Io sono Valdez
Io sono Valdez (Valdez Is Coming) è un film western del 1971 diretto da Edwin Sherin e tratto da un racconto di Elmore Leonard pubblicato in Italia con il titolo "Buoni e cattivi" nell'antologia Tutti i racconti western, successivamente ampliato nel romanzo Arriva Valdez (Valdez Is Coming).
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Paese di produzione | USA |
Durata | 97 min |
Genere | western |
Regia | Edwin Sherin |
Soggetto | Elmore Leonard, dal romanzo omonimo |
Sceneggiatura | Roland Kibbee, David Rayfiel |
Produttore | Ira Steiner |
Fotografia | Gábor Pogány |
Montaggio | James T. Heckert, George Rohrs |
Musiche | Charles Gross |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Il vice-sceriffo messicano Bob Valdez (Burt Lancaster) interviene in un conflitto a fuoco tra il ricco allevatore Tanner, assistito da un nutrito manipolo di sgherri pronti a tutto, ed un uomo di colore che si è asserragliato in una baracca con la sua compagna di razza apache, la quale aspetta un bambino. Valdez, uomo di mezz'età e dal carattere mite e riflessivo, cerca di risolvere pacificamente la questione. Il ragazzo di colore è stato riconosciuto da Tanner come un disertore rinnegato, reo d'aver ucciso un suo amico ufficiale dell'esercito. Quando Valdez cerca di convincere l'uomo assediato ad arrendersi, è invece costretto a sparargli per legittima difesa, a causa dell'intervento inopportuno di un ragazzo del paese, Davis, che aspira a lavorare per Tanner.
Dopo che il ricercato è morto, si scopre che c'è stato un errore di persona: non era lui il rinnegato e presunto assassino riconosciuto da Tanner. Valdez, pieno di rimorso per quello che ha dovuto fare, vorrebbe convincere Tanner a risarcire almeno la donna apache, rimasta sola ad allevare l'orfano che nascerà. Ma all'allevatore non importa nulla della sorte della donna e ordina anzi ai suoi uomini di dare una severa e dura lezione anche al messicano, allo scopo di intimidirlo. Nel frattempo si viene a sapere che l'allevatore intende sposare la vedova del suo amico, morto per mano del fantomatico rinnegato.
Valdez, a stento sopravvissuto alle brutalità della gente di Tanner (viene salvato all'ultimo momento dal giovane Davis, che si fa prendere da un inatteso scrupolo umanitario), riscopre il suo orgoglio e il suo eroico passato di militare dell'esercito, e non si dà per vinto. Guarito dalle ferite, attacca nuovamente la gente di Tanner e rapisce la futura moglie del suo nemico, facendosi inseguire sulle vicine montagne. In breve: il messicano si rivela essere un osso duro per la spavalda gente di Tanner.
Durante la fuga, Valdez scopre che la donna sua prigioniera è la vera responsabile della morte del marito, ucciso in un momento di esasperazione per le sue violenze e i soprusi; anche per questo la donna inizia a coltivare una crescente ammirazione per il coraggio e la determinazione del suo rapitore. Quando infine Valdez viene raggiunto, gli uomini di Tanner sono stati decimati e i superstiti, tutti messicani, finiscono con il solidarizzare con il fuggiasco. Alla fine si rifiutano di giustiziarlo vigliaccamente, come pretenderebbe il loro capo, e lasciano invece Tanner e Valdez a regolare i conti in duello tra loro.
Tanner non si dimostra competitivo, nell'uso della pistola.
Collegamenti esterni
(EN) Io sono Valdez, su IMDb, IMDb.com.