'uno con l'altro? Suvvia! :) Siamo qui per discuterne pacatamente. --MarcoK (msg) 22:09, 19 mar 2017 (CET)
- Quoto ogni parola degli interventi di MarcoK. E' vero che Presbite "non commette mai peccati grossi, non è mai intensamente peccaminoso". Ma il modo di porsi nelle discussioni e i continui attacchi, più o meno velati, a chiunque gli vada contro, come le frequenti insinuazioni di malafede, risultano, essendo perpetuate nel tempo, di una problematicità verso la quale non si può continuare ad essere accondiscendenti. Wikipedia ha un codice di condotta e questo non viene rispettato da Presbite. Questa segnalazione in particolare può essere considerata infondata (o quanto meno un po' tirata), ma la problematicità dell'utenza a miei occhi resta. --Ripe (msg) 23:02, 19 mar 2017 (CET)
- Apriamone allora un'altra non infondata, o meno tirata. Ancora [@ Marcok] «Naturalmente è in atto un complotto (lo confermo: siamo tutti pagati da Nicoletta Bourbaki!). Ammetto che mi sto divertendo, continuate pure.» Il vittimismo -ironico- è un'ottima maniera per iniziare a mandare in vacca una discussione. Non farti tentare. --AttoRenato le poilu 23:15, 19 mar 2017 (CET)
- [@ AttoRenato] Non intendevo certo fare vittimismo né mandare in vacca, solo una battuta. Ma mi rendo conto che online l'ironia può essere male interpretata. Mi atterrò ai fatti. Ti ringrazio. --MarcoK (msg) 23:35, 19 mar 2017 (CET)
- Apriamone allora un'altra non infondata, o meno tirata. Ancora [@ Marcok] «Naturalmente è in atto un complotto (lo confermo: siamo tutti pagati da Nicoletta Bourbaki!). Ammetto che mi sto divertendo, continuate pure.» Il vittimismo -ironico- è un'ottima maniera per iniziare a mandare in vacca una discussione. Non farti tentare. --AttoRenato le poilu 23:15, 19 mar 2017 (CET)
- Quoto ogni parola degli interventi di MarcoK. E' vero che Presbite "non commette mai peccati grossi, non è mai intensamente peccaminoso". Ma il modo di porsi nelle discussioni e i continui attacchi, più o meno velati, a chiunque gli vada contro, come le frequenti insinuazioni di malafede, risultano, essendo perpetuate nel tempo, di una problematicità verso la quale non si può continuare ad essere accondiscendenti. Wikipedia ha un codice di condotta e questo non viene rispettato da Presbite. Questa segnalazione in particolare può essere considerata infondata (o quanto meno un po' tirata), ma la problematicità dell'utenza a miei occhi resta. --Ripe (msg) 23:02, 19 mar 2017 (CET)
Segnalo Wikipedia:Utenti problematici/Nemo bis/5 -- g · ℵ (msg) 00:04, 20 mar 2017 (CET)
Alcuni esempi di manipolazioni e falsificazioni di fonti
Di manipolazioni plateali o sottili effettuate da Presbite se ne trovano eccome, basta cercare. Ad esempio quella su Gilas. La storia era stata già sviscerata nella pagina di discussione delle voce “Istria”, senza che *nessuno* dicesse né a né ba.
https://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Istria#Un_po.27_di_ordine
Per rendere l'idea a chi non ha voglia di leggersi tutta la pagina di discussione:
Il 25 maggio 2013 IlirikIlirik chiede il controllo fonte su questa frase:
Purtuttavia, sebbene queste uccisioni sommarie, precedute in alcuni casi da sevizie e maltrattamenti, fossero analoghe (sia numericamente che per metodi) a quelle perpetrate in altre zone occupate dall'armata di Tito, in Istria ebbero il chiaro intento di infondere il terrore nella popolazione italiana, inducendola a lasciare il territorio[senza fonte].
Il 26 maggio Presbite risponde: “basta chiedere” e fa questo edit https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Istria&diff=59047685&oldid=59043774:
Sebbene queste uccisioni sommarie, precedute in alcuni casi da sevizie e maltrattamenti, fossero analoghe a quelle perpetrate in altre zone soggette al controllo dell'armata jugoslava, secondo quanto testimoniò il braccio destro di Tito Milovan Gilas, in Istria ebbero l'intento di indurre la popolazione italiana a lasciare il territorio.
indicando come fonte una risposta di Montanelli a un lettore sul Corriere della Sera.
La “testimonianza” di Gilas di cui si sta parlando è un'intervista rilasciata a Panorama nel luglio del 1991.
“Ricordo che nel 1946 io ed Edward Kardelj andammo in Istria a organizzare la propaganda anti-italiana. Si trattava di dimostrare alla commissione alleata che quelle terre erano jugoslave e non italiane: ci furono manifestazioni con striscioni e bandiere. Giornalista: Ma non era vero? Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza solo nei centri abitati e non nei villaggi. Ma bisognava indurre gli italiani ad andare via con pressioni d'ogni tipo. Così fu fatto.”
Lasciamo perdere per il momento ciò che ha detto Pupo nel suo libro del 2005 ( “testimonianza poco attendibile”) e nell'intervista del 2006 (“bufala sparata da Gilas”) e concentriamoci sulle date: 1946 – visita della commissione interalleata. Come si può vedere, Gilas non sta parlando di foibe e di uccisioni, ma di manifestazioni e di “pressioni”. Che Gilas non fosse uno stinco di santo è noto, ma nell'intervista a Panorama dice esattamente questo. Come mai per Montanelli (e per Presbite) questa dichiarazione diventa un'ammissione sui massacri e una testimonianza fondamentale sul presunto legame foibe-esodo?
Semplice. Perché il lettore del corriere scrive testualmente (occhio alle date):
“Caro Montanelli, «Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da Tito in Istria. Era nostro compito indurre tutti gli italiani ad andare via con pressioni di ogni tipo. E così fu fatto» diceva Milovan Gilas. Ho letto parecchi articoli di Gilas e mai più avrei creduto che prese parte alla tragedia dell' esodo degli italiani dal suolo patrio se non ordinò massacri mediante l' infoibazione. Gilas non fu un dissidente che condannò le mostruosità di Tito? Le sarei grato di un breve profilo per comprendere con chiarezza la vera storia della sua vita. Ha avuto personali contatti con lo scrittore?”
Montanelli, che conosceva personalmente Djilas, risponde con una serie di considerazioni sull'ambivalenza della vita degli uomini eccetera eccetera. A un certo punto dice
“Che in quel periodo Gilas, da molti ritenuto addirittura il «Delfino» di Tito, abbia cercato di «disitalianizzare» tutta la costa adriatica - di cui era egli stesso originario - lo sapevo e mi fa male al cuore, ma posso capirlo. Che per farlo sia ricorso anche lui alle foibe, qualcuno me lo aveva detto senza però fornirmene prove.”
Quindi questa frase, in cui Montanelli dice di apprendere dal lettore (che cita una versione con la data sbagliata della dichiarazione di Gilas) che ci siano prove di Gilas infoibatore, per Presbite diventa la conferma autorevole (da parte di Montanelli) del fatto che Gilas su Panorama abbia “ammesso” di aver organizzato infoibamenti per cacciare gli italiani. Un corto circuito logico da far girare la testa. Soprattutto perché Presbite sapeva benissimo che Montanelli stava commentando una frase con la data sbagliata (visto che cinque anni prima l'aveva inserita con la data giusta nella voce “Esodo giuliano-dalmata”) - come sapeva benissimo che Pupo considera la testimonianza di Gilas come minimo poco affidabile, ma questa è un'altra storia.
L'utente IlirikIlirik il 12 giugno chiede di nuovo la conferma della fonte, proprio sulla base del contenuto reale dell'intervista a Gilas.
“Nella dichiarazione di Đilas, citata in riferimento a fondamento della affermazione evidenziata, non viene fatta menzione alcuna di uccisioni, di altre azioni violente e tanto meno di collegamento alle foibe (v. anche citazione seguente).”
E Presbite risponde così:
“Lo dice l'articolista citato, in nota (Montanelli), e tanto basti.”
Manipolazione e arroganza, la cifra di Presbite.
Non basta? Spostiamoci nella voce “Eccidio di Porzus”. Fino al novembre 2014 si poteva leggere il seguente periodo:
All'interno di questi territori gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in accordo con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942: questi aveva disposto per tutta la Venezia Giulia la dipendenza delle strutture del PCI al Partito Comunista Sloveno (PCS) e di tutte le formazioni combattenti nell'area al Fronte di Liberazione Sloveno[6].
La fonte citata (Karlsen) riporta testualmente la direttiva di Dimitrov:
Cc Slovenia e Cc Jugoslavia sono tenuti ad esigere dai compagni italiani il rendiconto della lo- ro attività. Costituire gruppi di Kps nei rioni italiani d’un tempo, laddove vivono sloveni e croati – I- stria, Trieste ed altrove. Sviluppare colà il movimento partigiano non è soltanto giusto, bensì pure ur- gente. Così pure è estremamente urgente che il tutto venga condotto a termine dal comando, in contat- to con i compagni italiani, nella costituzione delle organizzazioni per la lotta partigiana ed antifascista in Istria, a Trieste ed a Fiume47.
Come si può vedere, tale direttiva dice tutt'altro: non dispone la dipendenza di tutte le formazioni combattenti della Venezia Giulia all' OF, ma impegna il KPS a sviluppare il movimento partigiano nella Venezia Giulia. Solo in seguito all'inchiesta pubblicata su Giap nel novembre 2014, Presbite si è degnato di sistemare alla meno peggio quel passaggio, che ora recita così:
All'interno di questi territori gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in diretta connessione con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942: questi aveva disposto per tutta la Venezia Giulia la dipendenza delle strutture del PCI al PCS[6].
Anche così resta comunque una manipolazione, perché la “diretta connessione” è c'è solo nella testa di Presbite e sicuramente non della fonte citata (Karlsen). Ma *nessuno* ha detto niente nel novembre 2014 né negli anni successivi.
Anything else? Guardiamo la voce "Incidenti di Spalato"
https://it.wikipedia.org/wiki/Incidenti_di_Spalato
e confrontiamo quel che scrive Presbite con quel che scrive Claudio Silvestri, una delle fonti citate:
http://www.italia-resistenza.it/wp-content/uploads/ic/RAV0068570_1969_94-97_03.pdf
Sembrano due universi paralleli. Silvestri parla di espansionismo italiano, di confische di navi mercantili, di insofferenza degli americani nei confronti dei militari italiani, dell'insubordinazione di Millo, di D'Annunzio che mesta nel torbido come al solito, di Nitti che un po' non sa dove sbattere la testa, un po' fa il furbastro. Presbite letteralmente cancella dal contesto gli americani (si veda ad esempio la sua ricostruzione dei fatti di Traù, in cui viene omesso l'intervento degli americani, citato esplicitamente da Monzali, la fonte principale utilizzata da Pesbite nella voce), avvolge in una nuvola di poesia la sortita di D'Annunzio a Zara, e riesce a non nominare Nitti nemmeno una volta. Tutta la voce è basata su omissioni mirate ad avvolgere nella nebbia il contesto. Ma possiamo anche fare qualche esempio circoscritto. Ad esempio, parlando del comandande Menini, Presbite, citando le sue memorie, scrive:
Amareggiato per l'atteggiamento del governo italiano – ritenuto troppo debole di fronte agli jugoslavi –, il comandante Menini aveva già richiesto a dicembre del 1919 di essere trasferito ad altro incarico. Respinta una prima volta la richiesta, questa venne successivamente accolta: il 9 febbraio venne avvicendato al comando del Puglia dal comandante Tommaso Gulli, già suo ufficiale in seconda nei primi mesi del 1919[51].
Ma Silvestri, citando anch'egli le memorie di Menini, invece scrive:
L ’amm. Andrews, un wilsoniano convinto, non gradiva infatti le intromissioni italiane nella zona sotto suo controllo, e neppure i piani espansionistici in Dalmazia dei Comandi militari italiani di ispirazione filodannunziana, per cui più di una volta dovette intervenire presso il comandante del «Puglia» per dirimere questioni sorte solo per la presenza dell’unità italiana a Spalato41. Per evitare inutili attriti con gli Alleati, il governo Nitti doveva il 9 dicembre 1919 intervenire direttamente presso il comandante Menini, ordinandogli di «occuparsi esclusivamente della protezione dei pochi regnicoli domiciliati a Spalato, e di evitare qualsiasi incidente». Ordine questo che implicitamente sconfessava tutta l ’azione fino ad allora svolta nella città dalmata dal comandante dell’unità italiana, il quale stimò opportuno dare le dimissioni, divenute operanti due mesi dopo col suo ritorno in Italia 42.
Oppure questo. Presbite scrive
La relazione ufficiale spedita qualche giorno dopo ai governi di Roma e Belgrado dall'ammiragio americano Philip Andrews - comandante delle truppe di occupazione alleate nella Dalmazia centro-meridionale - ricalcò sostanzialmente la ricostruzione di parte italiana (...)[62]
La fonte indicata è Silvestri. Il quale però scrive:
Il rapporto Andrews rimane quindi l’unico testo ufficiale sui fatti di Spalato del luglio 1920 e sul loro svolgimento; e come tale merita la più attenta considerazione, anche perchè esso collima in molte parti con la versione che il cap. Menini, incaricato di riassumere il comando del «Puglia» dopo la morte del cap. Gulli, diede dell’accaduto nelle sue memorie48
"Collima in molte parti" è diverso da "ricalcò sostanzialmente", soprattutto perché il rapporto di Andrews è del '20 e le memorie di Menini sono del '25.
La voce "Incidenti di Spalato" ha ricevuto la stellina d'oro di "voce di qualità" in seguito a una procedura di vaglio in cui Presbite, Justinianus da Perugia e Pigr8 si sono fatti i complimenti a vicenda, ma nessuno ha nemmeno provato a leggere criticamente ciò che c'è scritto in voce.--TBPJMR (msg) 10:00, 20 mar 2017 (CET)
- [← Rientro] butto solo questa mia considerazione, poi resto fuori perché questa è una vicenda triste cui spero la comunità metta una volta per tutte fine. Sapevo che si sarebbe giunti a questo redde rationem (e no, non giudico i segnalati sullo stesso metro di uno di essi nei miei confronti per il quale la sanzione va commisurata al numero di segnalazioni in questa pagina, altrimenti non si salverebbero neppure loro secondo i parametri che loro stessi fissano).
Poi però vedi questa pagina (per inciso fu quella che a me suscitò dubbi, non quella di Wu Ming che, peraltro, sono anche ideologicamente non contigui al sottoscritto) e qualche interrogativo te lo poni (a margine essere definito da E.M. uno dei migliori utenti di Wikipedia per me è controproducente, ma fate voi). -- SERGIO (aka the Blackcat) 10:22, 20 mar 2017 (CET)
Mia risposta iniziale: attenzione a ciò che sta scritto realmente nelle fonti
- Ancora buongiorno a tutti. Non avevo più intenzione di intervenire, ma qui vengono indicate alcume mie presunte manipolazioni di fonti. Cerchiamo di inquadrarle, tenuto conto che il sottoscritto ha fatto oltre 20.000 edit, puntualmente verificati uno per uno da Nicoletta bourbaki (cioè dall'utente TBPJMR). Che alla fine della fiera sarebbe addirittura riuscito a trovare tre mie manipolazioni. Andiamo velocemente a vedere le prime due:
Prima presunta manipolazione: la testimonianza di Djlas
- La prima riguarda un mio edit nella pagina di discussione di una voce. Relativa ad un edit di una voce che non ho inserito io. Nicoletta/TBPJMR riproduce lo stesso frame che ha adottato nei miei confronti per la questione dell'Eccidio dell'ospedale psichiatrico di Vercelli, laddove mi accusò di un edit fatto da un altro, circa tre mesi dopo che avevo smesso di editare. Con in più la stranezza per cui questa mia presuntissima "manipolazione" sarebbe stata fatta... in una pagina di discussione! Se si vuole, potrò comunque commentare qui in lungo e in largo il mio vecchio commento in quella pagina di discussione.
Seconda presunta manipolazione: che dice la fonte "Karlsen"?
- Veniamo adesso alla seconda questione. Relativa ad un passaggio della voce Eccidio di Porzus. Non ho ancora ben capito di che cosa mi si accusa. Cioè: secondo Nicoletta, io avrei manipolato la fonte Karlsen. Nel senso che lui - secondo Nicoletta - non afferma che Dimitrov diede ordine che i comunisti italiani sottostassero agli ordini dei comunisti sloveni nella Venezia Giulia. Per fortuna il libro di Karlsen si più leggere qui (questa è la tesi di dottorato, ma posso assicurare - avendo anche il libro - che si tratta della stessa identica cosa). Andiamo a pag. 17 e leggiamo testualmente la conclusione di Karlsen, che ho riportato paro paro nella voce:
- Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia (...). Tali regioni, dal punto di vista delle strutture del partito, non dovevano più considerarsi di pertinenza italiana ma zona di operazioni del Kps (...). Si raccomandava che la direzione degli avvenimenti politici (...) e militari (...) fosse assicurata al "comando", a chi deteneva cioè il controllo militare della resistenza nella zona: vale a dire, appunto, il Kps e l'Of. Se necessario, noterò che Karlsen rafforza vieppiù quanto appena rilevato, a p. 153: (...) l'equivalenza fra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942.
- Adesso si confronti quel che dice la fonte con quel che ho scritto io: "All'interno di questi territori gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in diretta connessione con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942: questi aveva disposto per tutta la Venezia Giulia la dipendenza delle strutture del PCI al PCS"
Prime risultanze alla prova dei virgolettati effettivi tratti dalle fonti
- La cosa che posso notare quindi è la sostanziale manipolazione effettuata da Nicoletta Bourbaki/TBPJMR, che ha citato a spezzoni una fonte per evitare che venisse fuori ciò che la fonte dice espressamente, amputandola scientemente (e fraudolentemente) della parte testè riportata, che è esattamente contigua a quella da TBPJMR citata. Quindi non è nemmeno possibile che lui non l'abbia vista.
- Sullla questione degli Incidenti di Spalato commenterò in un secondo momento (adesso non ho tempo), ma è un'altra sostanziale manipolazione, effettuata come al solito col tipico metodo del taglia/cuci/occulta, appena dimostrato per tabulas. Intanto invito ancora una volta a notare come la manipolazione (e clamorosa!) viene fatta proprio da chi mi accusa di manipolazioni. E questo veramente è il colmo. E mi domando come una tale clamorosa evidenza manipolatoria - riportata qui dentro per farmi dare l'infinito - possa essere accettata dalla comunità.--Presbite (msg) 11:03, 20 mar 2017 (CET)
(rientro) Armandomi di pazienza ho cercato di verificare qualcosa sulla diatriba Montanelli/Gilas, che non ho trovato in pg discussione come ha detto Presbite qua sopra ma in NS0. Mi sembra che lo scritto usato da Presbite come fonte sia una nota occasionale in cui Montanelli stesso si dice ignaro dei fatti. Poi, cercando di orientarmi mi sembra di capire che Presbite fa risalire al dispaccio di Dimitrov la pretesa jugoslava di controllare le altre formazioni combattenti, (ovvero quelle italiane). Ma non credo sia possibile che tale Dimitrov intendesse questo: il dispaccio è del 1942 e in quel periodo non potevano esistere formazioni partigiane italiane, di nessun tipo, né in Venezia Giulia né nel resto d'Italia, infatti mi pare proprio, anche senza essere espert* in Storia, che la Resistenza armata italiana cominciò dopo 8 settembre 1943. E poi da quel che scrive Karlsen, sembra proprio che si trattasse di questioni di gerarchie interne al movimento comunista. La questione della Osoppo mi pare decisamente più complessa e leggo nella connessione con la direttiva di Dimitrov una (consapevole) forzatura di Presbite, soprattutto nella sua prima formulazione. Non ho però intenzione di aprire duelli a suon di lenzuolate con Presbite. Trovo che il suo comportamento sia arrogante e violento anche nel non usare forme sintetiche per esprimere le sue opinioni. Ritengo le lenzuolate, condite di insulti velati, espliciti o sarcastici un arma impropria utile a scoraggiare la lettura da parte di persone che hanno meno tempo. Quanto di meno wikipediano si possa leggere. Trovo anche che alcune tecniche discorsive siano funzionali a travisare, a spostare i discorsi in modo evidente. Infine non credo abbia senso ribattere punto per punto, chi conosce la storia meglio di me può affacciarsi nelle cronologie in NS0 o nelle pg di discussione e orientarsi meglio di me. Detto questo trovo molto grave il blocco di Nemo (di un mese?!?!). L'intervento di G lo trovo scorretto e non "a tutela di Wikipedia", che peraltro solo grazie a contributi esterni ha saputo riconoscere truppe cammellate di POV pusher organizzati. Altro che "nè destra nè sinistra" se si apre la porta a falsificazioni e POV che un orientamento lo hanno e come. Ed è questa materia di cui si discute. IMHO. --Rhockher 14:32, 20 mar 2017 (CET)
- Esatto, hai colto il punto. Il problema non riguarda la dipendenza delle strutture politiche e/o militari del PCd'I dal KPS stabilita da Dimitrov nel '42, che si sviluppò in modo non lineare fino alla fine della guerra e oltre, e su cui siamo tutti d'accordo, ma l'aver stabilito una "connessione diretta" tra una direttiva del '42, che riguarda le gerarchie interne del movimento comunista, e le scelte politiche/militari dei comunisti sloveni e italiani nel '44, riguardo ai rapporti da tenere con le formazioni partigiane italiane non comuniste, che all'epoca della direttiva Dimitrov non esistevano.--TBPJMR (msg) 15:20, 20 mar 2017 (CET)
- Quanto all'affaire Montanelli-Gilas, la cronologia della voce Istria può essere consultata da tutti, cosa che sarebbe oltremodo utile. --TBPJMR (msg) 15:32, 20 mar 2017 (CET)
- Per l'importanza della questione e per la modalità della manipolazione, direi che si tratta della questione più importante tra quelle che ho posto.--TBPJMR (msg) 15:36, 20 mar 2017 (CET)
- Esatto, hai colto il punto. Il problema non riguarda la dipendenza delle strutture politiche e/o militari del PCd'I dal KPS stabilita da Dimitrov nel '42, che si sviluppò in modo non lineare fino alla fine della guerra e oltre, e su cui siamo tutti d'accordo, ma l'aver stabilito una "connessione diretta" tra una direttiva del '42, che riguarda le gerarchie interne del movimento comunista, e le scelte politiche/militari dei comunisti sloveni e italiani nel '44, riguardo ai rapporti da tenere con le formazioni partigiane italiane non comuniste, che all'epoca della direttiva Dimitrov non esistevano.--TBPJMR (msg) 15:20, 20 mar 2017 (CET)
- RI-CITO KARLSEN Pag. 17: "Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia (...). Tali regioni, dal punto di vista delle strutture del partito, non dovevano più considerarsi di pertinenza italiana ma zona di operazioni del Kps (...). Si raccomandava che la direzione degli avvenimenti politici (...) e militari (...) fosse assicurata al "comando", a chi deteneva cioè il controllo militare della resistenza nella zona: vale a dire, appunto, il Kps e l'Of.".
- Pag. 153 (...) l'equivalenza fra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942.
- Domanda numero uno:
- Come si fa a dire che Karlsen non intendeva parlare dell'aspetto "militare" della questione, quando la parola "militare" l'ha scritta ben tre volte fra pag. 17 e pag. 153?
- Domanda numero due:
- Come si fa a dire che si parlava solo di "gerarchie interne al movimento comunista", quando a pag. 153 Karlsen afferma che si trattò di "predominio militare e preominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale"?--Presbite (msg) 14:41, 20 mar 2017 (CET) Riguardo alla questione di Gilas. Perché ho detto che se n'era parlato in talk? Ecco perché. L'argomento - con le stesse identiche parole - era stato tirato fuori da Nicoletta Bourbaki e Salvatore Talia nel 2014 qui. Sono passati tre anni. Ora io non vorrei riprendere la stessa identica discussione a tre anni di distanza (singolare che io quella volta non venni segnalato per manipolazione delle fonti, no?). Per cui se qualcuno vuole può leggere il mio pensiero nel link appena segnalato e pure qui. Ma se si vuole, posso di nuovo rifare la storia anche qui.--Presbite (msg) 15:03, 20 mar 2017 (CET)
- Ah! Dimenticavo: anche l'uso smodato di grassetti e paragrafi che rendono difficile capire dove inizia e dove finisce un intervento sono decisamente "problematici": accessibilità pari a zero. Poi non ho capito, scusate, per Presbite (esperto di storia) la Resistenza armata italiana iniziò prima dell'8 settembre '43. Prendo atto. Bisognerà modificare il dato in molte voci in caso fosse così.--Rhockher 15:04, 20 mar 2017 (CET)
- (FC) Prendo atto che aver scritto "all'interno di questi territori [NDR La Venezia Giulia] gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in accordo con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942", secondo te significa che avrei affermato che nel 1942 era iniziata la Resistenza italiana.--Presbite (msg) 16:04, 20 mar 2017 (CET)
- Ah! Dimenticavo: anche l'uso smodato di grassetti e paragrafi che rendono difficile capire dove inizia e dove finisce un intervento sono decisamente "problematici": accessibilità pari a zero. Poi non ho capito, scusate, per Presbite (esperto di storia) la Resistenza armata italiana iniziò prima dell'8 settembre '43. Prendo atto. Bisognerà modificare il dato in molte voci in caso fosse così.--Rhockher 15:04, 20 mar 2017 (CET)
- Per valutare sull'affare Montanelli Gilas, questo e' il testo completo del paragrafo che scrisse Montanelli Che in quel periodo Gilas, da molti ritenuto addirittura il «Delfino» di Tito, abbia cercato di «disitalianizzare» tutta la costa adriatica - di cui era egli stesso originario - lo sapevo e mi fa male al cuore, ma posso capirlo. Che per farlo sia ricorso anche lui alle foibe, qualcuno me lo aveva detto senza però fornirmene prove. Ma comunque la cosa non mi avrebbe sorpreso perché, anche se noi italiani non eravamo direttamente ricorsi a quei metodi (e uso il «se» a ragion veduta), avevamo però protetto e coperto, assumendocene quindi la corresponsabilità, gli «Ustascia» di Ante Pavelic, che io ho visto con i miei occhi all’opera. http://www.corriere.it/solferino/montanelli/00-12-20/01.spm --Bramfab Discorriamo 15:55, 20 mar 2017 (CET)
Per capire e avere un punto fermo di riferimento
Prendendo da sopra e eliminando verbosità, ridondanze, ecc si ricava:
- Secondo TBPJMR:
Spostiamoci nella voce “Eccidio di Porzus”. Fino al novembre 2014 si poteva leggere il seguente periodo:
All'interno di questi territori gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in accordo con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942: questi aveva disposto per tutta la Venezia Giulia la dipendenza delle strutture del PCI al Partito Comunista Sloveno (PCS) e di tutte le formazioni combattenti nell'area al Fronte di Liberazione Sloveno[6].
La fonte citata (Karlsen) riporta testualmente la direttiva di Dimitrov:
Cc Slovenia e Cc Jugoslavia sono tenuti ad esigere dai compagni italiani il rendiconto della lo- ro attività. Costituire gruppi di Kps nei rioni italiani d’un tempo, laddove vivono sloveni e croati – I- stria, Trieste ed altrove. Sviluppare colà il movimento partigiano non è soltanto giusto, bensì pure ur- gente. Così pure è estremamente urgente che il tutto venga condotto a termine dal comando, in contat- to con i compagni italiani, nella costituzione delle organizzazioni per la lotta partigiana ed antifascista in Istria, a Trieste ed a Fiume47.
Come si può vedere, tale direttiva dice tutt'altro: non dispone la dipendenza di tutte le formazioni combattenti della Venezia Giulia all' OF, ma impegna il KPS a sviluppare il movimento partigiano nella Venezia Giulia.
- Secondo Presbite:
Per fortuna il libro di Karlsen si più leggere qui (questa è la tesi di dottorato, ma posso assicurare - avendo anche il libro - che si tratta della stessa identica cosa). Andiamo a pag. 17 e leggiamo testualmente la conclusione di Karlsen, che ho riportato paro paro nella voce:
- Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia (...). Tali regioni, dal punto di vista delle strutture del partito, non dovevano più considerarsi di pertinenza italiana ma zona di operazioni del Kps (...). Si raccomandava che la direzione degli avvenimenti politici (...) e militari (...) fosse assicurata al "comando", a chi deteneva cioè il controllo militare della resistenza nella zona: vale a dire, appunto, il Kps e l'Of. Se necessario, noterò che Karlsen rafforza vieppiù quanto appena rilevato, a p. 153: (...) l'equivalenza fra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942.
- Adesso si confronti quel che dice la fonte con quel che ho scritto io: "All'interno di questi territori gli jugoslavi pretesero di avere il comando di tutte le operazioni militari sottoponendo al controllo del NOVJ le altre formazioni combattenti, in diretta connessione con quanto aveva stabilito, a seguito di precisa richiesta di Tito, il segretario del Comintern Georgi Dimitrov in una lettera del 3 agosto 1942: questi aveva disposto per tutta la Venezia Giulia la dipendenza delle strutture del PCI al PCS"
- Quesito che viene spontaneo:
- Karlsen viene citato correttamente, e nel contesto cui e' usato come fonte, da entrambi? da un solo wikipediano?
