Associazione Sportiva Cittadella
L'Associazione Sportiva Cittadella, chiamata per brevità Cittadella, e conosciuta in passato anche come Cittadella Padova (dal 2000 al 2004), è una società calcistica italiana con sede a Cittadella, in provincia di Padova. Venne fondata nel 1973. Il colore sociale è il granata. Milita in Serie B.
AS Cittadella Calcio ![]() | |
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Il Citta, Il Cit, Granata | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Torre, Carro dei Carraresi |
Dati societari | |
Città | Cittadella |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1973 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Piercesare Tombolato (7 623[1] posti) |
Sito web | www.ascittadella.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie D |
Trofei nazionali | 1 Coppa Italia Dilettanti |
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Si invita a seguire il modello di voce |
Storia
Dalle origini agli anni novanta
L'Associazione Sportiva Cittadella nacque nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, l'Unione Sportiva Cittadellese e l'Olimpia Cittadella.[2][3] La Cittadellese, con colori sociali bianco e azzurro, fu fondata nel 1920,[4] mentre l'Olimpia, con colori bianco e verde, nel 1948.[5] La fusione fu voluta dall'allora presidente dell'Olimpia Angelo Gabrielli, per sopperire ai debiti che entrambe le compagini avevano accumulato nell'ultimo periodo e che mettevano a rischio la loro sopravvivenza.[3] Al momento della fusione la Cittadellese militava in Prima Categoria e l'Olimpia in Promozione. L'accordo fu siglato il 21 giugno 1973 e inizialmente la convivenza unificata fra i due ambienti non fu facile, a causa della natura dei due sodalizi; La Cittadellese infatti era la squadra dei comunisti, l'Olimpia invece di ispirazione cattolica.[6] Non a caso era accesa la rivalità fra le due compagini e i loro rappresentanti.[3]
Durante la stagione sportiva 1973-1974, la prima della nuova società, la rosa comprendeva un paio di giocatori che si sarebbero successivamente affermati ad alti livelli: Giancarlo Pasinato e Giovanni Sgarbossa.[3] Per qualche anno il Cittadella militò stabilmente in Promozione, eccezion fatta per un'annata in Prima Categoria. Nel 1980 la società ottenne il primo successo di rilievo, vincendo la Coppa Italia Dilettanti in finale contro i Mobilieri Ponsacco, guidata dall'allenatore Roberto De Bortoli;[3] da questo momento inizia una parabola ascendente che porta i granata a conquistare la promozione nel Campionato Interregionale nel 1981.[3] Durante la stagione seguente viene inaugurato il Tombolato, e il Cittadella vi si trasferisce dopo un decennio di partite casalinghe giocate al D'Alvise.[3] Il Cittadella sfiora l'approdo fra i professionisti nel 1983-1984, allorquando giunge seconda in classifica nel proprio girone alle spalle del Pievigina. La Serie C2 verrà raggiunta qualche anno dopo, nel 1988-1989, sotto le direttive di mister Paolo Bottacin.[3]
Tra il 1989 e il 1998 la squadra ha militato sempre in Serie C2, salvo una parentesi di due campionati, a cavallo fra il 1991 e il 1993, nella quale disputò i campionati di quinta serie.[7] Agli albori della stagione 1997-1998 arrivò sulla panchina granata l'allenatore veneto Ezio Glerean, che dopo l'ottima esperienza al San Donà portò il suo modello di calcio a Cittadella. In quel campionato il "Citta" raggiunge i play-off, venendo eliminato in semifinale dal Lecco.[7] La stagione seguente conquisterà nuovamente il diritto di partecipare ai play-off promozione, questa volta vincendoli, grazie al pareggio (0-0) ottenuto nella finale di Ferrara contro la Triestina, e conquistando la prima promozione in Serie C1 grazie al vantaggio della classifica avulsa.[7]
