doBank S.p.A. è una società per azioni italiana che opera nel settore finanziario. Si occupa della gestione e del recupero di crediti deteriorati per conto di banche ed industrie.

Per PricewaterhouseCoopers[1], è leader in Italia[2].

Storia

La società nasce nel 1900 come Sezione di Credito Fondiario della Cassa Civica di Risparmio di Verona. Nel 1919 divente come Istituto di Credito Fondiario delle Venezie, per finanziare infrastrutture e lavori di pubblica utilità. Nel 1992 viene trasformato in Credito Fondiario delle Venezie S.p.A, per diventare ancora Mediovenezie Banca S.p.A. nel 1995 in seguito alla fusione con Mediocredito delle Venezie e Federalcasse Banca. Il 22 dicembre 1994 incorpora il Mediocredito delle Venezie e il Federcasse, ed assume il nome di Mediovenezie Banca[3][4].

Se fino al 1999 il suo business principale era l'erogazione di prestiti e finanziamenti, da quell'anno la capogruppo Unicredito ha deciso di trasformarla nel braccio operativo per la gestione dei crediti anomali. Dal 2000 assume la denominazione di UniCredit Gestione Crediti - Banca per la gestione del Crediti per diventare poi UniCredit Credit Management Bank nel 2008, con l'integrazione di Capitalia Service.

Nel 2011, secondo S&P, arriva a gestire uno stock di crediti deteriorati equivalenti al 25% tutto il mercato italiano degli NPL: 26.1 miliardi di euro detenuti a fronte di un mercato nazionale di 103.9 miliardi[5].

Nel 2015 Unicredit cede UCCMB ad Avio S.a.r.l. (Fortress Investment Group ed Eurocastle Investment) insieme ad un pacchetto di 2.4 miliardi di crediti[6]. Carlo Festa de Il Sole 24 Ore, nel suo articolo del 13 febbraio 2015, ha stimato che il valore dell'operazione sia pari a 550 milioni di euro, di cui 300 per la piattaforma societaria e 250 il valore reale dei crediti. Contestualmente la società assume l'attuale denominazione. È previsto, infine, che doBank, per i prossimi 10 anni, svolga attività di recupero dei crediti problematici di proprietà di Unicredit ed Unicredit Leasing[7].

Il 15 luglio 2016 acquista il 100% di Italfondiario, operazione che potrebbe portarla a gestire[8] un portafoglio di 89 miliardi di sofferenze[9][10].

Attività

Al 31.12.2015, la società ha in affidamento un portafoglio di 659mila posizioni, per un totale di 45.1 miliardi di euro. È attiva anche nella gestione degli immobili a garanzia dei crediti deteriorati, tramite doRealEstate S.p.A., anch'essa ereditata da Unicredit. Ha 618 dipendenti. Nel 2015 ha realizzato 78.4 milioni di margine d'intermediazione, Ebitda negativo di 7.6 milioni, perdite per 188.6 milioni, frutto delle rettifiche di valore dei crediti acquisiti, svalutati di circa 266.9 milioni.

Fonte

Note

  1. ^ pwc.com
  2. ^ Stefania Peveraro, Servicer, mercato da 150 miliardi, 15 giugno 2016, Milano Finanza
  3. ^ Provvedimento 2537 (C1767) del 1994: Credito Fondiario delle Venezie / Mediocredito delle Venezie / Federalcasse Banca
  4. ^ Provvedimento 13 del 1995: Credito Fondiario delle Venezie / Mediocredito delle Venezie / Federalcasse Banca
  5. ^ standardandpoors.com
  6. ^ milanofinanza.it
  7. ^ Bilancio doBank al 31.12.15
  8. ^ ilsole24ore.com
  9. ^ italfondiario.it
  10. ^ lastampa.it