Isabella Parasole
Isabella Parasole (ca. 1570 – ca. 1620), conosciuta anche come Isabetta o Elisabetta, è stata un'intagliatrice italiana su legno del tardo Manierismo e del primo Barocco.

Biografia
Nata forse nel 1580 a Bergamo dal barone Cattaneo di Bergamo e da Faustina, sposò l'incisore Leonardo Norsini, che prese il suo cognome. Sua sorella, Geronima Parasole, anche lei un'intagliatrice, realizzò l'incisione di Antonio Tempesta chiamata La battaglia dei Centauri (Battle of the Centaurs).
Fu madre di Caterina nata nel 1596, Giovanni nel 1597, Lucrezia nel 1599, Cristofaro l'anno successivo e Olimpia nel 1602 e morì all'età di 50 anni.
Secondo altre fonti generò Bernardino Parasole che divenne un pupillo di Giuseppe Cesari, ma morì in giovane età.
Attività
Isabella svolse la sua attività a Roma. Eseguì diverse incisioni di piante per un erbario, pubblicato sotto la direzione di Federico Cesi, di Acquasparta. Pubblicò un libro nel 1597 dal titolo Studio delle Virtuose Dame, dedicato a Giovanna D'Aragona, contessa di Cardona (1575–1608) e citato da Giovanni Baglione nell'opera Vite del 1642; nel 1616 pubblicò un altro libro sui metodi di realizzazione di pizzi e ricami, con tagli ornamentali, che ha inciso a partire dai suoi propri disegni.[1][2] Dedicò il libro a Elisabetta di Francia (1602–1644). In seguito alla pubblicazione del suo libro nel 1597 usò il nome di Isabella, che rimase prevalente nella storiografia.
Note
Bibliografia
- Michael Bryan, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical (Volume II L-Z), a cura di Walter Armstrong & Robert Edmund Graves, York St. #4, Covent Garden, London; Original from Fogg Library, Digitized May 18, 2007, George Bell and Sons, 1889, p. 251.
- Biografia Parasole nella Web Gallery of Art
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