Alla prima esperienza in Serie C1 il Cittadella manca la qualificazione ai play-off all'ultima giornata.[8] Nel campionato successivo, grazie al terzo posto in classifica, si ripresenta l'occasione propizia. In semifinale i granata eliminano il Varese, che gli era arrivato davanti due anni prima.[8] L'avversario designato per la finale decisiva è il Brescello, giunta quinta in campionato. L'11 giugno 2000, davanti a migliaia di sostenitori al seguito giunti allo Stadio Bentegodi di Verona, il Cittadella conquista la sua prima storica promozione in Serie B, pareggiando il vantaggio iniziale degli emiliani grazie a un gol allo scadere dei tempi regolamentari di Mazzoleni.[8] La squadra che conquistò la serie cadetta fu caratterizzata da uno schema tattico molto offensivo, un 3-3-4 improntato dal suo allenatore che si ispirava nel gioco all'Ajax di Cruijff e Van Gaal.[8][9][10]
Gli anni duemila
Nel 2000 il sodalizio cambia denominazione in "Cittadella Padova"[11] e trasferisce la sede dei propri incontri casalinghi allo Stadio Euganeo di Padova, facendo leva sul difficile momento della squadra locale, retrocessa in Serie C2. Nonostante ciò la permanenza nella serie cadetta dura per due campionati, fino al 2001-2002.[8] Al termine del campionato la squadra tornerà a giocare allo Stadio Tombolato. Seguiranno cinque anonime stagioni in Serie C1, intervallate, nel 2004, dal ritorno alla tradizionale ragione sociale.[12]
Nella stagione 2007-2008 con Claudio Foscarini alla guida della squadra, grazie al terzo posto in graduatoria, il Cittadella ottiene il diritto di partecipare ai play-off per il salto di categoria.[13] La prima avversaria designata è il Foligno, allenato da Pierpaolo Bisoli; la partita di andata, giocata in Umbria, è appannaggio dei padroni di casa che vincono di misura. Nella gara di ritorno i veneti riusciranno a ribaltare il risultato vincendo 2-0, con le reti di De Gasperi e Manucci, raggiungendo in finale la Cremonese.[13] I lombardi si impongono al Tombolato grazie ad un gol di Temelin, ma anche in quest'occasione il Cittadella riesce a ribaltare il risultato nella gara di ritorno, giocata allo Stadio Zini di Cremona, vincendo 1-3 (reti di Meggiorini, Coralli e De Gasperi), conquistando la seconda promozione in Serie B della sua storia.[13]
Il desiderio dei tifosi di poter assistere al campionato di Serie B al Tombolato, unito a quello della società e delle istituzioni locali, avrà questa volta risvolti positivi. Il Cittadella gioca infatti le prime partite casalinghe allo Stadio Omobono Tenni di Treviso, in attesa del completamento dei lavori di ampliamento del proprio stadio per portarne la capienza a 7 623.[13] Il 15 novembre 2008 viene disputato l'ultimo match sul terreno del Tenni (0-0 contro l'AlbinoLeffe). Il 29 novembre successivo avviene il debutto nel rinnovato Tombolato, nella gara contro l'Ancona, pareggiata 0-0.[13] L'andamento stagionale è discreto e segnato dalle prestazioni di Riccardo Meggiorini, che a fine campionato raggiungerà quota 18 reti, senza l'ausilio di calci di rigore.[14] Le prime difficoltà emergono nelle ultime partite del girone di ritorno: due punti in quattro partite fanno scivolare il Cittadella in zona play-out a una giornata dal termine. Nell'ultima partita di campionato, grazie alla vittoria per 2-0 nello scontro diretto con il Rimini, i veneti conquistano la permanenza in Serie B, ai danni proprio dei romagnoli, condannati alla disputa dei play-out.[13]
Nel campionato 2009-2010 il Cittadella ottiene il miglior piazzamento della sua storia, grazie anche alle 22 reti di Matteo Ardemagni[15]: sesto posto dietro a Lecce, Cesena, Brescia, Sassuolo e Torino, necessario per la disputa dei play-off per la promozione in Serie A.[16] L'avversaria designata è il Brescia. Il 2 giugno 2010 si gioca la semifinale di andata, allo Stadio Tombolato; i lombardi vincono 0-1 grazie alla rete, a due minuti dal termine, di Víctor Mareco.[17] Quattro giorni dopo, allo Stadio Mario Rigamonti di Brescia, il Cittadella si impone con lo stesso risultato, grazie al gol di Davis Curiale, ma non basta, in virtù del miglior piazzamento in classifica delle rondinelle che dunque approdano in finale contro il Torino.[18]
Gli anni duemiladieci
Nella stagione 2010-2011 raggiunge il 14º posto in Serie B, risultato che gli permette di salvarsi e di giocare così il suo sesto campionato di Serie B il terzo consecutivo. Inoltre l'attaccante Federico Piovaccari si laurea capocannoniere con 23 reti.
