Sulmona
Sulmona (anticamente Sulmo, Sulmóne in abruzzese) è un comune italiano di 24 496 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. È il terzo[4] comune più popoloso della provincia (alle spalle dell'Aquila ed Avezzano) e l'undicesimo[5] della regione. Situata nel cuore dell'Abruzzo, a ridosso del Parco nazionale della Majella, Sulmona è nota nel mondo per la secolare tradizione nella produzione dei confetti.
Sulmona comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Annamaria Casini (Liste civiche) dal 19-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 42°02′52.89″N 13°55′34.31″E |
Altitudine | 405 m s.l.m. |
Superficie | 58,33 km² |
Abitanti | 24 496[1] (31-3-2016) |
Densità | 419,96 ab./km² |
Frazioni | Acqua Santa, Albanese, Cavate, Badia, Banchette, Case Bruciate, Case Lomini, Case Panetto, Case Susi Primo, Case Susi Secondo, Casino Corvi, Faiella, Fonte d'Amore, Marane, Santa Lucia, Torrone, Tratturo Primo, Tratturo Secondo, Vallecorvo, Zappannotte |
Comuni confinanti | Bugnara, Cansano, Introdacqua, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Popoli (PE), Salle (PE), Caramanico Terme (PE), Sant'Eufemia a Maiella (PE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 67039 |
Prefisso | 0864 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 066098 |
Cod. catastale | I804 |
Targa | AQ |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 039 GG[3] |
Nome abitanti | sulmonesi /(dial.) sulmontini |
Patrono | San Panfilo |
Giorno festivo | 28 aprile |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
milia qui novies distat ab Urbe decem.»
«Sulmona è la mia patria, ricchissima di gelide acque,
che dista novanta miglia da Roma.»
Già oppidum dei Peligni, successivamente municipio romano, nel 43 a.C. Sulmo diede i natali al poeta latino Publio Ovidio Nasone. Nel Medioevo, per volontà di Federico II, fu dal 1233 al 1273 sede del Giustizierato d'Abruzzo e capoluogo amministrativo della regione. È tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della Medaglia d'Argento per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Geografia fisica
Territorio
Sulmona sorge al centro della Valle Peligna, tra i torrenti Vella e Gizio, ad ovest delle montagne della Majella e del Morrone, che sovrastano la città.
Il territorio della Valle Peligna, il cui nome deriva dal greco peline = "fangoso, limaccioso"[6], in età preistorica era occupato da un vastissimo lago. In seguito a disastrosi terremoti la barriera di roccia che ostruiva il passaggio verso il mare dell'acqua crollò; in compenso il terreno rimase fertile.
Clima
La città è distante dal mare (circa 60 km) da far sì che le estati siano calde e spesso torride, in quanto priva del benefico influsso della brezza marina. L'isoterma di luglio, 24,7 °C,[senza fonte] nasconde valori massimi talvolta pari anche a 41,7 °C (30 luglio 2005) e ripetuti 40 °C (2003-2006-2007-2011). I temporali primaverili ed estivi, anche se non frequenti data la conformazione della Valle Peligna, possono essere di moderata intensità, e raramente sono accompagnati da grandine. Gli inverni sono ben più rigidi di quanto i valori altimetrici potrebbero far pensare: infatti nel mese più freddo, gennaio, il termometro raggiunge valori medi pari a circa 3,9 °C. I venti predominanti provengono dai quadranti occidentali: durante il periodo caldo prevalentemente da SW al mattino, N-NW alla sera; nel periodo freddo da S al mattino, da W-NW alla sera;[senza fonte] ovviamente con variazioni in seguito alle condizioni atmosferiche del Centro-Italia.
Il clima è in sintesi di tipo continentale, con una possibile escursione termica fra il dì e la notte molto elevata (anche 25 °C).[senza fonte] Le perturbazioni, provenienti sia da Ovest che da Est, spesso vengono fermate dai rilievi portando così quantitativi scarsi di piogge. Le precipitazioni sono pertanto molto più ridotte di quanto l'altitudine farebbe supporre: basti pensare che la città, pur trovandosi a circa 400 m s.l.m., presenta valori pluviometrici (scarsi 600 mm)[senza fonte] pari a poco più della metà di quelli che si registrano a Chieti, che beneficiando dei venti umidi di origine marina, fa registrare valori di circa 1000 mm,[senza fonte] pur essendo situata a 330 m s.l.m., un'altitudine dunque più bassa di quella del capoluogo peligno.
