Città di Castello
Città di Castello (in latino Tifernum Tiberinum; comunemente abbreviato in Castello) è un comune italiano di 39 913 abitanti della provincia di Perugia in Umbria. Principale centro dell'alta valle del Tevere, è sede vescovile della diocesi di Città di Castello.
Città di Castello comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Luciano Bacchetta (Sinistra-PD-Socialisti) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 43°27′26.72″N 12°14′25.12″E |
Altitudine | 288 m s.l.m. |
Superficie | 387,32 km² |
Abitanti | 39 913[1] (01-01-2016) |
Densità | 103,05 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Apecchio (PU), Arezzo (AR), Citerna, Cortona (AR), Mercatello sul Metauro (PU), Monte Santa Maria Tiberina, Monterchi (AR), Montone, Pietralunga, San Giustino, Sansepolcro (AR), Sant'Angelo in Vado (PU), Umbertide |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06012, 06010, 06018 |
Prefisso | 075 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 054013 |
Cod. catastale | C745 |
Targa | PG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | castellani o tifernati |
Patrono | san Florido |
Giorno festivo | 13 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Molti sono i fattori che contribuiscono a definire peculiare la città: la struttura architettonica rinascimentale, la densità di popolazione, la posizione geografica e la parlata dialettale. È una città che, per la sua collocazione, è culturalmente molto legata alle regioni confinanti: Toscana e Marche.
Geografia fisica
Territorio
Situato nella zona nord dell'Umbria in posizione strategica nell'Alta Valtiberina, il comune possiede un'exclave compresa tra i comuni di Apecchio (PU) e Sant'Angelo in Vado (PU) nelle Marche corrispondente all'area di Monte Ruperto dell'estensione di circa 500 ettari e con un numero di abitanti pari allo zero. Con la sua superficie di 387 km², si colloca al 20º posto fra i 100 comuni più estesi d'Italia. Altezza sul livello del mare: 288 metri. Altezza minima: 248 metri. Altezza massima: 1.006 metri.
Clima
- Classificazione climatica: zona E, 2347 GR/G
Città di Castello è situata in una vallata interna degli Appennini centrali, quella del Tevere. Ciò nonostante, grazie all'altitudine non elevata (l'abitato si estende fra i 270 e i 310 m.s.l.m. circa) e agli influssi provenienti dal Mar Tirreno, la città gode di un clima di tipo temperato sublitoraneo[3] con inverni moderatamente freddi (la temperatura media di gennaio, il mese più freddo, di 4,9 °C) ed estati contraddistinte da temperature elevate, ma non torride (la media stagionale è di circa 21 °C). Le precipitazioni si aggirano attorno ai 750 mm annui, sono abbastanza ben ripartite nel corso dell'anno (con un massimo in novembre) e, nei mesi invernali, possono talvolta assumere carattere nevoso. Il clima della parte alto collinare e montagnosa del comune, condizionato da un'altitudine che raggiunge anche i 1000 m s.l.m., è invece generalmente di tipo temperato subcontinentale, con inverni freddi e, in taluni casi, rigidi, ed estati miti o fresche. Sui rilievi più elevati possono prodursi nevicate consistenti anche fuori stagione e frequenti gelate notturne.
Storia
Umbri e Romani
L'insediamento originario fu fondato dagli Umbri sulla riva sinistra del Tevere in prossimità del territorio assoggettato al controllo degli Etruschi; a partire dal III secolo a.C., a causa dell'espansione romana, la città fu federata di Roma e, successivamente, fu inserita nella Regio VI Umbria. Dal I secolo a.C. divenne municipio romano, di cui patrono più illustre fu Gaio Plinio Cecilio Secondo, detto Plinio il Giovane, il quale, secondo quanto affermato in una sua lettera, fece erigere un tempio, ultimato nel 103 o 104, di cui non si conosce la collocazione.
Certamente, la gens Plinia possedeva vasti latifondi nelle vicinanze della città ed una villa è più volte ricordata dallo stesso Plinio il Giovane, nelle sue lettere; gli scavi operati dall'Università di Perugia in collaborazione con l'Università di Alicante, in località Colle Plinio nel comune di San Giustino, hanno permesso di individuare la collocazione della villa di Plinio il Giovane. La città fu chiamata Tifernum Tiberinum dai Romani, al fine di distinguerla dall'omonimo insediamento posto sul Metauro, Tifernum Metaurense, e sembra che assunse una discreta rilevanza visto che è citata anche da Plinio il Vecchio.