La stagione successiva raggiunge il 16º posto in Serie B, risultato che gli permette di salvarsi e di giocare così il suo settimo campionato di Serie B il quarto consecutivo. Inoltre si aggiudica la seconda Coppa Disciplina[19].
Nella stagione 2012-2013 raggiunge il 15º posto in classifica, ottenendo ancora una volta la salvezza. Inoltre si aggiudica la terza Coppa Disciplina, la seconda consecutiva.
Nel campionato 2013-2014 raggiunge il 17º posto in classifica, diventando così, fino al ripescaggio del Vicenza avvenuto il 29 agosto, l'unica squadra a rappresentare il Veneto nel campionato di Serie B 2014-2015.
Il 22 maggio 2015, la sconfitta per 2-0 contro il Perugia, sancisce la matematica retrocessione in Lega Pro dopo sette stagioni consecutive nel campionato cadetto.
Il 2 agosto 2015 nel primo turno della Coppa Italia stabilisce il nuovo record di marcature nella competizione battendo con il punteggio di 15-0 il Potenza. Nell'edizione 2015-2016 della Coppa Italia Lega Pro, approda per la prima volta nella sua storia in finale, risultando così, essere la quarta squadra veneta dopo Padova, Vicenza e Bassano Virtus, a centrare tale obiettivo. Il 18 aprile 2016, dopo aver sconfitto il Pordenone 3-1, ottiene la matematica promozione in Serie B con tre giornate d'anticipo. Il 24 marzo precedente, inoltre, stabilisce il record di 11 vittorie consecutive in Lega Pro[20].
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Cittadella | |
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Colori e simboli
Colori
La classica tenuta da gioco del Cittadella è composta da un completo interamente granata con inserti bianchi.[21] Sovente, la divisa veniva caratterizzata dall'inserimento della stampa rappresentante il Carro dei Carraresi, simbolo dell'omonima famiglia dell'aristocrazia padovana, che col tempo aveva ricoperto un ruolo sempre più importante di identificazione della squadra, tanto da comparire nel logo societario, quanto dei tifosi che lo riportavano su striscioni e bandiere.[22] Il Carro non è più presente sulle divise dalla stagione 2014-2015.[22] La consueta divisa da trasferta è invece gialla, spesso con inserti granata.[21][22]
Simboli ufficiali
Stemma
I loghi storici della società veneta sono stati tutti caratterizzati dalla presenza della torre e del castello stilizzati.[23] L'attuale stemma è di forma circolare e presenta la torre in primo piano con all'interno il Carro dei Carraresi con quattro palloni da calcio.[23] Nella parte alta è collocata la denominazione sociale mentre nella parte bassa l'anno di fondazione, il 1973.[23]
Mascotte
La mascotte del Cittadella è "Torrion Torrione", una torre di colore granata, introdotta dalla dirigenza nel 2005.[24][25]
Strutture
Stadio
Il Cittadella, a partire dal 1973 (anno della nascita del club granata), fino alla stagione 1981-1982, disputò le gare interne allo Stadio comunale D'Alvise, che successivamente venne usato per gli allenamenti della squadre giovanili. In quel periodo venne inaugurato la Stadio Piercesare Tombolato, ancor'oggi sede della partite del "Citta". Intitolato all'omonimo portiere dell'Olympia Cittadella che perì il 25 marzo 1957 in seguito ad uno scontro avvenuto giorni prima con un avversario durante un'amichevole con la formazione Primavera del Padova,[26] la struttura prevede un campo in erba naturale contornato da una pista di atletica, due tribune coperte e una curva adibita a settore ospiti (1144 posti), per una capienza totale di 7632 posti a sedere.[27] Lo stadio fu adeguato e ampliato in seguito alla prima storica promozione del Cittadella in Serie B, nel 2000. Per dar spazio ai lavori necessari i granata si trasferirono temporaneamente allo Stadio Euganeo di Padova, impianto capace di ospitare quasi ventimila spettatori e soggetto a continue critiche strutturali.[28] Tale spostamento generò non poche critiche da parte dei tifosi cittadellesi.[9][29] Nel 2002 la squadra ritornò a disputare le partite nel rinnovato impianto.