È da rilevare che la valle, per un verso è protetta da tutti i suoi monti, ma per lo stesso motivo può essere molto afosa nei periodi più caldi e molto umida nei periodi piovosi. In inverno gli episodi di gelate e neve sono frequenti, come avvenuto nel gennaio 2002-2005, e nel dicembre 2007.
Dal punto di vista legislativo il comune di Sulmona ricade nella Fascia Climatica D in quanto i Gradi giorno della città sono 2038, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1º novembre al 15 aprile.
Qui di seguito è illustrata una tabella riassuntiva dei fenomeni, riferita alla stazione meteorologica di Sulmona:
SULMONA | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 7,9 | 10,3 | 14,1 | 18,7 | 23,5 | 28,4 | 31,5 | 31,7 | 26,5 | 19,6 | 13,9 | 9,7 | 9,3 | 18,8 | 30,5 | 20,0 | 19,7 |
T. media (°C) | 3,9 | 5,5 | 8,7 | 12,6 | 16,8 | 21,1 | 23,5 | 23,6 | 19,8 | 14,1 | 9,6 | 5,7 | 5,0 | 12,7 | 22,7 | 14,5 | 13,7 |
T. min. media (°C) | −0,1 | 0,6 | 3,3 | 6,6 | 10,2 | 13,9 | 15,5 | 15,5 | 13,0 | 8,7 | 5,4 | 1,8 | 0,8 | 6,7 | 15,0 | 9,0 | 7,9 |
Storia
Le origini
Gli antichi scrittori, tra i quali Ovidio e Silio Italico, concordano sulla remota origine di Sulmona, ricollegabile alla distruzione di Troia. Il nome della città deriverebbe infatti da Solimo (Σωλυμος in greco antico), uno dei compagni di Enea. Le prime notizie storiche, però, ci giungono da Tito Livio che cita l'oppidum italico e narra come la città, nonostante le battaglie perse del Trasimeno e di Canne, rimase fedele a Roma chiudendo le proprie porte ad Annibale.
Sulle alture del monte Mitra si hanno testimonianze archeologiche dell'oppidum, uno degli insediamenti fortificati più grandi dell'Italia centrale.[senza fonte] Si tratta di una zona posta più in alto della sede attuale della città, che assunse tale posizione solo nel periodo romano.
L'età Romana
Durante l'epoca romana, Sulmona (allora nota come Sulmo) fu sede di uno dei tre municipi peligni assieme a Corfinium e Superaequum. Nell'81 a.C. si ha il secondo avvenimento narrato dagli storici, ossia la distruzione della città da parte di Silla, a seguito della ribellione per ottenere l'integrale applicazione della Lex Cornelia de Suffragiis. Dopo trentadue anni però si ebbe la rinascita, con la costituzione di una guarnigione pompeiana, che dovette arrendersi, per l'ennesima rivolta dei sulmonesi, a Marco Antonio, inviato da Cesare. La data storica più importante per Sulmona è il 43 a.C., anno di nascita dell'illustre poeta latino Publio Ovidio Nasone, il cantore dell'amore e delle Metamorfosi, poi relegato a Tomi, in Romania, dall'imperatore Augusto (la relegatio a differenza dell'exilium non comportava la perdita della cittadinanza romana e dei diritti conseguenti né comportava la confisca dei beni). Dalle iniziali del celebre emistichio ovidiano Sulmo Mihi Patria Est, la città ha preso le lettere contenute nel suo stemma, 'SMPE'. Scrive Ovidio: "Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis, milia qui novies distat ab Vrbe decem" (Ovidius, Tristia IV, 10 - versi 3-4), "Sulmona è la mia patria, ricchissima di gelide acque, che dista nove volte dieci miglia da Roma". E ancora: "Pars me Sulmo tenet Paeligni tertia ruris parva, sed inriguis ora salubris aquis. ... arva pererrantur Paeligna liquentibus undis ... terra ferax Cereris multoque feracior uvis" "Sono a Sulmona, terzo dipartimento della campagna Peligna, piccola terra ma salubre per le acque che la irrigano... nei campi peligni scorrono limpide acque... Terra fertile di grano e molto più fertile di uve" (Amores II, 16). Si tratta delle acque del fiume Gizio sorgive dal pittoresco paese di Pettorano sul Gizio (uno dei paesi appartenenti al Club dei Borghi più belli d'Italia) appollaiato su una collina tra le montagne a dieci km da Sulmona.
