Pane e tulipani
Pane e tulipani è un film del 1999 diretto da Silvio Soldini[1], vincitore di numerosi riconoscimenti: ben nove David di Donatello, cinque Nastri d'argento, sette Ciak d'oro e un Globo d'oro e candidato a tre European Film Awards nel 2000.
È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del 53º Festival di Cannes.[2]
Trama
Rosalba è una casalinga pescarese di origini napoletane, madre di due adolescenti e moglie di Mimmo, titolare di una ditta d'idraulica e sanitari, piuttosto grossolano e infedele. Assieme alla famiglia e agli amici, partecipa a una squallida gita a Paestum organizzata da una ditta di venditori di pentole ed elettrodomestici. Mentre rientra a Pescara con l'autobus, Rosalba viene dimenticata in un autogrill. Decide di far ritorno a casa con un passaggio in auto, ma il viaggio le dà l'occasione per una fuga improvvisata verso Venezia.
Nella città lagunare la donna, rimasta presto senza denaro, è ospitata da Fernando, un cameriere islandese di un piccolo ristorante dimesso che parla però un italiano forbito e letterario, e stringe una tenera amicizia con Grazia, una massaggiatrice olistica vicina di casa di Fernando. Rosalba trova lavoro presso un piccolo negozio di fiori gestito da Fermo, un anziano e bisbetico anarchico che viene conquistato dai modi garbati della donna.
Mimmo non tollera la lunga assenza di Rosalba, soprattutto perché oberato dai lavori domestici, e decide di indagare assumendo un investigatore, ma in vena di risparmi non si rivolge a un professionista bensì a Costantino, un giovane volenteroso che si era presentato presso la sua ditta in cerca di un impiego come idraulico. Costantino, suo malgrado, è costretto a partire per Venezia, dove cerca di mettersi sulle tracce di Rosalba fingendosi investigatore, ma incontra invece Grazia, di cui s'innamora istantaneamente, ampiamente corrisposto. Nel frattempo Rosalba è attratta sempre più dalla personalità delicata, romantica e misteriosa del discreto cameriere, e tra i due si instaura un rapporto fatto di piccoli gesti quotidiani e di tenere attenzioni.
Lontano da casa, la vita di Rosalba ritrova una dimensione nuova, e la donna riscopre interessi, spazi, rapporti che sembrava aver dimenticato; fin quando irrompe sulla scena l'amante di Mimmo, amica di famiglia, che piomba a Venezia per riportare Rosalba finalmente a casa, anche lei stanca di occupare spazi e ruoli lasciati vacanti dalla moglie del commerciante; non è più l'amante che divide i momenti belli con il marito di Rosalba, ma deve sopportare sulle sue spalle la mancanza della donna.
Rosalba torna a Pescara e ritrova un mondo per nulla cambiato, nel quale ognuno è desideroso solo di riprendere la squallida routine interrotta dalla sua assenza. Fernando, rimasto solo a Venezia, trova finalmente il coraggio di dichiarare il proprio amore a Rosalba: con l'aiuto di Costantino e Grazia intraprende il viaggio per Pescara, viaggio che si concluderà con il ritorno definitivo di Rosalba a Venezia, accompagnata questa volta dal figlio minore, l'unico con il quale la donna condivide affinità e sentimenti e che l'assenza materna aveva lasciato in uno stato di silenziosa sofferenza.
Il film
Pane e tulipani è il quarto lungometraggio del regista Silvio Soldini e probabilmente il suo film più celebre, considerato il notevole successo internazionale di pubblico e di critica e i numerosi premi ottenuti: in particolare il film ha ottenuto tutti i principali riconoscimenti alla edizione 2000 del David di Donatello, vincendo per il miglior film, la miglior regia, la migliore sceneggiatura e per le quattro categorie di recitazione (attori e attrici protagonisti e non).[3]
Il titolo del film deriva dal fatto che ogni mattina Fernando lascia a Rosalba la colazione (tra cui emerge in primo piano un'abbondante fetta di pane) e lei ogni sera gli porta un mazzo di fiori dal negozio, e gli ultimi che porta prima di tornare a Pescara sono proprio tulipani. I tulipani del titolo fanno riferimento a una frase detta da Fermo, in cui spiega che tutti pensano che questi fiori provengano dall'Olanda, mentre sono persiani. Da qui il paragone con la protagonista, che appare a tutti in un modo, mentre la sua vera essenza è totalmente opposta e viene riscoperta solo dalle persone che veramente si interessano a lei.
Nel soggetto originale era prevista anche una scena di passione tra Rosalba e Fernando, mai girata perché avrebbe "stonato" con la frase conclusiva del film[senza fonte]: «Non vorrei sembrarle precipitosa, ma... se ci dessimo del tu?».
Riconoscimenti
- 2000 - David di Donatello
- Miglior film a Silvio Soldini
- Miglior regista a Silvio Soldini
- Miglior sceneggiatura a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
- Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta
- Migliore attore protagonista a Bruno Ganz
- Migliore attrice non protagonista a Marina Massironi
- Migliore attore non protagonista a Giuseppe Battiston
- Migliore fotografia a Luca Bigazzi
- Miglior sonoro a Maurizio Argentieri
- 2000 - Nastri d'argento
- Regista del miglior film a Silvio Soldini
- Miglior sceneggiatura a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
- Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta
- Migliore attore non protagonista a Felice Andreasi
- Migliore attrice non protagonista a Marina Massironi
- Nomination Migliore fotografia a Luca Bigazzi
- Nomination Miglior montaggio a Carlotta Cristiani
- 2000 - Globo d'oro
- Miglior attrice rivelazione a Licia Maglietta
- Nomination Miglior film a Silvio Soldini
- Nomination Miglior attrice a Licia Maglietta
- 2000 - Ciak d'oro
- Miglior film
- Miglior regista a Silvio Soldini
- Migliore attore protagonista a Bruno Ganz
- Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta
- Migliore attore non protagonista a Giuseppe Battiston
- Migliore colonna sonora a Giovanni Venosta
- Miglior manifesto a internozero
- Nomination Migliore attrice non protagonista a Marina Massironi
- 2000 - Premio Flaiano
- Premio per la miglior regia a Silvio Soldini
- Premio all'interprete a Licia Maglietta
- Premio agli Sceneggiatori a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
- 2000 - European Film Awards
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attore a Bruno Ganz
- Nomination Miglior sceneggiatura a Doriana Leondeff e Silvio Soldini
- 2001 - Premio del cinema svizzero
- Migliore attore a Bruno Ganz
- Nomination Miglior film a Silvio Soldini
Note
- ^ Silvio Soldini ama circondarsi dei medesimi membri di cast e troupe nei suoi film: prima (e dopo...) Pane e tulipani avevano già lavorato con lui la co-sceneggiatrice Doriana Leondeff, il direttore della fotografia Luca Bigazzi e alcuni attori del cast, tra cui Licia Maglietta, Giuseppe Battiston, Tatiana Lepore e Felice Andreasi
- ^ (FR) Quinzaine 2000, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato l'11 agosto 2011.
- ^ Si tratta della prima commedia per Licia Maglietta e Bruno Ganz, noti più che altro come attori drammatici. Nell'incipit del film la guida turistica è interpretata non da un attore, ma da una vera guida turistica del luogo, che ha scritto personalmente il monologo da lui recitato.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pane e tulipani
Collegamenti esterni
- (EN) Pane e tulipani, su IMDb, IMDb.com.
- Pane e tulipani, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.
- Speciale sulle ___location del film, su davinotti.com.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 184918242 · GND (DE) 4647629-5 |
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