- se citato male: e' citato in malafede (da blocco) o imprecisione (da rimprovero)? --Bramfab Discorriamo 13:25, 20 mar 2017 (CET)
- [← Rientro] Riguardo ai bombardamenti di Zara, sarebbe opportuno sentire Albaper che, presumo in quanto slovenoparlante, fu chiamata in causa in questa pagina anche se non ho ben capito se il testo da lei tradotto quale tesi corrobori o smentisca. -- SERGIO (aka the Blackcat) 13:39, 20 mar 2017 (CET)
- (FC) Intervengo perché sono stata interpellata, ma in questo momento non ho il tempo materiale per chiarire quanto successo nella talk dei Bombardamenti di Zara. Per il momento confermo soltanto che sono di madre lingua slovena e che sono in grado di leggere anche il croato. Per spiegazioni più dettagliate sull'operato di Presbite in quella voce e nella relativa talk mi riservo di intervenire non appena trovo un attimo di tempo. Grazie per la pazienza.--Albaper (msg) 15:09, 20 mar 2017 (CET)
- Piccola chiosa. Perché magari qualcuno può venirmi ad accusare di non aver rispettato il "mainstream" su questa storia dei rapporti fra PCI e KPS. Quel che sta scritto nella voce, e come è agevole vedere coi propri occhi è fontato da Karlsen, potremmo anche plurifontarlo. Infatti la stessa identica cosa che ho scritto nella voce viene affermata anche dallo storico accademico Raoul Pupo qui (si leggano le due pagine che ricordano velocemente tutto l'episodio). PEr ora posso tirar fuori solo questa fonte leggibile. Ma sono più che certo che la stessa identica cosa venne scritta anche da Elio Apih, Gianni Oliva, Eric Robert Terzuolo (Stanford University) in questo libro (che adesso non si legge), ed altri che non appena riprenderò in mano i miei libri potrò adeguatamente citare con dovizia di virgolettato.--Presbite (msg) 13:49, 20 mar 2017 (CET)
In questo contingente non mi interessa la voce in generale, e se quello che dice Karlsen sia o non sia allineato con un mainstream (posto che esista su questi temi), ma dato che il suo testo e' referenziato e citato "testualmente" sia da TBPJMR che da Presbite, quello che chiedo e' se Karlsen viene citato, nello specifico, correttamente da entrambi, da uno solo o da nessuno.--Bramfab Discorriamo 14:23, 20 mar 2017 (CET)
- A me questo pare un caso da manuale di drama (mi riferisco ad en, visto che in itWiki la pagina corrispondente non c'è). Ancorché lunga da tradurre,la pagina descrive esattamente tutti i sintomi che si vedono nella vicenda (incluso lo spalmare la contesa su un gran numero di pagine). E non mi pare che ad originare il drama di cui sopra siano Demiurgo e Presbite, che anzi mi sembrano i bersagli e le vittime di una specie di faida pluriennale ed eterodiretta. --alf·scrivimi 14:47, 20 mar 2017 (CET)
- A me questo intervento sembra un modo per neutralizzare analisi del problema. Rimarrei sulle contestazioni, che mi pare siano POV, falsificazioni e comportamento aggressivo. Non sviamo per favore. --Rhockher 15:07, 20 mar 2017 (CET)
- Prendo atto della tua opinione, nel notare comunque che per il momento la discussione è spalmata su 4 pagine, più almeno un blog esterno. Questo senza contare il talk di 5/10 pagine in NS0, svariate talk di utenti, e pagine di progetto su cui sono comparse le inedite "segnalazioni" di queste UP (che a mio avviso basterebbe a squalificarle). Intanto nel merito delle contestazioni sta entrando l'equivalenza "mancanza di sintesi = problematicità". --alf·scrivimi 15:24, 20 mar 2017 (CET)
- Appunto non perdiamoci in tante parole e andiamo sulle contestazioni: le poche righe del testo presente nel libro di Karlsen corrispondono quanto scritto da Presbite o a quanto scritto da TBPJMR o dicono tutt'altro? Di fronte a tanto fumo, su questo si dovrebbe avere una risposta semplice,e anche rapida ed essendo il libro scritto in italiano [ Patrick Karlsen, Il PCI, il confine orientale e il contesto internazionale 1941-1955, Anno Accademico 2007-2008. Tesi di dottorato poi pubblicata con il titolo Frontiera rossa. Il PCI, il confine orientale e il contesto internazionale 1941-1955, Gorizia, Libreria Editrice Goriziana, 2010, ISBN 88-6102-074-7. ], neppure serve l'intermediazione di una traduzione.--Bramfab Discorriamo 15:25, 20 mar 2017 (CET)
- A domanda diretta rispondo. Quello che segue a "La fonte citata (Karlsen) riporta testualmente la direttiva di Dimitrov:" è abbastanza chiaramente l'interpretazione di TBPJMR di un estratto (fatto da Karlsen) della direttiva di Dimitrov; l'edit di Presbite è un condensato di quella che è la valutazione di Karlsen. Delle due, la "ricerca originale" mi sembra la prima. Poi si può sottilizzare: scrivere "pretesero di" è forse POV, su può cercare una perifrasi più neutra etc. (Il mio dubbio sul drama resta, ma di ciò, etc.) --alf·scrivimi 15:47, 20 mar 2017 (CET)
- Quindi TBPJMR non riporta testualmente?--Bramfab Discorriamo 16:01, 20 mar 2017 (CET)
- A domanda diretta rispondo. Quello che segue a "La fonte citata (Karlsen) riporta testualmente la direttiva di Dimitrov:" è abbastanza chiaramente l'interpretazione di TBPJMR di un estratto (fatto da Karlsen) della direttiva di Dimitrov; l'edit di Presbite è un condensato di quella che è la valutazione di Karlsen. Delle due, la "ricerca originale" mi sembra la prima. Poi si può sottilizzare: scrivere "pretesero di" è forse POV, su può cercare una perifrasi più neutra etc. (Il mio dubbio sul drama resta, ma di ciò, etc.) --alf·scrivimi 15:47, 20 mar 2017 (CET)
- A quanto mi è dato capire, parlano di due punti diversi dello stesso testo: TBPJMR di un estratto della direttiva DImitrov "riportata testualmente" da Karlsen; Presbite della valutazione che Kalrsen dà della direttiva stessa, e la riassume in modo tutto sommato fedele. TBPJMR riporta testualmente qualcos'altro. --alf·scrivimi 16:09, 20 mar 2017 (CET)
- Karlsen afferma: "Vale la pena riportare per esteso il comunicato di Dimitrov". Quindi ciò che segue non è un estratto, ma il comunicato nella sua interezza.--TBPJMR (msg) 16:17, 20 mar 2017 (CET)
- Altra affermazione parziale e manipolatoria. Karlsen afferma (sempre alla pag. 17) "Vale la pena riportare per esteso il comunicato di Dimitrov". Poi riporta il comunicato di Dimitrov e a chiosa del comunicato conclude come segue: "Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia (...). Tali regioni, dal punto di vista delle strutture del partito, non dovevano più considerarsi di pertinenza italiana ma zona di operazioni del Kps (...). Si raccomandava che la direzione degli avvenimenti politici (...) e militari (...) fosse assicurata al "comando", a chi deteneva cioè il controllo militare della resistenza nella zona: vale a dire, appunto, il Kps e l'Of". Nella voce quindi io ho riportato - in sunto - l'interpretazione di Karlsen (che è totalmente opposta a quella da te suggerita col taglia/cuci) e in nota l'intero virgolettato di Dimitrov stesso. Basta iniziare a leggere Karlsen dalla riga sotto per capire tutto quanto, senza limitarsi alle dieci parole prima, continuando a far finta che non ci sia nulla dopo il virgolettato. E ad libitum ribadisco che l'interpretazione di Karlsen è la stessa di Pupo, di Apih, di Oliva e di svariati altri. Esattamente opposta a quella di TBPJMR.--Presbite (msg) 16:27, 20 mar 2017 (CET)
- Karlsen afferma: "Vale la pena riportare per esteso il comunicato di Dimitrov". Quindi ciò che segue non è un estratto, ma il comunicato nella sua interezza.--TBPJMR (msg) 16:17, 20 mar 2017 (CET)
- A quanto mi è dato capire, parlano di due punti diversi dello stesso testo: TBPJMR di un estratto della direttiva DImitrov "riportata testualmente" da Karlsen; Presbite della valutazione che Kalrsen dà della direttiva stessa, e la riassume in modo tutto sommato fedele. TBPJMR riporta testualmente qualcos'altro. --alf·scrivimi 16:09, 20 mar 2017 (CET)
[← Rientro]Leggendo i due testi giungo alle medesime conclusioni di Alf. --AttoRenato le poilu 16:38, 20 mar 2017 (CET)
Copiaincollo quanto scritto sopra: Il problema non riguarda la dipendenza delle strutture politiche e/o militari del PCd'I dal KPS stabilita da Dimitrov nel '42, che si sviluppò in modo non lineare fino alla fine della guerra e oltre, e su cui siamo tutti d'accordo, ma l'aver stabilito una "connessione diretta" tra una direttiva del '42, che riguarda le gerarchie interne (politiche e/o militari) del movimento comunista, e le scelte politiche/militari dei comunisti sloveni e italiani nel '44, riguardo ai rapporti da tenere con le formazioni partigiane italiane non comuniste, che all'epoca della direttiva Dimitrov non esistevano.--TBPJMR (msg) 16:44, 20 mar 2017 (CET)
- Ribadisco ancora una volta. La connessione non la faccio io, ma la fonte che pervicacemente si fa finta di ignorare. La quale afferma esplicitamente quanto segue (p. 153): "l'equivalenza fra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942". Questa frase è già citata e stracitata, e assieme all'altro ampio virgolettato di pag. 17 (che ovviamente TBPJMR non cita mai) dimostra la totale aderenza del testo a quanto affermato dalla fonte. E la totale discordanza di quanto afferma TBPJMR rispetto a quanto è affermato nella fonte.--Presbite (msg) 16:49, 20 mar 2017 (CET)
Copiaincollo per esteso quello che scrive Karlsen a pag 150: Sul 1944 occorre soffermarsi in modo particolare. Come si è visto, è l’anno in cui il Pci accettò di ritirarsi dal confine orientale italiano, cedendo la giurisdizione politica del movimento comunista al suo omologo jugoslavo. L’incontro di ottobre fra Togliatti e il vice di Tito Kardelj servì a sancire questo stato di fatto, che si era realizzato progressivamente nel corso dei tre anni precedenti con l’instaurarsi della predominanza militare della resistenza jugoslava nella regione. Con l’accordo di ottobre, Togliatti riconobbe la trasposizione di questa predominanza militare in predominanza politica, in una fase in cui alla nuova Jugoslavia era assegnata da Stalin la funzione di baluardo dell’Urss nell’Europa sudorientale. Al tracollo tedesco, a un’acquisizione di territorio da parte dell’esercito partigiano di Tito corrispondeva un potenziale ingrandimento territoriale del campo dominato dall’Urss. Del resto, l’equivalenza tra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell’Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942. L’accordo tra Togliatti e Kardelj si rese necessario per chiarire in modo risolutivo l’accavallarsi tra i Partiti comunisti italiano e jugoslavo creatosi all’indomani dell’8 settembre 1943. Come si vede, la frase inserita nel suo contesto si riferisce ai rapporti politici e militari tra comunisti italiani e sloveni. La questione delle unità partigiane non comuniste non c'entra niente con Dimitrov. Infatti fino all'autunno del '44 operarono nella slavia friulana insieme alla Natisone senza dipendere dall'OF. Solo nell'autunno del '44, per una serie di motivi che non è questa la sede per discutere, gli Jugoslavi posero a Osovani e Garibaldini l'aut-aut sull'assoggettamento all' OF.--TBPJMR (msg) 17:08, 20 mar 2017 (CET)
- Ribadisco ancora una volta. La connessione non la faccio io, ma la fonte che pervicacemente si fa finta di ignorare. La quale afferma esplicitamente quanto segue (p. 153): "l'equivalenza fra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell'Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942". Questa frase è già citata e stracitata, e assieme all'altro ampio virgolettato di pag. 17 (che ovviamente TBPJMR non cita mai) dimostra la totale aderenza del testo a quanto affermato dalla fonte. E la totale discordanza di quanto afferma TBPJMR rispetto a quanto è affermato nella fonte.
- Il Komintern nel 1942 è Dimitrov, per chi eventualmente si fosse perso in questa lunga disussione. Karlsen che ci sta dicendo? Basta leggerlo: ci sta dicendo che già nel 1942 la Venezia Giulia era "roba jugoslava" (non sta dicendo "del PCS rispetto al PCI). E ci sta dicendo che era jugoslava sia militarmente che politicamente. Ergo: le pretese slovene di comando nei confronti di tutte le forze partigiane operanti nella Venezia Giulia fatte nel 1944 prendono direttamente le mosse da quanto deciso da Dimitrov. Gli sloveni provarono a obbligare anche la Osoppo ad accettare tutto ciò. Ed è in tale contesto che maturò l'eccidio di Porzus. Esattamente come afferma il mainstream storiografico. E totalmente in contrasto con quanto afferma TBPJMR. Com'è di solare evidenza.--Presbite (msg) 17:25, 20 mar 2017 (CET)
- Stiamo parlando di pagina 17 (della tesi), del comunicato di Dimitrov (che e' stato usato per introdurre la seconda obiezione al segnalato) e del commento che ne fa Karlsen. E torno alla mia domanda: il segnalato o il segnalante equivocano sulla pagina di Karlsen ? Fin'ora ho letto una risposta. --Bramfab Discorriamo 17:22, 20 mar 2017 (CET)
- (pluri-conflittato) Sto tentando di seguire tutta la discussione sin da quando è nata, per quanto per ragioni di tempo non abbia ancora avuto modo di dare un giudizo complessivo, per il quale comunque mi riservo di intervenire più avanti.
- Limitatamente a questo punto della discussione, la mia impressione personale è: TBPJMR sta citando direttamente la direttiva Dimitrov, citata nella fonte Karlsen, quando invece Presbite sta citando l'interpretazione che la fonte Karlsen dà della direttiva Dimitrov. La discussione verte (cito) sulla "connessione diretta" tra una direttiva del '42 [...] e le scelte politiche/militari dei comunisti sloveni e italiani nel '44: connessione che TBPJMR imputa a Presbite, ma che in realtà è fatta dalla fonte Karlsen (cito: Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia [...]) che Presbite riporta correttamente; l'analisi di quanto ha scritto Presbite nella voce è coerente con quanto riporta Karlsen nel suo scritto in merito alla direttiva Dimitrov, quindi io non ravviso alcuna manipolazione di fonti qui. --Franz van Lanzee (msg) 17:25, 20 mar 2017 (CET)
Montanelli e Gilas
Creo una nuova sezione per discutere la questione Montanelli-Gilas. Copiaincollo la parte del mio intervento relativa alla questione, non prima di aver ricordato che in ogni caso Pupo nel 2006 definì quella di Gilas una bufala, sulla scorta di ricerche condotte dalla storica Nevenka Troha, che dimostrò "senza ombra di dubbio" che nel '46 Gilas non mise piede in Istria, mentre Kardelj in Istria cercò di convincere gli Italiani a restare, per influenzare in senso favorevole alla Jugoslavia la commissione interalleata.
La storia era stata già sviscerata nella pagina di discussione delle voce “Istria”, senza che *nessuno* dicesse né a né ba.
Per rendere l'idea a chi non ha voglia di leggersi tutta la pagina di discussione:
Il 25 maggio 2013 IlirikIlirik chiede il controllo fonte su questa frase:
Purtuttavia, sebbene queste uccisioni sommarie, precedute in alcuni casi da sevizie e maltrattamenti, fossero analoghe (sia numericamente che per metodi) a quelle perpetrate in altre zone occupate dall'armata di Tito, in Istria ebbero il chiaro intento di infondere il terrore nella popolazione italiana, inducendola a lasciare il territorio[senza fonte].
Il 26 maggio Presbite risponde: “basta chiedere” e fa questo edit:
Sebbene queste uccisioni sommarie, precedute in alcuni casi da sevizie e maltrattamenti, fossero analoghe a quelle perpetrate in altre zone soggette al controllo dell'armata jugoslava, secondo quanto testimoniò il braccio destro di Tito Milovan Gilas, in Istria ebbero l'intento di indurre la popolazione italiana a lasciare il territorio.
indicando come fonte una risposta di Montanelli a un lettore sul Corriere della Sera.
La “testimonianza” di Gilas di cui si sta parlando è un'intervista rilasciata a Panorama nel luglio del 1991.
“Ricordo che nel 1946 io ed Edward Kardelj andammo in Istria a organizzare la propaganda anti-italiana. Si trattava di dimostrare alla commissione alleata che quelle terre erano jugoslave e non italiane: ci furono manifestazioni con striscioni e bandiere. Giornalista: Ma non era vero? Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza solo nei centri abitati e non nei villaggi. Ma bisognava indurre gli italiani ad andare via con pressioni d'ogni tipo. Così fu fatto.”
Lasciamo perdere per il momento ciò che ha detto Pupo nel suo libro del 2005 ( “testimonianza poco attendibile”) e nell'intervista del 2006 (“bufala sparata da Gilas”) e concentriamoci sulle date: 1946 – visita della commissione interalleata. Come si può vedere, Gilas non sta parlando di foibe e di uccisioni, ma di manifestazioni e di “pressioni”. Che Gilas non fosse uno stinco di santo è noto, ma nell'intervista a Panorama dice esattamente questo. Come mai per Montanelli (e per Presbite) questa dichiarazione diventa un'ammissione sui massacri e una testimonianza fondamentale sul presunto legame foibe-esodo?
Semplice. Perché il lettore del corriere scrive testualmente (occhio alle date):
“Caro Montanelli, «Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da Tito in Istria. Era nostro compito indurre tutti gli italiani ad andare via con pressioni di ogni tipo. E così fu fatto» diceva Milovan Gilas. Ho letto parecchi articoli di Gilas e mai più avrei creduto che prese parte alla tragedia dell' esodo degli italiani dal suolo patrio se non ordinò massacri mediante l' infoibazione. Gilas non fu un dissidente che condannò le mostruosità di Tito? Le sarei grato di un breve profilo per comprendere con chiarezza la vera storia della sua vita. Ha avuto personali contatti con lo scrittore?”
Montanelli, che conosceva personalmente Djilas, risponde con una serie di considerazioni sull'ambivalenza della vita degli uomini eccetera eccetera. A un certo punto dice
“Che in quel periodo Gilas, da molti ritenuto addirittura il «Delfino» di Tito, abbia cercato di «disitalianizzare» tutta la costa adriatica - di cui era egli stesso originario - lo sapevo e mi fa male al cuore, ma posso capirlo. Che per farlo sia ricorso anche lui alle foibe, qualcuno me lo aveva detto senza però fornirmene prove.”
Quindi questa frase, in cui Montanelli dice di apprendere dal lettore (che cita una versione con la data sbagliata della dichiarazione di Gilas) che ci siano prove di Gilas infoibatore, per Presbite diventa la conferma autorevole (da parte di Montanelli) del fatto che Gilas su Panorama abbia “ammesso” di aver organizzato infoibamenti per cacciare gli italiani. Un corto circuito logico da far girare la testa. Soprattutto perché Presbite sapeva benissimo che Montanelli stava commentando una frase con la data sbagliata (visto che cinque anni prima l'aveva inserita con la data giusta nella voce “Esodo giuliano-dalmata”) - come sapeva benissimo che Pupo considera la testimonianza di Gilas come minimo poco affidabile, ma questa è un'altra storia.
L'utente IlirikIlirik il 12 giugno chiede di nuovo la conferma della fonte, proprio sulla base del contenuto reale dell'intervista a Gilas.
“Nella dichiarazione di Đilas, citata in riferimento a fondamento della affermazione evidenziata, non viene fatta menzione alcuna di uccisioni, di altre azioni violente e tanto meno di collegamento alle foibe (v. anche citazione seguente).”
E Presbite risponde così:
“Lo dice l'articolista citato, in nota (Montanelli), e tanto basti.”
Manipolazione e arroganza, la cifra di Presbite.--TBPJMR (msg) 16:36, 20 mar 2017 (CET)
- A queste osservazioni gradirei rispondere dopo che si è messa a posto la questione di cui si sta discutendo sopra, relativa a Dimitrov & Karlsen. Io analizzerò con calma tutto quanto, dimostrando chi manipola cosa, anche per Gilas. Ma prima, per cortesia, vorrei ristabilire la verità rispetto alla citazione di Karlsen. Quando sarà dimostrato - come oramai è evidente - che TBPJMR ha taroccato una citazione con un sapiente taglia e cuci proponendo una sua personale interpretazione che è esattamente opposta alla fonte citata, penso che il quadro inizierà ad essere più chiaro per tutti. E chiederò un parere alla comunità rispetto a chi tarocca una fonte per far infinitare un utente col quale ha un pregresso di lunghissime discussioni e violentissimi attacchi, qui dentro e fuori.--Presbite (msg) 16:41, 20 mar 2017 (CET)
- Concordo con Presbite: una cosa alla volta; per ora solo mi pare che TBPJMR anche qui non comprenda il testo che ha di fronte: «qualcuno me lo aveva detto [in passato ndr]», NON vuol dire che Montanelli lo apprende dalle parole del lettore che gli scrive («Montanelli dice di apprendere dal lettore»). --AttoRenato le poilu 16:50, 20 mar 2017 (CET)
Sono stato nominato un bel poco di KB sopra come "quello che si dava le pacche sulla spalla con Presbite" quando una voce andava in vetrina. Per quello che so Presbite ha una bibliografia impressionante sull'argomento, e quindi non ho mai preteso di smentire l'esattezza delle sue fonti. Dopo aver letto però tutto il papello qui sopra, devo prendere atto che per me TBPJMR fa una manipolazione pura e semplice di Karlsen. Però qualche libro lo avrei anche io, per esempio Gianni Oliva, ma anche Raoul Pupo. Inoltre ho tra le mani un libbricino del 2004 edito dalla Associazione Nazionale Ex Deportati Politici, nota organizzazione neofascista (scusate il sarcasmo) in cui spicca l'intervento finale proprio di Pupo "L'eredità del fascismo e della guerra: dalle foibe all'esodo dall'Istria". In questo intervento si cita "Elio Apih parlava di 'epurazione preventiva' della società giuliana, altri di 'presa del potere comunista'"(Gianpaolo Valdevit, "Foibe") e di "repressione per categorie dei nemici del popolo" compresi i combattenti del CVL o del CIL. Dove ho potuto ho usato le fonti di cui avevo certezza. Adesso di certezza ne ho un'altra. Scrivere di questa storia da ancora fastidio, a conferma che la guerra civile italiana che non si voleva far scrivere non è mai finita. Dove non si arriva con le fonti si cerca di arrivare con la damnatio memoriae e l'eliminazione elettronica dei "dissidenti" dal progetto. Presbite, Demiurgo. Poi se ne rimane qualcuno ci si pensa con calma. Che poi le fonti siano di fascisti, antifascisti, neutrali, poco importa. Se sono scomode sono scomode. Perchè costringono chi non vuole vedere a dover vedere, e chi vuole scrivere la propria storia di partito o di stato a dover fare gli straordinari. Credo che quanto prima la segnalazione vada aperta proprio verso TBPJMR, anche se questo probabilmente mi qualifica come "sporco fascista, sei il primo della lista". --Pigr8 La Buca della Memoria 16:52, 20 mar 2017 (CET)
- Per valutare sull'affare Montanelli Gilas, questo e' il testo completo del paragrafo che scrisse Montanelli: Che in quel periodo Gilas, da molti ritenuto addirittura il «Delfino» di Tito, abbia cercato di «disitalianizzare» tutta la costa adriatica - di cui era egli stesso originario - lo sapevo e mi fa male al cuore, ma posso capirlo. Che per farlo sia ricorso anche lui alle foibe, qualcuno me lo aveva detto senza però fornirmene prove. Ma comunque la cosa non mi avrebbe sorpreso perché, anche se noi italiani non eravamo direttamente ricorsi a quei metodi (e uso il «se» a ragion veduta), avevamo però protetto e coperto, assumendocene quindi la corresponsabilità, gli «Ustascia» di Ante Pavelic, che io ho visto con i miei occhi all’opera. http://www.corriere.it/solferino/montanelli/00-12-20/01.spm --Bramfab Discorriamo 17:03, 20 mar 2017 (CET)
Io intanto valuto questo :"Manipolazione e arroganza, la cifra di Presbite.--TBPJMR (msg) 16:36, 20 mar 2017 (CET)".
Come era la storia del "niente attacchi personali? Vado a rileggermi "The Animal Farm". --Pigr8 La Buca della Memoria 17:09, 20 mar 2017 (CET)
- Mi pare che su Montanelli entrambi (intendo TBPJMR e Presbite) usino/abbiano usato malissimo la fonte in questione, pur senza esplicitamente manipolarla (Presbite, nella discussione passata, per aver attribuito a Montanelli un avallo non dato, ma solo ipotizzato, TBPJMR per aver deliberatamente ignorato il passaggio in cui Montanelli definisce credibile la cosa). Ma approfitto per estendere il discorso a questa UP, aperta in modo incauto e raffazzonato, sia incredibilmente peggiorata ulteiormente. Sia TBJJMR che Presbite, stanno IMHO argomentando sollevando montagne di fumo negli occhi (su presbite quoto Rhocker: se volevi rendere illeggibili le tue argomentazioni, ci stai riuscendo bene). Personalmente erogherei qualche giorno di blocco ad entrambi per lampante atteggiamento non collaborativo. --Alkalin l'adminimale 17:39, 20 mar 2017 (CET)
- Quoto Alkalin - abuso bilaterale della fonte. Aggiungo anche che il fatto che "qualcuno" (e poteva essere mio cuggino) abbia detto a Montanelli qualcosa (ma senza darne le prove), a mio avviso è una fonte che vale come chiacchiera da bar, e come tale andrebbe riportata (o se proprio si vuole tener conto del prestigio di Montanelli, va riportata con mille condizionali: "...secondo Montanelli...sarebbe circolata la voce che...) --alf·scrivimi 17:50, 20 mar 2017 (CET)
- Come ho detto sopra, io avrei intenzione di rispondere ad un argomento alla volta. Vorrei prima rispondere sulla questione di Karlsen (anche se mi pare sia abbastanza indirizzata), dopo mi concentrerei su questa storia di Gilas e Montanelli. Che ovviamente è del tutto diversa da come viene raccontata: un metodo taglia/cuci che l'utente ha già utilizzato per Karlsen. Ritengo che tutto quanto sarà chiarito adeguatamente a tempo debito. Dovrò beccarmi dei giorni di blocco per "lampante atteggiamento non collaborativo" nei confronti di TBPJMR? Diciamo che questo tipo qui da tre anni sta cercando di infinitarmi, con una vasta campagna extrawikipediana. E' un po' difficile che io mantenga un aplomb britannico. Anche tenuto conto di un'altra cosina che mi sta capitando da qualche giorno, della quale ovviamente non voglio incolpare assolutamente nessuno qua dentro ma che segnalo "di contorno". Ebbene: da circa una decina di giorni ricevo in una mia mail personale (che non so come sia stata recuoperata: credo che si trovi ravanando con Google) una serie di messaggi eloquenti, spediti da anonimi. Ieri c'era un fotomontaggio: da una parte una mia foto rovesciata (anche questa si trova googolando), dall'altra il duce appeso a testa in giù a Piazzale Loreto. Per dire...--Presbite (msg) 17:58, 20 mar 2017 (CET)
- (f.c) No, il problema non è che non sei collaborativo nei confronti di TBPJMR, il problema è che non lo sei sei nei confnronti di noialtri che cerchiamo di capirci qualcosa --Alkalin l'adminimale 12:56, 21 mar 2017 (CET)
- Come ho detto sopra, io avrei intenzione di rispondere ad un argomento alla volta. Vorrei prima rispondere sulla questione di Karlsen (anche se mi pare sia abbastanza indirizzata), dopo mi concentrerei su questa storia di Gilas e Montanelli. Che ovviamente è del tutto diversa da come viene raccontata: un metodo taglia/cuci che l'utente ha già utilizzato per Karlsen. Ritengo che tutto quanto sarà chiarito adeguatamente a tempo debito. Dovrò beccarmi dei giorni di blocco per "lampante atteggiamento non collaborativo" nei confronti di TBPJMR? Diciamo che questo tipo qui da tre anni sta cercando di infinitarmi, con una vasta campagna extrawikipediana. E' un po' difficile che io mantenga un aplomb britannico. Anche tenuto conto di un'altra cosina che mi sta capitando da qualche giorno, della quale ovviamente non voglio incolpare assolutamente nessuno qua dentro ma che segnalo "di contorno". Ebbene: da circa una decina di giorni ricevo in una mia mail personale (che non so come sia stata recuoperata: credo che si trovi ravanando con Google) una serie di messaggi eloquenti, spediti da anonimi. Ieri c'era un fotomontaggio: da una parte una mia foto rovesciata (anche questa si trova googolando), dall'altra il duce appeso a testa in giù a Piazzale Loreto. Per dire...--Presbite (msg) 17:58, 20 mar 2017 (CET)
- Quoto Alkalin - abuso bilaterale della fonte. Aggiungo anche che il fatto che "qualcuno" (e poteva essere mio cuggino) abbia detto a Montanelli qualcosa (ma senza darne le prove), a mio avviso è una fonte che vale come chiacchiera da bar, e come tale andrebbe riportata (o se proprio si vuole tener conto del prestigio di Montanelli, va riportata con mille condizionali: "...secondo Montanelli...sarebbe circolata la voce che...) --alf·scrivimi 17:50, 20 mar 2017 (CET)
- Io inviterei a non quotare le considerazioni degli Admin, soprattutto se si è rientrati oggi e se si è già stati coinvolti il discussioni con gli stessi utenti. Non per sfiducia ! Essendo le persone coinvolte di peso, in quanto validi contributori, almeno valutino gli Admin nei cu confronti tutti, indistintamente, poniamo fiducia. A volte una quotata strisciante ne tira un altra ed ecco... tale e quale la UP--Windino [Rec] 18:43, 20 mar 2017 (CET)
- Dev'essere un nuovo pilastro. --alf·scrivimi 19:52, 20 mar 2017 (CET)
- Un nuovo pilastro?? Questa mi giunge nuova sai.. cita i pìlastri quando è ora, non esageriamo su, che wikipedia non si basa sul fronte orientale, che drammi che si fanno, si riporti ciò che dicono le fonti attendibili pari pari, senza scadere nel copyviol..--Kirk39 Dimmi! 20:36, 20 mar 2017 (CET)
Riassumendo su Karlsen
Scusate se apro questa nuova sezione, ma fra paragrafi e sottoparagrafi continuo a fare confusione. Qui stiamo valutando se è vero o no che io manipolo le fonti, come afferma TBPJMR. Gli esempi portati a mio carico sono tre. Vorrei quagliare sul primo sul quale ho portato le mie controdeduzioni complete, e cioè la citazione di Karlsen.