Le tracce della Sulmona romana sono riemerse dagli scavi nel tempio di Ercole Curino, posto ai piedi del monte Morrone in cui, secondo un'antica leggenda, vi sarebbero i resti della villa di Ovidio. Le ricerche hanno portato alla luce una copia in bronzo rappresentante l'Ercole in riposo, oggi custodito nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo, a Chieti. Si tratta di un bronzetto, dono di un mercante, databile intorno al III secolo a.C., rappresentante l'eroe appoggiato col braccio sinistro sulla clava da cui pende una pelle di leone: viene considerato uno dei capolavori della piccola plastica antica. Oltre all'Ercole, sono stati ritrovati materiali architettonici e immagini votive.
Medioevo
La tradizione fissa nel III secolo l'avvento del Cristianesimo: inizialmente il territorio peligno era costituito da un'unica grande diocesi, quella di Valva, a cui si aggiunse quella di Sulmona, dopo controversie nate con il capitolo di Corfinio. Tuttavia la prima notizia di un vescovo sulmonese risale al V secolo. La dinastia degli Svevi agì a sostegno di Sulmona costringendo il vescovo a porre la sua sede entro le mura della città.
Durante il regno di Federico II si ebbe la costruzione di eccezionali opere civili, come l'acquedotto medioevale, uno dei monumenti dell'epoca più importanti dell'Abruzzo.
Dal punto di vista politico, Sulmona divenne comune sotto i Normanni e, unita alla Marsica, costituì un'unica grande provincia. Federico II, grazie agli statuti di Melfi, promosse la città a capitale e sede della curia di una delle grandi province in cui divise la parte continentale del regno. Infine Sulmona fu sede del giustizierato e di uno studio di diritto canonico equivalente a quello di Napoli. Importantissima, inoltre, la disposizione per cui delle sette fiere annuali che si tenevano in sette città del regno, la prima si svolgesse a Sulmona ("primae nundinae erunt apud Sulmonam") dal 23 aprile all'8 maggio.
Alla fine del XIII secolo, Sulmona seguì da vicino la vicenda del papa dimissionario fra' Pietro da Morrone, meglio conosciuto come papa Celestino V. Oltre alla vicenda più nota bisogna ricordare l'istituzione a Sulmona della congregazione monastica degli eremiti di San Damiano, poi detti Celestini. La cella di Celestino V è ancora visitabile nel vicino Eremo di Sant'Onofrio al Morrone.
Nel XIV secolo Sulmona ebbe una propria Zecca e batté monete che recavano sul dritto le iniziali del motto ovidiano S M P E (Sulmo mihi patria est), inserite ciascuna all'interno di un quarto del campo scompartito da una croce, mentre sul rovescio portavano l'immagine di Pietro da Morrone in abiti papali[7].
Rinascimento
La caduta degli Svevi portò all'avvento degli Angioini, che osteggiarono fieramente la città, non perdonandole la fedeltà a Federico II e il successivo appoggio al giovane Corradino di Svevia. Così Sulmona venne privata del giustizierato e poi della facoltà di diritto canonico. Nonostante tutto nel XIV secolo la città triplicò la sua superficie e si cinse di una seconda cerchia di mura e di ben sei porte. Sempre in questo secolo si costruì il palazzo dell'Annunziata, dapprima asilo per orfani, poi ospedale e oggi uno dei simboli della città.
Nel corso del XVI secolo nacque la Scuola Orafa Sulmonese, i cui manufatti esponevano il marchio SUL. Si ebbe la nascita dell'industria della carta e furono impiantati vari opifici lungo il fiume Gizio. Anche il commercio ebbe una notevole crescita, grazie al mercato di stoffe preziose (la seta sermontina). Venne innalzato, inoltre, il campanile dell'Annunziata che è ancora oggi la costruzione più alta della città, con i suoi 65,5 metri. Alla fine del secolo, infine, fu introdotta l'arte della stampa, grazie al letterato e studioso ovidiano Ercole Ciofano. Vennero edite le opere di Ovidio e pubblicati i capitoli della Giostra Cavalleresca.
Storia moderna e contemporanea
Nel 1610, dopo che per tutto il secolo XVI era stata tenuta (1526-1600) dalla famiglia De Lannoy, venuta al seguito di Carlo V che la diede loro col titolo di principato, la Città fu nuovamente infeudata con titolo principesco a Marcantonio II Borghese nipote del Papa Paolo V dal re di Spagna Filippo III. Nel 1656 fu dismessa la Giostra Cavalleresca che si teneva due volte l'anno, per mancanza e disapplicazione dei cavalieri, oltre che per la terribile peste: la manifestazione è rinata nel 1995.
Ma il Seicento fu anche il secolo in cui le chiese sulmonesi vennero dotate degli organi di tipo italiano opera di organari locali, tra i quali Marino e Vincenzo da Sulmona, che realizzarono in San Pietro a Roma l'organo della cappella gregoriana.
