Utente:Rosa Mauro/Sandbox2
L'omicidio di Nada Cella (Rezzoaglio, 1972 – Genova, 6 maggio 1996) avvenne nell'appartamento numero cinque del condominio di via Marsala, 14 a Chiavari (GE), quando la ragazza, impiegatanello studio del trentaquatrenne Marco Soracco, fu ferita in maniera gravissima e morì sei ore dopo[1]. La famiglia era originaria di Alpepiana di Rezzoaglio, nell'Appennino Ligure genovese; a Chivari viveva con la madre Silvana Smaniotto e la sorella Daniela mentre a Alpepiana abitava il padre Bruno che faceva il faleganeme e ed era malto di cuore, dopo l'omicidio della figlia le sue condizioni si sono aggravate ed è morto a causa di un incidente in seguito ad malore il 30 luglio 1999 qualche curva prima di Alpepiana finendo in un dirupo[2].
Il delitto
Dopo aver raggiunto l'ufficio dove lavora da cinque anni (infatti abitava a Chiavari in via Piacenza, 351) Nada Cella è stata ritrovata in fin di vita alle 9:13 dal suo datore di lavoro, il commercialista Marco Soracco che chiama subito la Croce Verde, ma Nada Muore nel pomeriggio[3]all'Ospedale San Martino di Genova a causa delle 10-15 colpi ricevuti al viso da un oggetto contundente che non verrà mai ritrovato[4]. Nessuna aveva visto Nada entrare in ufficio, quel lunedì matina era arrivata prima del previsto infatti alle 8:51 aveva stampato un documento e qualche minuto dopo le 9 l'inquilina del piano di sotto aveva sentito sbattere la porta[5]. La madre di Soracco, Marisa bacchioni pulì le tracce dell'omicidio poco dopo i soccorsi[6]. Nel novembre 1999 viene arrestato Sergio Truglio per l'omicidio della prostituta Giordana Matic a Uscio, paese non lontano da Chiavari; Truglio andava in vacanza a Alpepiana di Rezzoaglio paese di origine di Nada dove andava in vacanza ma è stato scagionato dal delitto dagli esami del DNA[7].
Le indagini
Nada dopo che aveva accompagnato sua mamma che insegnava alla scuola "Caboto" in via Sant'Antonio ed è arrivata in ufficio alle 8:35, il computer invece risulta acceso dalle 7:50, nello studio veiene trovato lo scontrino di un bar nella stessa via di Oscar Signorini che abita nello stesso stabile, l'uomo è coperto di sangue e ha detto che si è tagliato radendosi invece sua moglie e sua figlia dicono che è sangue del cane che ha avuto un intervento chirurgico, quindi l'omicidio è avvenuto nei dieci minuti tra la stampa del documento e l'arrivo di Saracco ma questa pisa si rivelerà errata[8]. Nada in quel piccolo lasso di tempo aveva fatto entrare uno sconosciuto o uno sconosciuto si era introdotto nell'ufficio, inoltre vennero trovati quattro capelli e un bottone, il 12 maggio viene indagato Soracco e il 30 viene indagata una vicina di casa psicolabile, il 18 luglio 1997 Soracco è prosciolto da ogni accusa e anche la donna ha la posizione archiviata e l'unica testimone che abitava nell'appartamento vicino, Liliana Lavagno è deceduta[9]. Soracco ha negato fin da subito di aver fatto avances a Nada[10].
Note
- ^ L'omicidio di Nada Cella
- ^ Nada Cella, la giovane massacrata a Chiavari
- ^ Nada Cella, la giovane massacrata a Chiavari
- ^ Esclusivo, caso Cella. Parla Soracco: "Finalmente nuove indagini"
- ^ Nada Cella su Chi l'ha visto? edizione 1996-1997
- ^ Nada Cella, la Simonetta Cesaroni di Chiavari: delitto irrisolto dopo 18 anni
- ^ Nada Cella, la giovane massacrata a Chiavari
- ^ Nada Cella, la Simonetta Cesaroni di Chiavari: delitto irrisolto dopo 18 anni
- ^ Esclusivo, caso Cella. Parla Soracco: "Finalmente nuove indagini"
- ^ E' NEL COMPUTER LA VERITA' NASCOSTA SULLA MORTE DI NADA
Bibliografia
- Emanuela Profumo, Liguria criminale, Newton Compton, 2008, ISBN 88-5411-239-9
- Andrea Casazza e Max Mauceri, Liguria criminale : 10 casi insoluti di cronaca nera, Fratelli Frilli Editore, Genova, 2009, ISBN 88-7563-152-2
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Nada Cella su Chi l'ha visto? edizione 1996-1997
- Nada Cella su Chi l'ha visto? edizione 2011-2012
- Nada Cella, la giovane massacrata a Chiavari