Mi permetto di riprendere la domanda di [@ Bramfab]:
- Karlsen viene citato correttamente, e nel contesto cui e' usato come fonte, da entrambi? da un solo wikipediano?
- Se citato male: e' citato in malafede (da blocco) o imprecisione (da rimprovero)?
Se non ho interpretato male i vari interventi (nel qual caso chiedo cortesemente di striccare subito tutto quanto), ecco chi si è espresso direttamente sul punto:
- [@ Alien_life_form] (Alf): "A quanto mi è dato capire, parlano di due punti diversi dello stesso testo: TBPJMR di un estratto della direttiva DImitrov "riportata testualmente" da Karlsen; Presbite della valutazione che Kalrsen dà della direttiva stessa, e la riassume in modo tutto sommato fedele. TBPJMR riporta testualmente qualcos'altro.
- [@ AttoRenato]: "Leggendo i due testi giungo alle medesime conclusioni di Alf".
- [@ Rhockher]: "La questione della Osoppo mi pare decisamente più complessa e leggo nella connessione con la direttiva di Dimitrov una (consapevole) forzatura di Presbite, soprattutto nella sua prima formulazione. Non ho però intenzione di aprire duelli a suon di lenzuolate con Presbite".
- [@ Franz_van_Lanzee]: "Limitatamente a questo punto della discussione, la mia impressione personale è: TBPJMR sta citando direttamente la direttiva Dimitrov, citata nella fonte Karlsen, quando invece Presbite sta citando l'interpretazione che la fonte Karlsen dà della direttiva Dimitrov. La discussione verte (cito) sulla "connessione diretta" tra una direttiva del '42 [...] e le scelte politiche/militari dei comunisti sloveni e italiani nel '44: connessione che TBPJMR imputa a Presbite, ma che in realtà è fatta dalla fonte Karlsen (cito: Le istruzioni di Dimitrov riconoscevano senza equivoci l'egemonia del movimento comunista sloveno su quello italiano nella Venezia Giulia [...]) che Presbite riporta correttamente; l'analisi di quanto ha scritto Presbite nella voce è coerente con quanto riporta Karlsen nel suo scritto in merito alla direttiva Dimitrov, quindi io non ravviso alcuna manipolazione di fonti qui".
- [@ Pigr8]: "Dopo aver letto però tutto il papello qui sopra, devo prendere atto che per me TBPJMR fa una manipolazione pura e semplice di Karlsen".
Prego gli altri di esprimere - se lo vogliono - il loro parere. Grazie.--Presbite (msg) 19:48, 20 mar 2017 (CET)
- (f.c.) qui c'era il mio intervento, che è stato erronemaente cassettato e che ora riporto sotto. Per cortesia, un po' di attenzione... grazie. --CastagNa 23:12, 21 mar 2017 (CET)
- Condivido sicuramente il tuo invito a Presbite, pero' prima di chiudere attenderei di chiarire bene i punti controversi chiarendo se ciascuno dei rilievi e' fondato o meno, e se sono minime differenze di interpretazione o differenze notevoli. Dopo di che possiamo chiudere la procedura in una direzione o nell'atra (nel senso che anche le interpretazioni di TBPJMR vanno valutate) senza lasciare che questa questione si trascini a lungo. @Pequod, hai tempo di dare anche tu un'occhiata ai vari punti sollevati (partendo magari da Karlsen)?--Sandro_bt (scrivimi) 00:26, 21 mar 2017 (CET) P.S. Presbite, mi spiace molto per le mail che dici esserti arrivate, fossi in te farei una segnalazione/denuncia alla polizia postale.
- [@ Sandrobt] Non mi sembra che l'interpretazione di Presbite sia peregrina (parlo del lodo Karlsen): già nel 1942 la Venezia Giulia era "roba jugoslava" (non sta dicendo "del PCS rispetto al PCI"). Si veda infatti Karlsen a p. 153 [4]: "Sul 1944 occorre soffermarsi in modo particolare. Come si è visto, è l’anno in cui il Pci accettò di ritirarsi dal confine orientale italiano, cedendo la giurisdizione politica del movimento comunista al suo omologo jugoslavo. L’incontro di ottobre fra Togliatti e il vice di Tito Kardelj servì a sancire questo stato di fatto, che si era realizzato progressivamente nel corso dei tre anni precedenti con l’instaurarsi della predominanza militare della resistenza jugoslava nella regione. Con l’accordo di ottobre, Togliatti riconobbe la trasposizione di questa predominanza militare in predominanza politica, in una fase in cui alla nuova Jugoslavia era assegnata da Stalin la funzione di baluardo dell’Urss nell’Europa sudorientale. Al tracollo tedesco, a un’acquisizione di territorio da parte dell’esercito partigiano di Tito corrispondeva un potenziale ingrandimento territoriale del campo dominato dall’Urss. Del resto, l’equivalenza tra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell’Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942". E poi ancora: "L’accordo tra Togliatti e Kardelj si rese necessario per chiarire in modo risolutivo l’accavallarsi tra i Partiti comunisti italiano e jugoslavo creatosi all’indomani dell’8 settembre 1943". Chiaramente le istruzioni di Dimitrov non possono riferirsi a formazioni italiane prima dell'8 settembre 1943, ma la vicenda è tratteggiata tanto da Karlsen quanto da Pupo nel contesto. Anche se l'8 settembre determina ovviamente un riassetto della questione (sia per l'enorme spazio d'azione che gli sloveni si trovano davanti, sia per l'uscita dalle carceri di svariati antifascisti che metteranno in discussione quell'originario assetto), il contesto è per grandi linee lo stesso del '42, la questione nazionale slovena è ancora intimamente connessa alla questione del posizionamento del comunismo internazionalista nel globo, l'esigenza di una raya per riordinare l'azione e la linea del comando si riproduce secondo un canovaccio che ha alla base le stesse terre, gli stessi personaggi, la stessa vicenda storica. Non sono affatto un esperto della materia, ma non mi pare che ci sia una particolare volontà malevola in quel testo, che forse ha il problema di racchiudere troppi elementi in sé. Ma, ecco, non una manipolazione. Sarebbe comunque interessante capire quale "capitale politico" otterrebbe Presbite da questa impostazione, giusto per capire gli eventuali "motivi" della manipolazione in ipotesi. pequod Ƿƿ 02:22, 21 mar 2017 (CET)
- Te lo spiego io quale "capitale politico" otterrei. La questione è quella dei rapporti fra PCI e PCS. Per decenni il PCI ha gettato fango sulle Brigate Osoppo, viste come la quintessenza del male che attanaglierebbe l'Italia. Fascisti camuffati, avrebbero fatto finta di combattere il fascismo ma in realtà si sarebbero messi d'accordo con tedeschi e Decima Mas per contrastare gli sloveni e - soprattutto - per mantenere lo status quo sociale dopo la guerra. Mentre gli sloveni e lo stesso PCI erano il "vento della libertà", che portava anche a nuovi rapporti sociali, il sol dell'avvenire ecc. ecc.. Ma soprattutto il PCI s'è voluto ritagliare anche per le estreme propaggini del nordest Italia il rolo di "veri patrioti". Quelli che in realtà hanno difeso i confini pure dagli jugoslavi, proponendo soluzioni di pace e concordia fra i popoli. Tutto quello che contrasta questa visione è il male. E quindi se qualcuno afferma - come oramai è pacifico nella storiografia - che gli sloveni nella Venezia Giulia adottarono soluzioni "nazionalistiche" in coerenza con quanto fecero gli jugoslavi del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni subito dopo la prima guerra mondiale; se qualcuno afferma quindi che gli sloveni comunisti furono tanto nazionalisti quanto i vecchi nazionalisti borghesi di prima; se qualcuno afferma che essi imposero questa visione fintamente internazionalista ma decisamente nazionalista anche sui compagni del PCI; se qualcuno afferma che il PCI (magari obtorto collo) si adattò per un lungo e cruciale periodo ai desiderata sloveni; se si afferma tutto ciò, allora il quadro si rovescia completamente. E l'interpretazione della sola Kersevan (quella che TBPJMR ha infilato nella voce cercando di gettare lo stigma di fascisti sull'Osoppo) viene spazzata via, invece di diventare l'interpretazione wikipediana. E quindi TBPJMR - che sposa questa interpretazione - non può accettare quel che dice Karlsen. Infatti quelli come lui dovrebbero attaccare frontalmente Karlsen (com'è successo). Invece TBPJMR sta cercando il salto mortale con avvitamento: cioè sta cercando di far dire a Karlsen esattamente l'opposto di quel che ha detto. Di quel che tutti sanno che ha detto! E in ciò TBPJMR è clamorosamente manipolatorio!--Presbite (msg) 07:50, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Sandrobt] Non mi sembra che l'interpretazione di Presbite sia peregrina (parlo del lodo Karlsen): già nel 1942 la Venezia Giulia era "roba jugoslava" (non sta dicendo "del PCS rispetto al PCI"). Si veda infatti Karlsen a p. 153 [4]: "Sul 1944 occorre soffermarsi in modo particolare. Come si è visto, è l’anno in cui il Pci accettò di ritirarsi dal confine orientale italiano, cedendo la giurisdizione politica del movimento comunista al suo omologo jugoslavo. L’incontro di ottobre fra Togliatti e il vice di Tito Kardelj servì a sancire questo stato di fatto, che si era realizzato progressivamente nel corso dei tre anni precedenti con l’instaurarsi della predominanza militare della resistenza jugoslava nella regione. Con l’accordo di ottobre, Togliatti riconobbe la trasposizione di questa predominanza militare in predominanza politica, in una fase in cui alla nuova Jugoslavia era assegnata da Stalin la funzione di baluardo dell’Urss nell’Europa sudorientale. Al tracollo tedesco, a un’acquisizione di territorio da parte dell’esercito partigiano di Tito corrispondeva un potenziale ingrandimento territoriale del campo dominato dall’Urss. Del resto, l’equivalenza tra predominio militare e predominio politico jugoslavo nelle terre dell’Adriatico orientale era stata ufficializzata dal Komintern già nel 1942". E poi ancora: "L’accordo tra Togliatti e Kardelj si rese necessario per chiarire in modo risolutivo l’accavallarsi tra i Partiti comunisti italiano e jugoslavo creatosi all’indomani dell’8 settembre 1943". Chiaramente le istruzioni di Dimitrov non possono riferirsi a formazioni italiane prima dell'8 settembre 1943, ma la vicenda è tratteggiata tanto da Karlsen quanto da Pupo nel contesto. Anche se l'8 settembre determina ovviamente un riassetto della questione (sia per l'enorme spazio d'azione che gli sloveni si trovano davanti, sia per l'uscita dalle carceri di svariati antifascisti che metteranno in discussione quell'originario assetto), il contesto è per grandi linee lo stesso del '42, la questione nazionale slovena è ancora intimamente connessa alla questione del posizionamento del comunismo internazionalista nel globo, l'esigenza di una raya per riordinare l'azione e la linea del comando si riproduce secondo un canovaccio che ha alla base le stesse terre, gli stessi personaggi, la stessa vicenda storica. Non sono affatto un esperto della materia, ma non mi pare che ci sia una particolare volontà malevola in quel testo, che forse ha il problema di racchiudere troppi elementi in sé. Ma, ecco, non una manipolazione. Sarebbe comunque interessante capire quale "capitale politico" otterrebbe Presbite da questa impostazione, giusto per capire gli eventuali "motivi" della manipolazione in ipotesi. pequod Ƿƿ 02:22, 21 mar 2017 (CET)
- <fc>[@ Presbite] e [@ Pequod76], scusatemi, in effetti mi pare un pò surreale dire che «gli sloveni adottarono soluzioni "nazionalistiche" (?)» since '42 ovvero dopo invasione della Jugoslavia dell'asse (Italia compresa) del '41. Mi pare ovvio che ci fosse una questione "nazionalistica". Tipo una guerra. Tautologie? Oppure mi sfugge qualcosa del termine "nazionalista" usato in quel contesto? E' davvero importante avere questo "since '42" nella voce? A che pro? Porta elementi importanti, rilevanti? Ecco questo, anche per chi nn è espert* di storia sembra un "pò strano" come comportamento "wikipediano". Cui prodest? La libera enciclopedia non mi pare. Per favore Presbite, non mi rispondere tu. Ti ringrazio di cuore. </fc> --Rhockher 10:55, 21 mar 2017 (CET)
- Leggiamo bene: gli sloveni nella Venezia Giulia adottarono soluzioni "nazionalistiche" se continuiamo a produrre citazioni monche, non ne usciamo più! Territori "già invasi" vent'anni prima!, quindi il 42 per quei territori ha un senso nella storia, per chi la conosce, per chi non la conosce tutto può sembrare strano.--Bramfab Discorriamo 11:17, 21 mar 2017 (CET)
- Grazie del link, approfondire è sempre buono, ma sul merito non cambia: rimane tautologico. C'è un'occupazione in atto nel '42. Non è una cosuccia marginale. Mentre l'importanza che si da a quel "since '42" sembra proprio marginale o legata a sensibilità specifiche di cui wikipedia non è portavoce, o no? --Rhockher 12:02, 21 mar 2017 (CET)
- Leggiamo bene: gli sloveni nella Venezia Giulia adottarono soluzioni "nazionalistiche" se continuiamo a produrre citazioni monche, non ne usciamo più! Territori "già invasi" vent'anni prima!, quindi il 42 per quei territori ha un senso nella storia, per chi la conosce, per chi non la conosce tutto può sembrare strano.--Bramfab Discorriamo 11:17, 21 mar 2017 (CET)
- <fc>[@ Presbite] e [@ Pequod76], scusatemi, in effetti mi pare un pò surreale dire che «gli sloveni adottarono soluzioni "nazionalistiche" (?)» since '42 ovvero dopo invasione della Jugoslavia dell'asse (Italia compresa) del '41. Mi pare ovvio che ci fosse una questione "nazionalistica". Tipo una guerra. Tautologie? Oppure mi sfugge qualcosa del termine "nazionalista" usato in quel contesto? E' davvero importante avere questo "since '42" nella voce? A che pro? Porta elementi importanti, rilevanti? Ecco questo, anche per chi nn è espert* di storia sembra un "pò strano" come comportamento "wikipediano". Cui prodest? La libera enciclopedia non mi pare. Per favore Presbite, non mi rispondere tu. Ti ringrazio di cuore. </fc> --Rhockher 10:55, 21 mar 2017 (CET)
- Una volta diradato il fumo sollevato dall'inaccettabile campagna eterodiretta, mi pare che di questa segnalazione così aggressivamente aperta rimangano soltanto marginalia che possono tornare a far parte della normale discussione sulle voci (e pregherei il Presbite di adeguare a tale normalità toni e modi). Suggerisco di chiudere. --CastagNa 23:43, 20 mar 2017 (CET)riporto qui il mio intervento di 24 ore fa, erroneamente cassettato--CastagNa 23:12, 21 mar 2017 (CET)</ref>
Che si finisca a fare questa disamina sulle fonti in una procedura di problematicità indica che qualcosa non ha funzionato nel sistema delle pagine di discussione di Wikipedia (pluri collaudato in tutto il mondo e da 15 anni). Di chi sia la responsabilità, onestamente non mi interessa, e comunque anche questo verrà fuori da questa procedura. Mi pare infattti interessante che ci sia finalmente un raffronto preciso e tecnico sulle fonti (che non ho a disposizione e sfortunatamente sono fuori dal mio campo specialistico di studi, altrimenti contribuirei). Quindi, prima di chiudere, credo che sia opportuno giungere a un punto definitivo. Mi pare, a una lettura veloce, che siamo vicini a questo raffronto sul caso Karlsen. Poi c'è la questione di Montanelli. Alla fine il punto è semplice: se c'è manipolazione, Presbite è bloccato infinito. Se non c'è, piantiamola di perdere tempo qui e invitiamo qualsiasi campana esterna a fare quello che si fa in tutte le altre wiki del mondo: registrarsi e controbattere sulle fonti puntualmente nelle pagine di discussione (aperte a tutti), anziché piagnucolare "da fuori". TBPJMR sta argomentando, Presbite risponde. Vediamo come finisce e si decide. Grazie a tutti. --Lucas ✉ 06:26, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Pequod76] "Chiaramente le istruzioni di Dimitrov non possono riferirsi a formazioni italiane prima dell'8 settembre 1943": certamente, ça va sans dire, non possono riferirsi a tali formazioni italiani in quanto praticamente inesistenti prima del fatidico 8 settembre! Le istruzioni sono per le formazioni combattenti esistenti al tempo delle istruzioni, per quelle in fieri e per quelle che potrebbero formarsi autonomamente nel proseguo del conflitto.
- Su Gilas e Montanelli osservo che se Gilas nell'intervista rilasciata a Panorama nel luglio del 1991 ha affermato che: "Ma bisognava indurre gli italiani ad andare via con pressioni d'ogni tipo. Così fu fatto." e' un evidente POV escludere che l'eufemismo "pressioni d'ogni tipo" non includa anche l'infoibamento, anzi solitamente quando si utilizza l'espressione "d'ogni tipo" si vuole, e non velatamente, lasciar intendere che si include anche quanto di peggio si possa immaginare, sopratutto in un contesto in cui il possibile peggio e' di pubblica notorietà. Su cosa poi pensasse Montanelli sulle foibe c'e' il suo libro "L'Italia della guerra civile (8 settembre 1943-9 maggio 1946)"--Bramfab Discorriamo 09:17, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Pequod76]: Grazie! Ho trovato il tempo di leggere anch'io e non vedo manipolazioni su questo punto. Non sono in grado di valutare meglio il punto segnalato da Pequod (e relativa risposta di Bramfab), ma mi sembra che in ogni caso si sia all'interno delle varie interpretazioni possibili. C'e' consenso su questo? [@ Pequod76, Bramfab, Lucas] (e gli altri intervenuti)? [@ Marcok] puoi dare un'occhiata anche tu? Sempre su questo ci sarebbe da dare un parere sintetico su quanto riportato da TBPJMR. La mia opinione e' che il suo comportamento su questo punto sia quantomeno borderline, visto che si riferisce sia qua che altrove solo la citazione (fonte primaria), ignorando il commento successivo dell'autore (la fonte secondaria) pur piu' volte indicato, ignorarlo e portare questa come manipolazione mi sembra quantomeno discutibile. Pareri su questo? Poi chiuso questo punto si puo' passare al successivo.--Sandro_bt (scrivimi) 11:50, 21 mar 2017 (CET)
Intervento di Presbite (1)
Ringrazio chi s'è espresso finora. Anche perché inizia a delinearsi un quadro, su queste mie "manipolazioni". Invito a continuare ad esprimersi sulla "questione Karlsen" qui sopra, prima di esprimersi sulle altre questioni sollevate. Non prima che io abbia dato le mie spiegazioni, però. Punto per punto. E non prima di aver dato anche un altro giudizio. Un giudizio spassionato su come è stata creata questa storia delle "manipolazioni". Perché io dico che è vero esattamente l'opposto, e cioè che sono state manipolate le fonti e descritte parzialmente tutte le vicende, per farmi apparire quel che non sono e per farmi calare sulla testa l'infinito. E quindi chiederò - come dice Sandro_bt - che la comunità si esprima su TBPJMR (e poi magari su Albaper), che ha creato il dossier.
Informo già da subito che ho intenzione di star qui anche un mese intero. Anche perché sono arcisicuro che febbrilmente i signori che sappiamo stanno cercando di tirar fuori qualche presuntissima (e falsa) manipolazione anche nella voce Bombardamenti di Zara: Albaper sta fornendo le traduzioni delle fonti da me impiegate, gli altri procederanno a individuare (con lo stesso metodo taglia/cuci che dimostrerò per tabulas come ormai s'è visto per il casi di Karlsen) qualche filo di fumo col quale gonfiare il caso.
Nelle ultime 48 ore mi si è chiarito alquanto il quadro. Tutta la questione, che - lo ricordo - per quanto mi riguarda va avanti da tre anni, avendo voluto creare in me "il mostro" - si sta giocando contemporaneamente su quattro tavoli.
- Il primo tavolo è quello del blog di Wu Ming. Che serve a dare la linea.
- Il secondo tavolo è quello di Twitter. Che serve a far montare la canea.
- Il terzo tavolo è quello di itWiki. Dove planano poi i wuminghiani interessati a farmi fuori (più quelli che sono riusciti a convincere qui dentro, tipo Sergio)
- Il quarto tavolo è quello della RL (real life). La mia RL. che da tre anni (come posso dimostrare, e dimostrerò) è stata ampiamente coinvolta da questo gioco teso ad applicare il "metodo Robespierre" in tutti i modi possibili. Se non si è capaci di farmi fuori qui, si cerca di farmi fuori nella vita. Vedrete tutti come.
Quindi io dico che non è finita qui. No, Castagna. Non si finisce con una semplice chiusura di questa procedura. Passo dopo passo, voglio far capire a tutti quanti come questi signori si sono condotti in questi tre anni nei miei confronti, qui dentro e fuori. Dopo di che, ognuno - penso - si chiarirà tutto quanto e potrà capire chi e come si sta cercando di intervenire su di me. E attraverso di me, su wikipedia.--Presbite (msg) 07:21, 21 mar 2017 (CET) A chi - come Sandro_bt - mi chiede conto della polizia postale, dirò che ci sono stato. Così come due anni fa ero stato dall'avvocato anche per la questione del "Presbite fascista". Racconterò anche questa.
- Solo un avvertimento, per non peggiorare le cose: ognuno è libero di tutelarsi, fuori di qui, come crede, ma è opportuno non lasciare che si sfiori nemmeno, qui dentro, l'argomento delle vie legali. Abbiamo regole precise e inderogabili, su questo, la violazione delle quali porta ad allontanamento immediato. Lo dico a Presbite, perché, conoscendone il carattere, potrebbe commettere questo errore per impulsività. Per il resto, la segnalazione non è a disposizione né del segnalato né del segnalante, se ci sono aspetti da approfondire si continua, se la comunità invece ritenesse di dover concludere, si chiude. Non dobbiamo per forza assecondare regolamenti di conti, queste pagine sono utili per individuare problemi e risolverli: servono all'enciclopedia e non a "fare giustizia". Non appena avremo riportato il problema alle sue dimensioni, e lo svolgimento della scrittura delle voci potrà tornare alla normalità, questa segnalazione andrà chiusa. --Yuмa (msg) 09:29, 21 mar 2017 (CET)
- Ringrazio Yuma per questo avviso. Non ho assolutamente intenzione di minacciare legalmente nessuno, qui dentro. Sono d'accordo con te che la segnalazione non è a disposizione mia o di altri. Per cui se qualche amministratore la chiuderà non avrò nulla da dire. Accetto qualsiasi decisione della comunità. Ma qui stiamo parlando - io credo - della tutela delle voci di itWiki. Se esiste - come io ritengo - una vasta campagna che riguarda me, io dico che tale campagna è mirata non solo ad infinitarmi, ma pure a incidere direttamente nelle voci, imponendo un pernicioso POV.
- Voglio ricordare che la voce Eccidio di Porzus - che è uno dei perni della campagna-infinitiamo-Presbite portata avanti da Wu Ming e dai suoi sodali - era in tale stato comatoso e vergognosamente POV prima del mio (nostro) intervento che finimmo sui giornali in maniera pessima. Adesso invece la situazione della voce è tale per cui nel 2016 l'ANPI ha cambiato radicalmente la sua versione sull'eccidio, anche grazie alla presenza di questa voce. E Nicoletta Bourbaki ha invece cercato pervicacemente di reinserie nella voce le accuse di filofascismo ai partigiani "bianchi" della Osoppo, che la stessa ANPI (!!!) adesso afferma essere infondate diffuse (...) da Arturo (SIC: in realtà si chiamava Mario) Toffanin, un «estremista fanatico» legato agli sloveni e al PCI udinese, già responsabile di aver abbandonato, con il proprio reparto e senza ragione, il settore a lui affidato nella zona libera del Friuli orientale. Quindi TBPJMR ha inserito nella voce una notizia "infondata" con un preciso scopo storico/politico, che è identico a quello perseguito dalla Kersevan (la storica iperminoritaria di punta la cui visione essi vorrebbero imporre qui): gettare di nuovo lo stigma sulla Osoppo. La voce è stata difesa da me e da pochissimi altri dall'attacco dei wuminghiani. Senza che nessuno fra gli amministratori prendesse provvedimenti nei confronti di chi provò a vandalizzarla. Il che dimostra che in qualche modo la campagna di Wu Ming contro di me ha avuto effetto.
- Voglio ricordare che un'altra delle voci qui sotto scacco - e cioè Incidenti di Spalato - è una delle pochissime (credo l'unica) pubblicamente elogiate da uno storico accademico. Con queste parole: "Wikipedia è una di quelle cose di cui noi professori parliamo sempre malissimo ma poi andiamo a consultare quando siamo di fretta. Sull’Enciclopedia libera ci sono anche voci ben fatte. Ne cito una per tutte, quella relativa agli “Incidenti di Spalato” del 1920. La trovo fatta benissimo e per me è un modello di voce enciclopedica". E anche qui - penosamente - sarò costretto a difendere da un attacco esterno una voce "fatta benissimo" e "modello di voce enciclopedica". Il tutto senza che nessuno fra gli amministratori - allo stato attuale - si sia preso la briga di chiedersi: "Ma non è che per caso questi wuminghiani siano loro un problema per l'enciclopedia?". Un altro segno evidente di come la campagna di Wu Ming - per quel che riguarda me - ha avuto il suo effetto paralizzante.
- Come ho già scritto varie volte degli altri non parlo se non ho le fonti in mano, anche se ovviamente le mie idee le ho e le ho anche già espresse via mail privata a chi me ne chiedeva conto. Le mie idee sono le seguenti: se qualcuno ha manipolato una fonte va bloccato. Se non siete capaci di farlo voi, mi prendo la briga io di aprire UP: ditemi dove volete che faccia le verifiche, fornitemi i libri adeguati e me ne occupo io. Ma se qualcuno ha manipolato una fonte per far apparire un altro un "fascista da colpire" allo scopo di infinitarlo, allora che si fa? Gli si dà un'amichevole pacca sulla spalla e ciao? Se uno ha tentato di vandalizzare una voce in vetrina per imporre un proprio POV storico/politico che si fa? Si fischietta e ci si gira dall'altra parte? Se un gruppo di utenti si coordina fuori di qui per provare a manipolare un intero blocco di voci wikipediane utilizzando la gogna pubblica (e sto sempre parlando di me: ognuno risponde per sé su questo campo), che facciamo? Gli si dice "avanti, accomodatevi"? Sono domande alle quali credo proprio che gli altri utenti - ed in primis gli amministratori - dovrebbero rispondere.--Presbite (msg) 10:05, 21 mar 2017 (CET)
- @Presbite, che campagna contro utenti abbiano effetti in tutti i sensi e' chiaro (e andando a rivangare vecchie questioni il tutto vale anche per PM eh, vedi la sua massima in talk), e imho andrebbe stigmatizzato di piu'. Detto cio' pero' un effetto certamente superiore lo ha avuto anche il tuo modo molto sarcastico e tutt'altro che paziente di confrontarti con un po' tutti (non sempre, ma spesso), che e' iniziato ben prima degli ultimi 3 anni. In qualche intervento qua (ma non tutti..) ti sei mostrato in grado di tenere toni normali senza sarcasmi vari, se ti tenessi su questo registro sta sicuro che avresti molti molti meno problemi con gli altri wikipediani. @user:Yuma: pero' denunciare chi manda minacce via mail (che al momento non si sa essere, e probabilmente non e', un wikipediano) imho e' doveroso e non ricade nel "niente minacce legali", visto che il divieto nasce per evitare condizionamenti nella cura delle voci/normale dialettica wikipediana, che con chi scrive quelle mail mi sembra gia' completamente compromessa (e anzi chi scrive quelle mail sta sicuramente cercando proprio di condizionare il contributi di Presbite cosa indubbiamente inaccettabile e per la quale sinceramente mi aspettavo qualche reazione in piu' dei vari intervenuti).--Sandro_bt (scrivimi) 11:09, 21 mar 2017 (CET)
- Ringrazio Yuma per questo avviso. Non ho assolutamente intenzione di minacciare legalmente nessuno, qui dentro. Sono d'accordo con te che la segnalazione non è a disposizione mia o di altri. Per cui se qualche amministratore la chiuderà non avrò nulla da dire. Accetto qualsiasi decisione della comunità. Ma qui stiamo parlando - io credo - della tutela delle voci di itWiki. Se esiste - come io ritengo - una vasta campagna che riguarda me, io dico che tale campagna è mirata non solo ad infinitarmi, ma pure a incidere direttamente nelle voci, imponendo un pernicioso POV.
- [↓↑ fuori crono] Preciso che io nella disputa storiografica delle lotte di confine italo-slovene ci entro poco, sebbene abbia una certa età e non abbia bisogno di Wu Ming: ho memoria e ricordo benissimo che a riaprire il dibattito fu Gianfranco Fini a inizio anni ’90 in un’intervista — probabilmente una voce dal sen fuggita perché in separata sede debbono averlo bastonato e avergli fatto capire che questi temi li doveva agitare solo la bassa manovalanza del partito a livello locale per scopi elettorali — in cui disse che «il crollo della Jugoslavia può essere un’occasione per ridiscutere [o ridefinire, non ricordo] i confini orientali dell’Italia», quindi è chiaro che c'è una certa parte politica che ha sempre considerato i confini orientali qualcosa di flessibile e la vicenda degli accordi post-bellici una questione solo rinviata ma mai chiusa. La frase mi fece effetto perché, vivendo a Roma, non mi sono mai interessato di schermaglie di confine e non pensavo che a mezzo secolo dalla fine della guerra ci potesse essere un personaggio istituzionale che, non mediato dalla correttezza politica, potesse ancora pensare a un Paese confinante come terreno di conquista.