Il 3 novembre 1706, tre anni dopo quello dell'Aquila si verificò un disastroso terremoto che distrusse l'intera città e che risvegliò la cittadinanza. Erano le 13:00 circa. I morti furono oltre mille (oltre 1/4 della popolazione). Molti i danni: fu semidiroccata la cattedrale (con rovina degli affreschi, crollo delle volte e della copertura, danneggiamento della facciata e dell'abside); rimasero rovinate tutte le chiese antiche, alcune delle quali non più ricostruite, rovinate le porte urbiche, caduti a terra tratti di mura, crollate alcune arcate dell'acquedotto medioevale. Poco rimase dei palazzi e chiese che Sulmona vantava[8][9][10][11].
XIX secolo
L'Ottocento segnò un nuovo periodo di rinascita, in cui il nodo ferroviario sulmonese, grazie alla sua strategica posizione, ebbe notevole sviluppo e con esso si ebbe una eguale crescita economica e demografica. Nel 1889 nacque un'altra grande personalità della città, Giuseppe Capograssi, insigne studioso di filosofia del diritto.
XX secolo
Il Novecento è stato caratterizzato da periodi di alterna fortuna, tra i quali vale la pena ricordare la costruzione nel 1933 del teatro comunale[12], la ricostruzione dello storico cinema Pacifico e i vari passaggi del giro d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale Sulmona subì gravissimi danni e, vista la sua posizione a ridosso della Linea Gustav, vide lo spopolamento di tutta la zona sud (dalla Majella occidentale alla zona dell'alto Sangro). La città venne bombardata il 27 agosto 1943 in quanto nodo viario e ferroviario strategico. La stazione ferroviaria fu colpita poco prima di mezzogiorno dagli angloamericani con 69 aerei B17 , le famose "fortezze volanti" e da altrettanti Liberator. Si conteranno un centinaio di morti (uomini, donne, bambini) e un migliaio di feriti. L'altro obiettivo era lo stabilimento industriale "Dinamitificio Nobel" che produceva materiali esplodenti e impiegava tremila lavoratori. Nonostante tutte le avversità si colgono i primi segni di rinascita a partire dalla visita del primo presidente della Repubblica Enrico De Nicola nel novembre del 1946. Inoltre venne ricostituito l'Archivio di Stato, sottratto dal regime fascista per vendicarsi di una rivolta popolare del 1929.
Il comune di Sulmona è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione in quanto insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[13].
Nel corso della seconda metà del Novecento è stata avanzata la proposta di fare di Sulmona il capoluogo di una nuova provincia, ma il progetto non arrivò a buon fine. La città, inoltre, venne spogliata di istituzioni che contribuivano alla propria ricchezza, come il Distretto Militare. Ne nacquero dei moti di protesta, ricordati come i moti di Jamm' mò, culminati con le giornate del 2 e 3 febbraio 1957[14].
Simboli
La città ha come segno distintivo lo stemma concesso nel 1410 da Re Ladislao di Durazzo.
La descrizione araldica è la seguente:
Onorificenze
Sulmona, 27 agosto 1943 - 9 giugno 1944.»
— Ministero della Difesa - Roma, 13 febbraio 1990
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Cattedrale di San Panfilo:
Chiesa cattedrale della città di Sulmona e della Diocesi di Sulmona-Valva, la cui costruzione risale all'anno 1075. Si presenta oggi come il risultato di una serie di stratificazioni architettoniche sovrappostesi nei secoli a partire dall'originaria edificazione (secondo la tradizione) su un tempio di età romana. In origine dedicata a Santa Maria, subì una serie di trasformazioni già nel XII secolo e in tale epoca fu dedicata al santo patrono di Sulmona, San Panfilo appunto. Colpita e gravemente danneggiata in seguito al terremoto del 1706, fu ricostruita con forme barocche, in parte ancor oggi visibili, nonostante i recenti restauri. Ha il rango di basilica minore. Di originale resta la facciata dal punto di vista esterno, in stile gotico, incentrata sul portale di Nicola Salvitti, con lunetta affrescata trecentesca, incorniciato in un arco a tutto sesto, affiancato da colonne con guglie che contengono le statue di San Panfilo e San Pelino. L'interno barocco a tre navate possiede all'ingresso due sarcofagi, uno dei quali del vescovo Bartolomeo de Petrinis. L'altare è rialzato con una rampa di scale, che portano da un lato verso la sacrestia, dall'altro conducono alla cripta gotica con il sarcofago del vescovo. - Complesso dell'Annunziata:
Fu costruita nel 1320 come ospedale, ospitato nel Palazzo Annunziata. La chiesa fu ricostruita nel XV secolo, con il portale rinascimentale del 1415. Anche sul fronte monumentale del palazzo vi sono elementi quattrocenteschi legati all'arte tardo gotica. Sulla parte retrostante della chiesa sorge il poderoso campanile a torre con arcate a bifore. L'interno della chiesa è barocco a tre navate, quattro campate con cupole. Vi sono conservate tele di Alessandro Salini. Il palazzo ospita il Museo Civico. La facciata del post terremoto 1706 risale al maestro Norberto Cicco da Pescocostanzo. L'interno è stuccato con affreschi barocchi di Giambattista Gamba e Alessandro Salini. L'abside ha opere di Giuseppe Simonelli. L'altare policromo della Santissima Annunziata è di Giacomo Spagna (1620). Ciò che colpisce della chiesa è l'adiacente Palazzo Annunziata, con monumentale facciata gotica, e portale ogivale del 1415, con la statua di San Michele Arcangelo. Lo stemma cittadino sulla finestra è di Antonuccio di Rainaldo. Altro elemento importante è la finestra trifora gotica, tempestata di figure clericali in rilievo e appunto due figure angeliche che reggono lo stemma cittadino.