Non è possibile, però, ricostruire con certezza la struttura urbanistica della città romana; sicuramente, però, la parte più antica della città corrisponde alla zona sud, dove, nel quartiere denominato Mattonata, sono stati rinvenuti alcuni mosaici, resti di strutture idrauliche e una porzione di muro di quello che con ogni probabilità doveva essere un anfiteatro.
Medioevo
Incerta è la datazione della diffusione del Cristianesimo, attribuita dalla tradizione a san Crescentino o Crescenziano, vissuto tra il III ed il IV secolo, che fu martirizzato a seguito di una condanna emessa proprio a Tifernum. Il primo vescovo di Tifernum Tiberinum, Eubodio, è documentato nell'anno 465.
Secondo la tradizione, la città fu distrutta nel VI secolo ad opera del goto Totila e successivamente ricostruita dal vescovo Florido, poi santificato e proclamato patrono della città. La città venne dunque conquistata dai Longobardi, che la chiamarono Castrum Felicitatis e la ricompresero nel Ducato di Spoleto, per passare poi sotto il dominio dei Franchi prima e dello Stato della Chiesa poi.
Intorno al 1100 si organizzò in Comune e fu minacciata dalle pretese dell'Impero, dello Stato della Chiesa, di Firenze e di Perugia. Nella prima metà del 1200 fu denominata Civitas Castelli e, nonostante che le rivalità tra Guelfi e Ghibellini ne mettessero spesso in pericolo la libertà, poté ugualmente godere di prosperità: in quel periodo, infatti, la diocesi tifernate si estendeva ben oltre i confini attuali, comprendendo anche gran parte dell'attuale altotevere aretino, dell'alto pesarese e del riminese interno. In questo periodo acquista indipendenza il borgo di Sansepolcro, sorto agli inizi dell'XI secolo attorno all'omonimo monastero nel contado di Città di Castello e sviluppatosi in comune autonomo tra i secoli XII e XIII.
Sul piano amministrativo la collocazione della città rimane piuttosto indefinita. Pur inserita nelle terre della Chiesa dall'VIII secolo, ancora nel 1312 viene rivendicata dall'imperatore Enrico VII come facente parte dell'impero, insieme alla vicina, e "figlia", Sansepolcro[4].
Nello Stato della Chiesa
Nel 1306 si iniziò a costruire la chiesa dei Servi di Maria, poi chiamata di Santa Maria delle Grazie, divenuta nel tempo santuario mariano cittadino. Nella seconda metà del XIV secolo divenne maggiore l'influenza esercitata da Perugia, finché nel 1367 fu ricondotta sotto lo Stato della Chiesa dal cardinale Albornoz. Nel successivo anno 1368, Brancaleone Guelfucci sollevò la cittadinanza ed insorse; tuttavia, il popolo tifernate riacquistò la libertà solo nel 1375, grazie all'intervento dei fiorentini.
Nel 1422 papa Martino V affidò la città al condottiero Braccio Fortebraccio da Montone, la cui famiglia detenne il dominio fino al 1440, anno in cui iniziarono le lotte per la conquista del potere tra varie famiglie, tra le quali i Vitelli, i Fucci e i Tartarini.
Inizialmente si assistette ad un'Oligarchia formata da Vitelli, Giustini e Fucci, per passare poi al dominio dei soli Vitelli, i quali uccisero i Fucci e fecero scappare i Giustini.
Successivamente, seguirono periodi di forti rivalità che videro anche il coinvolgimento di papa Sisto IV ed un lungo assedio alla città capeggiata da Niccolò Vitelli. Tuttavia, a seguito di alterne vicende, il dominio fu definitivamente preso dai Vitelli che posero a capo della città Paolo Vitelli e Vitellozzo Vitelli.