Tutto ciò precisato, dunque, e una volta messo in chiaro che non sono neppure ideologicamente contiguo a Wu Ming, essendo più vicino ideologicamente ai radicali che non ai comunisti, torno a dire che io sono capitato solo incidentalmente su quelle pagine, in quanto il mio interesse era la copertura garantita ai criminali di guerra croati dal Vaticano a seguito dei crimini compiuti dal governo-fantoccio di Pavelić con la benedizione dell’arcivescovo Stepinac, ideologo di una Croazia religiosamente omogenea ed etnicamente pura da bolscevichi ed ebrei. Fine. Poi mi rendo conto pure io che al di là di quanto leggo qui il buon Presbite rende un quadro più lusinghiero del vero dell’occupazione italiana in quelle zone, ma è un altro discorso. Che tuttavia quelle voci siano militarmente presidate è un dato di fatto, e da lì toccherebbe ripartire. Oltre allo zelo degno di miglior causa che lo vedo profondere nella difesa di quelle che considera sue voci. -- SERGIO (aka the Blackcat) 11:29, 21 mar 2017 (CET)
Allora, provo a fare una sintesi sintetica sintetzzata :-)
- Questione Karlsen: TBPJMR accusa falsamente Presbite di falsificare una fonte, fonte che però lui cita puntualmente, riportandone addirittura la pagina la "p. 153" dove ci sono le considerazioni di Karlsen, che sono necessarie ad inquadrare la direttiva Dimitrov mentre lui le OMETTE.
- [↓↑ fuori crono] «che sono necessarie ad inquadrare la direttiva Dimitrov» non direi proprio, anzi direi il contrario: non porta nulla di utile alla voce. Volendo fare "beta test" si può prendere il paragrafo in questione e farlo leggere a qualcun* non adett*, chiedere poi il senso nello specifico. No, dalle risposte che ho ricevuto io il test mi dice che sono considerazioni più "fuorvianti" che utili o necessarie (!). Si diceva sopra "cui prodest"? --Rhockher 11:44, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Però, Rhockher, usare lo <small> è un attentato agli wikipediani con diottrie, su :o -- SERGIO
- [↓↑ fuori crono] Dunque, prima l'accusa era di falsificazione della fonte, che però non è falsificata, «che sono necessarie ad inquadrare la direttiva Dimitrov» ovviamente è virgolettao che mi appartiene. --Nicola Romani (msg) 11:57, 21 mar 2017 (CET)(aka the Blackcat) 11:54, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Credo che tu abbia fatto un po' di casino con la mia firma, Nicola... -- SERGIO (aka the Blackcat) 12:03, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono][@ Nicola Romani] Io sto cercando di capire le criticità, da "non espert* di storia", leggo UP, vado a vedere (con grande difficoltà) di capire di che si parla, di qual'è il problema e scrivo quel che rilevo. [@ Blackcat] giusto! Mozione pro diottrie accolta --Rhockher 13:14, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Credo che tu abbia fatto un po' di casino con la mia firma, Nicola... -- SERGIO (aka the Blackcat) 12:03, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Dunque, prima l'accusa era di falsificazione della fonte, che però non è falsificata, «che sono necessarie ad inquadrare la direttiva Dimitrov» ovviamente è virgolettao che mi appartiene. --Nicola Romani (msg) 11:57, 21 mar 2017 (CET)(aka the Blackcat) 11:54, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Però, Rhockher, usare lo <small> è un attentato agli wikipediani con diottrie, su :o -- SERGIO
- [↓↑ fuori crono] «che sono necessarie ad inquadrare la direttiva Dimitrov» non direi proprio, anzi direi il contrario: non porta nulla di utile alla voce. Volendo fare "beta test" si può prendere il paragrafo in questione e farlo leggere a qualcun* non adett*, chiedere poi il senso nello specifico. No, dalle risposte che ho ricevuto io il test mi dice che sono considerazioni più "fuorvianti" che utili o necessarie (!). Si diceva sopra "cui prodest"? --Rhockher 11:44, 21 mar 2017 (CET)
- Sulla questione Gilas-Montanelli: Presbite cita puntualmente la fonte Corriere, come per altro è stata anche qui riportortata, Fonte che però riporta l'anno 1945 (pari pari quindi, senza nessuna manipolazione)e una impressione di Montanelli e NON la fonte Panorama, che è però diversa e che cita l'anno 1946, di cui si sarebbero (condizionale d'obbligo) accorti, i WM durante la loro inchiesta sul loro blog (che nessuno è obbligato a leggere) i WM sparendo nel contempo da Wiki per infangare a suon di patenti chiunque abbia avuto la sventura di averci a che ridire in una qualsiasi pagina di discussione del progetto Wiki.
- Sulla questione incidenti di Spalato: Pesbite cita sia direttamente la memorialistica del comandante Menini e sia lo storico Silvestri che lo cita. TBPJMR invece cita solo lo storico squalificando la fonte primaria omettendo parti che cozzano contro la sua ricostruzione ma al tempo stesso accusando Presbite di fare ciò che in realtà fa lui.
Nel frattempo anziché dialogare (la parola "discutere" non mi piace, sembra troppa aggressiva) su Wiki, nelle relative pagine di discussione delle voci, o in quelle utente, ci si è eclissati dal progetto Wiki e si è dato il via ad una campagna mediatiatica manipolata e altamente diffamatoria, svolta dal difuori solo per eliminare Presbite e tutti coloro che sono invisi e d'ostacolo alla loro versione della storia politicamente rimaneggiata per far prevalere il loro punto di vista, apertamente dichiarato. Ora lo ripeto, nessuno è obbligato a leggere il loro blog per fare l'esegesi delle fonti politicamente allineate poi o con le omissioni e il taglia e cuci che serva a far passare un certo costrutto dimenticandosi che la ricerca storica è una scienza in continuo movimento ed aggiornamento perenne. Purtroppo però l'obiettivo è uno, chiaro e semplice, demonizzare le utenze con articoli senzazionalistici e l'appoggio di simpatizzanti (lapidatori del "dagli addosso" con commenti derisori ecc. ecc.) al limite dello stalking e del cyberbullismo. Non posso che capire Presbite dopo tutto il fango gettatogli addosso con le attribuzioni patenti di "fascista" e "mazziere", il coinvolgimento dell'azienda per la quale lavora, come anche ad altri, tutto costruito sapientemente ad arte NEL LORO sito spalmandolo sulla Stampa nazionale (prima criticata) e Twitter... quindi scusate ma mi permetto di parafrasare il titolo di un simpatico libro perché mi piace: "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano", farlo "sbroccare" sarebbe la (loro) ciliegina sulla torta. Indi per cui si chiuda qui questa segnalazione ad hominem e si torni a dialogare, serenamente, nelle relative pagine. --Nicola Romani (msg) 11:21, 21 mar 2017 (CET)
Bombardamenti di Zara e alcune considerazioni generali
Come promesso, intervengono per spendere due parole sull'operato di Presbite nella voce Bombardamenti di Zara. Per correttezza, onestà, e anche per non menare il can per l'aia, premetto sin da subito che seguo Giap! e conosco anche personalmente alcune persone che vi gravitano. A questa informazione, che andava chiarita in considerazione degli ultimi sviluppi dentro e fuori wikipedia, aggiungo che sono di Trieste, appartengo alla minoranza slovena che da sempre ci vive e provengo da una famiglia di partigiani. Un tanto per chiarire qual è il mio POV in real life e quale il mio campo di interesse all'interno di wikipedia.
Detto questo, sottopongo alla valutazione della comunità una questione specifica, dalla quale vorrei poi trarre alcune considerazioni generali sul lavoro di Presbite e sulle voci storiche inerenti il confine orientale.
Vi chiedo, pertanto, di valutare questo edit di Presbite, confrontandolo con il virgolettato testuale della fonte [5]. Si può ravvisare, in questo caso, un uso manipolatorio, strumentale o quanto meno selettivo della fonte? Personalmente non mi esprimo, perché pecco di mancanza di esperienza, e mi rimetto alle vostre valutazioni.
La mia impressione, tuttavia, è che l'edit frettoloso di Presbite sia dovuto alle questioni poste da Nemo bis, e successivamente anche da me, nella talk (si veda qui, qui e qui). Ammetto di non essere stata sufficientemente collaborativa nella pagina di discussione e di avere revertato l'edit di Presbite senza fornire le necessarie spiegazioni, ma a mia parziale discolpa segnalo l'edit che ho fatto nei giorni successivi, quando ho trovato un po' di tempo per leggere la fonte e integrare la voce. Va detto che Presbite mi ha ringraziata, pur avendomi in precedenza accusata di vandalismo per avere espunto dalla voce un'informazione non veritiera da lui inserita [6], ma poi ha messo in moto la sua solita operazione: 11 edit suoi sulla porzione di testo da me inserita, sei dei quali per sostituire l'aggettivo certe con indubbie. Sinceramente, a lavorare in questo modo a me passa la voglia, ma non è un problema, perché la comunità può di certo fare a meno del mio scarso contributo. Detto questo, chiudo la questione specifica e lascio a voi stabilire se vi si possa ravvisare un uso scorretto o manipolatorio delle fonti.
Sorvolo quindi anche sui modi di Presbite, che la comunità conosce bene e tollera, ma condivido con voi le mie impressioni sui motivi che secondo me lo hanno portato a fare un edit così maldestro. Per me, che sono di madre lingua slovena e mi arrabatto anche con il croato, il motivo è chiaro: Presbite non ha capito bene la citazione da Begonja sulla quale si basava il suo edit. Non l'ha fatto apposta per imporre un suo POV - non in questo caso specifico almeno - ma proprio perché non è in grado di leggere e di capire le fonti in lingua croata. Presbite inserisce spesso in bibliografia fonti storiografiche di autori sloveni e croati, ma vista la sua pressoché nulla conoscenza di queste due lingue, mi chiedo in che misura e in che modo poi le usi per scrivere e modificare le voci. Se date un'occhiata alla bibliografia dei Bombardamenti di Zara, per esempio, noterete che vi sono state inserite anche quattro opere in lingua croata, ma poi a ben vedere non sembrano essere state utilizzate per scrivere la voce. (Si vedano le note, quasi tutte riferite a un autore italiano, da Presbite stesso definito sicuramente un fascista. Sicuramente anche un neofascista che va utilizzato con attenzione.) Quindi mi e vi chiedo: come valuta la comunità l'utilizzo di fonti scritte in lingue che non si conoscono? È un non-problema, come mi ha spesso risposto Presbite, fintanto che non si trovano informazioni sbagliate in NS0, oppure è lecito aspettarsi che si utilizzino e citino solo fonti che si è in grado di leggere e di capire nella loro interezza?
Chiudo con un'osservazione generale sulle voci che riguardano la storia del confine orientale, e lo faccio utilizzando di nuovo la voce sui Bombardamenti di Zara. Cito da un libro a caso trovato su google - Immediately from the Italian takeover of power, the new administration introduced a deliberate policy of cultural Italianiazation - e vi invito a proseguire la lettura qua. Poi vi chiedo di leggere velocemente tre voci a caso di wikipedia in italiano dedicate a Zara: qui, qui e qui. Sapreste dirmi dove sono spariti i croati in queste voci? Dove sono sparite le informazioni riguardo all'operato dell'amministrazione italiana nei confronti della popolazione non italofona? Ecco, questo è ciò che imputo e rimprovero alle voci che riguardano la storia del confine orientale: uno smaccato POV italocentrico che a mio avviso è ravvisabile anche nel lavoro di Presbite. Grazie per l'attenzione.--Albaper (msg) 11:32, 21 mar 2017 (CET)
- Curioso è l'intervento sulla fonte dell'articolo di Magaš venga ripreso da Nemo e Presbite chieda conto di chi glielo abbia passato visto costa ben 42 e passa Euro, soprattutto dopo che questo scritto viene citato anche nella parte 2 dell'inchiesta sul blog, in un commento di Nicoletta Burbaki del "06/03/2017 at 11:40 am". Comunque bentornata, rilevo che l'unica a dire che non parla croato sei stata tu stessa, in questa pagina, ma vabbé. --Nicola Romani (msg) 11:51, 21 mar 2017 (CET)
- [× Conflitto di modifiche] Vabbe', se questa è l'unica osservazione che hai da fare in merito, specifico meglio: non uso il croato nella vita di tutti i giorni, ma lo capisco e lo leggo, seppure non a livello di parlante nativa. Begonja sono stata in grado di leggerlo e di tradurlo, per dire, e credo che anche Presbite possa confermare questo punto.--Albaper (msg) 12:07, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Nicola Romani] spero tu ti renda conto dell'inappropriatezza (leggi problematicità) di questo intervento. Grave è anche il fatto che tu stia cercando di sviare la discussione. Asteniamoci entrambi dal commentare oltre a meno di non ribattere sul problema posto da Albaper, eh? Grazie, --Ripe (msg) 12:03, 21 mar 2017 (CET)
- Ringrazio Albaper per il suo contributo (io, da totale ignorante delle lingue parlate nella ex Jugoslavia, non avrei potuto scendere al suo livello di precisione nel confronto delle fonti). Concordo con la sua analisi circa il comportamento del segnalato, che come dice la stessa Alba la comunità conosce bene e tollera (onde le responsabilità di Presbite arrivano fino a un certo punto, il resto è responsabilità della comunità) e la rivelatrice frase a lavorare in questo modo a me passa la voglia per impossibilità - mancanza di tempo e pazienza - di stare dietro alla montagna di edit con cui Presbite dà l'impressione di voler neutralizzare i richiami a fonti che trova sgradite. Il problema, come ho detto, non sta nelle fonti, ma nell'uso (o nel "disprezzo") delle stesse, vedi il caso di Kersevan, con la quale Presbite ha chiaramente un problema, tanto da tentare di squalificarla in voce benché usando informazioni formalmente non scorrette. 0,1+0,1+0,1 + ... fa tanto alla fine. -- SERGIO (aka the Blackcat) 12:12, 21 mar 2017 (CET)
- Su questo concordo: la responsabilità è della comunità, se il taglio di alcune voci è sbilanciato non è certo opera di un solo utente, ma del fatto che si è ritenuto corretto quel tipo di contributo e contenuto. Purtroppo,, non essendo molto addentro alla storia di quel periodo, dai diff posso solo giudicare il tono degli scambi, e la modalità di editing, che denota un conflitto e una differenza di vedute su come formulare un concetto ma tutto sommato nei limiti della normale dialettica. Sarebbe meglio sottoporre il problema del POV italocentrico (che è possibile esista, non certo a carico di un solo utente, ed è un problema che è giusto approfondire: in una comunità a maggioranza italiana è doveroso verificare che i contenuti non siano sbilanciati in senso pro-italiano, non sarebbe strano e sarebbe giustissimo correggere il tiro, se ci rendessimo conto di proporre una versione localistica di eventi che a livello internazionale hanno una lettura diversa) ...sarebbe meglio sottoporlo, dicevo, in un contesto diverso: bar tematico del progetto storia, o bar generalista. Sempre però cercando di andare dritti sui contenuti, e non sugli stinchi dei giocatori. --Yuмa (msg) 12:20, 21 mar 2017 (CET)
- Ringrazio Albaper per il suo contributo (io, da totale ignorante delle lingue parlate nella ex Jugoslavia, non avrei potuto scendere al suo livello di precisione nel confronto delle fonti). Concordo con la sua analisi circa il comportamento del segnalato, che come dice la stessa Alba la comunità conosce bene e tollera (onde le responsabilità di Presbite arrivano fino a un certo punto, il resto è responsabilità della comunità) e la rivelatrice frase a lavorare in questo modo a me passa la voglia per impossibilità - mancanza di tempo e pazienza - di stare dietro alla montagna di edit con cui Presbite dà l'impressione di voler neutralizzare i richiami a fonti che trova sgradite. Il problema, come ho detto, non sta nelle fonti, ma nell'uso (o nel "disprezzo") delle stesse, vedi il caso di Kersevan, con la quale Presbite ha chiaramente un problema, tanto da tentare di squalificarla in voce benché usando informazioni formalmente non scorrette. 0,1+0,1+0,1 + ... fa tanto alla fine. -- SERGIO (aka the Blackcat) 12:12, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Nicola Romani] spero tu ti renda conto dell'inappropriatezza (leggi problematicità) di questo intervento. Grave è anche il fatto che tu stia cercando di sviare la discussione. Asteniamoci entrambi dal commentare oltre a meno di non ribattere sul problema posto da Albaper, eh? Grazie, --Ripe (msg) 12:03, 21 mar 2017 (CET)
- [× Conflitto di modifiche] Vabbe', se questa è l'unica osservazione che hai da fare in merito, specifico meglio: non uso il croato nella vita di tutti i giorni, ma lo capisco e lo leggo, seppure non a livello di parlante nativa. Begonja sono stata in grado di leggerlo e di tradurlo, per dire, e credo che anche Presbite possa confermare questo punto.--Albaper (msg) 12:07, 21 mar 2017 (CET)
- (Conf.) [@ Albaper] Due piccoli commenti e poi lascio proseguire queste diatribe etniche di aree di confine (purtroppo all'alba del terzo millennio siamo ancora a questi livelli) che proseguono da secoli mascherati, di decennio in decennio, da ragioni politiche effimere mentre gli odi razziali restano:
- hai pescato a caso giusto un libro pubblicato da una casa editrice a pagamento (fonte poco autorevole). Comunque a pagina 150 dello stesso libro, sempre a proposito di Zara si legge: "Quite elusive in the urban landscape is also the history of the presence and disappearance of the Italian community, the Zaratini. Indeed, it could seems as if all Italian memories have been erased in Zadar, as was cliamed by some Zaratini exiles in Italy (Selimovic 2010a)". Tanto per confortare quanto scrivo sotto.
- Non sarebbe ora di riconoscere che in funzione dei rovesci della storia, nei secoli in queste terre senza pace, ciascun gruppo applico' agli altri (la partita e' a più giocatori) la legge del taglione, quindi smetterla di dividere le persone tra buone e cattive, rinunciare a distinguere e giudicare fra uccisioni legittime e illegittime, capire l'assurdità di imporre un nazionalismo sopra un'altro in luogo ove ve ne sono due o tre sovrapponibili, smetterla di cercare la Damnatio memoriae di cose, eventi e persone, e finalmente mettersi a scrivere assieme la storia invece di continuare a fare polemiche su tutto? Nella crono della voce Provincia_di_Zara non vedo tracce di editori che abbiano inserito e che siano stati revertati, riguardo la parte croata, serba e germanofona. Quindi niente e' sparito, semplicemente niente e' arrivato nella voce. Basta con questi strepiti che rasentano la malafede, se si vuole un'enciclopedia si collabori assieme nella scrittura delle voci, usando la buona volontà e cercando la buona fede! --Bramfab Discorriamo 12:29, 21 mar 2017 (CET)
- Diatribe etniche, ragioni politiche effimere, odi razziali, dividere le persone tra buone e cattive, imporre un nazionalismo sopra l'altro, cercare la damnatio memoriae, fare polemiche su tutto? Scusa [@ Bramfab], ma per favore fammi capire: ti riferisce a me? Mi stai accusando di tenere un atteggiamento di questo tipo all'interno di wikipedia?--Albaper (msg) 12:40, 21 mar 2017 (CET)
- Ho indicato la luna, non un invisibile cratere. Cerchiamo di capire e usiamo la buona fede!--Bramfab Discorriamo 13:06, 21 mar 2017 (CET)
- Se è così, e sono certa che se lo dici le cose non possono stare diversamente, non capisco qual è la ratio del tuo commento. I dati sulle violente politiche snazionalizzatrici dell'amministrazione italiana nei confronti delle popolazioni non italofone dei territori annessi e poi occupati - cui io ho fatto riferimento citando un libro a caso - sono noti a chiunque conosca anche solo per sommi capi la storia del confine orientale e sono presenti abbondantemente anche nella storiografia italiana. Io non ho fatto altro che rimarcarne la mancanza in alcune voci di questa wikipedia e davvero non capisco perché tu abbia sentito il bisogno di rispolverare odi razziali, diatribe etniche e quant'altro. Io ravviso un problema e l'ho sottoposto alla comunità, questo è tutto. Poi, come ho detto, secondo me ci sarebbe da discutere specificatamente anche dell'operato di Presbite, ma lascio a voi la decisione se farlo o meno.--Albaper (msg) 13:23, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Albaper] Comprendo il tuo disappunto, ma coglierei la parte indubbiamente costruttiva del discorso di Bramfab. Tutti abbiamo un POV che ci limita nel nostro operato e wp punta alla cooperazione in vista dell'ottenimento della neutralità. Dobbiamo sforzarci tutti insieme di costruire testi che illustrino adeguatamente le controversie, tanto più lì dove la materia è controversa e le stesse fonti critiche sono impegnate in un dibattito dalle evidenti ricadute ideologiche sul presente. Tutto sta a capire se esistono metodi retorico-formali per definire un testo equilibrato. Se in una data voce ravvisi buchi, magari lasciati (per mancato intervento) da utenti sensibili a certe impostazioni, puoi provare a colmarli. Un espediente retorico particolarmente utile quando il dibattito storiografico è esso stesso carico di controversia è quello di integrare la voce con l'illustrazione del dibattito storiografico stesso. Ovviamente altra cosa è la legittima richiesta di rintuzzare atteggiamenti poco collaborativi che fanno passare la voglia di partecipare allo sforzo comune. Su questo piano è bene cercare di esssere collaborativi in prima persona e di cercare nella comunità e soprattutto negli admin una sponda per costituire o ricostituire un ambiente costruttivo. pequod Ƿƿ 13:33, 21 mar 2017 (CET)
- Sullo specifico punto da me sollevato nella storiografia seria non c'è alcun tipo di controversia, che si tratti di studiosi italiani, sloveni o croati. Le politiche snazionalizzatrici da parte italiana ci sono state e sono state durissime. Sia chiaro che non lo dico per emendare le successive autorità jugoslave dalle indubbie colpe di cui si macchiarono, ma per rilevare una mancanza (secondo me piuttosto grave) di alcune voci in questo campo. Mi si dice di intervenire per riequilibrare le voci, ma come ho già spiegato sopra, purtroppo mi è passata la voglia. Conosco i miei limiti e ammetto di non avere né il tempo né la pazienza necessaria. Riassumendo, i punti che ho sollevato sono tre: 1) un edit dubbio da parte di Presbite 2) l'uso, sempre da parte di Presbite, di fonti che non è in grado di leggere 3) il POV italocentrico di alcune voci. Se ne vorrete discutere, vi leggerò molto volentieri e con attenzione.--Albaper (msg) 13:49, 21 mar 2017 (CET)
- Albaper, quel "mi è passata la voglia" però è la tomba di ogni mediazione. Wikipedia funziona solo se la voglia c'è. Le voci sono equilibrate solo se la voglia c'è. Nessun altro le equilibrerà mai al posto nostro, sia perché non ha le competenze, sia perché non avendolo fatto prima evidentemente non aveva manco lui quella voglia, o non l'ha visto, o non ne era semplicemente in grado. Non si può richiedere "ad altri" di intervenire, perché gli "altri" non esistono. La comunità può al massimo solo deprecare toni bruschi, criticare atteggiamenti poco collaborativi, sanzionarli se è il caso, ma non può fare da supplente agli interventi concreti sulle voci. E' proprio il sistema wikipediano a non funzionare così. C'è un POV che è stato notato? Bisogna intervenire, non serve a nulla dire "c'è" ad altri. E mai sarebbe bello che vincesse un POV sull'altro solo perché uno ha avuto "più voglia" dell'altro (ovviamente può capitare, come in qualsiasi altra voce, da quelle sul cantante del momento in su). Il POV italo-centrico, per esempio, c'è praticamente in tutte le voci di Wikipedia che trattano diritto civile (e moltissime sul diritto penale), ma se nessuno ci si mette per mancanza di voglia restano così (e infatti così stanno...). Ciò che qui è importante è prima di tutto confermare le asserite manipolazioni o eventuali altri comportamenti sanzionabili. In assenza di ciò, l'unica cosa che si può fare è constatare che per modificare ciò che si reputa scorretto in Wikipedia c'è un solo modo: usare il pulsante "modifica" di Wikipedia. -- Lucas ✉ 16:30, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] eh, Lucas, una dice che un altro utente le fa passare la voglia e la si mette come se la colpa fosse sua. Ci dimentichiamo che in altre occasioni ci si è fatti più di uno scrupolo di tutelare anche i più piccoli contributori (certamente molto meno competenti di Albaper) di fronte alle loro lamentele che così non riescono a lavorare? Ho l'impressioe che qui ci sia mooolta paura a maneggiare certi argomenti. Ma per cortesia non facciamo discorsi ecumenico-dorotei, per favore, perché verrebbe il sangue agli occhi a me a leggerlo e non sono Alba, figuriamoci lei. -- SERGIO (aka the Blackcat) 18:12, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Blackcat Pur capendoti faccio fatica a risponderti. Non ho parlato di colpe, ho detto che l'unico modo per contrastare ciò che si ritiene errato è agire con determinazione sulle voci o dimostrare con gli appositi canali (tipo questa procedura) una condotta impropria. È veramente l'unica soluzione, per quanto scoraggiante possa essere per qualcuno. Non ho paure (di cosa?), afflati pastorali, ricette miracolose, né interessi verso l'uno o l'altro (se non altro perché, come ho già detto, conosco la storia d'Italia ma non è il mio settore specialistico). Wikipedia è fatta in un modo, e l'unico modo per modificarla è modificarla. --Lucas ✉ 18:34, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] eh, Lucas, una dice che un altro utente le fa passare la voglia e la si mette come se la colpa fosse sua. Ci dimentichiamo che in altre occasioni ci si è fatti più di uno scrupolo di tutelare anche i più piccoli contributori (certamente molto meno competenti di Albaper) di fronte alle loro lamentele che così non riescono a lavorare? Ho l'impressioe che qui ci sia mooolta paura a maneggiare certi argomenti. Ma per cortesia non facciamo discorsi ecumenico-dorotei, per favore, perché verrebbe il sangue agli occhi a me a leggerlo e non sono Alba, figuriamoci lei. -- SERGIO (aka the Blackcat) 18:12, 21 mar 2017 (CET)
- Come ho detto qui sotto, ho intenzione di rispondere a questa storia sui Bombardamenti di Zara in coda al resto. Mi permetto però intanto di far notare un paio di diff. Questo è il primo intervento di Albaper nella voce, per cui improvvisamente gli jugoslavi non hanno più ammazzato nessuno una volta entrati a Zara. Tutti salvi: nessun morto ammazzato. Questo è il secondo intervento di Albaper nella voce. Stessa identica fonte. Improvvisamente spunta fuori un morto di nome Piero Luxardo. Ma secondo la versione di Albaper esistono "prove contraddittorie" sulla sua morte, quando in verità Begonja (la fonte) dice che i documenti degli jugoslavi si contraddicono l'un l'altro, ma la liquidazione è certa. E viene fuori che ce ne potrebbero essere anche altri, di morti ammazzati! Come si può spiegare questa cosa? Io una domandina me la farei. E ovviamente questa "seconda versione" viene fuori solo perché qualcuno ha cercato di difendere il contenuto di una voce. Anche con svariati edit. Cosa che adesso mi viene imputata.--Presbite (msg) 16:56, 21 mar 2017 (CET)
- Buongiorno. Oggi non ho tempo, ma mi riservo di approfondire quanto prima le questioni sollevate da [@ Lucas], [@ Pequod76] e [@ Torsolo]. Sempre che interessi, goes without saying.--Albaper (msg) 10:23, 22 mar 2017 (CET)
- [@ Albaper]... guarda ti ringrazio per l'invito, io almeno lo interpreto così e spero di non sbagliarmi, ma non sarò dei vostri... c'è stato un tempo dove mi appassionavo per la storia recente (ora neanche più tanto) italiana e non solo... ora il treno è passato e ho urgenze dettate dall'esterno ben più pressanti... se a questo si aggiunge che so già che si tratterà di una faccenda spinosa (e noiosa), passo la palla... sono intervenuto solo perché è imteresse di ogni wikipediano che vengano rispettati - da tutti - i suoi principi fondamentali... e il NPOV e una "pacifica" convivenza, nella diversità, sono essenziali... e poi ad essere onesti, il mio contributo sarebbe tutto meno che essenziale :-)... quindi auguro a tutti buon lavoro e torno ad occuparmi d'altro... a meno di novità che stuzzicheranno il mio specifico interesse... --torsolo 11:36, 22 mar 2017 (CET)
- Buongiorno. Oggi non ho tempo, ma mi riservo di approfondire quanto prima le questioni sollevate da [@ Lucas], [@ Pequod76] e [@ Torsolo]. Sempre che interessi, goes without saying.--Albaper (msg) 10:23, 22 mar 2017 (CET)
- Albaper, quel "mi è passata la voglia" però è la tomba di ogni mediazione. Wikipedia funziona solo se la voglia c'è. Le voci sono equilibrate solo se la voglia c'è. Nessun altro le equilibrerà mai al posto nostro, sia perché non ha le competenze, sia perché non avendolo fatto prima evidentemente non aveva manco lui quella voglia, o non l'ha visto, o non ne era semplicemente in grado. Non si può richiedere "ad altri" di intervenire, perché gli "altri" non esistono. La comunità può al massimo solo deprecare toni bruschi, criticare atteggiamenti poco collaborativi, sanzionarli se è il caso, ma non può fare da supplente agli interventi concreti sulle voci. E' proprio il sistema wikipediano a non funzionare così. C'è un POV che è stato notato? Bisogna intervenire, non serve a nulla dire "c'è" ad altri. E mai sarebbe bello che vincesse un POV sull'altro solo perché uno ha avuto "più voglia" dell'altro (ovviamente può capitare, come in qualsiasi altra voce, da quelle sul cantante del momento in su). Il POV italo-centrico, per esempio, c'è praticamente in tutte le voci di Wikipedia che trattano diritto civile (e moltissime sul diritto penale), ma se nessuno ci si mette per mancanza di voglia restano così (e infatti così stanno...). Ciò che qui è importante è prima di tutto confermare le asserite manipolazioni o eventuali altri comportamenti sanzionabili. In assenza di ciò, l'unica cosa che si può fare è constatare che per modificare ciò che si reputa scorretto in Wikipedia c'è un solo modo: usare il pulsante "modifica" di Wikipedia. -- Lucas ✉ 16:30, 21 mar 2017 (CET)
- Sullo specifico punto da me sollevato nella storiografia seria non c'è alcun tipo di controversia, che si tratti di studiosi italiani, sloveni o croati. Le politiche snazionalizzatrici da parte italiana ci sono state e sono state durissime. Sia chiaro che non lo dico per emendare le successive autorità jugoslave dalle indubbie colpe di cui si macchiarono, ma per rilevare una mancanza (secondo me piuttosto grave) di alcune voci in questo campo. Mi si dice di intervenire per riequilibrare le voci, ma come ho già spiegato sopra, purtroppo mi è passata la voglia. Conosco i miei limiti e ammetto di non avere né il tempo né la pazienza necessaria. Riassumendo, i punti che ho sollevato sono tre: 1) un edit dubbio da parte di Presbite 2) l'uso, sempre da parte di Presbite, di fonti che non è in grado di leggere 3) il POV italocentrico di alcune voci. Se ne vorrete discutere, vi leggerò molto volentieri e con attenzione.--Albaper (msg) 13:49, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Albaper] Comprendo il tuo disappunto, ma coglierei la parte indubbiamente costruttiva del discorso di Bramfab. Tutti abbiamo un POV che ci limita nel nostro operato e wp punta alla cooperazione in vista dell'ottenimento della neutralità. Dobbiamo sforzarci tutti insieme di costruire testi che illustrino adeguatamente le controversie, tanto più lì dove la materia è controversa e le stesse fonti critiche sono impegnate in un dibattito dalle evidenti ricadute ideologiche sul presente. Tutto sta a capire se esistono metodi retorico-formali per definire un testo equilibrato. Se in una data voce ravvisi buchi, magari lasciati (per mancato intervento) da utenti sensibili a certe impostazioni, puoi provare a colmarli. Un espediente retorico particolarmente utile quando il dibattito storiografico è esso stesso carico di controversia è quello di integrare la voce con l'illustrazione del dibattito storiografico stesso. Ovviamente altra cosa è la legittima richiesta di rintuzzare atteggiamenti poco collaborativi che fanno passare la voglia di partecipare allo sforzo comune. Su questo piano è bene cercare di esssere collaborativi in prima persona e di cercare nella comunità e soprattutto negli admin una sponda per costituire o ricostituire un ambiente costruttivo. pequod Ƿƿ 13:33, 21 mar 2017 (CET)
- Se è così, e sono certa che se lo dici le cose non possono stare diversamente, non capisco qual è la ratio del tuo commento. I dati sulle violente politiche snazionalizzatrici dell'amministrazione italiana nei confronti delle popolazioni non italofone dei territori annessi e poi occupati - cui io ho fatto riferimento citando un libro a caso - sono noti a chiunque conosca anche solo per sommi capi la storia del confine orientale e sono presenti abbondantemente anche nella storiografia italiana. Io non ho fatto altro che rimarcarne la mancanza in alcune voci di questa wikipedia e davvero non capisco perché tu abbia sentito il bisogno di rispolverare odi razziali, diatribe etniche e quant'altro. Io ravviso un problema e l'ho sottoposto alla comunità, questo è tutto. Poi, come ho detto, secondo me ci sarebbe da discutere specificatamente anche dell'operato di Presbite, ma lascio a voi la decisione se farlo o meno.--Albaper (msg) 13:23, 21 mar 2017 (CET)
- Ho indicato la luna, non un invisibile cratere. Cerchiamo di capire e usiamo la buona fede!--Bramfab Discorriamo 13:06, 21 mar 2017 (CET)
- Diatribe etniche, ragioni politiche effimere, odi razziali, dividere le persone tra buone e cattive, imporre un nazionalismo sopra l'altro, cercare la damnatio memoriae, fare polemiche su tutto? Scusa [@ Bramfab], ma per favore fammi capire: ti riferisce a me? Mi stai accusando di tenere un atteggiamento di questo tipo all'interno di wikipedia?--Albaper (msg) 12:40, 21 mar 2017 (CET)
Intervento di Presbite (2)
Premetto ancora una volta che ho piena fiducia nello spirito di osservazione degli utenti e degli amministratori di itWiki e che - come ha già detto qualcuno - non sono certo io a definire tempi e modi di una segnalazione. Però mi permetto di presentare una mozione d'ordine. Qui la segnalazione è partita da un utente che è stato bloccato, poi è diventata qualcosa di diverso, dal momento che Nicoletta Bourbaki (TBPJMR) è intervenuta direttamente per presentare miei "Esempi di manipolazioni e falsificazioni di fonti". Dimostrati i quali, è già stato detto che io mi becco l'infinito. E quindi vorrei che si procedesse con ordine, anche considerando - come già da me ampiamente segnalato - che gli esempi citati in realtà siano essi delle manipolazioni e falsificazioni. In tal caso, ho già posto la domanda alla comunità: se fosse dimostrato, cosa accadrà a chi mi accusa di essere io il falsificatore? Ciò premesso, io ho già detto che intendo procedere per step. Un argomento alla volta. Io li affronterò tutti quanti. Essi sono nell'ordine:
- Eccidio di Porzus. E' stato detto che ho manipolato o falsificato il testo di Karlsen.
