Aachener Turn- und Sportverein Alemannia 1900

società calcistica tedesca

Template:Squadra calcistica L'Alemannia Aachen o Alemannia Aquisgrana è una società calcistica di Aquisgrana (in tedesco Aachen), città del Nord Reno-Westfalia, nella zona sud-occidentale della Germania.

Veterana della seconda divisione tedesca, l'Alemannia è ritornata in Bundesliga alla fine degli anni sessanta, ma dopo soli tre anni è retrocessa in seconda serie. Nella stagione 2005-2006 ha riconquistato la promozione in Bundesliga dopo molti anni in virtù del secondo posto ottenuto in seconda divisione.

Storia

Dalla fondazione alla Seconda guerra mondiale

Il club fu fondato il 16 dicembre 1900 da un gruppo di diciotto studenti di scuola superiore. Sapendo che un'altra squadra aveva già assunto il nome 1. FC Aachen, decisero di dare al club il nome FC Alemannia, dall'antico nome latino della Germania. La Prima guerra mondiale devastò il club: il numero di soci passò da 200 nel periodo pre-bellico a 37 dopo il conflitto. All'inizio del 1919 l'Alemannia si fuse con l'Aachener Turnverein 1847 per diventare il TSV Alemannia Aachen 1900. L'interesse del club associato era rivolto principalmente alla ginnastica e l'unione ebbe perciò vita breve, con i due club che si separarono nuovamente nel 1924.

Data la posizione della città di Aquisgrana vicino al confine con il Belgio e l'Olanda l'Alemannia ebbe frequenti contatti con le società di quei paesi. La prima partita fu contro la squadra belga dell'R. Dolhain F.C., uno dei club più antichi del Belgio. La squadra giocò nel campionato del Rhineland-Westfalia e vinse il suo primo titolo nel 1907, prima di entrare nella neonata Westdeutsche Liga (Lega della Germania occidentale) nel 1909. Il club crebbe notevolmente con l'aumentare dell'interesse per il calcio. Si qualificò per la Rheingauliga nel 1921, costruì il suo stadio nel 1928 e guadagnò l'accesso alla Oberliga l'anno successivo.

All'inizio degli anni trenta la squadra ottenne un buon successo, arrivando tra le quattro squadre ammesse ai play-off del campionato della Westdeutsche. In seguito il calcio tedesco fu riorganizzato dal Terzo Reich in sedici Gauliga di prima divisione. L'Alemannia giocò per alcune stagioni nella Gauliga Mittelrhein alla fine degli anni trenta e all'inizio degli anni quaranta. Dopo la vittoria del campionato di appartenenza nel 1938 avanzò alle finali nazionali malgrado la protesta dello SV Beuel 06. La polemica si concluse con l'assegnazione della vittoria del campionato al Beuel, anche se la protesta era venuta troppo tardi perché quest'ultimo club potesse essere ammesso ai play-off nazionali al posto dell'Aachen.

L'Alemannia è noto per essere stato uno dei pochi club in quest'epoca buia ad aver contrastato le epurazioni degli ebrei dalle organizzazioni sportive del paese attuate dal regime nazista, richiedendo la scarcerazione di un membro ebraico.

Dopoguerra e ingresso in Bundesliga

Nel 1946, al termine della Seconda guerra mondiale e del divieto delle forze alleate di formare associazioni di vario tipo in Germania, l'Alemannia si ricostituì e iniziò a giocare nel Rheinbezirk (seconda serie). Ritornò in prima serie nella Oberliga Ovest l'anno seguente, ma andò incontro a problemi finanziari. Rimase una squadra di seconda divisione di metà classifica, costante ma non spettacolare.

Il primo successo dell'Aachen risale al 1953, quando raggiunse la finale della Coppa di Germania e fu sconfitta per 2-1 dal Rot-Weiss Essen.

Dopo la formazione della Bundesliga, la nuova lega calcistica professionistica della Germania, nel 1963, l'Alemannia si trovò nella Regionalliga Ovest (II). Nel 1965 realizzò un'altra buona impresa nella Coppa di Germania, sebbene fu nuovamente sconfitta in finale, questa volta per 2-0 dal Borussia Dortmund.

Il club vinse il suo campionato nel 1967, partecipando così alla Bundesliga 1967-1968. Nella stagione seguente ottenne il miglior piazzamento della sua storia, un secondo posto dietro al Bayern Monaco campione. Tuttavia la stagione seguente si rivelò disastrosa: la squadra guadagnò soltanto un punto in trasferta e chiuse il campionato al 18° e ultimo posto. Ritornò a giocare nella Regionalliga Ovest (II) e nel 1991 precipitò in prima divisione (la terza serie tedesca).

La rinascita

Dopo alcune stagioni mediocri nella seconda metà degli anni Novanta, l'allenatore Werner Fuchs rinnovò la squadra dell'Alemannia impiegando il modulo 4-4-2 senza il libero, creando una formazione capace di giocare un calcio offensivo fluido e piacevole. Nel 1999 la squadra disputò un'ottima stagione, specialmente nel girone di ritorno, mantenendo la testa della classifica fino a poche settimane dal termine del torneo. A quel punto, però, sul club si abbatté una tragedia, con l'inaspettata morte di Fuchs. Malgrado lo sconvolgimento della città, la squadra riuscì a tenere duro fino alla fine del campionato, dedicando la promozione all'allenatore scomparso[1].