Quest'ultimo, come noto, fu ucciso da Cesare Borgia, detto il Valentino, nella congiura di Senigallia (1502). Il Valentino si proclamò duca della città e mantenne il dominio per tutto il pontificato di papa Alessandro VI. Successivamente, fino alla fine del XVIII secolo, la città fu assoggettata allo Stato della Chiesa, che concedette però la reggenza ad un governatore alle dipendenze della consulta romana. La famiglia Vitelli, nelle alterne vicende del XV e XVI secolo, incise notevolmente nello sviluppo economico e nell'importanza politica della città. Famiglia di mecenati e condottieri, molto legati ai Medici di Firenze, abbellirono Città di Castello con molti palazzi nei quali furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del Rinascimento, primi fra tutti Raffaello Sanzio e Luca Signorelli. Significativo fu, nel XVI secolo, l'imparentamento dei Vitelli con la famiglia dei Rossi di Parma: prima Vitello, poi Alessandro (dopo la morte del fratello) sposavano Angela Paola, sorella del conte di San Secondo Pier Maria il Giovane e del vescovo di Pavia e (dal 1551) governatore di Roma Giovan Girolamo, cugina del granduca di Firenze Cosimo de' Medici e cognata di Camilla Gonzaga.
Dal Risorgimento in poi
Il 12 gennaio 1798 fecero il loro ingresso in città i soldati della Repubblica Cisalpina, che proclamarono la repubblica, ma solo il 5 maggio successivo le truppe francesi non furono in grado di sedare una rivolta partita dalle campagne e di spiccata tendenza antirepubblicana. L'ordine fu riportato il 18 giugno 1799, quando la città fu occupata dagli austriaci per volere del Papa.
Nel 1817 il territorio del comune di Città di Castello fu decurtato delle frazioni di Montecastelli, Niccone e Verna, nella parte meridionale, che passarono al comune della Fratta, oggi Umbertide. Nel 1827 dal territorio comunale furono staccati anche i territori dei nuovi comuni di San Giustino e Pietralunga.
La città riottenne nuovamente la libertà la sera dell'11 febbraio 1849 e l'11 settembre 1860 entrò nello Stato Italiano, seguendone da questo momento le vicende storiche.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il rettore del locale Seminario, don Beniamino Schivo, si segnalò per la sua coraggiosa opera umanitaria a favore dei civili, dei profughi e dei perseguitati. A lui deve la vita anche una famiglia di ebrei tedeschi che fu accolta, nascosta e protetta dalla deportazione fino alla Liberazione. Per questo suo impegno di solidarietà, l'8 giugno 1986, l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito a don Schivo l'alta onorificenza dei "Giusti tra le nazioni".[5] Fra gli altri, trovò rifugio nel periodo delle persecuzioni anche Elio Toaff divenuto poi rabbino capo della comunità ebraica di Roma e nominato cittadino onorario tifernate nel 1999.
Città di Castello fu liberata il 22 luglio 1944.
Nella seconda metà del XX secolo si è verificato un consistente aumento demografico, dovuto anche all'immigrazione dalle vicine Marche e Toscana, che ha portato il Comune di Città di Castello a essere il quarto comune dell'Umbria per numero di abitanti. A partire dagli anni sessanta, la città ha conosciuto un significativo mutamento del tessuto economico, e lo sviluppo industriale, specie nel settore grafico, meccanico, tessile e della ceramica ha cambiato profondamente il volto della città. Particolarmente sviluppato è il settore grafico, del mobile e del packaging. Negli ultimi anni si è avuto anche un forte sviluppo di molte aziende di servizi, specie nel settore della educazione e formazione a distanza.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
- La Torre Civica, chiamata dai tifernati "Torre del Vescovo", oggi pendente, aveva una gemella, posizionata a pochi metri di distanza, demolita da tempo.
- Il Palazzo dei Priori o Palazzo del Comune, è il municipio cittadino. Venne costruito dal 1322 al 1338, è opera di Angelo da Orvieto.
- Palazzo Vitelli alla Cannoniera, così chiamato perché sul luogo sorgeva un deposito (o una fonderia) di cannoni, è uno dei cinque Palazzi che la famiglia Vitelli eresse a Città di Castello tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Cinquecento. È sede della Pinacoteca (seconda in Umbria, per importanza di opere custodite, alla sola Galleria Nazionale di Perugia) che conserva lavori, tra l'altro, di Luca Signorelli e Raffaello.
- Palazzo Vitelli a Sant'Egidio, testimonianza della grandezza rinascimentale della città e della potenza della dinastia tifernate dei Vitelli all'epoca delle Signorie. L'intero complesso (composto dal Palazzo, parco con ninfeo e chiuso dalla Palazzina Vitelli) è bisognoso di restauri nel parco e nelle mura perimetrali.
