Giovanni Busoni
Giovanni Busoni (Livorno, 2 gennaio 1913 – Livorno, 2 marzo 1973) è stato un calciatore italiano, di ruolo centravanti.
Giovanni Busoni | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 172 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 65 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Centravanti | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1947 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera
Club
Aquila Montevarchi
Cresciuto nelle giovanili del Livorno, venne ceduto giovanissimo, poco più che sedicenne al Montevarchi, societa' che si apprestava a disputare per la prima volta, dopo l'affiliazione ufficiale alla FGCI, il campionato di Terza Divisione del 1929-30. Restò nella società toscana fino al campionato 1931-1932 e contribuì con i suoi goal a portare il club toscano a disputare il prestigioso campionato nazionale di Prima Divisione. Il talento di questo giovane attaccante dal fiuto del goal ineguagliabile e dallo scatto devastante non passò inosservato ai molti osservatori che frequentavano i campi di provincia alla ricerca di nuovi talenti da inserire nelle rispettive squadre professioniste, alla fine fu il Torino ad aggiudicarsi i favori dell'attaccante pagandolo una cifra molto sostenuta per l'epoca, si parla di cinquantamila lire e piu un'amichevole da disputarsi a Montevarchi prima dell'inizio del campionato. Comunque per busoni ormai era tutto pronto per disputare l'anno successivo il campionato di serie A con i prestigiosi colori granata in uno dei club più blasonati d'Italia. Da ricordare che nell'arco di poco meno di tre anni Busoni realizzò con la casacca rossoblu dell'Aquila Montevarchi, l'incredibile cifra di 81 goal in 58 partite. Grazie al suo grande talento, e alle sue straordinarie prestazioni calcistiche, Giovanni busoni lasciò nella piccola città toscana un segno indelebile nei tifosi e negli appassionati di calcio, che ancora oggi ne ricordano le gesta e le grandi qualità tecniche e umane , stabilendo record ancora oggi ineguagliati, primo fra tutti, diventare il più grande goleador del Montevarchi di tutti i tempi, con 83 reti all'attivo in 64 partite. E non fu un caso che a fine carriera, all'età ormai di oltre 34 anni, scelse di tornare per un breve periodo di tempo a giocare a Montevarchi , nella società che per prima aveva creduto in lui, e che lo lanciò verso una carriera ricca di gloria e soddisfazioni.[1]
Torino
Dopo i precedenti campionati nel club toscano del Montevarchi, culminati in autentici trionfi a suon di reti, fu acquistato dal Torino con cui esordì appena diciottenne in Serie A il 23 ottobre 1932 in Triestina-Torino (2-2), sesta giornata di campionato, in cui si rivelò segnando una doppietta nella gara in trasferta, rimontando i gol di Colaussi e di Rocco, che appena un minuto prima aveva portato i padroni di casa sul 2-0. Si ripeté alla settima, disputata il 6 novembre 1932 con una doppietta nella vittoria casalinga contro il Casale per 9-0, all'ottava, giocata il 13 novembre 1932, nella vittoria casalinga contro l'Ambrosiana per 3-2, quando pareggiò il gol iniziale di Levratto, alla quindicesima giornata, quando il 22 gennaio 1933 segnò una tripletta nella vittoria casalinga contro il Bari per 6-3, il 5 febbraio 1933, 17sima giornata, con una doppietta in Torino-Padova, gara finita 4-2 e nel derby di Torino del 30 aprile 1933 (27ª giornata) quando segnò il gol dei granata in Juventus-Torino, partita terminata per 2-1. A fine stagione, nel suo torneo d'esordio, aveva realizzato 17 reti in 26 partite, che gli fruttarono l'ottavo posto nella classifica dei cannonieri di quella stagione, precedendo giocatori come Silvio Piola (che concluse la stagione segnando 11 gol) e Raimundo Orsi, autore di 10 reti durante la stagione[2].
Livorno
L'anno successivo si trasferì al Livorno sostituendo l'ungherese János Nehadoma e qui fu protagonista della gara inaugurale dello stadio cittadino[3], in cui segnò due reti alla Fiorentina nella partita terminata 3-0 per i livornesi; con la maglia amaranto firmò 35 gol in 62 partite e fu vice-capocannoniere del torneo 1933-1934 con 26 reti, precedendo campioni del calibro di Piola (15), Meazza (21), Ferrari (16).
Napoli
Nel 1935 si trasferì al Napoli insieme ad Ulisse Uslenghi per l'allora notevole somma di 250 000 lire[3]. A fine campionato la società partenopea lo mise in vendita per ripianare parzialmente i propri debiti.[4]
Bologna
Si trasferì quindi, nel 1936, al Bologna, dove avrebbe dovuto raccogliere l'eredità di Angelo Schiavio. Si rivelò un buon realizzatore, addirittura superbo durante il Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi del 1937, dove fece coppia in attacco proprio con Schiavio, alle ultime partite in carriera. Giocò per due stagioni in rossoblu vincendo uno scudetto e il Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi. Nel 1941 e 1943 ritornò brevemente al Bologna, che dopo la fine della guerra lo mise in lista di trasferimento[5].
