Spritz
Lo spritz è un long drink aperitivo alcolico italiano, popolare nel Triveneto, a base di prosecco, bitter e acqua frizzante o seltz.
Spritz | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Triveneto |
Diffusione | mondiale |
Dettagli | |
Categoria | bevanda |
Ingredienti principali |
È dal 2011 un cocktail ufficiale della IBA, con il nome di spritz veneziano.[1]
Preparazione
Lo spritz si prepara con un vino bianco frizzante (solitamente prosecco), un bitter come Aperol, Campari o Select (che conferisce al cocktail un colore rosso/arancio) e una spruzzata di acqua frizzante o seltz.[2][3]
La ricetta veneziana prevede:[4][5][6]
- 1/3 di vino bianco frizzante;
- 1/3 di bitter;
- 1/3 di acqua frizzante.
La ricetta ufficiale IBA prevede:[1]
- 5 cl di prosecco;
- 4 cl di Aperol;
- q.b. di soda/seltz.
Per preparare lo spritz si versa in un bicchiere old-fashioned contenente del ghiaccio il vino, si aggiunge il bitter e infine l'acqua frizzante, guarnendo quindi con mezza fetta d'arancia.[1] Dal 2015, nel retroetichitta della bottiglia dell'Aperol, viene indicato un bicchiere da vino con stelo quello ideale per la preparazione dell'Aperol Spritz.
Storia
Le origini dello spritz sono ignote, ma sembra che l'origine sia da rintracciare nell'usanza dei soldati dell'Impero austriaco, di stanza in quella che in precedenza era la Repubblica Serenissima e poi fece parte del Regno Lombardo-Veneto, i quali, abituati ad un consumo di birra con un grado alcolico minore, per stemperare l'elevata gradazione alcolica dei vini veneti li avrebbero allungati con seltz o acqua frizzante; da qui si vuole l'origine del nome, che si vuole derivare dal verbo tedesco austriaco spritzen, che significa "spruzzare", il gesto appunto di allungare il vino con l'acqua frizzante.[7] Di tale usanza austriaca, conservatasi pressoché inalterata a Trieste, asburgica fino al 1918, rimane eco presso la popolazione di molte località del Nord-est italiano (specialmente in Friuli Venezia Giulia) e, con il nome di “vin sprizato”, anche a Milano.[8]
Come cocktail lo spritz nasce presumibilmente tra gli anni venti e trenta del Novecento tra Padova e Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l'Aperol (presentato alla Fiera di Padova nel 1919) o il Select (prodotto dai fratelli veneziani Pilla).[9]
Acquisita un'enorme popolarità a Venezia, a Padova e nell'intero Veneto a partire dagli anni settanta, lo spritz diventa un cavallo di battaglia dell'Aperol e, con la denominazione di “spritz veneziano”, viene ufficializzato nel 2011[10] dall'IBA.[1]
Diffusione
Nel corso degli anni, la bevanda si è rapidamente diffusa nelle altre città del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia, del Trentino, dell'Istria e in tutta l'Italia centrosettentrionale.
La sua notorietà a livello nazionale è avvenuta tramite la pubblicità dell'Aperol che ad inizio 2008 ha avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo dello spritz, favorendone così la diffusione anche ad altre regioni come Lombardia ed Emilia-Romagna, e anche a città più a sud ed estere.[11]
Varianti
Esistono diverse varianti geografiche dello spritz; la gradazione alcolica è quindi variabile, ma si può valutare mediamente sugli 8°.
Oltre ad Aperol, Campari e Select, altri liquori usati possono essere il Cynar o il China Martini.[2][3]
Un'altra modifica alla ricetta, sempre più diffusa, è quella di usare prosecco spumante al posto di prosecco frizzante. Similmente, altre tipologie di spumante (fuori dal Veneto-Friuli) al posto di vino bianco frizzante. In questi casi può essere evitato anche l'uso del seltz o acqua gassata.
In Alto Adige e a Trieste con "spritz" ci si riferisce ancora alla maniera originale austriaca, ossia con vino bianco e acqua frizzante, mentre la ricetta attuale con l'aggiunta di un bitter viene chiamata "veneziano".
Il pirlo bresciano è un cocktail simile allo spritz, da cui si differenzia per l'uso di vino bianco fermo in luogo di quello frizzante.
Note
- ^ a b c d (EN) New Era Drinks, su iba-world.com, International Bartenders Association. URL consultato il 10 gennaio 2016.
- ^ a b La Storia dello Spritz, su veneziaeventi.com, Veneziaeventi, 19 agosto 2015. URL consultato il 10 gennaio 2016.
- ^ a b (FR) Clément Ghys, La dolce vita du spritz à Venise, Libération, 8 agosto 2014. URL consultato il 10 gennaio 2016.
- ^ Venezia, la ricetta dello spritz, su gioiedivenezia.com, Gioie di Venezia, 23 giugno 2012. URL consultato il 10 gennaio 2016.
- ^ esempi e ricetta veneziana, su venessia.com. URL consultato il 22 maggio 2013.
- ^ (EN) Venetian Spritz Recipe - I call it the National Drink of Venice, su livingveniceblog.com. URL consultato il 31 agosto 2014.
- ^ Antonello Caporale (2009): Peccatori: gli italiani nei dieci comandamenti. Baldini Castoldi Dalai Edito, p. 84. ISBN 978-88-6073-605-5
- ^ Marzo Magno, p. 311
- ^ Marzo Magno, pp. 307-312
- ^ Marzo Magno, pp. 316-317
- ^ Italia Group Notizie
Bibliografia
- Panorama, Mondadori, gennaio 1975, p. 67.
- A. J. Rathbun, Wine Cocktails: 50 Stylish Sippers That Show Off Your Reds, Whites, and Roses, Houghton Mifflin Harcourt, 2009, p. 71, ISBN 978-1-55832-605-7.
- Alessandro Marzo Magno, 1979: l'anno dello spritz, in Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo, Milano, Garzanti, 2014, pp. 307-318, ISBN 978-88-11-68293-6.
- R. Pasini, Guida allo spritz, ISBN 978-88-96771-42-6
Voci correlate
Altri progetti
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