- Palazzo Albizzini, collezione Burri: esempio di architettura rinascimentale, di derivazione toscana (fine '400), dal 1981 Palazzo Albizzini è sede della prestigiosa Collezione delle opere che Alberto Burri ha donato alla città. La Collezione Burri è la più ricca e organica raccolta dell'opera dell'artista del '900 (si completa con la seconda sede espositiva degli Ex Seccatoi Tabacchi, che contiene le opere di grande dimensione).
Architetture religiose
- Duomo, dal caratteristico campanile rotondo.
- Chiesa di San Francesco. Chiesa trecentesca, modificata internamente in stile barocco. Qui viene conservata una copia dello Sposalizio della Vergine, che Raffaello dipinse nel 1504, portato via dalle truppe napoleoniche nel 1798, oggi all'Accademia di Brera di Milano. Da segnalare la Cappella Vitelli, su progetto del Vasari.
Dialetto
Il dialetto tifernate, come le restanti parlate della Valtiberina umbra, è caratterizzato da influssi gallo-italici (in particolar modo romagnoli) molto forti, tanto da essere spesso considerato una vera e propria forma di transizione con il gallo-italico o un dialetto stesso.
Tra questi elementi i più evidenti sono la lenizione della t e della c, ad esempio podé (potere) e aguto (acuto), il suono cacuminale della s (pronunciato come la "š" o "sc"), la sonorizzazione di questa consonante in posizione intervocalica e una varietà di vocali più ampia rispetto all'italiano dovuti a metafonesi. Il più comune di questi fonemi, tipico anche dei dialetti emiliani e romagnoli, è un suono intermedio tra la a e la e aperta e viene spesso denotato con èe, ad esempio chèene (cane) e chèeša (casa).
Altro aspetto peculiare, che coinvolge anche le parlate vicine di Monte Santa Maria Tiberina e Citerna e parzialmente quella degli anziani di Monterchi è l'isocronismo sillabico, in cui le vocali in sillaba complicata, cioè terminante per consonante, vengono pronunciate tutte aperte (strèt-to, quès-to, ròt-to, còr-so), mentre quelle in sillaba libera, cioè terminante per vocale, vengono pronunciate tutte chiuse (béne, sédia, cósa, stória). È un fenomeno peculiare, costituente un unicum in tutta l'Italia centro-settentrionale, e non ha relazioni con situazioni analoghe del Centro-sud adriatico (Abruzzo e Puglia).
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT[7] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 3.985 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 1.186 2,92%
Marocco 770 1,90%
Cultura
Istituti culturali
- Istituto di storia politica e sociale "Venanzio Gabriotti"
Musei
- Centro delle Tradizioni Popolari a Villa Cappelletti
- Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri"
- Museo del Capitolo del Duomo di Città di Castello
- Pinacoteca Comunale di Città di Castello
- Raccolta Civica di Città di Castello
- Museo Modellistico Ferroviario "Gioacchino Capelletti"
- Museo della Tela Umbra
- Museo delle Arti Grafiche
Biblioteche
- Archivio Notarile Mandamentale
- Archivio Storico Comunale
- Archivio Storico Diocesano
- Biblioteca Comunale "G. Carducci"
- Biblioteca Diocesana "Storti - Guerri"
Manifestazioni
- Festival delle Nazioni, è una manifestazione internazionale di musica da camera che si svolge ogni anno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.
Media
Radio
- Radio Tiferno Uno
Stampa
- La Nazione (redaz. di Città di Castello)
- Il Giornale dell'Umbria (redaz. di Città di Castello)
- La Voce (redaz. di Città di Castello)
- L'Altrapagina
Televisione
- Tevere TV
Persone legate a Città di Castello
Arti
- Antonio Maria Abbatini, compositore del XVII secolo, nato, vissuto e deceduto a Città di Castello
- Giovanni Ventura Borghesi, pittore, (1640 - 1708) nato a Città di Castello e autore di dipinti in chiese cittadine.
- Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995), artista e pittore.
- Piero della Francesca (Sansepolcro, 1416-1417 circa – Sansepolcro, 12 ottobre 1492), pittore e matematico.
- Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520), pittore e architetto.
- Raffaellino del Colle (Sansepolcro, 1495 – Sansepolcro, 1556), pittore.
- Cristoforo Gherardi Il Doceno (Sansepolcro, 1508 – Sansepolcro, 1556), pittore.
- Marietta Alboni (Città di Castello, 1826 – Ville d'Avray, 1894), cantante lirica.