Ambrosiana-Inter e fine carriera
Dopo una parentesi in prestito all'Ambrosiana[6], giocò, sempre in prestito, con le maglie del Molinella[7][8], dell'Ascoli[9], e del Modena. Nella stagione 1946-1947 ha segnato 2 reti in 6 presenze nel Montevarchi[10].
In massima serie collezionò 164 presenze e 75 reti e 35 presenze e 16 reti in Serie B
commento alla carriera
In sintesi possiamo affermare che Giovanni busoni ha avuto una carriera molto breve e fulminante, praticamente si è svolta tutta nell'arco di tempo che va dagli anni 1933 al 1938, gli anni in cui ha militato nel campionato di serie A, però ricca di soddisfazioni e importanti riconoscimenti, di lui il giornalista sportivo Aldo Bardelli, scrisse " un centravanti caratterizzato da uno scatto travolgente come forse nessun altro giocatore ebbe mai" fu un attaccante dotato di un grande fiuto del goal e dotato di uno scatto devastante. Ha militato nelle più grandi e blasonate società italiane dell'epoca, segnando goal sempre con medie impressionanti, praticamente uno ogni 180 minuti. La sua sfortuna purtroppo, se cosi si può chiamare,è stata quelle di misurarsi nella sua epoca con campioni del calibro di Piola, Meazza, Schiavio, Orsi, Ferrari,ecc.. praticamente alcuni tra i più forti giocatori italiani di sempre, e questo naturalmente lo ha penalizzato per una carriera ancora più importante, e magari per far parte in maniera permanente della nazionale italiana che nel periodo in questione fu bicampione mondiale (1934-1938) e campione olimpica. (1936). Forse se fosse nato qualche anno più tardi nella generazione calcistica successiva sarebbe ricordato come uno dei più grandi attaccanti italiani della sua generazione.
I numeri della sua carriera sono. 282 partite-187 goal. Così suddivisi. Serie A: 164-(75) Serie B: 34-(16) Serie C: 52-(50) Serie D: 32-(46)
Nazionale
In virtù anche del suo scatto[11] fu convocato nella Nazionale da Vittorio Pozzo ma non scese mai in campo[3]. Ha collezionato invece una presenze ed una rete nella Nazionale B, in occasione della sfida dell'11 febbraio 1934 di Trieste contro i pari categoria dell'Austria[12], vinta dall'Italia per 2-0, gara in cui segnò il primo gol su passaggio di Faccio[13].
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Bologna: 1936-1937
- Serie B: 1
- Modena: 1942-1943
Competizioni internazionali
note
- ^ [una storia lunga cento anni]
- ^ Tabellini rsssf.com
- ^ a b c Scheda del giocatore forzalivorno.it
- ^ 100 Anni di storia napolissimo.net
- ^ Le liste di trasferimento dei calciatori del Nord, Il Corriere dello Sport, 28 settembre 1945, pag.2
- ^ Ingaggi e cessioni - Nel Bologna, Il Littoriale, 28 luglio 1939, pag.4
- ^ Il Bologna presta Busoni al Molinella, Il Littoriale, 11 settembre 1939, pag.3
- ^ Agendina del calcio Barlassina 1939-1940, pag.95
- ^ Agendina del calcio Barlassina 1940-1941, pag.112
- ^ [1]
- ^ Littoriale, 9 dicembre 1932, pagina 3 emeroteca.coni.it
- ^ Almanacco Illustrato del calcio 2005, edizioni Panini, pag. 770-733
- ^ Littoriale del 12 febbraio 1934, pagine 3 e 4 emeroteca.coni.it
bibliografia
- "Il Calcio Illustrato" 1 giugno 1932. Milano. N.22.
- "i sessant'anni del torino" gilandi gianni e Pavese Alberto. Soc.tipografica torinese.1966.
- "Bologna storia e baldoria" storia del Bologna Football Club. Gianfranco civolani,Lamberto Rigni. I.n.e.i edizioni.1985
- Aquila montevarchi 1902 "una storia lunga cento anni" Manfredo agnoletti,Massimo Anselmi, carlo fontanelli e Roberto rotesi.Geo edizioni.2002.
- "livornocento...un secolo di passione amaranto". Carlo fontanelli,Paolo nacarlo,Fabio discalzi. Geo edizioni. 2015.
Collegamenti esterni
- Dario Marchetti (a cura di), Giovanni Busoni, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).