Agli albori del campionato di Serie B 2008-2009 il Cittadella trasferì nuovamente la sede dei propri incontri casalinghi a causa di lavori al Tombolato, questa volta allo Stadio Omobono Tenni di Treviso, nel quale l'ultima partita disputata, prima del "ritorno a casa", risale al 29 novembre 2008.[30]
Centro di allenamento
Il Cittadella svolge le proprie sedute di allenamento allo Stadio Piercesare Tombolato, sede degli incontri casalinghi.[31]
Società
Organigramma societario
Di seguito l'organigramma tratto dal sito Internet ufficiale della società.[32]
- Consiglio di amministrazione
- Andrea Gabrielli - Presidente
- Giancarlo Pavin - Vicepresidente
- Mauro Michelini - Amministratore delegato
- Direzione
- Stefano Marchetti - Direttore generale
- Lucio Fasolato - Resp. settore giovanile
- Nicola Maffei - Coordinatore settore giovanile
- Claudio Conte - Resp. attività di base
- Segreteria
- Marketing e ufficio stampa
- Amministrazione
- Servizi stadio
- Gianfranco Cavallari - Resp. biglietteria
- Angelo Sgarbossa - Resp. campo
- Mariano Campagnaro - Resp. campo
- Antonio Sgarbossa - Magazziniere
- Clara Degetto - Magazziniere
- Sicurezza
Sponsor
Di seguito la cronologia dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[33]
- 198?-199? Siderurgica Gabrielli
- 199?-2000 Euromop
- 2000-2004 Imasaf
- 2004-2005 Siderurgica Gabrielli
- 2005-2006 Alessio
- 2006-2009 Siderurgica Gabrielli
- 2009-2010 Siderurgica Gabrielli/Gruppo Tosetto (per due partite)
- 2010-2011 Siderurgica Gabrielli/Elledì
- 2011-2012 Siderurgica Gabrielli/Metalservice (fu utilizzato anche Limonta)
- 2012-2013 Siderurgica Gabrielli/Metalservice
- 2013-2014 Siderurgica Gabrielli/Metalservice/Gavinox/NGM (sponsor istituzionale)
- 2014-2015 Siderurgica Gabrielli/Metalservice/NGM (sponsor istituzionale)
- 2015-2017 Siderurgica Gabrielli/Ocsa
Settore giovanile
Il settore giovanile del Cittadella è formato da squadre che giocano nei campionati Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali, Regionali, Esordienti e Pulcini.