- Elmo Palazzi (Città di Castello, 1871 – 1915), scultore.
- Aldo Riguccini (Città di Castello, 16 luglio 1913 – Città di Castello, 1º marzo 1992), pittore e designer.
Religione
- Celestino II, nato Guido Ghefucci da Castello (Città di Castello, .. – Roma, 1144), fu il 165º papa della Chiesa cattolica dal 1143 alla morte.
- San Crescentino o Crescenziano (Roma, 276 – Città di Castello, 1º giugno 303), santo della Chiesa Cattolica e militare romano.
- Beata Margherita da Città di Castello (Metola 1287 - Città di Castello 1320), terziaria domenicana.
- Giulio Vitelli (Città di Castello, 1458 - 1530) vescovo e condottiero italiano.
- Antonio Maria Ciocchi del Monte (Monte San Savino, 1461 – 1533), cardinale della Chiesa Cattolica.
- Santa Veronica Giuliani, al secolo Orsola (Mercatello sul Metauro, 1660 – Città di Castello, 1727), religiosa, proclamata santa da papa Gregorio XVI nel 1839.
- Beata Florida Cevoli, (Pisa, 11 novembre 1685 – 12 giugno 1767), religiosa.
- Giovanni Ottavio Bufalini Città di Castello, 1709 – Ancona, 1782), cardinale della Chiesa cattolica.
- Paolo Micallef (Malta, 1818 – Pisa, 1883), arcivescovo della Chiesa Cattolica.
- Beato Carlo Liviero (Vicenza 1866- Fano 1932), vescovo di Città di Castello dal 1910 al 1932
- Pompeo Ghezzi (Gorgonzola, 1869 – Erba, 1953) vescovo cattolico.
- Padre Beniamino Schivo (Gallio, 1910), presbitero, che ha ricevuto la Medaglia d'Oro al Valor Civile, il titolo di Giusto tra le Nazioni e protonotario apostolico.
- Elio Toaff (Livorno, 1915), rabbino capo della comunità ebraica di Roma dal 1951 al 2001.
- Carlo Urru (Todi, 1915 – Perugia, 2002), vescovo cattolico.
- Sergio Goretti (Città di Castello, 1929), vescovo cattolico.
- Pellegrino Tomaso Ronchi (Riolo Terme, 1930), vescovo cattolico.
- Andrea Czortek (Arezzo, 1971), presbitero, storico ed archivista.
- Achille Rossi (Città di Castello, 1940) presbitero e scrittore.
- Ivo Baldi Gaburri (Città di Castello, 1947), vescovo cattolico di Huarí (Perù).
- Domenico Cancian (Mareno di Piave, 1947), vescovo della Chiesa Cattolica.
Politica e Storia
- Gaio Plinio Cecilio Secondo (Como, 61 - Nicomedia 113), detto Plinio il Giovane, scrittore e senatore romano.
- I Vitelli, furono storicamente la famiglia più importante di Città di Castello. Assunsero la Signoria della città nel XV e XVI secolo.
- Paolo Vitelli (Città di Castello, 1461 – Firenze, 1499) condottiero e cavaliere italiano, Signore di Montone.
- Alessandro Vitelli, (Città di Castello, 1500 – Citerna, 1554) condottiero italiano, Conte di Montone, Citerna ed Amatrice.
- Vitellozzo Vitelli (Città di Castello, 1458 ca. – Senigallia, 1503), condottiero, politico e cavaliere di ventura.
- Niccolò Vitelli (Città di Castello, 1414 – 1486) condottiero italiano.
- Venanzio Gabriotti (Città di Castello, 1883 – Città di Castello, 1944), antifascista, partigiano, tenente colonnello di Fanteria. Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
- Barone Leopoldo Franchetti (Livorno, 1847 – Roma, 1917), politico ed economista. Fu filantropo, studioso meridionalista e senatore del Regno d'Italia.
- Mario Capanna (Città di Castello, 1945), politico e scrittore.
- Venanzio Nocchi (Città di Castello, 1946), scrittore, cantante lirico e Senatore della X Legislatura e della XI Legislatura della Repubblica Italiana.
- Walter Verini (Città di Castello, 1956), politico e giornalista.
- Valerio Gildoni (Città di Castello, 2 gennaio 1969 – Nanto, 18 luglio 2009), Tenente Colonnello dell'Arma dei Carabinieri e Medaglia d'Oro al Valor Militare.