- [↓↑ fuori crono] La qual cosa si può configurare come "ingiusto rilievo" o inserimenti di elementi che non sono utili ad una miglior comprensione ma che anzi creano più confusione che altro e che sono significativi esclusivamente in relazione a "sensibilità" di cui wikipedia non si dovrebbe far portavoce. --Rhockher 16:18, 21 mar 2017 (CET)
- Questione Gilas/Montanelli
- Incidenti di Spalato
- Bombardamenti di Zara
Ho già scritto che risponderò pacatamente ma puntualmente a tutti gli appunti che mi sono stati fatti. Ricordiamoci che qui stiamo parlando di "manipolazioni o falsificazioni di fonti", per cui io tirerò fuori i virgolettati delle fonti (come ho fatto per Karlsen), spiegherò il perché ed il percome e poi lascerò giudicare gli altri.
Detto questo, io chiedo: la prima questione (Karlsen) è chiusa o no? Ho manipolato la fonte o no? Ma soprattutto: chi ha segnalato questa mia presunta manipolazione o falsificazione ha citato correttamente Karlsen per ciò che egli dice addirittura a partire dalla riga successiva a quella del virgolettato da lui citato? In altre parole: Nicoletta Bourbaki / TBPJMR ha manipolato la fonte "Karlsen" per fargli dire una cosa dieversa da quel che egli dice e per far apparire me un manipolatore o falsificatore?
Grazie per i pareri.--Presbite (msg) 15:31, 21 mar 2017 (CET)
- Io sinceramente non credo che un utenza segnalata debba dettar l'agenda della segnalazione stessa. E che Nemo sia stato bloccato esula dagli argomenti oggetto di questa discussione/UP. --Rhockher 16:18, 21 mar 2017 (CET)
- Grazie per la tua osservazione, che ritengo corretta. D'altro canto, parlando francamente non intendo farmi dettare l'agenda della mia vita da altri che non sia io stesso. E siccome per una questione di "mio ordine mentale" preferisco procedere in modo consequenziale (cioè intendo parlare di un argomento alla volta, esaurito il quale passo all'argomento successivo fino a quando tutti gli argomenti sono sviscerati), se la cosa non va bene e si propone invece un sistema per cui tre o quattro persone contemporaneamente parlano con me e richiedono che io risponda a tutti quanti insieme, dico subito che si dovrà avere molta pazienza. Sono pur sempre una persona sola. Grazie per la comprensione. E grazie anche per il tuo commento (credo che sia il quarto, mi permetto di definirlo sempre uguale) su Karlsen.--Presbite (msg) 16:44, 21 mar 2017 (CET)
- Io sinceramente non credo che un utenza segnalata debba dettar l'agenda della segnalazione stessa. E che Nemo sia stato bloccato esula dagli argomenti oggetto di questa discussione/UP. --Rhockher 16:18, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Presbite], visto che sembra sfugga il punto nei vari "tentativi" di sintesi cerco di ricordare le cose che ritengo salienti e che rischiano di "sparire" in discussioni lunghe e complesse. Riposterò ogni volta che può essere utile. Cmq credo che potremmo lasciare spazio ad altre persone che si sono espresse meno di me e di te (che mi pare sei intervenuto parecchio). Anzi, magari senza "botta e risposta" si lascia spazio alle tante persone che non hanno familiarità con questioni di Storia, così si può aver tempo di leggere e farsi un idea con un pò di calma. In effetti non credo ci sia fretta. --Rhockher 17:04, 21 mar 2017 (CET)
Siamo alla barzelletta, in una UP il segnalato dichiara mozioni d'ordine e scandisce tempi e ritmi con i quali dovrebbe procedere la segnalazione. Vien da ridere solo a me? @Presbite, a me pare di capire che qui il punto non sia la tetravillotomia sulle fonti delle voci che hai scritto ma la tua compatibilità con questo progetto. A me uno che dichiara "non intendo farmi dettare l'agenda della mia vita da altri che non sia io stesso" (a parte la melodrammaticità della dichiarazione degna di migliori cause) se intende quella frase riferita all'ambito wikipediano come la dovrei tradurre? "non intendo farmi dire cosa devo fare qui dentro"? "non intendo dare retta a chicchessia"? come la devo leggere quella frase, dimmelo tu. Perché se la leggo come la intendo io qui la soluzione è una sola, ti compri il dominio "lastorialafaccioio.it" o altro e ci fai quello che vuoi, con l'agenda che vuoi, coi tempi che vuoi, con le fonti che vuoi e con chi vuoi tu. Finché sei qui dentro però ti adegui alle regole della casa, delle voci si parla nella talk delle voci, di cose varie si parla al bar, di regole si parla nelle talk delle linee guida e nelle segnalazioni di utenti problematici si parla della problematicità degli utenti. Ora io chiedo, a tutti, il modo di agire, scrivere, comportarsi - dentro e fuori dalle voci - di questa utenza è compatibile con questo progetto? In questa pagina la domanda è solo questa. --Civvì (You talkin' to me?) 17:05, 21 mar 2017 (CET)
- Che si debba procedere ad analizzare una questione alla volta, passando alla successiva solo quando la precedente è stata risolta, lo detta il buon senso prima che Presbite: questa pagina è già abbastanza illeggibile per uno che ci arrivi ora, o che (come il sottoscritto) può collegarsi saltuariamente e per periodi limitati di tempo. --Franz van Lanzee (msg) 17:30, 21 mar 2017 (CET)
- Avevo messo in conto toni aggressivi nei miei confronti. D'altro canto, definire "barzelletta" quanto ho scritto è - per così dire e per quel che penso io - un filino sopra le righe. Spiego quel che significa "non intendo farmi dettare l'agenda della mia vita da altri che non sia me stesso". Il sottoscritto ha una RL. La mia giornata dura 24 ore, come quella di tutti. Ho un lavoro e una famiglia. Non intendo (e non posso) stare qui h24 per rispondere a tutti contemporaneamente. Però ho intenzione di rispondere a tutti. E mi permetto di segnalare che si sta parlando di "manipolazioni o falsificazioni di fonti". Quindi una cosa per cui bisogna prendere i libri in mano, riprendere spesso il filo di un discorso iniziato anni fa, copiare decine di righe e farci le mie riflessioni sopra. Nel caso di Karlsen è stato facile, visto che la fonte era online. Negli altri casi, la cosa sarà necessariamnte più lenta. Abbi pazienza anche tu, Civvì.--Presbite (msg) 17:43, 21 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Oh, se hai [giustamente] una vita reale, sappi che Wikipedia non è obbligatoria, onestamente non è che come ha giustamente detto Rockher si debba stare ai tempi tuoi. -- SERGIO (aka the Blackcat) 18:17, 21 mar 2017 (CET)
- Resta comunque la mia domanda: la fonte Karlsen è stata da me manipolata e falsificata? Oppure - al contrario - è stata manipolata da chi ha accusato me? Gradirei che si giungesse ad un punto fermo sulla questione, prima di passare a Gilas/Montanelli.--Presbite (msg) 17:48, 21 mar 2017 (CET)
- Avevo messo in conto toni aggressivi nei miei confronti. D'altro canto, definire "barzelletta" quanto ho scritto è - per così dire e per quel che penso io - un filino sopra le righe. Spiego quel che significa "non intendo farmi dettare l'agenda della mia vita da altri che non sia me stesso". Il sottoscritto ha una RL. La mia giornata dura 24 ore, come quella di tutti. Ho un lavoro e una famiglia. Non intendo (e non posso) stare qui h24 per rispondere a tutti contemporaneamente. Però ho intenzione di rispondere a tutti. E mi permetto di segnalare che si sta parlando di "manipolazioni o falsificazioni di fonti". Quindi una cosa per cui bisogna prendere i libri in mano, riprendere spesso il filo di un discorso iniziato anni fa, copiare decine di righe e farci le mie riflessioni sopra. Nel caso di Karlsen è stato facile, visto che la fonte era online. Negli altri casi, la cosa sarà necessariamnte più lenta. Abbi pazienza anche tu, Civvì.--Presbite (msg) 17:43, 21 mar 2017 (CET)
[← Rientro] Nota di servizio: ho messo in cassetti i vari dialoghi sulle fonti, che, come detto prima, hanno un interesse limitato qui. Come sottolineato da Civvì e Yuma più in alto, qui non stiamo ad analizzare fonti, bensí comportamenti. Di Gilas/Montanelli si parlerà in un'altra sede. --Ruthven (msg) 17:52, 21 mar 2017 (CET)
- Vorrei cercare di capire: questa senalazione è stata aperta per discutere della questione di una falsificazione del materiale inserito da Presbite (ovvero la non corrispondenza tra quanto scritto in voce e quanto scritto nelle fonti)? se così, l'analisi dei passaggi segnalati come falsificati, e quindi delle relative fonti, è l'argomento della segnalazione, considerando anche che la falisficazione è motivo di blocco infinito diretto. Indubbiamente bisognerà anche discutere del comportamento generale di Presbite e del suo relazionarsi con gli altri utenti, ma per quanto sicuramente importante questa è una questione di rilevanza inferiore rispetto alla falsificazione dei contributi in ns0. Come ho detto prima, affrontare un tema alla volta aiuta a non rendere illeggibile la segnalazione. --Franz van Lanzee (msg) 18:17, 21 mar 2017 (CET)
- Quoto Franz. --Nicola Romani (msg) 18:34, 21 mar 2017 (CET)
- Stesso dubbio. Se la segnalazione riguarda i comportamenti dell'utente allora sarebbe il caso di portare i casi specifici di comportamenti problematici, se la segnalazione riguarda il taroccamento delle informazioni allora è imprescindibile parlare degli interventi nelle voci. --ValterVB (msg) 19:14, 21 mar 2017 (CET)
- [× Conflitto di modifiche]Pure io quoto Franz, e aggiungo: la presente procedura è stata a quanto pare aperta incautamente, tanto è vero che il proponente è stato bloccato, e con consenso ampio. Vogliamo tenerla aperta ancora a lungo? Bene, ma se lo facciamo atteniamoci alle ragioni per cui è stata aperta, sennò la chiudiamo e qualcuno, che vuole levarsi Presbite di torno, ne apre un'altra. Leggo lassù in cima 4 punti: [Presbite scrive]
- di argomenti di nicchia,
- in abbondanza e con un forte carattere di ricerca originale,
- ergendosi a supremo interprete delle fonti,
- utilizzando bibliografia e note in modo quantomeno poco cauto.
- Non si può giudicare diversamente che vagliando degli scritti (wikipedia è fatta a ditate sulla tastiera), dei diff e delle fonti. Con un certo ordine, meglio. --AttoRenato le poilu 19:18, 21 mar 2017 (CET)
- Allora cerchiamo di rendere questa pagina leggibile. Che si discuta delle fonti, certo, ma senza muri di parole che da un alto non aiutano e sicuramente confondono il lettore. Ognuno dica la sua, facendo uso di quell'abilità rara di erudizione che è la sintesi (se possibile), e che Presbite intervenga alla fine o puntualmente, non importa, ma che si attenga a quanto gli viene contestato. Non è un processo e Presbite non si deve difendere "a priori"; si chiede agli utenti di valutare il suo comportamento (e il suo uso delle fonti) e se vi sono dei punti interpretati male, lui interviene per chiarire. L'opinione di Presbite la conosciamo già, inutile dilungarci inutilmente. Vi aiuto: il punto 1 è irrilevante. --Ruthven (msg) 19:36, 21 mar 2017 (CET)
- [× Conflitto di modifiche]Pure io quoto Franz, e aggiungo: la presente procedura è stata a quanto pare aperta incautamente, tanto è vero che il proponente è stato bloccato, e con consenso ampio. Vogliamo tenerla aperta ancora a lungo? Bene, ma se lo facciamo atteniamoci alle ragioni per cui è stata aperta, sennò la chiudiamo e qualcuno, che vuole levarsi Presbite di torno, ne apre un'altra. Leggo lassù in cima 4 punti: [Presbite scrive]
Gilas/Montanelli
La questione è relativa alla voce
Istria (discussione) • link • modifiche correlate • protezioni • cancellazioni
• cronologia • link • modifiche correlate • protezioni • cancellazioni)
.
Dopo aver parlato di Karlsen, vengo adesso a trattare della seconda "manipolazione o falsificazione delle fonti" che mi è stata attribuita.
Anche qui, la ricostruzione di TBPJMR denota un sapiente uso del taglia/cuci/occulta.
Andiamo prima a vedere di cosa vengo accusato. Egli cita i seguenti passaggi:
- Il 25 maggio 2013 IllirikIllirik chiede il controllo s'una frase.
- Il 26 maggio 2013 io inserisco una fonte. Montanelli.
- Il 12 giugno 2013 IllirikIllirik chiede di nuovo un controllo sulla fonte.
- Io rispondo che l'ha detto Montanelli. E tanto basti.
Con questo, la ricostruzione di TBPJMR è finita.
Ovviamente TBPJMR non cita:
- Il mio edit immediatamente successivo del 14 giugno, nel quale argomento meglio e inserisco una seconda fonte.
- L'apprezzamento espresso poche ore dopo da IllirikIllirik in talk, con le seguenti parole: "Accolgo favorevolmente la modifica-(rettifica/integrazione) apportata dall'utente Presbite il 14 giu 2013 - 01:30, nella sezione "Esodo" della voce "Istria". Essa infatti sostituisce l'affermazione infondata, da me evidenziata come "senza fonte", con una affermazione che riporta lo stesso contenuto ma - giustamente - ne precisa il contesto nel quale essa va considerata. Per quanto mi riguarda considero pertanto CONCLUSA LA PRESENTE DISCUSSIONE e ringrazio l'utente Presbite per la sua preziosa modifica-(rettifica/integrazione), che ha portato alla rimozione della precedente affermazione, assolutamente non attendibile e infondata, dallo scrivente evidenziata nella sezione".
Ricapitolando:
- 1. Per la vicenda di Karlsen TBPJMR ha "dimenticato" quel che la fonte da lui citata diceva a partire dalla riga successiva alla sua citazione.
- 2. Per la vicenda Gilas/Montanelli ha manipolato (non trovo altra espressione) quel che è realmente accaduto.
Quindi chiedo agli altri: "Rispetto a 'sta storia di Montanelli/GIlas, di che stiamo parlando?"--Presbite (msg) 20:18, 21 mar 2017 (CET)
- Salve, ammetto di essere arrivato qui dai commenti di Giap. A un certo punto non capivo più di cosa diavolo si stesse discutendo lì e sono dovuto risalire fino a qui per arrivarne a capo. Non so se questo basti a qualificarmi come giapster, wuminghiano o giappista, fate voi. Intervengo perché in passato mi sono già scontrato con POV smaccati e per di più infondati inerenti voci istriane portati avanti da altri utenti e qui trovo un esempio macroscopico dello stesso problema. Ebbene, conosco molto bene il libro "Il lungo esodo" di Raoul Pupo, possiedo una copia della terza edizione del 2013 e quando ho visto l'edit del 14 giugno segnalato qui sopra mi sono cadute le braccia. Viene ricopiato quasi pedissequamente un paragrafo sulla cosiddetta "ipotesi intenzionalista" dell'esodo corredata dalla famigerata dichiarazione di Gilas del '91 e viene del tutto omessa invece la parte immediatamente successiva in cui il prof. Pupo giudica le dichiarazioni di Gilas inattendibili perché dovute alla sua personale polemica con Tito, così come viene omessa la nota in cui Gilas viene descritto quasi come un mitomane ("spesso incline all'esagerazione" nota 17 del capitolo 7, pag. 298 dell'edizione 2013), soprattutto viene omesso ciò che Pupo dice nella pagina successiva, 197, ovvero che la tesi "intenzionalista" non ha alcun fondamento storiografico ma solo una base emotiva. Sembra in pratica che Pupo avvalli una tesi - quella del millenario intento slavo di sradicare l'italianità dell'adriatico orientale - che personalmente ho solo sentito in ambienti neoirredentisti, circoli pro patria, o nelle associazioni degli esuli più revansciste, di sicuro non in ambienti accademici o "NPOV". Questa per me è una falsificazione lampante, come ce ne sono tante altre, ma credo che tutte nel loro piccolo contribuiscano a danneggiare wikipedia proprio perché inducono a dubitare che il progetto sia animato da un genuino desiderio di condivisione della conoscenza quanto piuttosto da intenti di imporre personali idee sulla storia, con l'aggravante di attribuirle a fonti accademiche. Grazie per l'attenzione --Ceddo (msg) 21:02, 22 mar 2017 (CET)
- Buona sera [@ Ceddo]. Stiamo parlando della voce Istria, che al momento attuale "pesa" 78.493 byte. Conta quasi 2000 edit. Il mio primo edit risale al 19 dicembre 2012. L'ultimo (revert di un vandalo) è del 13 febbraio 2017. Ho fatto circa 120 edit, quasi tutti minutaglia. Al netto dei revert di vandali, ho scritto meno di 2k. Cioè circa il 2,5% della voce. Che ho fatto in quella voce? Soprattutto patrollaggio. Più qualche raro edit. Il mio edit di cui mi "imputi" è senz'altro monco di quella parte del libro di Pupo che tu segnali. Verissimo. Ma se tu controlli la discussione iniziata da IllirikIllirik, essa è esattamente la richiesta di una fonte. Esiste una teoria - domanda IllirikIllirik - che sustanzia la tesi secondo la quale gli jugoslavi hanno ammazzato per far andar via gli italiani? Io ho semplicemente risposto a questa domanda. Fonte, numero di pagina. Niente di più, niente di meno. All'interno di una voce che io non ho mai curato! E quando IllirikIllirik m'ha espresso in modo così aperto la sua soddisfazione per la mia modifica, ho semplicemente ritenuto chiusa la questione. Punto e stop.
- Vedi: farsi delle teorie sulle "omissioni" è una cosa molto semplice. E ti faccio un esempio pratico. E' un semplice esempio e come tale devi prenderlo, per cortesia. Tutti sono pregati di prenderlo come un semplicissimo esempio.
- Prendiamo i tuoi contributi. Il tuo edit precedente a quello di oggi risale al 14 gennaio 2016. Si è trattato di un reinserimento nella voce su Umago di un brano, con il tuo seguente commento: "nel libro di Apollonio si parla eccome delle provenienze delle famiglie umaghesi, cfr nota 46, mentre per la lingua "illirica" vedasi nota 48 del 1° capitolo (ordinamenti dell'istria veneta alla fine del '700) pagina 48". Tutto giusto. Sai però una cosa? Se io vado alla pag. 34 (citata nella nota) del testo di Apollonio, leggo esattamente come segue: "E' interessante notare come alla fine del Settecento, nell'umaghese, gli abitanti parlassero in prevalenza un dialetto slavo, derivato da mescolanze linguistiche di assai difficile individuazione". Esattamente quel che sustanzia il tuo reinserimento.
- La frase successiva - sempre a pag. 34 della fonte - però recita esattamente così: "Nell'Ottocento tardo la zona sarebbe diventata uno dei centri italiani più fermi, anche se gli abitanti locali delle campagne non avrebbero mai disdegnato di usare il loro dialetto a fondo slavo".
- Tu questa notizia non l'hai inserita nella voce. Tu hai controllato la fonte, hai citato pagine e note, ma questa cosa non l'hai scritta nel paragrafo successivo, dedicato alla dominazione austriaca. E quindi nella voce non c'è scritto che l'umaghese nell'ottocento già tardo era "uno dei centri italiani più fermi" [NDR: dell'Istria].
- Nel paragrafo sul periodo italiano c'è scritto che nel 1910 la "larga parte" della popolazione si dichiarava italiana". Forse interesserà sapere a qualcuno "quanta parte" è questa "larga parte della popolazione". Intanto sarebbe corretto dire italofona (giacché ai censimenti si dichiarava l'appartenenza linguistica, non quella nazionale), e precisamente i termini erano questi: su un totale di 6206 abitanti, 5609 (90,38%) dichiaravano come lingua d'uso l'italiano. Parlavano il serbocroato (all'epoca non distinguevano il serbo dal croato) in 321 (5,17%), 8 lo sloveno (0,12%), 4 il tedesco (0,06%), 150 erano gli stranieri (2,41%). Se non ho visto male, siamo nella seconda località istriana più italofona in assoluto. Ad un'incollatura da Buie. Più di Rovigno.
- Qualcuno potrebbe filarci su una grande teoria su di te, relativamente a questa omissione sull'Ottocento a Umago? Io dico che sarebbe assurdo. Giacché la dinamica della costruzione delle voci wikipediane prevede certe situazioni per cui uno chiede una fonte, un altro inserisce una fonte. Uno fa una cancellazione, un altro lo reverta. Senza mostrificazioni di sorta. In conclusione ti faccio notare che mentre nella voce su Umago tuttora non si legge questa storia della fine dell'Ottocento, nella voce sull'Istria si legge che la frase di Gilas è una "bufala" (Pupo), ed è riportata subito dopo la tesi di Volk secondo la quale "tra le cause principali dell'esodo anche l'atteggiamento assunto dalle organizzazioni filoitaliane che avrebbero caldeggiato un «esodo di massa". Tesi che - pur essendo amplissimamente minoritaria (gli italiani che si auto-cacciano dall'Istria) - sta lì tranquillamente dal 16 marzo 2014, quando è stata inserita proprio dallo stesso IllirikIllirik col quale discussi qualche mese prima.--Presbite (msg) 23:38, 22 mar 2017 (CET)
- Ripropongo un'altra volta ciò che è stato ricostruito più sopra e che ho potuto verificare nella crono della voce Istria: IllirikIllirik richiedeva un controllo fonte su una frase in cui si asseriva apoditticamente - e quindi non come "teoria" - che le foibe ebbero il preciso intento di indurre la popolazione italiana ad andarsene. Alla sua richiesta si rispondeva inserendo la citazione di Gilas basata su una interpretazione "personalizzata" di una fonte già di per sé discutibile (la risposta di Montanelli alla lettera di un lettore), al che IllirikIllirik richiedeva nuovamente di controllare la frase e solo dopo una mezza edit-war si risolveva ad aprire una discussione. Discussione che la controparte si rifiutava addirittura di leggere e chiudeva riformulando il concetto con un passo estrapolato dal libro di Raoul Pupo, peccato che in quel capitolo Pupo spieghi proprio come la frase di Gilas sia inattendibile e venga utilizzata per giustificare una tesi senza basi storiche e basata perlopiù sul rancore antislavo di parte del mondo esule, ma lì il prof. Pupo veniva fatto passare come la fonte autorevole a sostegno di quella tesi "intenzionalista" che si era invece prodigato a smontare. Da quanto ho potuto verificare le precisazioni di Pupo su Gilas attualmente presenti in voce sono state aggiunte da un altro utente, ovvero da colui che ha segnalato qui la manipolazione. Non saprei proprio cos'altro aggiungere, levo il disturbo e lascio la palla agli altri. Arrivederci --Ceddo (msg) 03:00, 23 mar 2017 (CET)
- Questa ricostruzione - al di là di glissare completamente sulla questione di "come si costruisce un edit" di cui ho parlato facendo un esempio concreto con la voce Umago, cui rimando sopra - oblitera completamente la dinamica di quel che è successo in quella voce. Io e l'utente IllirikIllirik abbiamo avuto dei forti contrasti relativamente alla parte storica della voce "Istria". Che praticamente non ho scritto io. Praticamente per nulla. Egli - per fare un solo piccolissimo esempio - ha continuato varie volte ad inserire in NS0 delle notizie false, che io semplicemente ho revertato con spiegazione nella motivazione. Quindi basta guardare la cronologia della voce e la talk per capire che io gli ho chiesto diverse volte di fare attenzione a quel che scriveva. Dopo di che, ribadisco che tutto è andato proprio come ho scritto sopra: lui ha chiesto una fonte, io ho prima velocemente fornito la fonte Montanelli (perché c'è sempre il discorso che la frase era fontata da Montanelli, come s'è già visto), poi ho fornito una seconda fonte, poi (i link sono sopra) IllirikIllirik ha scritto in talk che mi ringraziava e che andava bene così, infine, lo stesso IllirikIllirik ha posto a diretta contrapposizione con quel che c'era scritto quella che lui stesso chiamò la tesi negazionista (gli italiani che si auto-esiliarono).