Allenatori e presidenti
Di seguito la cronologia dei presidenti e degli allenatori.[senza fonte]
- 1973-1979 Giorgio Pizziolo
- 1979-1983 Roberto De Bortoli
- 1983-1986 Mario Tonello
- 1986-1987 Mario Tonello
- 1987-1991 Paolo Bottacin
- 1991-1994 Gianni Rossi
- 1994-1995 Gesualdo Albanese
- 1995-1996 Gesualdo Albanese
- 1996-2002 Ezio Glerean
- 2002-2005 Rolando Maran
- 2005-2015 Claudio Foscarini
- 2015-2017 Roberto Venturato
- 1973-1986 Angelo Gabrielli
- 1986-1993 Giancarlo Pavin
- 1993-1994 Angelo Gabrielli
- 1994-1995 Ettore Moletta
- 1995-2002 Piergiorgio Gabrielli
- 2002-2009 Angelo Gabrielli
- 2009-2016 Andrea Gabrielli
Calciatori
Il Cittadella e le Nazionali di calcio
Sono stati 8 i calciatori che durante la loro militanza nelle file del Cittadella hanno ricevuto almeno una convocazione con una rappresentativa italiana. Il primo fu l'attaccante Joachim De Gasperi, che debuttò con la Nazionale Under-20 il 27 febbraio 2001 in una gara amichevole; in totale ha racimolato 9 convocazioni, 5 presenze e messo a segno un gol.[34] Nel 2003 fu la volta di un altro attaccante, Francesco Ruopolo (9 presenze totali).[35] Il primo calciatore ad esordire con l'Under-21 fu invece il centrocampista Ivan Castiglia, nel 2009 (1 presenza).[36] Nel 2010 l'attaccante Manolo Gabbiadini fu convocato nella Nazionale Under-20; con 5 gol in 9 presenze è anche il calciatore granata ad aver messo a segno più reti in maglia azzurra.[37]
Il 29 febbraio 2012 esordì con la casacca dell'Under-19 il centrocampista Massimiliano Busellato, che durante la sua esperienza con la maglia del Cittadella giocò in azzurro (tra Under-19 e Under-21) 10 partite, andando a segno 2 volte.[38] Nel novembre dello stesso anno fu la volta di Daniele Baselli in Under-21 (1 presenza).[39] Il 6 febbraio 2013 giocarono, curiosamente nella stessa partita, (Italia-Germania di Under-20) Raffaele Di Gennaro (2 presenze)[40] e Cristiano Biraghi (6 presenze).[41]
Un calciatore straniero ha vestito la casacca della propria nazionale durante la militanza nel Cittadella, Lamin Jallow, nel 2016 con il Gambia.[42]
Palmarès
Competizioni nazionali
- Lega Pro: 1
- 2015-2016 (girone A)
- 1992-1993 (girone B)
Competizioni regionali
- 1977-1978 (girone D)
Competizioni giovanili
- 2015-2016
Altri piazzamenti
- secondo posto: 1997-1998
- terzo posto: 1979-1980
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 10 | 2000-2001 | 2016-2017 | 10 |
3º | Serie C1 | 8 | 1998-1999 | 2007-2008 | 9 |
Lega Pro | 1 | 2015-2016 | |||
4º | Serie C2 | 7 | 1989-1990 | 1997-1998 | 7 |
5º | Campionato Interregionale | 9 | 1981-1982 | 1991-1992 | 10 |
Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1992-1993 |
Partecipazione ai campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
5º | Promozione | 4 | 1973-1974 | 1976-1977 | 4 |
6º | Prima Categoria | 1 | 1977-1978 | 4 | |
Promozione | 3 | 1978-1979 | 1980-1981 |
Partecipazione alle coppe
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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Coppa Italia | 13 | 2000-2001 | 2015-2016 | 13 |
Coppa Italia Serie C | 14 | 1990-1991 | 2007-2008 | 15 |
Coppa Italia Lega Pro | 1 | 2015-2016 | ||
Trofeo Jacinto | 1 | 1988-1989 | 1 | |
Coppa Italia Dilettanti | 7 | 1973-1974 | 1980-1981 | 7 |
Statistiche individuali
Di seguito i primatisti di presenze[senza fonte] e reti. La top 10 delle reti tiene conto esclusivamente dei gol messi a segno in campionato.[44]
- 360 Joachim De Gasperi (2000-2011)
- 285 Alberto Marchesan (2002-2012)
- 260 Davide Carteri (2002-2011)
- 235 Roberto Musso (2000-2011)
- 210 Andrea Pierobon (1987-1990; 2005-2015)
- 198 Achille Mazzoleni (1998-2005)