- Chiesa di San Francesco della Scarpa:
La chiesa è del XIII secolo, tuttavia la parte antica del portale è stata distrutta nel terremoto del 1706. La chiesa attuale è tardo barocca con due portali. Il portale della facciata è a sesto acuto, mentre il portale posteriore che si affaccia in piazza Garibaldi è a tutto sesto con strombature e lunetta affrescata.
La chiesa fu costruita nel XIII secolo ed ha conservato l'aspetto medievale. La facciata ha un bel rosone a raggi e portale gotico. L'interno a tre navate ha arcate a sesto acuto.
Si tratta di una Abbazia voluta da Pietro da Morrone, costruita nel XIII secolo. Edificio rettangolare con muraglia di difesa a torri angolari. La facciata della chiesa è del XVIII secolo con un orologio in sommità. L'interno è a croce greca con un nel coro e la cappella della famiglia Caldora. Vi è anche un sarcofago di Gualtiero d'Alemagna (1412).
Si trova sopra il tempio romano di Ercole. Fu fondato da Pietro da Morrone nel XIII secolo e trasformato in convento nel secolo successivo. Ha pianta rettangolare di chiesa fortificata con la cella interna a grotta, e affreschi del XV secolo.
Tempio romano del I secolo a.C, costituito da sacello quadrato in mattoni crudi. Il pavimento è decorato a pannelli con stucchi policromi e un mosaico centrale rappresentante alcuni miti del dio.
- Chiesa di San Filippo Neri, del XIV secolo. Appartiene a un convento dei Padri Gesuiti, già esistente nel XIV secolo, come dimostra il portale gotico. Si affaccia su piazza Garibaldi.
- Chiesa di San Domenico, del XV secolo. La copertura esterna è medievale, meno il portale rinascimentale, restaurato dopo il 1706. L'interno a tre navate, è stato arricchito con colonne in rosso pompeiano.
- Chiesa di Santa Caterina, del XVII secolo. La chiesa è sorta dopo il 1706 sulle rovine della chiesa di San Francesco, costruita a pianta rettangolare basilicale, con cupola ottagonale sul transetto.
- Ex Monastero di Santa Chiara, del XIV secolo. Si affaccia su piazza Garibaldi, ed ha origini medievali, risalendo al periodo del 1269. Fu costruita per volere della Beata Floresella da Palena, all'epoca fuori il centro urbano, essendo un monastero. Dopo il terremoto del 1706, fu quasi completamente ricostruita, e inclusa nel centro storico, però perdendo presto la funzione di chiesa, venendo trasformata in un collegio, nel 1866. Oggi ospita il Museo Diocesano. Ha pianta rettangolare con facciata monumentale in barocco napoletano dal colore arancio.
- Chiesa San Francesco di Paola, situata fuori il centro storico, in direzione del cimitero. Costruita nel XVI secolo, fu restaurata dopo il 1706. Ha impianto rettangolare, con l'esterno intonacato in bianco e facciata semicircolare. Il campanile è una svettante torre cuspidata. L'interno ha un pregevole altare in tela raffigurante il santo dedicatario.
