Antioco di Siracusa
Antioco di Siracusa (Siracusa, 460 a.C. circa – ...), figlio di Senofane, è stato il primo storico della Sicilia greca; a lui si attribuiscono le prime opere che raccontano le vicende fondative e leggendarie della Sicilia e dell'Italia. È opinione diffusa e accettata il considerare che lo storico ateniese Tucidide, nello scrivere le più antiche notizie relative alle fondazioni della Sicilia nella sua Guerra del Peloponneso, abbia attinto alle opere di Antioco[1].
Le opere di Antioco
Sull'Italia
«Antioco figlio di Senofane scrisse sull'Italia le notizie più degne di fede e più vere derivanti dalle antiche tradizioni: questa terra, che ora si chiama Italia, anticamente la occupavano gli Enotri.»
In questa sua opera, lo scrittore siracusano analizza essenzialmente la parte più meridionale della penisola, parlando delle prime popolazioni che l'abitarono e delle colonie che i Greci vi fondarono. Narra la storia della Magna Grecia fino alla fondazione della colonia di Eraclea (434 a.C.). Interessante notare che Antioco collega nella sua opera la figura di Siculo, il condottiero del popolo dei Siculi (che egli fa risalire agli antichi Enotri), a Roma, asserendo che Siculo fosse un romano, poiché Roma stessa in principio era popolata da Siculi. La sua narrazione ha fatto nascere tra gli studiosi moderni il termine di "terza Roma", la più antica, dando così adito a tutta una serie di possibili implicazioni geografiche e politiche antiche che sono oggetto di grande interesse per gli storici.[3]
Sulla colonizzazione Antioco si soffermava ampiamente, fornendo dati che ancora oggi sono ritenuti fondamentali per lo studio di questo fenomeno[4]. Frequenti riferimenti all'opera di Antioco si trovano anche in Strabone e Dionigi di Alicarnasso[5].
Sulla Sicilia
Della sua Storia della Sicilia, dalle origini fino al 424 a.C., resta un solo frammento, mentre ben più ampie sono le citazioni del suo scritto Sull'Italia, dalle quali traspare che Antioco intendesse per "Italia" la Magna Grecia.
Note
- ^ L. Pearson, The Greek historians of the West. Timaeus and his predecessors, Atlanta, Georgia, 1988, pp. 11 ss.
- ^ Trad. in I frammenti di Antioco di Siracusa: introduzione, traduzione e commento, 2003, p. 49.
- ^ Cfr. Lorenzo Braccesi, Hesperìa: studi sulla grecità di occidente - Volume 3, 1993, p. 132; Atti del Congresso Storiografia locale e storiografia universale, 2001, p. 276.
- ^ D. Musti, Storia greca, Roma-Bari, Laterza, 1994, pp. 586-587.
- ^ I frammenti in FgrHist 555.
Bibliografia
- G. M. Columba, Antioco di Siracusa, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 9 luglio 2014.
- Antioco di Siracusa, Testimonianze e frammenti, a cura di I. Concordia, Youcanprint, Tricase (Lecce) 2016.
- C. Cuscunà, I frammenti di Antioco di Siracusa, Edizioni dell'Orso, Alessandria 2003.
- L. Pearson, The Greek historians of the West. Timaeus and his predecessors, Atlanta, Georgia, 1988.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Antioco di Siracusa, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antioco di Siracusa su LiberLiber, su liberliber.it.
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