- 184 Adriano Zancopè (1994-1999)
- 172 Gennaro Volpe (2006-2011)
- 171 Davide Zanon (1997-2003)
- 161 Andrea Manucci (2006-2011)
- 49 Enrico Sambo (1987-1991)
- 41 Claudio Coralli (2007-2008; 2013-2016)
- 40 Riccardo Meggiorini (2006-2009)
- 37 Joachim De Gasperi (2000-2011)
- 33 Alessandro Sgrigna (2003-2005; 2014-2016)
- 32 Marco Scarpa (1997-2003)
- 29 Nunzio Di Roberto (2010-2014)
- 25 Stefano Ghirardello (2000-2002)
- 23 Federico Piovaccari (2010-2011)
- 22 Matteo Ardemagni (2009-2010)
Tifoseria
Storia
Il primo tentativo di formare un gruppo organizzato al seguito dei granata avvenne nel corso del campionato 1979-1980, con la nascita del club di tifosi "moderati" Fedelissimi Granata. Conseguentemente la tifoseria cominciò a mobilitarsi, seguendo il Cittadella in trasferta a bordo di auto e pullman.[29] Nel 1996 ci fu la nascita del movimento ultras nella cittadina padovana: un gruppo di ragazzi, sebbene non identificati dietro un nome di gruppo, cominciò a sostenere la squadra dalle tribune dello stadio Tombolato. Nel 2000 il gruppo si identifica dietro lo striscione "Bandinero Granata".[29] Sempre nel 1996 fanno il loro esordio gli Ultrà Granata, che si mobilitano per la prima volta in una trasferta a Lecco valida per i play-off del corrente torneo di Serie C2.[29] Nel corso del campionato seguente tali gruppi furono affiancati da altri due numerosi assembramenti: Area Granata e Brigata Veleno, quest'ultima formata da ragazzi provenienti dalla città di Padova e dal suo comprensorio.[29] Nel 1998 l'Area Granata cambiò nome in Commando Ultrà Cittadella, ampliando i propri orizzonti ed affermando così la propria spiccata mentalità ultras.[29] L'8 dicembre dello stesso anno nacque la sezione di Busto Arsizio del Commando Ultrà, tuttavia composto da un numero molto esiguo di militanti.[29] Il Commando visse una scissione poco tempo dopo, quando un gruppo di membri in disaccordo col cambio di denominazione decisero di rifondare l'Area Granata identificandosi dietro il vecchio striscione rappresentativo.[29]
Nel 1999 nasce lo Zizi Group, i cui membri sono caratterizzati da una partecipazione e un interesse discontinuo nei confronti del "Citta".[29] Al termine del campionato seguente i granata conquistano la loro prima storica promozione in Serie B, e la sede delle partite casalinghe viene spostata allo Stadio Euganeo di Padova, a causa della non idoneità del Tombolato ad ospitare match di serie cadetta. I membri dello Zizi Group e dell'Area Granata sono in disaccordo e decidono di non seguire il Cittadella nel campionato di Serie B.[29]
Nel 2000 nasce la Gioventù Granata, composta da ragazzi molto giovani. In quel periodo sorgeranno altri gruppetti che avranno vita breve, fra i quali Da Vasco Ultrà Granata, Onara Granata e Facca c'è.[29] La sezione bustocca del Commando Ultras continuerà a seguire le sorti del Citta, affiancata da altri tifosi e simpatizzanti provenienti da Lombardia e Piemonte.[29] Negli anni duemila nascono anche gli Ultras Cittadella, che prenderanno posto nella gradinata del Tombolato fino al 2009 anno della loro scomparsa.[29] In questo periodo verrà fondato il Gruppo 1220, caratterizzato da un forte senso di appartenenza ai colori che furono della storica US Cittadellese (bianco e azzurro).[29] Tale fazione si scioglierà due anni dopo, nel 2011, in crisi con l'avvento della Tessera del tifoso. Da qual momento in poi il tifo organizzato sarà guidato dalla Vecchia Guardia 1994.[29]
Gemellaggi e rivalità
L'unico gemellaggio sostenuto dagli ultras granata è quello con i Lost Boys, gruppo al seguito dell'AlzanoCene (ora Virtus Bergamo), nato nel 2001.[29] Altre amicizie sono quelle con i Crew e gli Indians di Pavia, nata nel 2004, con le Brigate Rossoblu (ora non più esistenti) di Montevarchi e con gli ultras di Como e Modena.[29]