Architetture civili
- Palazzo Annunziata, è sede dei Musei Civici ed è uno dei simboli del gotico sulmonese, con monumentale facciata gotica, e portale ogivale del 1415, con la statua di San Michele Arcangelo. Lo stemma cittadino sulla finestra è di Antonuccio di Rainaldo. Altro elemento importante è la finestra trifora gotica, tempestata di figure clericali in rilievo e appunto due figure angeliche che reggono lo stemma cittadino.
- Palazzo Sardi, del XVII secolo, su ricostruzione post sisma del 1706. Ha struttura rettangolare pendente, a causa del dislivello del terreno, a tre piani. Il portale è in bugnato del '500.
- Palazzo Sanità, del XIV secolo, caratterizzato da una finestra bifora gotica.
- Fontana del Vecchio, è situata in corso Ovidio, ed è il capo del troncone superstite dell'acquedotto. Realizzata in stile rinascimentale nel XV secolo, è decorata in cima da due putti che sorreggono lo stemma sulmonese, mentre un mascherone centrale di un fauno (il vecchio), ha la cannella principale alla bocca.
- Palazzo Tabassi
- Palazzo Corvi
- Fabbrica di confetti Pelino, del XIX secolo. Palazzo in stile umbertino, con successivi corpi di fabbrica aggregati per i laboratori della lavorazione dei dolciumi. Il palazzo principale è la sede del museo.
Acquedotto Svevo
Secondo alcune fonti all'epoca romana era già presente un acquedotto. L' Acquedotto Svevo fu costruito nel XIII secolo da Federico II di Svevia, per creare un canale nel centro cittadino per il trasporto acquifero dalla montagna di Pacentro fino alla piana di Pratola Peligna. Fu ridimensionato nel XVII secolo e tagliato nel 1706 con il grave terremoto. Oggi scorre in piazza Garibaldi. Ha arcate a tutto sesto in bianca pietra della Maiella. Il traffico vi scorre a passaggio limitato alfine di non danneggiare la struttura. Su un lato è posta una lapide commemorativa per un incidente automobilistico del 3 giugno 1979, quando dei giovani tifosi in trasferta a Cassino, morirono picchiando la testa che sorgeva dai finestrini del bus.
Porte cittadine
- Porta Romana (1428): posta in via Roma del corso Ovidio, giungendo dalla stazione. È una delle più antiche, costituita in semplice arco a tutto sesto in pietra.
- Porta Napoli (1338): una delle più famose e ricche al livello architettonico. Posta all'ingresso del corso dalla via del cimitero, è un grande arco a sesto acuto, con una edicola votiva alla Madonna col Bambino.
- Porta Pacentrana (1376), semplice porta ad arco a sesto acuto, inglobata negli edifici, ma ancora fruibile.
- Porta S.Antonio (XVIII secolo), ha intonaco roseo e costolonatura in pietra con lunetta superiore affrescata, ritraente il santo.
- Porta Filiamabili (XIV secolo), porta molto semplice ad arco a sesto acuto.
- Porta Japasseri (XIV- XV secolo), della porta rimangono le imponenti fondamenta laterali.
- Porta Santa Maria della Tomba (XV- XVI secolo), si trova dietro la chiesa omonima con arco a sesto acuto, decorato da lunetta affrescata.
Porta Napoli - Porta Molina (XIII secolo)
Strade e Piazze
- Corso Ovidio (arteria principale del centro storico), fruibile dalla villa o dalla porta Napoli, con i monumenti della piazza Garibaldi, la piazza XX Settembre con la statua di Ovidio, la piazzetta dell'Annunziata e lo slargo della villa.
- Piazza XX Settembre, caratteristica principale il monumento a Ovidio, il palazzo del Bar Gran Caffè e delle botteghe storiche del confetto.
- Piazza Garibaldi (Piazza Maggiore), caratterizzata da planimetria rettangolare, con uno spicchio dell'acquedotto medievale e una fontana monumentale sul versante opposto, coronato dalle chiese di San Filippo Neri e San Rocco.
- Piazza Carlo Tresca, si trova all'ingresso della villa, adornata dal monumento commemorativo.
- Piazza Plebiscito, piccola piazza caratterizzata dalla chiesa di Santa Maria della Tomba.
- Piazza Duomo, la piazza della Cattedrale, diminuita nell'area dalla costruzione della villa comunale.
- Piazza Giuseppe Capograssi, piazza moderna, con la sede della Prefettura, rappresentata dalla chiesa di Cristo Re.
- Piazza Vittorio Veneto, piccola piazza dominata dalla chiesa di San Domenico e dal teatro "Maria Caniglia".