- Anche la questione di Pupo che dà del "bifalaro" a Gilas la racconti in modo molto parziale. Quando TBPJMR ha tirato fuori la fonte (un articolo su un quotidiano di Brescia che io francamente non conoscevo) su Gilas "bufalaro", l'ha spiegato in talk, e io che ho scritto? "Alleluja! Finalmente qualcuno che s'è accorto dell'importanza della verifica e controverifica delle fonti. Ubi maior (Pupo) minor cessat". Ho anche aggiunto però una cosa, che qui approfondisco con un esempio diretto: se si ritiene Pupo adeguato per questa cosa qui, allora forse non sarebbe il caso di dargli sostanzialmente del fascista manipolatore nel blog che anche tu segui e commenti.
- Comunque sia, tutto ciò dimostra una cosa, che è esattamente opposta rispetto viene qui segnalato. Che colui il quale asseritamente viene descritto come il cane da guardia delle voci sull'Adriatico orientale, ha scritto in una delle voci che asseritamente vengono descritte come blindate molto meno di quelli che lo accusano di averle blindate. Voce che - come ho già scritto anche per quella sulle foibe - io non ho seguito minimamente e però andrebbe completamente riscritta nella parte storica, facendo una scelta adeguata delle fonti, decidendo qual è il mainstream e copiando/incollando quel che si trova scritto in questo mainstream. E queste voci finalmente escono dalla sacca nella quale languono. Dopo di che, si inseriscono le teorie minoritarie. Percorso che ho proposto almeno cinque volte. Mai accettato da nessuno.--Presbite (msg) 06:25, 23 mar 2017 (CET)
- Ripropongo un'altra volta ciò che è stato ricostruito più sopra e che ho potuto verificare nella crono della voce Istria: IllirikIllirik richiedeva un controllo fonte su una frase in cui si asseriva apoditticamente - e quindi non come "teoria" - che le foibe ebbero il preciso intento di indurre la popolazione italiana ad andarsene. Alla sua richiesta si rispondeva inserendo la citazione di Gilas basata su una interpretazione "personalizzata" di una fonte già di per sé discutibile (la risposta di Montanelli alla lettera di un lettore), al che IllirikIllirik richiedeva nuovamente di controllare la frase e solo dopo una mezza edit-war si risolveva ad aprire una discussione. Discussione che la controparte si rifiutava addirittura di leggere e chiudeva riformulando il concetto con un passo estrapolato dal libro di Raoul Pupo, peccato che in quel capitolo Pupo spieghi proprio come la frase di Gilas sia inattendibile e venga utilizzata per giustificare una tesi senza basi storiche e basata perlopiù sul rancore antislavo di parte del mondo esule, ma lì il prof. Pupo veniva fatto passare come la fonte autorevole a sostegno di quella tesi "intenzionalista" che si era invece prodigato a smontare. Da quanto ho potuto verificare le precisazioni di Pupo su Gilas attualmente presenti in voce sono state aggiunte da un altro utente, ovvero da colui che ha segnalato qui la manipolazione. Non saprei proprio cos'altro aggiungere, levo il disturbo e lascio la palla agli altri. Arrivederci --Ceddo (msg) 03:00, 23 mar 2017 (CET)
- Salve, ammetto di essere arrivato qui dai commenti di Giap. A un certo punto non capivo più di cosa diavolo si stesse discutendo lì e sono dovuto risalire fino a qui per arrivarne a capo. Non so se questo basti a qualificarmi come giapster, wuminghiano o giappista, fate voi. Intervengo perché in passato mi sono già scontrato con POV smaccati e per di più infondati inerenti voci istriane portati avanti da altri utenti e qui trovo un esempio macroscopico dello stesso problema. Ebbene, conosco molto bene il libro "Il lungo esodo" di Raoul Pupo, possiedo una copia della terza edizione del 2013 e quando ho visto l'edit del 14 giugno segnalato qui sopra mi sono cadute le braccia. Viene ricopiato quasi pedissequamente un paragrafo sulla cosiddetta "ipotesi intenzionalista" dell'esodo corredata dalla famigerata dichiarazione di Gilas del '91 e viene del tutto omessa invece la parte immediatamente successiva in cui il prof. Pupo giudica le dichiarazioni di Gilas inattendibili perché dovute alla sua personale polemica con Tito, così come viene omessa la nota in cui Gilas viene descritto quasi come un mitomane ("spesso incline all'esagerazione" nota 17 del capitolo 7, pag. 298 dell'edizione 2013), soprattutto viene omesso ciò che Pupo dice nella pagina successiva, 197, ovvero che la tesi "intenzionalista" non ha alcun fondamento storiografico ma solo una base emotiva. Sembra in pratica che Pupo avvalli una tesi - quella del millenario intento slavo di sradicare l'italianità dell'adriatico orientale - che personalmente ho solo sentito in ambienti neoirredentisti, circoli pro patria, o nelle associazioni degli esuli più revansciste, di sicuro non in ambienti accademici o "NPOV". Questa per me è una falsificazione lampante, come ce ne sono tante altre, ma credo che tutte nel loro piccolo contribuiscano a danneggiare wikipedia proprio perché inducono a dubitare che il progetto sia animato da un genuino desiderio di condivisione della conoscenza quanto piuttosto da intenti di imporre personali idee sulla storia, con l'aggravante di attribuirle a fonti accademiche. Grazie per l'attenzione --Ceddo (msg) 21:02, 22 mar 2017 (CET)
Dunque, rilevo che si è passati dall'accusa "falsificazione delle fonti" all'accusa di "omissione delle fonti". Ordunque se, e dico se, il costrutto è lo stesso, visto che anche IllirikIllirik aveva la stessa fonte, nel ringraziare Presbite anche IllirikIllirik ha "omesso" la stessa fonte portata dal redivivo Ceddo che però glissa in toto sull'omissione da lui fatta in voce Umago fatta notare qui da Presbite al redivivo contestatore. Nell'invitare Ceddo ad integrare quanto rilevato, non posso non constatare che in mila mila edit la frase con le considerazioni di Pupo è rimastà giustamente lì dov'è stata messa ed era giusto che fosse. --Nicola Romani (msg) 09:03, 23 mar 2017 (CET)
- Premetto che non è un intervento specifico su fonti e dettagli storici, ma esclusivamente sulle pratiche discorsive. Cercando di seguire la questione trovo che le strategie retoriche messe in campo qui sopra non sono diverse da quanto segnalato come problematico. Ad esempio [@ Presbite] nella sua replica a [@ Ceddo] sposta la discussione da una cosa precisa contestata a lui a qualcosa che -forse, ipoteticamente- potrebbe essere contestata all'altro, sempre facendo lenzuoli di testo. Non volendo rovinare occhi (nè diottrie) di chi legge evito di dilungarmi, ma non credo ci sia bisogno di papielli per valutare il diverso impatto dei comportamenti. C'è sempre un "ma io", "non hai capito", "il vero punto è questo", un pò ad indicare la Via, il Vero. Ma questo non garantisce che non ci sia un uso di fonti a senso unico, anzi è plausibile che le fonti si leggano ancor prima di usarle "a senso unico", quindi un problema in più. Non credo inoltre che a fronte di diverse segnalazioni il problema sia sempre ed esclusivamente "un nemico esterno". Rilevo inoltre anche il fatto che ci sia chi interviene per parafrasare quanto già lungamente espresso dal segnalato, come non fossero sufficienti i "muri di testo" di Presbite. Osservo infine anche che su alcune cosa si scrive moltissimo e che su altre si sorvola in tutta tranquillità, come ad esempio eludendo l'osservazione specifica di Ceddo su falsificazione (e spostando il discorso) o ignorando del tutto l'evidenza su uso di fonti in lingue che eufemisticamente non si "padroneggiano". Io credo che sia necessario prendere atto che un "problema" ed una "problematicità" ci siano. --Rhockher 11:49, 25 mar 2017 (CET)
[a capo] Ho controllato la crono di Istria e vedo che il primo edit di Presbite è del 25 maggio 2008: https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Istria&diff=16333247&oldid=16190543, con cui inserisce la citazione su Gilas (come citazione in cima alla sezione). Il risultato della sezione (L'esodo) era questo.
Il 12 giugno 2013, quando sulla voce è stato appena inserito un avviso C, la sezione Esodo è così. Cmq, IlirikIlirik chiede di approfondire e segue la storia che conosciamo.
Per comodità, inserisco qui il link alla risposta al lettore in "La stanza di Montanelli": Le difficili scelte di Milovan Gilas.
In generale, direi questo:
- L'edit originario di Presbite non mi pare il massimo, pone moltissima enfasi su una citazione che poi risulta controversa. Appresso a questa citazione, la cui rilevanza è ricavata da... quale fonte?, ... si monta tutto un paragrafo relativo al fatto che sarebbe una bufala. Non esattamente il genere di contenuto che illumini il lettore.
- Stante quanto al punto precedente, mi chiedo se non sia il caso di rimuovere del tutto il paragrafo, a meno che qualcuno non porti una fonte che inquadri la testimonianza di Gilas e ne attesti la rilevanza. Diversamente, mi sembra, stiamo elevando a rilievo enciclopedico una diatriba fuorviante e forse marginale. O non è marginale? In talk, dice Presbite che non è essenziale alla comprensione del periodo. Vorrei capire se nel dibattito in linea generale a questa presunta bufala si dà o no peso.
- L'inserimento di Presbite non è una "manipolazione": egli sostanzialmente intendeva fontare che Gilas ha rilasciato una testimonianza. L'evoluzione del testo non ha messo in discussione questo punto: ha piuttosto evidenziato che forse Gilas straparlava. Tutto ciò non toglie che l'edit originario sia poco equilibrato (citazione in testa alla voce) e che esiste poca o nulla mediazione di fonti terze. Ma è roba di quattro anni fa e non mi sembra così paurosamente POV da rappresentare un pericolo per una voce che aveva problemi più gravi e più generali.
Nell'attesa di controdeduzioni, appunto che restano da verificare:
- Incidenti di Spalato (fonte Silvestri, rapporto Andrews)
- Bombardamenti di Zara
pequod Ƿƿ 05:35, 27 mar 2017 (CEST)
- Dato che sono il mazziere, faccio il mazziere:
- Il valore della frase di Gillas e' ancora da verificare, considerando che:
- Milovan Gilas non era uno qualunque, ma il braccio destro di Tito, quindi una sua frase non può essere scartata d'amblais sulla base di vaghe impressioni. Anche se piacerebbe conoscere la vita di Giulio Cesare con i ricordi del suo cuoco, per un qualunque periodo storico una affermazione fatta dal braccio destro di un dittatore (e negli anni più difficili per giunta) ha maggiore rilevanza e sopratutto ha rilevanza, si tratta di valutarne la piena o parziale attendibilità, ma se e' nota non si può applicarle sic et simpliciter una damnatio memoriae.
- Montanelli commentandola scrive: “Che in quel periodo Gilas, da molti ritenuto addirittura il «Delfino» di Tito, abbia cercato di «disitalianizzare» tutta la costa adriatica - di cui era egli stesso originario - lo sapevo e mi fa male al cuore, ma posso capirlo. Che per farlo sia ricorso anche lui alle foibe, qualcuno me lo aveva detto senza però fornirmene prove.” Quindi la sostiene, sua opinione,e opinione di chi Gilas l'ha conosciuto anche come collaboratore al giornale.
- L'affermazione di Gilas viene contestata da Pupo, che giudica le dichiarazioni di Gilas inattendibili perché dovute alla sua personale polemica con Tito, ossia siamo sempre nel campo delle opinioni (e vorrei capire in che modo questa affermazione sarebbe stata funzionale nella polemica contro Tito) Pupo nel 2006 definì quella di Gilas una bufala, sulla scorta di ricerche condotte dalla storica Nevenka Troha, che dimostrò "senza ombra di dubbio" che nel '46 Gilas non mise piede in Istria, che e' come dire che hanno ragione i negazionisti che "Auschwitz" e' una bufale perché Hitler non ci mise mai piede.
- L'inserimento e' stato meno POV almeno di quanto citare contro Gilas solamente meta' di quanto scrisse Montanelli, per mettergli in bocca l'esatto contrario di quanto Montanelli scrisse.--Bramfab Discorriamo 10:15, 27 mar 2017 (CEST)
Comportamento di Presbite al di fuori dell'ns0
Personalmente non riesco a farmi un'idea sull'eventuale falsificazione di fonti. Tuttavia io ravviso una problematicità nel rapportarsi con gli altri utenti: come si vede bene in questa pagina e in questa discussione al bar Presbite è solito entrare in scivolata sulle gambe e non sul pallone, anche quando entra nello specifico tra le righe sottointende sempre che gli altri siano in malafede. Scredita le accuse in quanto secondo lui provenienti unicamente da un'azione esterna e continua a riportare la discussione sul piano che preferisce. Ne è un esempio lampante l'apertura di ben 4 sezioni, in cui pretende di dettare tempi e modi di una segnalazione sulla sua problematicità. Per quanto mi riguarda c'è una certa incompatibilità di fondo col progetto, della cui intensità tuttavia non sono ancora sicuro. Visto che non sono l'unico ad aver ravvisato un problema che va oltre l'alterazione di fonti, decidete voi se devo aprire una segnalazione parallela o possiamo discutere di ciò in questa pagina. --Ripe (msg) 20:49, 21 mar 2017 (CET) P.S.: se la maggioranza di utenti non vede gli stessi problemi che vedo io tiratemi pure i pesci in faccia, ma non tollererò che anche la questione da me posta venga sviata.
- La discussione verte sui contenuti e sull'eventuale falsificazione, in ballo c'è il blocco infinito dell'utenza, l'argomento di per se non è uno dei più facili in cui o è bianco o è nero, mi sembra corretto dare la possibilità all'utente di rispodere al meglio delle sue possibilità. Se chiede di rispondere un punto alla volta mi sembra corretto permetterglielo. --ValterVB (msg) 20:56, 21 mar 2017 (CET)
- Ci mancherebbe. Ma se la tua è una risposta alla mia critica dell'uso delle sezioni noto che: Intervento di Presbite (1) è un attacco generico, Intervento di Presbite (2) sono considerazioni personali, Montanelli e Gilas e Gilas/Montanelli trattano dello stesso argomento. In ogni caso io ho sollevato un altro problema. Se si ritiene più opportuno, come ho già detto, posso aprire una segnalazione parallela o ne possiamo discutere qui. Non ho particolari preferenze, ma mi preme che venga discusso anche questo aspetto della contribuenza di Presbite. --Ripe (msg) 21:11, 21 mar 2017 (CET)
- Se ne parli in questa sezione, perché non è un problema a parte. In wp lavoriamo in base a fonti e collaboriamo tra noi. Se tutti fossimo semplicemente dotti, il progetto esploderebbe. Se collaborassimo e basta, ma fossimo senza senno, spargeremmo sciocchezze per l'aere.
- Io con Presbite ho avuto scontri durissimi e in alcuni casi mi sono anche sentito mortificato per il livello di inimicizia raggiunta. Nel tempo mi sono convinto - sbaglierò - che nello scontro di trincea inevitabilmente si dà il peggio e che deve esistere una convivenza possibile. Il nostro obbiettivo deve essere avere voci ricche (materia) e articolate (spirito), e comporle attraverso l'emendazione reciproca degli insufficienti apporti di ciascuno. Troppo spesso abbiamo mescolato i piani, di modo che il dissidio delle idee politiche ha significato l'incapacità di cooperare. Chi non ha intenti mistificatori di norma non ha bisogno di tirare fuori le unghie. In un clima in cui però l'avversione e la sfiducia dominano, si coltivano solo le inimicizie e le voci non ne traggono alcun beneficio. Se è vero, come credo, che sia ragionevolmente possibile comporre testi ricchi ed equilibrati, allora abbiamo il dovere di cambiare due cose: a) ritornare a presumere reciprocamente la buonafede (senza fideiussioni) e b) rimettere al centro la questione della neutralità delle voci, anche attraverso operazioni collettive come quella che stiamo facendo adesso in regime di gestione dell'emergenza. Questi approcci toglieranno terreno all'angusto cranio contro cranio che solo in rarissimi casi comporta un beneficio per le voci, ragione ultima del nostro essere qui.
- Tutto questo per dire che certi atteggiamenti di Presbite sono censurabili, ma sono elementi di uno scenario e non puri vezzi individuali. pequod Ƿƿ 21:49, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Pequod] che sarebbe a dire che in un contesto in cui volano pesci tirarne qualcuno in faccia a destra e a manca ci sta ed è del tutto legittimo? Quindi ci teniamo i bambini, le acque sporche, i pannolini zozzi e tutto il resto? --Civvì (You talkin' to me?) 22:02, 21 mar 2017 (CET)
- [@ Civvì] Non vedo dovrei avrei scritto questo. Ho semplicemente osservato che è bene distinguere cause da effetti. Se tu vuoi risolvere un problema, intervenire sugli effetti è inutile. Magari esteticamente sembra risolutivo, ma alla lunga il problema riappare, stante la causa intatta. Questo non vuole certo dire che è bene tenersi il problema. Se invece poi vuoi che ti indichi qualche utente che è causa del suo (e del nostro!) male sono prontissimo a darti riscontro in privato. Detto ciò, sarebbe bello che si sviluppasse coscienza del problema di neutralità che attanaglia le nostre voci sul cluster "nazionale", ad esempio attraverso taskforce informali o attraverso vagli, in cui gli utenti più esperti coinvolgano altri utenti "pagani" della materia, che però farebbero da controllori della correttezza degli edit. (Non è necessario possedere libri per fare i controllori). Insomma, sarebbe importante fare uno sforzo verso questo cluster così delicato, analogamente a quanto si fa talvolta, ad esempio, negli edit-a-thon "al femminile", o tutte le volte in cui ci troviamo a misurarci con il problema del cviol (per cui io, cultore di cose calabresi, mettiamo, mi trovo a scrutare la crono di una voce "svizzera"). Soluzioni speciali per problemi speciali. Diversamente accade che si getta, appunto, il bambino con l'acqua sporca, in altre parole, si gettano via utenti che anche per colpa loro non sono riusciti a instaurare un rapporto collaborativo con altri utenti, in ipotesi altrettanto manchevoli. Se riusciamo a costruire un ambiente costruttivo che accolga tutti quelli che possono essere una risorsa per it.wiki e a congedare i menagrami, non sarebbe una soluzione? In qualche modo dobbiamo provare ad aiutare chi lavora in questi ambiti di frontiera. Ti assicuro che un sette anni fa era un "o con noi o contro di noi" e dovevi per forza essere incasellato. La storia "orda nera contro orda rossa" è proprio ciò che ci impedisce di discernere quelli veramente meritevoli di essere messi alla porta. Salud. pequod Ƿƿ 00:28, 23 mar 2017 (CET)
- (F.C.)Per scrivere in neutralità su queste voci occorre abbandonare l'idea di scrivere di storia per valutare o peggio fornire giudizi dall'alto di una presunta autorità morale (per questo ci sono i blog), e riconoscere che, in funzione delle vicende storiche a fasi alterne, in queste terre senza pace nei secoli, ciascun gruppo applico' agli altri (la partita e' a più giocatori si noti e si ricordi bene) appena poteva la legge del taglione, quindi smetterla di dividere le persone tra buone e cattive (e sopratutto di identificare i wikipediani con le parti in causa), rinunciare a distinguere e giudicare fra uccisioni legittime e illegittime, capire l'assurdità di imporre un nazionalismo sopra un'altro in luogo ove ve ne sono due o tre sovrapponibili, smetterla di cercare la Damnatio memoriae di cose, eventi e persone, e finalmente mettersi a scrivere assieme la storia invece di continuare a fare polemiche su tutto. Per chi non si ricorda o era troppo giovane rammento che tra i giustificazionisti delle ultime vicende del Kosovo si arrivo' perfino a ricordare la Battaglia della Piana dei Merli avvenuta nel 1389! E infine nel citare dalle fonti, riportare tutto il contesto della frase, niente mezze citazioni. E ugualmente riportare quello che accadde nei diversi decenni, senza omissioni e ricordarsi che effettivamente nei balcani la storia, da secoli, e' continuamente riscritta dai vincitori. --Bramfab Discorriamo 11:54, 23 mar 2017 (CET)
- [@ Civvì] Non vedo dovrei avrei scritto questo. Ho semplicemente osservato che è bene distinguere cause da effetti. Se tu vuoi risolvere un problema, intervenire sugli effetti è inutile. Magari esteticamente sembra risolutivo, ma alla lunga il problema riappare, stante la causa intatta. Questo non vuole certo dire che è bene tenersi il problema. Se invece poi vuoi che ti indichi qualche utente che è causa del suo (e del nostro!) male sono prontissimo a darti riscontro in privato. Detto ciò, sarebbe bello che si sviluppasse coscienza del problema di neutralità che attanaglia le nostre voci sul cluster "nazionale", ad esempio attraverso taskforce informali o attraverso vagli, in cui gli utenti più esperti coinvolgano altri utenti "pagani" della materia, che però farebbero da controllori della correttezza degli edit. (Non è necessario possedere libri per fare i controllori). Insomma, sarebbe importante fare uno sforzo verso questo cluster così delicato, analogamente a quanto si fa talvolta, ad esempio, negli edit-a-thon "al femminile", o tutte le volte in cui ci troviamo a misurarci con il problema del cviol (per cui io, cultore di cose calabresi, mettiamo, mi trovo a scrutare la crono di una voce "svizzera"). Soluzioni speciali per problemi speciali. Diversamente accade che si getta, appunto, il bambino con l'acqua sporca, in altre parole, si gettano via utenti che anche per colpa loro non sono riusciti a instaurare un rapporto collaborativo con altri utenti, in ipotesi altrettanto manchevoli. Se riusciamo a costruire un ambiente costruttivo che accolga tutti quelli che possono essere una risorsa per it.wiki e a congedare i menagrami, non sarebbe una soluzione? In qualche modo dobbiamo provare ad aiutare chi lavora in questi ambiti di frontiera. Ti assicuro che un sette anni fa era un "o con noi o contro di noi" e dovevi per forza essere incasellato. La storia "orda nera contro orda rossa" è proprio ciò che ci impedisce di discernere quelli veramente meritevoli di essere messi alla porta. Salud. pequod Ƿƿ 00:28, 23 mar 2017 (CET)
- [@ Pequod] che sarebbe a dire che in un contesto in cui volano pesci tirarne qualcuno in faccia a destra e a manca ci sta ed è del tutto legittimo? Quindi ci teniamo i bambini, le acque sporche, i pannolini zozzi e tutto il resto? --Civvì (You talkin' to me?) 22:02, 21 mar 2017 (CET)
- Ci mancherebbe. Ma se la tua è una risposta alla mia critica dell'uso delle sezioni noto che: Intervento di Presbite (1) è un attacco generico, Intervento di Presbite (2) sono considerazioni personali, Montanelli e Gilas e Gilas/Montanelli trattano dello stesso argomento. In ogni caso io ho sollevato un altro problema. Se si ritiene più opportuno, come ho già detto, posso aprire una segnalazione parallela o ne possiamo discutere qui. Non ho particolari preferenze, ma mi preme che venga discusso anche questo aspetto della contribuenza di Presbite. --Ripe (msg) 21:11, 21 mar 2017 (CET)
- Non ravvedo nei contributi di Presbite chiari interventi che siano tali da giustificare un blocco, tanto più se infinito. La discussione al bar era stata certo movimentata (e Presbite non era l'unico utente a movimentarla), ma stava affrontando un punto spinoso, la possibilità di usare o meno fonti memorialistiche. Avrebbe potuto concludersi con risultati utili per il progetto storia, ma è arrivato l'ennesimo intervento senza orientamento di Nemo, che ha aperto due UP senza solide motivazioni e senza alcun altro intento se non quello di seminare vento sperando di raccogliere tempesta per poter esigere il blocco infinito. Intento parzialmente riuscito, almeno a giudicare dall'altra UP. Non possiamo lasciare però che discussioni fuori da wp gestite da gruppi esterni possano decidere chi sia meritevole di scrivere le voci su qualsivoglia argomento, a maggior su ferite non ancora rimarginate come quelle della seconda guerra mondiale. Prima si chiude questa UP meglio è, l'accuratezza di alcune voci può essere vagliata direttamente nelle pagine di discussione. X-Dark (msg) 22:11, 21 mar 2017 (CET)
- concordo con l'ultimo intervento. Segnalazioni nate in questo modo non possono che finire peggio.--Eustace Bagge (msg) 22:15, 21 mar 2017 (CET)
- Anche secondo me non emerge nulla che richieda un blocco. Quanto di male pensi delle circostanze in cui la segnalazione è stata aperta, l' ho detto più sopra. --alf·scrivimi 00:43, 22 mar 2017 (CET)
- Concordo in toto con i commenti di chi mi precede, Presbite non meritevole di blocco, come anche fuori da Wp ogni influenza esterna che possa condizionare (e pare constatare che non sia proprio una ipotesi peregrina) chi sia meritevole o meno di scrivere, sulla nostra enciclopedia, voci su temi "sensibili" come fa rilevare il collega X-Dark. Concordo anche con quanto ben evidenziato da Pequod, dove non intravedo proprio l'apologia della legittimità "al tiro dei pesci in faccia", bensì a prendere coscienza di problemi di alta conflittualità esistenti anche (ahimè) nella nostra comunità (e non alla filosofia del "ciò che non vedo non mi vede") e a porvi rimedio.--Fcarbonara (msg) 01:53, 22 mar 2017 (CET)
- Presbite ha tanti difetti. E corre sul filo della problematicità. Ma non è un manipolatore. Ne abbiamo avuti tanti, erano perlopiù gentili e striscianti. Probabilmente la sua contribuzione non durerà a lungo, se continua a usare una modalità comunicativa così ruvida e polemica. Ma non esiste che sia allontanato sull'onda di iniziative editoriali esterne, pseudo-inchieste, o altro che mi sia sfuggito. Perciò, da un lato, vorrei difenderlo da accuse infondate e maldestre. D'altro canto, non mi stupisce sia preso di mira. Nessuna condotta tale da richiedere provvedimenti a difesa dell'enciclopedia, che mi risulti. Ho dato un occhio a qualcuna delle fonti, non ci trovo nulla di particolarmente manipolatorio. Ma neanche accetto il vittimismo: chi si infila da solo in una trincea deve saper gestire gli attacchi che la sua presa di posizione comporta. Altrimenti ci si astiene, si lavora in modo diverso, ci si muove in modo meno ruvido, si fa lavoro di squadra con altri contributori. Possiamo difendere Presbite come comunità, negando accuse che non hanno fondamento. Non possiamo difenderlo dal rischio che corre mettendosi da solo in una situazione solitaria e guerrigliera. Ma questo, IMO, non è oggetto di questa segnalazione. --Yuмa (msg) 02:30, 22 mar 2017 (CET)
Al dunque (di questa e di altre pagine)
Bene, visto che si è fatta l'ora di quagliare, mi permetto di tirare qualche somma, che dato ciò di cui parliamo non riguarda solo il segnalato.
Credo innanzitutto che ci sia un sovrabbondante [ritrovato] consenso sul fatto che Wikipedia deve essere protetta contro le pressioni esterne, e che soprattutto nulla qui può dipendere da intenti di gruppi che si guardano bene dall'entrare in un Progetto aperto per contribuire secondo le sue regole, ma sottilmente tentano di ottenere risultati senza sporcarsi le mani ma soprattutto senza tirarsi su le maniche, e certamente senza metterci la faccia. Questo [ora] è [di nuovo] assodato. Molti anni fa era molto più assodato, al punto che veniva sottinteso; il sottinteso però nel tempo ha lasciato spazi e c'è voluta la prova del sangue per riscontrare che le sperimentazioni sono state sperimentate, l'effetto lo misuriamo a vista e adesso si torna al rispetto della Comunità che qui ci sta e collabora. Anche la confusione che è stata consentita ha già dato il suo meglio ed è urgente tornare alla noiosa civiltà. Io non amo le restaurazioni, anzi mi irrita che già il solo tirare le somme possa acquisire questa fragranza, tuttavia quando le novità sperimentate non sono meglio degli antichi usi, si può ben suggerire di pensarne di nuove, ma intanto si torna alle vecchie cose. E ciò deve (DEVE) essere anche per le modalità di relazione. Aver consentito che ci fosse un insensato e condizionante mercato con chi Wikipedia non la fa, è vero, è parte delle ragioni per cui si è giunti a dover considerare "comprensibile" la caduta a toni che in biologia non si permettono nemmeno creazionisti ed evoluzionisti, che hanno fra loro distanze oggettivamente più gravi e meno colmabili. Ma non lo si può consentire oltre, adesso per cortesia torniamo a considerare pernicioso, calamitoso che qualche utente si permetta di scendere su un piano personale con un altro utente e si bloccherà a vista senza contesti e senza ammuine chi si permetta di esprimersi sull'utente anziché sui contenuti. Wikipedia può dire con orgoglio che qui non si ragiona ad personam, e deve ricominciare a riguadagnare la sua fierezza. The sooner the better. Né può consentirsi oltre che le voci dipendano da mediazioni ideologiche e lotte "burocraticamente" composte di cavilli e rivendicazioni su questioni di condotta, su indici puntati, ripicche e esercizi retorici dell'insulto non censurabile. Lo dico qui perché il segnalato è tutto fuorché un passante rispetto a questi discorsi.
