Il Santuario di Nostra Signora della Vittoria si trova a Lecco in via Azzone Visconti, nei pressi del centro della città.


Storia

Il terreno su cui si trova il santuario fu acquistato da Luigi Vismara in seguito alla donazione di Domenica Dionisi. Il progetto fu affidato all'architetto Piero Palumbo. Il direttore dei lavori fu l'ingegnere Pietro Amigoni che, il 28 settembre del 1918, fece posare la prima pietra. La chiesa fu consacrata nel 1932 dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Nel 1937 il cardinale Schuster ha elevato la chiesa in Rettoria affidandone il governo spirituale ai Padri Oblati. Il 4 novembre del 1940 fu benedetto il campanile ideato dallo stesso Piero Palumbo; trentadue anni dopo fu consacrato il nuovo altare maggiore progettato dall'architetto don Gaetano Banfi.


Descrizione

Esterno

L’edificio è in stile neoromanico con una facciata a capanna preceduta da un portico a pilastri e architravi, che congiunge i tre ingressi con una struttura laterale concepita come Battistero. Il progetto dell'architetto prevedeva un contrasto derivato dall'alternanza di blocchi di granito bianco e pietre nere. Le pietre provengono da Prada, nei dintorni di Chiavenna e il granito proviene dalle cave di Samolaco e di Chiavenna. La copertura è sorretta da grandi incavallature in cemento armato. Il campanile è alto 61 m e riprende i motivi di contrasto della facciata; si erge su una platea nervata in calcestruzzo che misura 13.20 m di lunghezza e 1,60 m di altezza.

Interno

Il Santuario è composto da un'unica navata, terminante con un presbiterio absidato, e da cappelle laterali semicircolari. Il progetto originale prevedeva larghi rivestimenti lapidei e marmorei costituenti grandi pareti murarie completamente disadorne le quali conferiscono all'ambiente un carattere di semplicità grandiosa. Il pavimento è formato da un'impalcatura di cemento armato, continua, rigida e calcolata per sopportare grandi pesi pur lasciando posto sotto di sé ad ampi sotterranei.



Note