Parchi e Aree naturali
- Villa Comunale
- Parco Fluviale Augusto Daolio
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[17]

Lingue e dialetti
mò l'avessa fa pentì,
stu guverne tante cane
c'a lu puoste de le pane
te fa dà manganellate
a lu povere affamate!»
Il dialetto parlato a Sulmona e nel suo circondario, oltre che nell'area pescarese appena ad est delle gole di Popoli, si inserisce nell'area peligna del gruppo dei dialetti abruzzesi occidentali. Le parlate dell'area peligna metafonizzano, come quelle sabine, date -u ed -i finali, utilizzando però la cosiddetta metafonesi "napoletana" o "sannita": perciò per le vocali aperte è, ò è prevista la dittongazione, generalmente con esito ié, uó, mentre per le chiuse é, ó vi sono i rispettivi esiti i, u.
Qualità della vita
Secondo una ricerca realizzata dal Centro Studi Sintesi di Venezia[18] pubblicata sul Sole 24 Ore[19], che ha analizzato tutti gli 8100 comuni italiani, Sulmona si è classificata al 208º posto per qualità della vita, risultando al 1º posto tra i comuni abruzzesi[20].
Istituzioni, enti e associazioni
Istituzioni di cui Sulmona è sede:
- Comunità montana Peligna
- Parco nazionale della Majella (sede operativa)[21]
Cultura
Istruzione
Biblioteche
- Biblioteca comunale Publio Ovidio Nasone
- Archivio di Stato dell'Aquila sezione di Sulmona
- Biblioteca diocesana "don Virgilio Orsini"(Polo Museale di Santa Chiara)
- Biblioteca dell'Agenzia regionale per la promozione culturale "Giuseppe Capograssi"
- Biblioteca Convento di Sant'Antonio
- Biblioteca Convento di San Francesco di Paola
- Biblioteca - Emeroteca della Casa per la Pace di Sulmona
Scuole
Hanno sede a Sulmona cinque scuole primarie e quattro scuole secondarie di primo grado. Gli istituti di secondo grado superiori sono: un liceo scientifico, un liceo classico, due istituti tecnici, un istituto magistrale e un istituto d'arte.[senza fonte]
Università
Il Polo Universitario di Sulmona ospita alcuni corsi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi dell'Aquila[22].
Musei
- Museo Civico
- Museo dell'Arte e della Tecnologia Confettiera
- Museo di Storia Naturale
- Museo Diocesano di Sulmona
- Museo archeologico "italico", "romano" ed "in situ"
- Museo del costume popolare abruzzese-molisano e della transumanza
Media
Radio
- La6radio[23]
Stampa
- Magazine Sulmona
Cinema
Elenco dei film girati in tutto o in parte a Sulmona:
- Fontamara (1977) di Carlo Lizzani.
Confetti Sulmonesi - Parenti serpenti (1992) di Mario Monicelli
- The American (2010) di Anton Corbijn
- Un Natale con i Fiocchi (2012)
- Cloro di Lamberto Sanfelice (2015)
Televisione
Teatro
- Teatro Comunale "Maria Caniglia", progettato dall'Ing. Conti con riferimenti al Teatro Quirino di Roma, fu costruito tra il 1931 e il 1933 per iniziativa di un gruppo di cittadini benemeriti, che versò la somma necessaria alla realizzazione dell'opera. Dotato di un ampio palcoscenico, l'edificio fu motivo di grande orgoglio per i Sulmonesi dell'epoca: aveva una capienza di 1.200 spettatori (oggi ridotta a 706 per l'adeguamento alle nuove norme di sicurezza), una buca per l'orchestra in grado di ospitare 50 elementi, ancora oggi unica in Abruzzo, decorazioni e arredi preziosi. Nel 2001, l'Amministrazione Comunale di Sulmona ha voluto rendere omaggio alla grande artista abruzzese Maria Caniglia, intitolandole il Teatro cittadino.[12]. All'ing. Guido Conti è intitolato il foyer.
- Piccolo Teatro di Via Quatrario
Cucina
La gastronomia sulmonese impiega i prodotti orticoli della Valle Peligna, fertile terra già apprezzata da Plinio: fra questi spicca l'aglio rosso di Sulmona, un ecotipo d'antica e tradizionale coltivazione, prodotto unico in Italia per il colore rosso vinoso delle tuniche, nonché per il sapore particolarmente intenso.
