Il sarto

dipinto di Giovanni Battista Moroni

Il sarto è opera di Giovan Battista Moroni conservato presso la presso la National Gallery di Londra, è il lavoro che maggiormente rappresenta l'opera ritrattistica del pittore bergamasco rendendolo internazionale.

Il sarto
AutoreGiovan Battista Moroni
Data1570
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni99,5×77 cm
UbicazioneNational Gallery, Londra
«Ghè dei ritrat, ma in particolar / quel d’un sarto sì belo, e sì ben fatto / che ’l parla più de qual sisa Avocato, / l’ha in man la forte, e vu el vedè a tagiar»

Storia

Non si conosce chi fosse il committente del quadro, probabilmente lo stesso che viene ritratto e che si abbigliò elegantemente proprio per l'occasione, certo non era un sarto ma un venditore di pannine cioè tessuto di lana venduto a pezzi, infatti il pittore ritrae il gesto del taglio di un tessuto e non della sua confezione[1] come per molto tempo considerato, la qualità delle stoffe era nel medioevo elemento molto importante, non era certo possibile per tutti avere abiti confezionati con stoffe di lana di alta qualità, il venditore di pannine era sicuramente persona che pur non essendo nobile, godeva di una certa agiatezza economica, si presume fosse un rappresentante della famiglia Marinoni di Desenzano al Serio che, cessata da tempo l'attività artistica, si era trasferito per la vendita delle sue lane a Venezia[2].

Il dipinto era originariamente di proprietà della famiglia veneta dei Grimani, passò a quella dei Frizzoni nel XIX secolo facendo parte della collezione privata della famiglia in Palazzo Frizzoni, ora municipio di Bergamo. Venne acquistato da Charles Lock Eastlake nel 1862 che era venuto in Italia ad acquistare opere d'arte per il Nazional Gallery di Londra nei primi anni dell'apertura del museo che ne ha ancora la proprietà[3]
Tornò a Bergamo solo nel 2015-2016 per un breve periodo ed esposto all'Accademia Carrara[4].

Descrizione

Il Moroni lavorò molte opera di carattere religioso, ma divenne famoso per i suoi ritratti e forse proprio Il sarto è quello che maggiormente lo rappresenta e che lo portò alla conoscenza internazionale[5]. Fu tra i primi a raffigurare persone importanti della borghesia benestante, contrariamente all'iusanza del tempo che ritraeva esclusivamente l'aristocrazia finanziaria o ecclesiastica, ma le attività commerciali portarono ricchezza alle nuove famiglie.

Il quadro raffigura un personaggio, elegantemente vestito. Indossa ampi pantaloni a sbuffo alla moda spagnola del XVII secolo, un giacchetto chiamato farsetto dal quale spunta una gorgiera bianca (colletto pieghettato) simile ai polsi che fuoriescono dalle maniche.

E' posto leggermente di fianco, con le forbici in mano, intento nel suo lavoro che sembra interrompere perché disturbato, richiamato da qualcuno, forse proprio dal pittore che lo sta ritraendo, volge lo sguardo, poggia le forbici sul piano di lavoro e in quell'attimo, in quel movimento immortala quasi in modo fotografico la scena, nella dignità del movimento, nella veridicità dell'immagine è la meritata fama del dipinto[6].

Note

  1. ^ La borghesia nelle tele cinquecentesche di Giovan Battista Moroni, su cultora.it, Art in Pills. URL consultato il 15 aprile 2017.
  2. ^ Moroni, il mistero del ricco sarto, su stilearte.it, Stileart. URL consultato il 20 aprile 2017.
  3. ^ Il sarto del Moroni, su bergamopost.it, Bergamo psot. URL consultato il 20 aprile 2017.
  4. ^ Io sono il sarto. Moroni a Bergamo, su ecodibergamo.it, L'Eco di Bergamo, 5 novembre 2015. URL consultato il 20 aprile 2017.
  5. ^ il sarto del Moroni torna a casa dopo 150 anni, su bergamo.corriere.it, Corriere.it. URL consultato il 20 aprile 2017.
  6. ^ IL SARTO Giovan Battista Moroni, su lemeravigliedellarte.it. URL consultato il 20 aprile 2017.

Bibliografia

  • Maria Cristina GianLuca Bovenzi, Giovan Battista Moroni Il sarto, Cinisello balsamo, Silvana, 2015.