- Goffredo Mencagli (Città di Castello, 1943), generale dei Carabinieri.
- Catia Polidori (Città di Castello, 3 luglio 1967), politica (Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico) ed imprenditrice.
- Anna Ascani - deputata
Medicina
- Sandro Bartoccioni (Città di Castello, 1947 – Città di Castello, 2006), medico cardiochirurgo.
Spettacolo
- Catrano Catrani (1910 - 1973), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, naturalizzato argentino, nato a Città di Castello
- Monica Bellucci (Città di Castello, 1964), attrice cinematografica e modella.
- Nino Fuscagni (Città di Castello, 1937), attore e conduttore televisivo.
- Frankie HI-NRG MC, nome d'arte di Francesco Di Gesù (Torino, 1969), musicista e rapper di origini siciliane, cresciuto tra Caserta e Città di Castello.
- Marietta Alboni (Città di Castello, 1826 – Ville d'Avray, 1894), cantante lirica.
- Terry Gilliam (Minneapolis, 1940), sceneggiatore, regista, attore, animatore, scrittore e produttore cinematografico statunitense naturalizzato britannico.
- David Riondino (Firenze, 1952), cantautore, attore, regista, scrittore, comico e consulente artistico del "Teatro degli Illuminati".
- Jovanotti, nome d'arte di Lorenzo Cherubini (Roma, 1966), cantautore.
- Michelangelo Pulci (Città di Castello, 1968), comico.
- Marco Capaccioni (Città di Castello), sound engineer e produttore musicale MTV.
- Max Casacci (Torino, 1963), chitarrista e produttore musicale.
- Subsonica, gruppo musicale rock italiano [8]
- Valeria Ciangottini (Roma, 6 agosto 1945), attrice.
- Ralph Fiennes (Ipswich, 1962), attore.
- Filippa Lagerbäck (Stoccolma, 1973), showgirl e conduttrice televisiva.
- Fresco (Città di Castello, 1976), dj e produttore musicale.
- Carlo Fuscagni (Città di Castello, 1933), giornalista ed ex-dirigente RAI.
- Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947), compositore.
- Daniele Bossari (Milano, 1974), conduttore televisivo e radiofonico.
- Paolo Benvegnù (Milano, 1965), chitarrista e cantautore.
- Michele Bravi (1994), cantante.
(altro)
- Francesco Polidori (Città di Castello, 1948), imprenditore e proprietario del gruppo CEPU.
- Vincenzo Mollica (Formigine, 1953), giornalista e scrittore italiano.
- Ivan Teobaldelli (Sestino, 1949), giornalista, scrittore ed ex direttore e fondatore di Babilonia.
- Daniele Piccini (Città di Castello, 15 aprile 1972), filologo, poeta, docente universitario e critico letterario.
Geografia antropica
Quartieri
Casella, Gorgone, Graticole, Madonna del Latte, Mattonata, Meltina, Pesci d'oro, Prato, Rignaldello, Riosecco, Salaiolo - La Tina, San Giacomo, San Pio X
Frazioni
Antirata, Astucci, Badiali, Badia Petroia, Barzotti, Bivio Canoscio, Baucca, San Martino d'Upò, Belvedere, Bisacchi, Bonsciano, Caifirenze, Candeggio, Canoscio, Capitana, Celle, Cerbara, Cinquemiglia, Coldipozzo, Cornetto, Croce di Castiglione, Fabbrecce(Tofanelli), Fiume, Fraccalaglio, Fraccano, Galassina, Grumale, Lerchi, Lugnano, Marchigliano, Montemaggiore, Monte Ruperto, Morra, Muccignano, Nuvole, Petrelle, Piosina, Promano, Roccagnano, Ronti, Rovigliano, San Leo Bastia, San Biagio del Cornetto, San Lorenzo Bibbiana, San Maiano, San Martin Pereto, San Martino di Castelvecchio, San Pietro a Monte, San Secondo, Santa Lucia, Santo Stefano Del Piano, Scalocchio, Seripole, Terme di Fontecchio, Titta, Trestina, Uppiano, Userna, Valdipetrina, Vallurbana, Vingone, Volterrano
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1993 | 2001 | Adolfo Orsini | Partito Democratico della Sinistra poi Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2001 | 2010 | Fernanda Cecchini | Democratici di Sinistra poi Partito Democratico | Sindaco | [9] |
2010 | 2011 | Luciano Bacchetta | Partito Socialista Italiano | Sindaco F.F. | |
2011 | 2016 | Luciano Bacchetta | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