Questa segnalazione è stata aperta in modo che è stato qualificato in altra segnalazione, tuttavia un'altra delle regole di sempre è che quando si discute una problematicità è sempre una buona occasione per verificare tutto. Sinceramente mi sono fatto l'idea che Presbite non sia caduto nella falsificazione; è un'impressione che spero non verrà smentita, ma non credo che sia andato oltre una "partecipata lettura". Il problema è che sono fonti che ha lui, che non è detto che abbiano anche i suoi antagonisti. E il problema non è affatto nuovo, fanno giusti giusti 10 anni che a margine di una questione assai diversa ci dovemmo già occupare di fonti talmente rare da dover considerare che fonti nel senso wikipediano poi non siano, se nessuno le può consultare a parte gli interessati, automatica conseguente esclusione di chi quelle rare fonti non possedesse. Esclusione. Si collegavano al punto gli stessi problemi di oggi, vertenze su dettagli, impossibilità di consegnare alla Comunità aperta la possibilità di valutare e tutto ciò che sappiamo. Se oggi ancora c'è spazio perché simili problemi ci affliggano, evidentemente il poco che riuscimmo a pensare 10 anni fa (che fu anche più poco essendoci stato l'allontanamento del problematico) va riconsiderato e stavolta si deve avere ben in vista che una soluzione non può più tardare ad applicarsi. Provando a riflettere su questo, mi viene in mente che ciò che non è assunto nelle fonti maggioritarie integra a livello di fonte un ingiusto rilievo, si dà cioè spazio non spettante a ciò che non è nel mainstream della dottrina. Non ha spazio in Wikipedia, enciclopedia generalista, ciò che procede sulla via del saggio specialistico e che quello ha per riferimento e contesto proprio. Dal momento che non abbiamo nessuna legittimazione (e le persone sagge nessuna velleità) per "stabilire la Verità", Wikipedia si accontenta di contenere il solo mainstream. Giusto o sbagliato che sia. Non importa se sarà erroneo, o addirittura fraudolento, è importante che ci siano i nomi e i cognomi di chi - nel mainstream - produce fesserie, se tali sono. Non siamo noi i pompieri che spegneranno quell'incendio di fumiganti stoppie accademiche, a noi basta saper dire al nostro lettore che se ci sono fesserie sono di Tizio. Quest'è, non di più. Perciò io credo che sia il momento di ridurre gli spazi per le fonti "di nicchia", richiedere l'esplicitazione in voce degli autori di ciascun concetto: io una volta ero un tifoso della bella prosa, ma non siamo qui per produrre letture da ombrellone, quindi pazienza se la narrazione sarà letterariamente atroce, meglio "Secondo Tizio, ma secondo Caio" a qualsiasi livello. "Secondo Manzoni Napoleone morì il 5 maggio". Pazienza. Potevamo evitarlo se di queste voci si fosse occupata solo gente corretta, così non è stato. Certamente non ci deve essere spazio per "Secondo Pasqualino, secondo cugino del nipote del figlio di Palisse, portinaio di Sant'Elena, Napoleone era ancora vivo prima di morire". Sarebbe anche inutile e controproducente per i "tifosi" allineare melensaggini con nomi e cognomi, ma è certamente meno peggio vederci il "secondo Tizio Roma è in Italia" che lasciare in voce frasi equivoche che l'utilizzo strumentale del Progetto ambirebbe a far passare per "Verità" con tanto di "fonti". Sto parlando - e non per caso - del prendere una frase quasi a caso di chissà che fonte e usarla per giustificare di tutto: in Mein Kampf non credo ci sia, ma se Hitler avesse scritto "Gli Ebrei vanno sterminati", con questo stile leggeremmo in Ebrei «Sono una razza che va sterminata<ref>Hitler, Adolf, ''Mein Kampf'', Bundeseditor, pag.666</ref>», comunicando al lettore (che le fonti non le legge) che è pacifico che vadano sterminati (mi dolgo naturalmente della crudezza, che non ha intenti offensivi, solo dimostrativi di ciò che per paradosso potremmo dover leggere). Nomi in corpo voce, per brutto che sia l'effetto. Poi si vede se è il caso di avere Hitler nel testo. Si è sperimentata la ricerca del dettaglio, del minuzioso e capzioso dettaglio, ma l'esito è negativo, pesantemente negativo anche perché si deve riscontrare che a cercare di "ristabilire Verità vere" contro le "Verità di regime" si creano incidenti con chi di "Verità più vere" ne ha altre. Mentre appunto della verità non ce ne può fregare di meno, l'unica cosa vera che ci interessa è solo che la tal fonte abbia davvero detto ciò che le attribuiamo, poi ciò che ha detto ha detto e con il lettore se la spiccia la fonte. Wikipedia non dirà che le teste di Livorno sono di Modigliani, dirà che i Durbé hanno detto che lo siano. E un Durbé non era mainstream, guarda un po'.
Non c'è spazio per disordini legati ai dettagli, non ce n'è per nessun motivo.
A me personalmente spiace, spiace molto, per molti motivi personali sono estremamente sensibile a molti degli argomenti di cui parliamo, ne ho avuto testimonianze dirette e qualificate sin da ragazzo. Non ardisco dire che "so" di che parla Presbite, so solo che è vero che c'è una storia che qualcuno dovrebbe approfondire. Ma non qui. Non se ne occupa il mainstream, giusto o sbagliato che sia, perciò non se ne occupa Wikipedia. Non se ne occupa con fonti "di nicchia" e la selezione non dà adito a scontri insensati e scomposti (specie quando "dall'esterno" non è così automatico poter escludere che ci siano stati anche episodi di peracotteria). È tutta roba che non può succedere qui dentro. È impensabile che si dia la scusa per agitarsi a perditempo interessati solo a venire a fare clickbaiting con titoli ad effetto e campagne d'odio personale. Gli utenti sono qui e sono dentro il faticoso meccanismo di produzione, lavorano correttamente e né forniscono spunti agli esterni, né ci si mettono a litigare qui dentro.
Il succo è che per come la vedo io Presbite sarà così gentile da rivedere i suoi piani di edizione, improntandoli con severità e rigore al solo mainstream. Capisco che è molto peggio di un blocco, che in sostanza passa e dopo si ricomincia, ma è proprio questo il punto: non si ricomincia più. Avvocati, polizia postale, tutto quel che si è letto possono meritare personale sincera solidarietà, ma il Progetto deve riprendere a marciare sulla sua strada, che è ben lontana da queste cose. Abbiamo da completare molto sapere mancante che è di mainstream, non possiamo incepparci su materie che non siamo noi a dover riscrivere.
In forma Wikipediana, dovrei dire che sono in ballo ingiusto rilievo, Wikiquette, fonti, DANNEGGIARE e ancora altre policy formali e di buon senso; il tutto in contesto di precedenti e di esperienza wikipediana. Insomma argomenti da terminazione rapida dell'utenza. Ma sono certo che ci possono essere altri spazi per una collaborazione finalmente diversa. Mi permetto di coltivare una timida speranza. -- g · ℵ (msg) 02:42, 22 mar 2017 (CET)
- Caro Gianfranco, la tua mi sembra una semplificazione che non può avere corso. Innanzitutto una considerazione meccanica: viaggiamo da tempo dentro l'aporia del recentismo (che consiste nel doverci misurare con ciò che accade adesso senza avere senso della prospettiva, quindi con la massimizzazione dei criteri d'enciclopedicità numerici, che rappresentano il nostro momento di elaborazione di programma editoriale sicuramente più "basso") eppure cosa poi fa chi Wp la fa non è decidibile tra uno sparuto gruppo di assidui. Quindi, per quanto ci si possa voler fermare a cercare una soluzione, la "comunità" wikipediana, che è il gruppo umano più slabbrato che io conosca (e penso anche voi), prosegue comunque per la sua strada, lasciando completamente in sospeso il rapporto con wikinews.
- Una cosa analoga avviene sul "piano di edizione": tu dici che l'enciclopedia da domattina deve farsi dare una bella lavata e ritrovarsi "ristretta", ma chi Wp la fa (e 1000 utenti anonimi e occasionali in un giorno possono ben più che 100 assidui - sono numeri a caso, si capisce) andrà comunque per la sua strada. Cos'è una "enciclopedia generalista"? Non è una enciclopedia delle sigarette, dei cocomeri o del calcio. È una enciclopedia che si occupa di tutte queste cose e di mille altre. Non credo che mai nessuno si sia dedicato a individuare di cosa Wp NON debba occuparsi: al più si è fatta propria una abbastanza tradizionale divisione in discipline e materie di ciò che è rilevante per l'essere umano come conoscitore. È solo per ragioni meramente materiali che le enciclopedie generaliste stampate non possono addentrarsi in questioni di dettaglio. (Ogni volta che vedo una megagarzantina usata e penso di comprarla per wp e la sfoglio, mi accorgo di quanto sia un'opera inutile per noi: lemmi di cinque righe. Ogni volta che vedo una cronologia universale megagarzantina due e penso di comprarla per wp e la sfoglio, mi accorgo di quanto sia un'opera inutile per noi: molte cronologie sono controverse (in particolare quelle antiche, com'è ovvio) e quei volumi di intenso sapore "generalista" non hanno modo di problematizzare come possiamo e dobbiamo fare noi (vedi ad es. {{Cronologia media}} oppure il banale fatto che in questi giorni sto discutendo se Timoleonte possa o meno essere definito, e quindi categorizzato, come un tiranno; e che cos'è un tiranno? E che cos'è un tiranno nella Sicilia antica, dove sorse l'istituto, per così dire, e nel parlare comune?). Noi problemi di spazio non ne abbiamo: il nostro "mainstream" è decisamente più ampio, più articolato, più ricco. E anzi, penso, quel che dovremmo fare non è costruire una narrazione stringata e mainstreammosa, come se il nostro scopo fosse quello di indurre il lettore ad una sospensione dell'incredulità. Al contrario, la nostra narrazione dovrebbe essere progressivamente sempre più ricca, integrando i punti di vista, illustrando le questioni controverse, spiegando anche in cosa consista la controversia, sempre con il supporto di fonti, niente invenzioni da parte nostra. Questa è la guida galattica, bellezza, quindi deve contenere informazioni con la scala più precisa possibile. ;) Cmq il punto è che tu puoi chiedere a Presbite e a tutti noi una qualche linea editoriale, ma alcuni non ti ascolteranno e altri non ti avranno nemmeno letto (non per cattiva volontà). Quello che proponi non lo condivido, ma comunque è fisiologicamente impossibile.
- Peraltro, e chiudo, mainstream è una parola abbastanza arbitraria e particolarmente poco utile quando si parla non solo di questioni controverse (come può essere la datazione di Hammurabi), ma di questioni controverse che toccano sul vivo le sensibilità non solo di noi contributori ma dei vivi in generale. In sostanza, bisognerebbe accettare la natura di questo progetto e la ritirata vera da fare sarebbe quella dal punto di vista, non dalla ricerca della profondità del reale. Scusami, ma mi pare che quello che proponi sia una Wp a due dimensioni, in cui proponiamo al lettore narrazioni piatte e non per questo più neutrali, ma solo più artificiali. Io penso che si debba al contrario tenere certamente la terza (dimensione) e cercare la quarta, la quinta e la sesta a seguire. Il rapporto tra le fonti ci permette tutto questo: una fonte secondaria può trattare altre fonti secondarie come fonti primarie (come nel caso di testi che si occupano dell'opera dello storico X) e noi da quella fonte secondaria possiamo cavare materiale per descrivere il dibattito tra le fonti ora primarie.
- Se restiamo all'esempio della storia della Resistenza, quel che indubbiamente tocca fare non è cancellare il conflitto e cercare un racconto "parificato" (e quindi strabico), ma un racconto che trova la sua unitarietà nell'inclusione del dilemma interpretativo al proprio interno. Se si trattasse di un'opera di finzione, noi attori e cantori (chiunque sia "noi") dovremmo invitare lo spettatore sul palco a rovistare insieme a noi nei copioni contraddittori che ci offrono in modo incoerente le fonti. Non esiste una visione unitaria e certamente Wp non deve crearne una sua propria, post veritatem. Nella narrazione che immagino io, queste voci di Storia farebbero intendere a chi si trovasse per accidente a leggere la saga dei cammellati vs. cricca su it.wiki nelle nostre pagine di discussione il perché di queste animosità, cioè qual è il "capitale politico" che si vuole trarre dalla lotta sulle memorie. Il che però non ci rende automaticamente dei mistificatori (l'una o l'altra parte). Anzi, se riuscissimo a mostrare il significato di quel capitale politico, non potremmo immaginare contributo più bello (e neutrale, per quel che ci riguarda) alla cultura italofona. È in questo che consisterebbe la ritirata dal punto di vista. Se di punto di vista si tratta, la neutralità si ottiene attraverso un gioco prospettico, che noi possiamo ottenere soltanto, io credo, attraverso espedienti retorico-formali (nel nostro caso, testuali, essendo la testualità il "carattere di un testo di essere analizzabile nel suo insieme in quanto unità derivante da un progetto compositivo organico", De Mauro). I vari "secondo Caio" che hai citato sono appunto giochi prospettici di rilievo testuale (come lo è anche l'esempio della nota "hitleriana" che hai portato), ma imho rappresentano la forma più "povera" di gioco prospettico, tanto che il lettore finisce tutto sommato per saltarli. Il gioco prospettico deve avere natura discorsiva, non può esaurirsi in un inciso (il che non toglie che molti "secondo Caio" sono perfetti per quel che serve): insomma, la bella prosa ci vuole eccome! La storia di una zona di confine (per passare all'esempio del confine orientale) o di una realtà vertiginosamente multiculturale (come fu la Jugoslavia) o di una continuità statuale contesa (Guerra civile? Resistenza?) mette al centro il tema del conflitto ed è sommersa dal novero dei punti di vista. L'unica chance per fare il nostro dovere consiste nello spiegare l'esistenza stessa dei punti di vista, perché esistono e sono diversi. È solo puntando ad una narrazione superficialmente neutrale che sorge il problema del conflitto tra utenti, intenti ad accaparrarsi il fuoco della narrazione. Paradossalmente, per voci con queste caratteristiche la soluzione non è eliminare il POV quanto buttarlo dentro la scena. Il POV-pushing ha una sua manifestazione minuta qui dentro, ma non è invenzione nostra, esiste da che esiste la scrittura e lo Stato. Noi non ne abbiamo colpa e non siamo elfi o alieni che ci si possa chiamare fuori dal gioco delle prospettive. Ma abbiamo una soluzione retorica che sta nel mezzo, nello strumento, e quella dovremmo usare, perché non è possibile trovarla nella testa o nelle intenzioni. pequod Ƿƿ 04:34, 22 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Scusa Pequod, ma non ho proprio idea di dove tu voglia andare a parare:
- L'unica chance per fare il nostro dovere consiste nello spiegare l'esistenza stessa dei punti di vista, perché esistono e sono diversi.
- No, l'unica chance per fare il nostro dovere consiste nel riportare lo stato dell'arte su un soggetto secondo le fonti maggiormente accreditate, non di dare pari rilievo a qualsiasi punto di vista. Anzi paradossalmente potremmo ignorare quelli minoritari / non accettati. Non ci compete compensare la minore rilevanza accademica di una versione con una sproporzionata esposizione qui.
- Cmq il punto è che tu puoi chiedere a Presbite e a tutti noi una qualche linea editoriale, ma alcuni non ti ascolteranno e altri non ti avranno nemmeno letto (non per cattiva volontà).
- Per quello ci stanno gli admin con i loro strumenti, anche disciplinari. Poi uno può continuare a suo rischio e pericolo. -- SERGIO (aka the Blackcat) 17:31, 22 mar 2017 (CET)
- f.c. Sergio, mi riferisco ovviamente a punti di vista rilevanti. Dove ho scritto di sancire l'ingiusto rilievo storiografico? Cosa sia il mainstream te lo dicono le fonti, non lo stabilisci tu. Per es. il mainstream su Hammurabi è la cronologia media. Le altre tre cronologie non le menzionamo? Tu stai proponendo una wikipedia-verità. Io voglio una wp che illustri il dibattito storiografico, se rilevante.
- Il punto di vista di Gianfranco lo rispetto e lo discuto. Quando quello che ha scritto diventerà un sesto pilastro accetterò i blocchi che adombri. pequod Ƿƿ 19:48, 22 mar 2017 (CET)
- [↓↑ fuori crono] Scusa Pequod, ma non ho proprio idea di dove tu voglia andare a parare:
- Al di là delle sempre utili raccomandazioni sul punto di vista neutrale e dell'uso delle fonti, tornando nel merito della questione, finora non mi pare si sia dimostrato una palese e conclamata manipolazione sull'uso delle fonti da parte del segnalato ma in ogni caso, come suggerito anche sopra, si può anche continuare la discussione nelle pagine di discussione delle voci "incriminate". Quello che trovo invece del tutto intollerabile è che un gruppo esterno a Wikipedia, per fini commerciali o ideologici non so, diffami ed attacchi personalmente degli Utenti che lavorano per il Progetto, per quanto dobbiamo presumere fino a prova contraria, in WP:BUONA FEDE. Oggi sta capitando con un blog di un collettivo letterario, ma un domani potrebbe arrivare da qualcun altro di più influente: Wikipedia sta diventando sempre più visibile ed importante nella vita di tutti, e a questo genere di azioni proditorie che minano nel profondo la missione, l'indipendenza e la neutralità del nostro Progetto si deve rispondere secondo me con estrema fermezza.--Nungalpiriggal (msg) 07:46, 22 mar 2017 (CET)
- mi scuso con Presbite per un intervento quasi OT e i colleghi che mi hanno preceduto, i quali posseggono conoscenze e proprietà di linguaggio a me ignoti, ahimè... ho fatto uno sforzo disumano e ho letto una delle voci incriminate... non ci crederete ma del bombardamento di Zara non me ne fregava nulla prima e non è che adesso mi interessi chissà che... è un brutto episodio tra i mille mila che chi sono succeduti durante quella carneficina conosciuta come seconda guerra mondiale... ora, devo dire che è scritta bene, io non mi avvicinerei neanche lontanamente alla cura del dettaglio, ed è ben fontata... perfino troppo se posso dire una sciocchezza... eppure è monca... non ho capito se Tito fosse il comandante in capo delle truppre di Vega (quelle di Goldrake per capirci) catapultate lì solo perché gli italiani gli stavano sulle scatole, oppure agisse anche per motivi militari (e far bombardare un territorio italiano era una buona idea)... chessò al maresciallo le linguine una volta andarano di traverso e da allora viveva con un odio inveterato verso noiatri... insomma non si sa niente del punto di vista jugoslavo (e croato moderno)... che non è secondario, visto che non siamo la wikipedia italiana, ma in lingua italiana... poi non mi spiego come un maresciallo comunista fosse così amato dagli anglo-americani, al punto che pare fossero ai suoi comandi... immagino, senza avere uno straccio di fonte, che un tizio molto vicino a Stalin, non proprio l'alleato più amato a Washington e Londra, non fosse assecondato e unico responsabile della tragedia... forse che anche altri avessero qualche interesse ad azzerare la presenza italica oltre Adriatico? boh... non è per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte... piuttosto per far capire i fatti e questa voce non mi fa capire quasi nulla, se non che Tito era un pessimo soggetto... questo non vuol dire che Presbite abbia falsificato nulla, io non ci credo trattandosi di un utente intellegente che mai cadrebbe su una buccia di banana così ridicola... vuol solo dire che la montagna di fonti rare o uniche reperite servono solo a riempire di note e a far dimenticare altre parti che non vengono proprio trattate (sono scomode?)... quindi non trovo per niente infondata la lunga dissertazione di Gianfranco... ecco mi piacerebbe che l'utente si impegnasse a rendere meno smaccatamente POV questo genere di voci, stante la conoscenza che ha dell'argomento... sempre che ci si senta wikipediani prima che qualsiasi cosa d'altro... --torsolo 08:51, 22 mar 2017 (CET)
- Ho la stessa impressione di Torsolo, e per questo non aggiungerei molto a quanto scritto da Gianfranco, che abbastanza lucidamente ha descritto la situazione. Non me ne voglia Pequod, ma la questione del mainstream in generale può anche essere affrontata altrove, qui esiste un insieme di condizioni per cui l'invito a Presbite ad attenersi a fonti molto più generaliste e accessibili è giustificato e desiderabile. Faccio notare che si è bisticciato su fonti edite in altra lingua, su presunte traduzioni e sulla capacità o meno di coglierne il senso, su testi che sono recenti tesi di laurea.. ecc. In un quadro in cui è facile riscontrare problemi di " ingiusto rilievo, Wikiquette, fonti, DANNEGGIARE e ancora altre policy formali e di buon senso; il tutto in contesto di precedenti e di esperienza wikipediana. Insomma argomenti da terminazione rapida". Consapevoli che non è accettabile farci dettare una agenda da gruppi esterni, ma senza chiuderci in una difesa senza condizioni. Un atto di fiducia a Presbite, quindi, ma a determinate e precise richieste di uso di fonti limitato a quelle più autorevoli e accessibili e aderenza alle policy sul comportamento. --Yuмa (msg) 09:07, 22 mar 2017 (CET)
- Condivido gli ultimi due interventi di Yuma, l'impressione di Torsolo e l'auspicio di Gianfranco. Anche lo scetticismo di Pequod, se ci può essere utile a tenere alta la guardia. --Retaggio (msg) 09:56, 22 mar 2017 (CET)
- Piccola nota su quanto ha detto Torsolo: è buffo, ma leggendo la voce io ho avuto un'impressione esattamente opposta alla tua, cioè che a volte la narrazione tende a uscire dal tema "bombardamenti di Zara" per trattate di questioni collaterali che ben meriterebbero di essere analizzate in altri luoghi. Indubbiamente sapere chi era Tito, perché stava conducendo una campagna militare contro gli italiani in Dalmazia e perché gli anglo-americani lo appoggiassero con azioni belliche di vario tipo tra cui i bombardamenti aerei sono temi la cui conoscenza aiuta la comprensione della voce Bombardamenti di Zara; altrettanto indubbiamente, però, questi sono temi trattati (che devono essere trattati) nella voce Josip Broz Tito (e/o Fronte jugoslavo (1941-1945), Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia etc etc) da richiamare in Bombardamenti di Zara tramite gli appropriati wikilink, "vedi anche" e "voci correlate", rispettando il fatto che Wikipedia si basa sul concetto di ipertesto. Bisogna tenere conto che un lettore può capitare sulla voce Bombardamenti di Zara senza essere passato per la voce Josip Broz Tito, ma senza necessità di rispiegare a ogni pié sospinto le solite cose; non è necessario dedicare un paragrafo alla trattazione delle proprietà fisiche dell'acqua nella voce Mare, basta e avanza il wikilink Acqua.
- Sulla questione più generale sollevata da Gianfranco e Pequod: è un tema interessante che indubbiamente va discusso e approfondito (magari in un luogo più indicato). Un mio piccolo contributo al dibattito: nei ragionamenti mi pare (magari sbaglio) che si tenda a dare per scontato che esista sempre un "mainstream" di cui dar conto nelle voci, presunzione che secondo me non è valida per un numero significativo (molto significativo) di casi, soprattutto in ambito storico. Sfrutto l'esempio della voce Bombardamenti di Zara: si è teso a rimproverare il fatto che si siano utilizzate solo fonti italiane ignorando il punto di vista jugoslavo, tuttavia si fa notare in voce che "Per decenni in Jugoslavia dell'argomento non si parlò", e che solo "Nel 2006 è stato pubblicato in Croazia il più ampio studio sulla questione"; in diversi casi le fonti "secondarie" (nel senso "di secondaria importanza") sono le uniche disponibili: o si stabilisce che in questi casi la voce di Wikipedia non può essere scritta (principio che a me pare assurdo), o non si può che accettare che alcune voci di argomenti "di nicchia" (ma comunque di rilievo enciclopedico) siano basate su di esse. --Franz van Lanzee (msg) 12:31, 22 mar 2017 (CET)
- Un conto è non trattare del tutto un punto (chi era e l'influenza di Tito sugli alleati), un conto è
glissare del tutto sul puntotrattarlo brevemente. Una voce dovrebbe essere autocontenuta e se lo si accusa di genocidio, mi pare minimo minimo che si spieghi anche come avrebbe avuto questa influenza.--Moroboshi scrivimi 12:57, 22 mar 2017 (CET)- Non capisco la differenza di gravità tra "non trattare del tutto un punto" e "glissare del tutto sul punto"; http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/glissare/ --Franz van Lanzee (msg) 13:03, 22 mar 2017 (CET)
- faccio uno sforzo ancor più estremo del precedente e provo a risponderti... non ho l'ardire di parlare oggettivamente di cosa un lettore trae da quella voce... se a te una veloce lettura (tipica di chi da una sbirciata) fornisce cosi tante informazioni, hai la mia più profonda stima... personalmente se in una voce si fa intendere la brutalità di un soggetto (uno qualsiasi neh) mi aspetto un qualcosina in più del mero rimando ad un'altra voce... pazienza, me ne farò una ragione... d'altronde come detto della questione ho letto oggi e non credo mai più nel futuro... quindi si può anche fare a meno della mia opinione... su altri aspetti magari uno sforzo per capire il msg lo si può fare... se si vuole... adios... --torsolo 13:41, 22 mar 2017 (CET)
- [@ Franz van Lanzee] giusto un appunto: se le fonti disponibili sono "secondarie", nel senso da te introdotto, allora forse la voce non andrebbe innanzitutto sviluppata in un'"estensione" e secondo modalità che la rendono molto vicina a un saggio, se non a una ricerca originale (anche per l'uso di memorialistica e fonti primarie). Se questo accade in un ambito particolarmente dibattuto o sensibile a POV di vario genere e la voce viene sviluppata principalmente da un singolo o da pochi utenti, la cosa è ancora più seria, perché un saggio per definizione è scritto secondo il WP:POV dell'autore. Uno dei motivi per cui il discorso di Pequod non mi convince del tutto, perché ogni voce rischierebbe di diventare in buona parte, se non altro quantitativamente, "meta", trattando della trattazione del suo argomento (scusate l'epifora). In sostanza se io leggo una voce simile devo banalmente trovarci i fatti di cui tratta, primariamente. Certo ci va un minimo di contesto ragionato eccetera, ma non può essere costituita dai perché fino a tot anni fa non si sapeva una cosa o se ne diceva un'altra e via cantando, o chi ha detto cosa e pensato come al riguardo, altrimenti diventa la voce "I bombardamenti di Zara nella storiografia (+aggettivo vario, volendo)". Altre voci soffrono già evidentemente di un'impostazione simile. Ho capito che lo spazio non si paga, ma a quanto pare la cosa certe volte può risultare controproducente.--Shivanarayana (msg) 14:09, 22 mar 2017 (CET)
- faccio uno sforzo ancor più estremo del precedente e provo a risponderti... non ho l'ardire di parlare oggettivamente di cosa un lettore trae da quella voce... se a te una veloce lettura (tipica di chi da una sbirciata) fornisce cosi tante informazioni, hai la mia più profonda stima... personalmente se in una voce si fa intendere la brutalità di un soggetto (uno qualsiasi neh) mi aspetto un qualcosina in più del mero rimando ad un'altra voce... pazienza, me ne farò una ragione... d'altronde come detto della questione ho letto oggi e non credo mai più nel futuro... quindi si può anche fare a meno della mia opinione... su altri aspetti magari uno sforzo per capire il msg lo si può fare... se si vuole... adios... --torsolo 13:41, 22 mar 2017 (CET)
- Non capisco la differenza di gravità tra "non trattare del tutto un punto" e "glissare del tutto sul punto"; http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/glissare/ --Franz van Lanzee (msg) 13:03, 22 mar 2017 (CET)
- Un conto è non trattare del tutto un punto (chi era e l'influenza di Tito sugli alleati), un conto è
- Condivido gli ultimi due interventi di Yuma, l'impressione di Torsolo e l'auspicio di Gianfranco. Anche lo scetticismo di Pequod, se ci può essere utile a tenere alta la guardia. --Retaggio (msg) 09:56, 22 mar 2017 (CET)
- Ho la stessa impressione di Torsolo, e per questo non aggiungerei molto a quanto scritto da Gianfranco, che abbastanza lucidamente ha descritto la situazione. Non me ne voglia Pequod, ma la questione del mainstream in generale può anche essere affrontata altrove, qui esiste un insieme di condizioni per cui l'invito a Presbite ad attenersi a fonti molto più generaliste e accessibili è giustificato e desiderabile. Faccio notare che si è bisticciato su fonti edite in altra lingua, su presunte traduzioni e sulla capacità o meno di coglierne il senso, su testi che sono recenti tesi di laurea.. ecc. In un quadro in cui è facile riscontrare problemi di " ingiusto rilievo, Wikiquette, fonti, DANNEGGIARE e ancora altre policy formali e di buon senso; il tutto in contesto di precedenti e di esperienza wikipediana. Insomma argomenti da terminazione rapida". Consapevoli che non è accettabile farci dettare una agenda da gruppi esterni, ma senza chiuderci in una difesa senza condizioni. Un atto di fiducia a Presbite, quindi, ma a determinate e precise richieste di uso di fonti limitato a quelle più autorevoli e accessibili e aderenza alle policy sul comportamento. --Yuмa (msg) 09:07, 22 mar 2017 (CET)
- mi scuso con Presbite per un intervento quasi OT e i colleghi che mi hanno preceduto, i quali posseggono conoscenze e proprietà di linguaggio a me ignoti, ahimè... ho fatto uno sforzo disumano e ho letto una delle voci incriminate... non ci crederete ma del bombardamento di Zara non me ne fregava nulla prima e non è che adesso mi interessi chissà che... è un brutto episodio tra i mille mila che chi sono succeduti durante quella carneficina conosciuta come seconda guerra mondiale... ora, devo dire che è scritta bene, io non mi avvicinerei neanche lontanamente alla cura del dettaglio, ed è ben fontata... perfino troppo se posso dire una sciocchezza... eppure è monca... non ho capito se Tito fosse il comandante in capo delle truppre di Vega (quelle di Goldrake per capirci) catapultate lì solo perché gli italiani gli stavano sulle scatole, oppure agisse anche per motivi militari (e far bombardare un territorio italiano era una buona idea)... chessò al maresciallo le linguine una volta andarano di traverso e da allora viveva con un odio inveterato verso noiatri... insomma non si sa niente del punto di vista jugoslavo (e croato moderno)... che non è secondario, visto che non siamo la wikipedia italiana, ma in lingua italiana... poi non mi spiego come un maresciallo comunista fosse così amato dagli anglo-americani, al punto che pare fossero ai suoi comandi... immagino, senza avere uno straccio di fonte, che un tizio molto vicino a Stalin, non proprio l'alleato più amato a Washington e Londra, non fosse assecondato e unico responsabile della tragedia... forse che anche altri avessero qualche interesse ad azzerare la presenza italica oltre Adriatico? boh... non è per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte... piuttosto per far capire i fatti e questa voce non mi fa capire quasi nulla, se non che Tito era un pessimo soggetto... questo non vuol dire che Presbite abbia falsificato nulla, io non ci credo trattandosi di un utente intellegente che mai cadrebbe su una buccia di banana così ridicola... vuol solo dire che la montagna di fonti rare o uniche reperite servono solo a riempire di note e a far dimenticare altre parti che non vengono proprio trattate (sono scomode?)... quindi non trovo per niente infondata la lunga dissertazione di Gianfranco... ecco mi piacerebbe che l'utente si impegnasse a rendere meno smaccatamente POV questo genere di voci, stante la conoscenza che ha dell'argomento... sempre che ci si senta wikipediani prima che qualsiasi cosa d'altro... --torsolo 08:51, 22 mar 2017 (CET)
A certa complessità non si può sfuggire. La datazione di Hammurabi è legata all'interpretazione di una fonte primaria che menziona un dato fenomeno astrologico, il quale però ha diverse datazione possibili. Questi 'sfasi' cronologici sono "immanenti" alla voce.