La principale rivalità, dovuto soprattutto al campanilismo fra i due centri, è quella con gli ultras del Padova; sebbene tali divergenze non fossero rivendicate dai patavini, la rivalità è cresciuta in modo esponenziale in seguito ai numerosi derby disputati negli anni duemila e duemiladieci.[29][45] Altre rivalità ci sono con i tifosi del Lecco, nata in seguito allo scontro play-off del campionato 1996-1997, del San Donà, dovuta a motivi campanilistici, Spal, Sambenedettese, Varese e Lumezzane.[29] Negli anni ottanta furono forti le divergenze campanilistiche con i tifosi dell'Opitergina.[29]
Organico
Rosa
Rosa e numerazione, tratte dal sito ufficiale del Cittadella,[46] sono aggiornate al 31 gennaio 2017.
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Staff tecnico
Dal sito web ufficiale della società.[47]
- Area tecnica
- Roberto Venturato - Allenatore
- Andrea Pierobon - Preparatore dei portieri
- Roberto Musso - Collaboratore tecnico
- Andrea Redigolo - Preparatore atletico
- Edoardo Gorini - Preparatore tecnico
- Area sanitaria
Note
- ^ Stadi di calcio - elenco degli impianti di calcio delle serie professionistiche italiane (PDF), su osservatoriosport.interno.gov.it, luglio 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
- ^ Tutti gli "Annuari" editi dalla F.I.G.C. dal 1951-52 al 1972-73 e le classifiche ufficiali conservate dal Comitato Regionale Veneto a Venezia hanno confermato che non era "Olympia" con la Y, ma "Olimpia" normale.
- ^ a b c d e f g h 1973 – La fusione, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ 1920 – L'Unione sportiva Cittadellese, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ 1948 – Il Club Olympia Cittadella, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ Il Cittadella è nato da una fusione fra...comunisti e chierichetti!, su sportgrigiorosso.it, http://www.sportgrigiorosso.it/, 15 dicembre 2015. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ a b c 1989,1998 – In serie C, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ a b c d e 2000 – In B con Glerean, su ascittadella.it, http://www.ascittadella.it/. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ a b Il Cittadella divide il suo futuro con Padova, su archiviostorico.gazzetta.it, http://archiviostorico.gazzetta.it/, 13 luglio 2000. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ Una Cittadella da espugnare, su archiviostorico.gazzetta.it, http://archiviostorico.gazzetta.it/, 2 settembre 2000. URL consultato il 30 dicembre 2015.
- ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 2001.
- ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 2005.
- ^ a b c d e f 2008 – Il ritorno in B, su ascittadella.it, https://www.ascittadella.it/. URL consultato il 3 novembre 2016.
- ^ Classifica marcatori serie B 2008/2009, su sportlive.it, http://www.sportlive.it/, 25 agosto 2008. URL consultato il 3 novembre 2016.
- ^ ARDEMAGNI: “A FINE CAMPIONATO VALUTERO’ LE OFFERTE, MA ADESSO SONO DEL CITTADELLA”, su padovasport.tv, http://www.padovasport.tv/, 23 maggio 2010. URL consultato il 3 novembre 2016.
- ^ 2010 – Il miglior piazzamento assoluto, su ascittadella.it, https://www.ascittadella.it/. URL consultato il 3 novembre 2016.
- ^ Play Off Serie B, Cittadella-Brescia 0-1, su tuttob.com, http://www.tuttob.com/, 3 giugno 2010. URL consultato il 3 novembre 2016.
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su ascittadella.it.
- (DE, EN, IT) Associazione Sportiva Cittadella, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.