2016 | in carica | Luciano Bacchetta | Partito Socialista Italiano | Sindaco |
Gemellaggi
- Joué-lès-Tours, dal 1991[10]
- Sighișoara, dal 2000[11]
- Höör, dal 2007[12]
- Gibellina, firmato protocollo d'intesa nel 2011[13]
Sport
Società sportive
Le squadre cittadine sono costituite da:
- due società di pallavolo: Gherardi Svi Città di Castello, tornata in Serie A1 (pallavolo maschile) nel 2013, e AVT Volley Città di Castello;
- una società di calcio: S.S.D. Città di Castello, militante in Serie D girone G;
- una società di pallacanestro: Basket Città di Castello ASD, militante nella serie D Regionale;
- una squadra di rugby: Città di Castello Rugby;
- una società di ciclismo nella frazione di Cerbara: Gruppo sportivo Errepielle Cerbara;
- una società di calcio a 5: CTS Grafica Calcio A5 Città di Castello, fondata nel 1998, colori sociali Bianco Rossi, militante in serie C2;
- una società di canoa: C.C.C.C. (Canoa Club Città di Castello);
- una società di nuoto: C.N.A.T. '99 (Centro Nuoto Alto Tevere '99).
In città si svolge in maggio un importante torneo nazionale di rugby giovanile, il "Trofeo Città di Castello"; in giugno il "Trofeo Tifernum Tiberinum", meeting nazionale di nuoto; in luglio il "Playground Contest", torneo di pallacanestro a tre giocatori (in piazza Matteotti), e in dicembre il torneo di pallavolo femminile "Francesca Fabbri".
Ciclismo
Città di Castello è stata sede di arrivo di due tappe del Giro d'Italia, la prima nel 1984, vinta da Paolo Rosola l'ultima nel 1991 vinta da Mario Cipollini.
Persone sportive legate a Città di Castello
- Silvano Ramaccioni (Città di Castello, 1939), dirigente sportivo.
- Corrado Bernicchi (Città di Castello, 1926 – Città di Castello, 2001), calciatore e allenatore di calcio.
- Andrea Sartoretti (Perugia, 1971), pallavolista (ex capitano della Nazionale Italiana di Pallavolo) ed allenatore di pallavolo.
- Renato Buso (Treviso, 1969), calciatore e allenatore di calcio.
- Federico Giunti (Città di Castello, 1971), calciatore e allenatore di calcio.
- Franco Mancini (Città di Castello, 1948 – Città di Castello, 2006), calciatore e allenatore di calcio.
- Lucio Bernardini (Città di Castello, 1960), calciatore e allenatore di calcio.
- Simone Santi (Città di Castello, 1966), arbitro internazionale di pallavolo.
- Carlo Mercati (Città di Castello, 1976), canoista italiano, specialità K1 discesa fluviale.
- Fausto Polidori (Città di Castello, 1949) allenatore di pallavolo.
- Mirko Spelli (canoista).
- Marta Evangelisti (ciclista).
- Michele Pasqui (canoista, campione italiano 2016).
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2016.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Cfr. la mappa relativa alle regioni climatiche in: AA. VV. Grande Atlante d'Italia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1987, pag. 235.
- ^ A. Zorzi, Le Toscane del Duecento, in, Etruria, Tuscia, Toscana, a cura di G. Garzella, Pisa, Pacini Editore, 1998, p. 94
- ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45, Mondadori, Milano, 2006, pp. 214-215.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT
- ^ Subsonica
- ^ Dimessasi in seguito all'elezione in Consiglio Regionale.
- ^ Comune di Città di Castello - Comune, Municipio di Città di Castello e città, Umbria
- ^ (RO) Il gemellaggio sul sito ufficiale di Sighișoara, su sighisoara.org.ro. URL consultato il 27 agosto 2015.
- ^ (SV) Il gemellaggio sul sito ufficiale di Höör, su hoor.se. URL consultato il 27 agosto 2015.
- ^ Protocollo d'Intesa tra i Comuni di Gibellina e Città di Castello
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Città di Castello
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Città di Castello
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale alternativo del comune, su cdcnet.net.
- La Madonna Nera del Duomo, su luoghimisteriosi.it.
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