Per quanto riguarda il nostro cluster moderno, non dico di interpolare la narrazione con il dibattito storiografico, ma di produrre un'informazione enciclopedica al pari dei meri fatti. È possibile che ciò accada nell'incipit e in una sezione distinta in calce. Gli equilibri immaginabili possono essere diversi da voce a voce. Il rischio di ritirarsi dalla profondità è di fare l'opposto di quello che vorremmo, producendo testi che inducono un punto di vista per semplificazione (tipo Tito era un cattivone insensato e un Visitor, a conti fatti). pequod Ƿƿ 14:42, 22 mar 2017 (CET)
- NB appena scritto ho pensato che è il caso di cassettare la parte meta e/o trasferirla in discussione a parte, siamo pur sempre in una UP, dedicata a valutare il comportamento di un utente, invito a farlo.--Shivanarayana (msg) 14:45, 22 mar 2017 (CET)
Incidenti di Spalato
Ricordo che stiamo parlando di una voce così considerata da Raoul Pupo: «Sull’Enciclopedia libera ci sono anche voci ben fatte. Ne cito una per tutte, quella relativa agli “Incidenti di Spalato” del 1920. La trovo fatta benissimo e per me è un modello di voce enciclopedica». Nicoletta Bourbaki invece la pensa in modo diametralmente opposto accusandomi sostanzialmente di quanto segue:
- Non aver inquadrato la voce alla luce della fonte Silvestri.
- La voce è stata vetrinata il 25 giugno 2009. La fonte Silvestri non esisteva in bibliografia. Perché all'epoca non era disponibile in internet in formato .pdf, ed era di difficile reperibilità, essendo apparsa in un numero del 1969 della rivista "Il movimento di liberazione in Italia" che non ero riuscito a procurarmi (io sono uso acquistare le fonti, non avendo tempo di andare in biblioteca).
- Ma non mi ero più di tanto preoccupato di questa mancanza. L'articolo di Silvestri era dedicato alla relazione dell'ammiraglio Andrews sull'incidente, che però avevo poturo inquadrare così: "Una successiva inchiesta alleata stabilì però che le responsabilità dell'incidente di Spalato erano da attribuirsi ai marinai italiani, che avevano provocato la folla". Questa era infatti la ricostruzione che avevo trovato in un libro di Milica Kacin Wohinz, che a sua volta riprendeva quanto scritto da Lavo Čermelj. Quindi era tutto a posto: la colpa degli incidenti era degli italiani. La stessa identica cosa era pure scritta dallo stesso Silvestri in un libro del 1959 che io già possedevo ("Dalla redenzione al fascismo: Trieste 1918-1922"), per cui ho ritenuto che tutto fosse a posto così.
- A metà maggio del 2014 (cinque anni dopo) gironzolando su eBay trovo in vendita proprio il numero de "Il movimento di liberazione in Italia" coll'articolo di Silvestri sulla relazione di Andrews. Lo compro e con mia grandissima sorpresa leggo che non è vero che Andrews dava la colpa agli italiani, anzi: ad un certo punto stigmatizzava Čermelj per aver propagandato sostanzialmente una notizia falsa. Andrews non dà la colpa agli italiani per nulla. Se qualcuno leggerà le memorie di Menini del 1925 noterà che praticamente Menini e Andrews dicono la stessa cosa. Aggiungo che pochissimo tempo dopo apparve uno studio di Valentina Petaros Jeromela (adesso presente in bibliografia), che portava un nuovo elemento: una relazione di parte italiana sugli incidenti di Spalato coeva ai fatti esiste (a differenza di quanto pensa TBPJMR sulla scorta di Silvestri, che in ciò sbaglia)!
- Di conseguenza, la prima cosa che ho pensato di inserire nella voce è tutto ciò, con un edit del 26 maggio 2014.
- Mi si accusa di non aver mai parlato - come fa Silvestri - di Nitti. Vero: d'altro canto non ho nemmeno mai parlato di Orlando o di Sonnino. Non ho mai nemmeno citato uno dei vari governanti jugoslavi dell'epoca. E - aggiungo io - della conferenza della pace di Parigi ho parlato in tre righe e mezzo, rimandando al link. D'altro canto, questa è una voce sugli Incidenti di Spalato all'interno di un'enciclopedia che con i dovuti link (nella voce ce ne sono più di un centinaio) dà la possibilità di spaziare in lungo e in largo: non è di certo - e non può essere - un saggio di storia dei rapporti italo-jugoslavi.
- Aver citato i fatti di Traù in maniera parziale
- A differenza di quanto scrive TBPJMR, la ricostruzione dei fatti di Traù non è tratta dal libro di Monzali, ma da quello di Menini (si vedano le note 40, 41 e 42). Devo anche aggiungere che sui fatti di Traù esiste una relazione ufficiale coeva, pubblicata nel secondo volume (documenti) dell'opera di Luigi Emilio Longo "L'esercito italiano e la questione fiumana 1918-1921" (Ufficio Storico dell'Esercito, 1996). Sia le memorie di Menini che questa relazione la raccontano praticamente nello stesso modo. Se si vuole, posso aggiungere in nota anche questo testo.
- Aver scritto che la relazione di Andrews "ricalcò sostanzialmente" le memorie di Menini, invece di aver scritto "Collima in molte parti"
- E' vero: ho scritto "ricalcò sostanzialmente". Ma in realtà non ho scritto solo così: ho scritto "ricalcò sostanzialmente la ricostruzione di parte italiana, con qualche piccola differenza". E poi ho citato le differenze più importanti. Ma non ho il minimissimo problema a scrivere "collima in molte parti".--Presbite (msg) 07:10, 27 mar 2017 (CEST)
Proposta di chiusura
Dato che mi sembra che di tempo per portare eventuali prove del taroccamento di fonti ce ne sia stato a sufficienza, propongo [@ gianfranco][@ pequod][@ Shivanarayana] di chiudere la procedura, senza altri commenti sul segnalato [@ Presbite], fino a questo momento mi ero astenuto dall'intervenire soprattutto considerando che gli interventi nel campo Seconda Guerra Mondiale - Fronte Orientale italiano rischiano, per usare un'esperessione non troppo pesante, di farti immergere nel guano fino al sombrero senza possibilità di salvezza. A parte gli scherzi ritengo che gli interventi sia di gianfranco sia di pequod (anche se contraddittori fra loro) siano molto signifcativi, soprattutto per far capire al segnalato la via su cui può continuare la collaborazione, prescindendo dal mainstream sull'argomento che, ad oggi, non mi sembra consolidato.--Klaudio (parla) 09:54, 27 mar 2017 (CEST)
- No, dobbiamo finire di verificare gli addebiti. Niente ci spinge a chiudere prima di aver concluso. Quanto meno tutto ciò che è stato segnalato finora. pequod Ƿƿ 11:03, 27 mar 2017 (CEST)
- Ok. Ma chi si occupa di limitare il flooding? Sta diventando la pdc con più sezioni a cazzo della storia di Wikipedia. --Yuмa (msg) 11:14, 27 mar 2017 (CEST)
- un primo passo per limitare il flooding è rollbaccare al volo [@ Presbite] finché non si degna di discutere nel merito, e cioè chiarire se è sua intenzione rinunciare a fonti su cui (ormai WP è cresciuta) non abbiamo una voce. Tutte meritorie le iniziative delle associazioni locali (ma non ditelo al gruppo esterno, lasciateli cianciare a vuoto ancora un po'), ma non sono fonti per WP. Punto. Se Presbite continua per la sua strada, a rispondere vastamente a tutt'altro malgrado sia ben grave ciò che gli si è detto, aggiungeremo il write-only alle criticità già rilevate. Diamoci un paio di giorni di silenzio, poi o Presbite ci avrà spiegato perché potremo fare affidamento sulla cessazione collaborativa di questo stillicidio di rogne, oppure si passerà alla cessazione non collaborativa.
Conosco [@ Pequod76] come un utente di delicata sensibilità. Per questo l'insistenza di qui sopra, con la piega giustizialista che involontariamente acquisisce e che ai suoi modi davvero non appartiene, imho è da considerarsi semplicemente una sortita infelice di quelle che una volta ogni tanto possono scappare a tutti. Del resto non è che posso mettermi a ricordargli di aver appena bloccato un altro utente storico proprio per aver partecipato "intensamente" a procedure comunitarie "contro" antagonisti dialettici di qui e di fuori. RNR. -- g · ℵ (msg) 11:45, 27 mar 2017 (CEST)- Scusa Gianfranco, che significa "discutere nel merito"? Qui mi si dice che ho manipolato delle fonti. Ed io ho risposto su ogni singolo addebito che mi è stato fatto. Mi dilungo? E che ti devo dire: che le questioni relative alle manipolazioni si risolvono con un "sì" o con un "no"? Le accuse che mi sono rivolte non sono mica contenute in due righe. Permettimi di rispondere nello stesso modo. Che significa poi "rinunciare a fonti su cui non abbiamo una voce"? Forse intendevi l'opposto, e cioè "rinuciare a voci su cui non abbiamo una fonte"? Ciò che mi si è detto - tu dici - è "ben grave". Ma allora torniamo all'inizio: l'accusa più grave è quella della manipolazione, io credo. E su tutti gli esempi fatti io ho risposto, io credo. Sul resto (strategie discorsive ecc.) devo intervenire, oppure dopo mi becco ancora di quello che risponde approfondendo nuovi paragrafi o roba del genere?--Presbite (msg) 11:57, 27 mar 2017 (CEST)
- hai letto la parte del mio intervento precedente che riguarda la qualità delle fonti utilizzate e la "marginalità" degli argomenti rispetto aa ciò che in dottrina si considera contenuto consolidato? -- g · ℵ (msg) 12:04, 27 mar 2017 (CEST)
- Ho letto. Ma qui stiamo parlando di tre voci su oltre 140 che io ho scritto iniziando da zero o ho riscritto completamente. Gli addebiti mi vengono fatti su:
- Eccidio di Porzus: tema sul quale esiste oramai una bibliografia amplissima. Quindi direi che qui il problema non è quello della "marginalità" dell'argomento, bensì dell'individuazione del mainstream. Cosa che ritengo sia stata adeguatamente rispettata, dando il giusto peso a tutte le interpretazioni. Mentre le accuse di manipolazioni che mi sono state fatte (su una fonte, relativamente al fatto che Dimitrov abbia o non abbia inserito la Venezia Giulia la zona di spettanza del Partico Comunistsa Sloveno) sono - quelle sì! - del tutto marginali.
- Incidenti di Spalato: voce sicuramente su un episodio un tempo assai oscuro e - a prima vista - marginale. Sul quale però esiste già una discreta letteratura. Che verte sulla descrizione del fatto e sul suo inserimento all'interno della catena di eventi che ha portato all'incendio del Narodni dom di Trieste che fu addirittura - come scrisse De Felice - l'atto fondativo dello Squadrismo. All'epoca gli Incidenti di Spalato furono un episodio che causò delle querelle diplomatiche. Mi pareva interessante - e mi pare tuttora - che esista una voce nella nostra enciclopedia. Che è basata sulla lettura di tutte le fonti disponibili (per lo meno: su quelle che ho trovato io), addirittura integrate nel tempo con altre fonti recuperate o uscite successivamente. Voce che - come avrai notato - è addirittura lodata come "fatta benissimo" da uno storico accademico. E non da uno qualunque: da quello più importante e noto di tutti - qui in Italia - sul tema "confine orientale e dintorni".
- Bombardamenti di Zara: questa di certo è la voce più migliorabile. D'altro canto, la minestra l'ho fatta con gli ingredienti a disposizione. Cioè con le fonti all'epoca a me note. Adesso pare che stia per uscire un libro "definitivo" di Siniša Klarica. Lo sto aspettando, ma nel frattempo ho inserito vari pezzi della sua intervista del 2016 in NS0.--Presbite (msg) 12:32, 27 mar 2017 (CEST)
- Ho letto. Ma qui stiamo parlando di tre voci su oltre 140 che io ho scritto iniziando da zero o ho riscritto completamente. Gli addebiti mi vengono fatti su:
- hai letto la parte del mio intervento precedente che riguarda la qualità delle fonti utilizzate e la "marginalità" degli argomenti rispetto aa ciò che in dottrina si considera contenuto consolidato? -- g · ℵ (msg) 12:04, 27 mar 2017 (CEST)
- Scusa Gianfranco, che significa "discutere nel merito"? Qui mi si dice che ho manipolato delle fonti. Ed io ho risposto su ogni singolo addebito che mi è stato fatto. Mi dilungo? E che ti devo dire: che le questioni relative alle manipolazioni si risolvono con un "sì" o con un "no"? Le accuse che mi sono rivolte non sono mica contenute in due righe. Permettimi di rispondere nello stesso modo. Che significa poi "rinunciare a fonti su cui non abbiamo una voce"? Forse intendevi l'opposto, e cioè "rinuciare a voci su cui non abbiamo una fonte"? Ciò che mi si è detto - tu dici - è "ben grave". Ma allora torniamo all'inizio: l'accusa più grave è quella della manipolazione, io credo. E su tutti gli esempi fatti io ho risposto, io credo. Sul resto (strategie discorsive ecc.) devo intervenire, oppure dopo mi becco ancora di quello che risponde approfondendo nuovi paragrafi o roba del genere?--Presbite (msg) 11:57, 27 mar 2017 (CEST)
- un primo passo per limitare il flooding è rollbaccare al volo [@ Presbite] finché non si degna di discutere nel merito, e cioè chiarire se è sua intenzione rinunciare a fonti su cui (ormai WP è cresciuta) non abbiamo una voce. Tutte meritorie le iniziative delle associazioni locali (ma non ditelo al gruppo esterno, lasciateli cianciare a vuoto ancora un po'), ma non sono fonti per WP. Punto. Se Presbite continua per la sua strada, a rispondere vastamente a tutt'altro malgrado sia ben grave ciò che gli si è detto, aggiungeremo il write-only alle criticità già rilevate. Diamoci un paio di giorni di silenzio, poi o Presbite ci avrà spiegato perché potremo fare affidamento sulla cessazione collaborativa di questo stillicidio di rogne, oppure si passerà alla cessazione non collaborativa.
- Ok. Ma chi si occupa di limitare il flooding? Sta diventando la pdc con più sezioni a cazzo della storia di Wikipedia. --Yuмa (msg) 11:14, 27 mar 2017 (CEST)
Fonti in lingue straniere
Scusate se non ho avuto modo di approfondire ulteriormente quanto avevo segnalato in precedenza circa la voce Bombardamenti di Zara, però prima della chiusura gradirei una risposta riguardo a una delle questioni che avevo posto, che a me sembra di non secondaria importanza per la stesura delle voci.
Mi autocito:
Presbite inserisce spesso in bibliografia fonti storiografiche di autori sloveni e croati, ma vista la sua pressoché nulla conoscenza di queste due lingue, mi chiedo in che misura e in che modo poi le usi per scrivere e modificare le voci. (…) Quindi mi e vi chiedo: come valuta la comunità l'utilizzo di fonti scritte in lingue che non si conoscono? È un non-problema, come mi ha spesso risposto Presbite, fintanto che non si trovano informazioni sbagliate in NS0, oppure è lecito aspettarsi che si utilizzino e citino solo fonti che si è in grado di leggere e di capire nella loro interezza?
Stiamo parlando di due lingue flessive che non si possono tradurre con i traduttori automatici, a meno che non si vogliano ottenere questo tipo di risultati. Io sono (quasi?) certa che senza il traduttore di google Presbite non sia in grado di capirle neanche lontanamente, ma a me su questo punto non ha mai risposto chiaramente. (Sia chiaro che quest’ultimo diff non è problematico in sé, perché si tratta di un errore che è indubbiamente di poco conto, ma è indicativo del livello di conoscenza che quest’utenza ha della lingua in questione.)
Va bene così? Gli utenti di wikipedia hanno la facoltà di citare fonti che non sono in grado di leggere? Oppure ci si aspetta che per ogni utente X che cita per esempio dal cinese senza saperlo leggere, ci sia un altro utente Y che controlla le sue “traduzioni” ex post? Grazie in anticipo per la risposta. --Albaper (msg) 10:40, 27 mar 2017 (CEST)
- Rispondo velocemente su questo punto. Esternamente a qua s'è detto che io inserisco fonti slovene e croate manipolandole continuamente. Tanto non c'è nessuno che va a controllarle e quindi ho fatto sfracelli. Ebbene: la cosa non è vera. E ovviamente se qualcuno qua - come Albaper, che parla sloveno e croato e che ha specificamente analizzato i miei edit sotto l'aspetto della corretta traduzione - lo dimostra, sono prontissimo a riconoscerlo.
- Adesso analizziamo i due errori che mi vengono attribuiti da Albaper.
- Il primo è una mia non corretta interpretazione di una fonte slovena. Dove siamo? In una talk di una voce. Quindi di che stiamo parlando?
- Fra parentesi, sarebbe il caso di ricordare che siamo in una voce dedicata ad un sacerdote sloveno che ho riscritto quasi completamente, portandola da 3.154 a 8.321 byte. Senza aver ricevuto nessun rilievo da parte di Albaper, che pure ha controllato tutti i miei edit. E quindi ripeto: di che stiamo parlando?
- Sempre fra parentesi, è anche il caso di ricordare che si tratta dello stesso sacerdote che - sulla base della sua superiore conoscenza delle lingue - l'utente Albaper aveva accusato di essere un delatore al servizio dei collaborazionisti dei nazisti. Notizia totalmente falsa e nemmeno fontata da Albaper, visto che questa era la ricostruzione che fu imposta dal regime di Tito, completamente revisionata da più di vent'anni, scagionando il prete che ora è considerato da tutte le fonti un innocente. Cosa che infatti oggi la voce - da me revisionata - dice apertamente. E la voce adesso presenta tredici note, di cui undici tratte da fonti slovene da me recuperate. Tutte googolabili. Quindi se le avessi stravolte o manipolate sarebbe facilissimo dimostrarlo per ciascuno che parli la lingua slovena. Si clicca, si legge, si confronta con la voce, si segnala la manipolazione. Invece non mi è stato detto nulla di nulla. Nessuna manipolazione rilevata. Nessuna falsificazione delle fonti.
- Il secondo edit è invece questo. Questa volta in effetti è in NS0: ho scritto Brdicih (al locativo) invece di Brdci, al nominativo. Per fortuna che circa due ore dopo questo mio errore, Albaper mi ha corretto. Chiedo ancora una volta scusa per questo errore, effettuato due anni e tre mesi fa.
- Resto ovviamente a disposizione per spiegare ogni altro edit da me fatto in NS0, tratto da fonti slovene e croate.--Presbite (msg) 11:20, 27 mar 2017 (CEST)
- (Pluriconflittato): @Albapaper: :Precisazione, può capitare di tradurre una voce (per esempio da en.wiki) in cui siano citate fonti in una terza lingua che non si è in grado di leggere (in questo caso si applica la buona fede nei confronti dell'inseritore originale del riferimento - se possibile è sicuramente consigliabile cercare una fonte che si sia in grado di leggere, ma non sempre è possibile). Nel caso si inserisca direttamente la fonte, direi che il saperla leggere e comprendere sia obbligatorio.
- @Presbite: Una risposta secca (sì oppure no) a "parli e sei in grado di comprendere le fonti in lingua slovena e croata che citi" si può avere ?--Moroboshi scrivimi 11:27, 27 mar 2017 (CEST)
- Studio croato da qualche anno. In modo tale da poterlo leggere, sia pure molto lentamente. Non parlo lo sloveno. Uso Google translate. Sia per lo sloveno che per il croato, in caso di dubbi mi faccio aiutare da alcune persone appartenenti alla minoranza italiana locale, che gentilmente si prestano. Ma ripeto: se gli esempi di mie manipolazioni o falsificazioni di fonte slovene e croate sono quelle indicate da Albaper, allora di che stiamo parlando? Si vedano le mie risposte puntuali qui sopra e poi eventualmente si tirino fuori degli altri esempi. Perché se non fosse stato per i miei interventi nelle voci, qui in itWiki troveremmo scritto che Lado Piščanc era un delatore filonazista. Come aveva scritto Albaper in NS0. Senza fonte. E lì non bisognava nemmeno essere tanto versati in lingua slovena, visto che googolando si trovano anche delle fonti in italiano].--Presbite (msg) 11:32, 27 mar 2017 (CEST)
- [@ @Moroboshi], quindi concordi con me che la questione si pone a monte (se non si capiscono, le fonti non si citano), e non a valle (è un problema solo se un altro utente dimostra che le fonti sono state manipolate a causa della mancata conoscenza della lingua)?--Albaper (msg) 11:45, 27 mar 2017 (CEST)
- IMHO una fonte è "capita" se la si è tradotta correttamente. Se non la si è tradotta correttamente, allora la si è manipolata. Qui - concretamente - mi si può tirar fuori una fonte da me manipolata?--Presbite (msg) 11:50, 27 mar 2017 (CEST)
- Presbite ha già spiegato ampiamente il suo umile punto di vista - qui e in altre occasioni - che riassumerei così: si possono citare fonti scritte in una qualsiasi lingua mondiale fintanto che un altro utente non si prende la briga di controllarle una a una, si accorge che sono state manipolate, apre una procedura di segnalazione, dimostra la manipolazione e chiede provvedimenti. Ho capito bene? Davvero funziona così?--Albaper (msg) 11:59, 27 mar 2017 (CEST)
- Non ho detto questo. Il mio umile punto di vista è che si possono citare in NS0 fonti scritte in una qualsiasi lingua mondiale, debitamente comprese nella loro traduzione italiana (cosa che è scritta nelle nostre regole, fra l'altro). Dopo di che, sto ancora aspettando che tu o qualcun altro mi dimostri una mia manipolazione in NS0 di una fonte slovena o croata, che non sia Brdcih invece di Brdci. O devo basarmi sul tuo ipse dixit?--Presbite (msg) 12:03, 27 mar 2017 (CEST) Si potrebbe risolvere la questione tagliando la testa al toro e obbligando tutti ad inserire il virgolettato in originale e il virgolettato della traduzione. Cosa che col tempo potrei fare per tutte le voci nelle quali ho usato fonti slovene (poche) o croate (molto di più).
- Gradirei davvero molto sentire l'opinione di qualche utente esperto. Grazie. --Albaper (msg) 12:09, 27 mar 2017 (CEST)
- Non ho detto questo. Il mio umile punto di vista è che si possono citare in NS0 fonti scritte in una qualsiasi lingua mondiale, debitamente comprese nella loro traduzione italiana (cosa che è scritta nelle nostre regole, fra l'altro). Dopo di che, sto ancora aspettando che tu o qualcun altro mi dimostri una mia manipolazione in NS0 di una fonte slovena o croata, che non sia Brdcih invece di Brdci. O devo basarmi sul tuo ipse dixit?--Presbite (msg) 12:03, 27 mar 2017 (CEST) Si potrebbe risolvere la questione tagliando la testa al toro e obbligando tutti ad inserire il virgolettato in originale e il virgolettato della traduzione. Cosa che col tempo potrei fare per tutte le voci nelle quali ho usato fonti slovene (poche) o croate (molto di più).
- Presbite ha già spiegato ampiamente il suo umile punto di vista - qui e in altre occasioni - che riassumerei così: si possono citare fonti scritte in una qualsiasi lingua mondiale fintanto che un altro utente non si prende la briga di controllarle una a una, si accorge che sono state manipolate, apre una procedura di segnalazione, dimostra la manipolazione e chiede provvedimenti. Ho capito bene? Davvero funziona così?--Albaper (msg) 11:59, 27 mar 2017 (CEST)
- IMHO una fonte è "capita" se la si è tradotta correttamente. Se non la si è tradotta correttamente, allora la si è manipolata. Qui - concretamente - mi si può tirar fuori una fonte da me manipolata?--Presbite (msg) 11:50, 27 mar 2017 (CEST)
- [@ @Moroboshi], quindi concordi con me che la questione si pone a monte (se non si capiscono, le fonti non si citano), e non a valle (è un problema solo se un altro utente dimostra che le fonti sono state manipolate a causa della mancata conoscenza della lingua)?--Albaper (msg) 11:45, 27 mar 2017 (CEST)
- Studio croato da qualche anno. In modo tale da poterlo leggere, sia pure molto lentamente. Non parlo lo sloveno. Uso Google translate. Sia per lo sloveno che per il croato, in caso di dubbi mi faccio aiutare da alcune persone appartenenti alla minoranza italiana locale, che gentilmente si prestano. Ma ripeto: se gli esempi di mie manipolazioni o falsificazioni di fonte slovene e croate sono quelle indicate da Albaper, allora di che stiamo parlando? Si vedano le mie risposte puntuali qui sopra e poi eventualmente si tirino fuori degli altri esempi. Perché se non fosse stato per i miei interventi nelle voci, qui in itWiki troveremmo scritto che Lado Piščanc era un delatore filonazista. Come aveva scritto Albaper in NS0. Senza fonte. E lì non bisognava nemmeno essere tanto versati in lingua slovena, visto che googolando si trovano anche delle fonti in italiano].--Presbite (msg) 11:32, 27 mar 2017 (CEST)
Se non vi fermate un attimo, diventa impossibile rispondere... c'è del torto in entrambe le posizioni. Ovviamente è preferibile non usare fonti in lingua che non si conosce approfonditamente. Né proporre fonti in lingua straniera se qui nessuno le capisce e può verificarle. Non è altrettanto ovvia la manipolazione, e dal punto di vista delle intenzioni mi convincono le scuse di Presbite e il fatto che uno dei due errori sia stato commesso presentando una fonte in discussionem quindi per discuterne, non apponendola in voce. Presbite: comunque sia, puoi evitare fonti croate d'ora in poi please? E in generale, possiamo evitare fonti non tradotte, se non indispensabili, se diventa complesso verificarne il reale significato da parte di utenti italofoni? Albaper: non mischiare le carte, si può dire che è stato un uso incauto, da parte di un utente che capisce parzialmente il croato, ma non vedo intento manipolatorio. --Yuмa (msg) 12:14, 27 mar 2017 (CEST)
- (conflittato) Chiedo scusa, [@ Yuma], mi sono espressa male. Non è mia intenzione accusare chicchessia di intenti manipolatori a priori. Il problema, secondo il mio punto di vista, è questo: se si usano testi che non si capiscono è molto più probabile che si commettano errori anche gravi nel citarli, seppure involontariamente. Va detto, tuttavia, che il confine orientale è un contesto internazionale e non è possibile scriverne seriamente senza prendere in considerazione tutto il mainstream, che è dato congiuntamente dal lavoro degli studiosi italiani, sloveni, croati, possibilmente anche serbi. Ora mi taccio, grazie.--Albaper (msg) 12:47, 27 mar 2017 (CEST):
- (FC) [@ Albaper]. Qui stiamo parlando di tre voci: Incidenti di Spalato, Bombardamenti di Zara e Eccidio di Porzus. Sulla prima, che io sappia non esiste nessuna fonte croata, nessuna fonte slovena, nessuna fonte serba. Ovviamente sono prontissimo a procurarmela e a citarla, qualora tu me la indichi.Sulla seconda, ho citato in bibliografia le svariate fonti croate da me utilizzate. Sto ancora aspettando un esempio concreto di manipolazione delle stesse. Sulla terza, che io sappia non esiste nessuna fonte specifica slovena, nessuna fonte specifica croata, nessuna fonte specifica serba. Ad eccezione di uno studio di Gorazd Bajc, che in un inciso parla di Porzus. Ma anche qui sono disposto a procurarmi qualsiasi fonte aggiuntiva, a leggerla e a introdurla nella voce. Domanda: hai fonti da suggerire, per tutte e tre queste voci?--Presbite (msg) 12:54, 27 mar 2017 (CEST)
- (conflittato) Chiedo scusa, [@ Yuma], mi sono espressa male. Non è mia intenzione accusare chicchessia di intenti manipolatori a priori. Il problema, secondo il mio punto di vista, è questo: se si usano testi che non si capiscono è molto più probabile che si commettano errori anche gravi nel citarli, seppure involontariamente. Va detto, tuttavia, che il confine orientale è un contesto internazionale e non è possibile scriverne seriamente senza prendere in considerazione tutto il mainstream, che è dato congiuntamente dal lavoro degli studiosi italiani, sloveni, croati, possibilmente anche serbi. Ora mi taccio, grazie.--Albaper (msg) 12:47, 27 mar 2017 (CEST):
[@ Yuma]. Casomai eviterei le fonti slovene. Il croato - come ho già scritto - lo studio da tre anni e lo leggo discretamente. Oltre a ciò, sono sempre dell'idea che una soluzione è semplicissima: presento la citazione in originale in talk, la traduco, chiedo se qualcuno ha qualcosa da ridire (magari pingando Albaper, così abbiamo una tradzione DOC) e poi se non vengono sollevate obiezioni la uso in NS0.--Presbite (msg) 12:37, 27 mar 2017 (CEST)