I primi anni nella Zweite Bundesliga furono duri per l'Aachen, sia dal punto di vista finanziario sia da quello dei risultati sul campo. Il club lottò per alcune stagioni e la situazione si aggravò quando furono scoperte irregolarità finanziarie, facendo vedere come il club fosse sull'orlo del fallimento

La svolta si ebbe con l'avvento di una nuova dirigenza, guidata dal nuovo presidente Horst Heinrichs e dall'allenatore Dieter Hecking e dal manager Jörg Schmadtke. Attraverso il miglioramento nell'amministrazione finanziaria, astute sottoscrizioni contrattuali di giocatori e tattiche di gioco intelligenti l'Aachen ritornò alla ribalta nella stagione 2003-2004. Raggiunse la finale della Coppa di Germania, eliminando Monaco 1860, Bayern Monaco e Borussia Mönchengladbach, prima di perdere per 3-2 contro il Werder Brema, neo-campione di Germania. Dato che il Werder Brema, in quanto vincitore della Bundesliga, si qualificò per i gironi di Champions League, l'Aachen fu ammesso alla Coppa UEFA 2004-2005. Dopo aver eliminato gli islandesi dell'FH con un risultato complessivo di 5-1 nel primo turno, passò alla fase a gironi. Nel girone H affrontò squadre molto forti, ma riuscì ad arrivare terza e superare il turno con 7 punti, frutto di 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Nei sedicesimi affrontò l'AZ Alkmaar e fu eliminata con un risultato complessivo di 2-1 (0-0 in casa e sconfitta 2-1 in Olanda). Il bilancio in Coppa UEFA è dunque di 8 partite giocate (3 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte), con 11 gol fatti e 7 subiti. Le partite casalinghe furono disputate nel RheinEnergieStadion del Colonia perché lo stadio di Aquisgrana non rispettava le norme della UEFA.

Le partecipazioni alla Coppa di Germania e alla Coppa UEFA contribuirono a migliorare notevolmente la situazione finanziaria del club.

La risalita in Bundesliga

Il 16 aprile 2006 l'Alemannia Aachen è diventata la prima squadra della Zweite Liga 2005-2006 ad essere promossa in Bundesliga, risalendo nella massima serie dopo un'assenza di 36 anni.

Rosa 2006-2007

Template:Inizio rosa di calcio

|- | style="text-align: right;" |1 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |P |Stephan Straub

|- | style="text-align: right;" |2 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |D |Nico Herzig

|- | style="text-align: right;" |3 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |D |Alexander Klitzpera

|- | style="text-align: right;" |4 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |C |Matthias Heidrich

|- | style="text-align: right;" |5 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |D |Sascha Dum

|- | style="text-align: right;" |7 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |C |Reiner Plaßhenrich

|- | style="text-align: right;" |8 | style="text-align: center;" |[[File:Template:Naz/Slovakia (bordered)|class=noviewer|Template:Naz/Slovakia (bordered) (bandiera)|20x16px]] | style="text-align: center;" |A |Szilárd Németh

|- | style="text-align: right;" |9 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |A |Vedad Ibišević

|- | style="text-align: right;" |12 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |D |Moses Sichone (capitano)

|- | style="text-align: right;" |13 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |A |Emmanuel Krontiris

|- | style="text-align: right;" |15 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |P |Marcus Hesse

|- | style="text-align: right;" |16 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |A |Marius Ebbers

|- | style="text-align: right;" |17 | style="text-align: center;" |  | style="text-align: center;" |D |Thomas Stehle |} | style="vertical-align:top; width:50%" |

N. Ruolo Calciatore File:600px Giallo e Nero(2).png
18   C Sergio Pinto
19   A Jan Schlaudraff
20   C Matthias Lehmann
21   C Cristian Fiel
22 [[File:Template:Naz/the Netherlands|class=noviewer|Template:Naz/the Netherlands (bandiera)|20x16px]] D Jeffrey Leiwakabessy
23   C Laurenţiu Reghecampf
24   P Kristian Nicht
25   A Manuel Junglas
28   D Mirko Casper
29   C Yunus Balaban
30   A Sascha Rösler
33   A Marco Quotschalla
38   A Abdulkadir Özgen
33   All. Michael Frontczek

|}

Stadio

L'Alemannia Aachen gioca nello Stadio Tivoli, che ha una capienza di 21.632 spettatori (3.632 posti a sedere). Uno degli stadi più conosciuti della Germania, fui costruito nel 1908 ed è stato più volte ristrutturato. Il club ha giocato le partite casalinghe della Coppa UEFA 2004-2005 nel Rhein Energie Stadion di Colonia per far fronte ai requisiti della UEFA per la competizione. In futuro si prevede la costruzione di un nuovo impianto.

Giocatori celebri

Allenatori

Lista degli allenatori degli ultimi 20 anni.

Palmarès

Curiosità

  • I calciatori dell'Alemannia hanno lo strano soprannome "Bucce di Patata" (Kartoffelkäfer), a causa della divisa giallo-nera che li fa somigliare anche a degli insetti.

Riferimenti

Collegamenti esterni

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