Accanto agli immancabili maccheroni alla chitarra conditi con sugo d'agnello, alle sagne e fagioli e alle carni ovine (tra cui gli arrosticini, piccoli spiedini di pecora), l'autentica particolarità della gastronomia locale è l'uso alimentare di ingredienti insoliti, la cui disponibilità è connessa alle colture specifiche. Tra essi emergono le zolle scapi fiorali dell'aglio, preparate lesse in insalata o conservate sott'olio, e i fiori di zucca, passati in una pastella e fritti. I piaceri della tavola hanno il loro contributo D.O.C.: il rosso Montepulciano d'Abruzzo, il rosato Cerasuolo e il bianco Trebbiano nascono dal frutto della viticoltura Peligna, anch'essa nota già ai Romani.
Sulmona è nota non solo per aver dato i natali al poeta latino Ovidio ma anche per la produzione dei confetti, le cui tecniche di produzione e ricette si tramandano da secoli.
Non solo confetti fra i dolci: anche torroni artigianali, scarponi e ceci ripieni, tradizionali dolci natalizi, fiadoni, dolci al formaggio pecorino, immancabili a Pasqua e, regina dei dolci, la cassata sulmonese, insieme di pan di Spagna creme e croccante.
Eventi
- venerdì Santo: Processione del Cristo morto
- domenica di Pasqua: "Madonna che scappa" in piazza
- Metà di aprile: festa dei Fuochi in Piazza Maggiore
- aprile: Certamen Ovidianum Sulmonense, concorso internazionale di latino riservato agli studenti del liceo classico (ora arrivato a dodici edizioni), organizzato dal Liceo Classico "Ovidio" e dall'Associazione "Amici del Certamen Ovidianum".
- Fine aprile: "Il Sentiero della Libertà" marcia rievocativa dell'avventuroso sentiero che, negli anni dell'occupazione tedesca, superava, attraverso la Maiella, la Linea Gustav e raggiungeva le terre liberate dagli Alleati. Ideata nel 2001 dal Preside del Liceo scientifico Ezio Pelino, fu inaugurata dal Presidente Ciampi, attualmente organizzata dall'Associazione "Il sentiero della libertà", Sulmona
- luglio-agosto: fiera dell'Assunta e sagre popolari
- Ultimo fine settimana di luglio: Giostra Cavalleresca di Sulmona.
- Inizio agosto: Giostra Cavalleresca dei Borghi più Belli d'Italia e Giostra Cavalleresca d'Europa
- agosto: Estatecelestiniana - Eremo di S.Onofrio
- Fine agosto: Sulmona Rock Festival - Eremo di S.Onofrio
- settembre: Premio Sulmona di arte contemporanea (diretto da Gaetano Pallozzi)- Chiostro dell'ex Convento di Santa Chiara
- settembre: Premio Sulmona di giornalismo e critica d'arte (diretto da Gaetano Pallozzi)- Chiostro dell'ex Convento di Santa Chiara
- settembre: Concorso Internazionale di canto lirico "Maria Caniglia"
- ottobre: Concorso Internazionale di pianoforte "Città di Sulmona"
- Da ottobre ad aprile: stagione concertistica della Camerata Musicale Sulmonese
- novembre: Sulmonacinema Film Festival festival del giovane cinema italiano a concorso. "Sulmonacinema"
- dicembre - Premio nazionale "Un giorno insieme - Augusto Daolio - Città di Sulmona" per cantautori e gruppi emergenti (organizzato dall'associazione culturale Premio Augusto Daolio in collaborazione con il Nomadi fans club "Un giorno insieme").
Festa dei Fuochi
Nella ricorrenza di San Giuseppe, a sera inoltrata, i vari sestieri della città accendono enormi cataste di legna in Piazza Garibaldi, dando vita a uno spettacolo suggestivo, contornato da canti e balli tipici. Nelle edizioni recenti vi sono anche alcuni stands con i prodotti tipici del luogo.
Settimana Santa
I riti della Settimana Santa sulmonese sono i più suggestivi d'Abruzzo, conosciuti sia in Italia che all'estero. La loro origine risale documentariamente al Medioevo (anche se, nella loro forma attuale, sono solo del XVII o XVIII secolo) e sono organizzate dalle più importanti confraternite cittadine: l'Arciconfraternita della Trinità (con sede nell'omonima chiesa lungo Corso Ovidio) e la Confraternita di Santa Maria di Loreto (con sede nella chiesa di Santa Maria della Tomba). I membri dei due sodalizi sono detti rispettivamente Trinitari e Lauretani; a Sulmona sono chiamati popolarmente anche rossi (i Trinitari, per la loro tunica rossa) e verdi (i Lauretani, per il colore della loro mozzetta).
Giostra Cavalleresca di Sulmona
La giostra cavalleresca di Sulmona era una manifestazione rinascimentale della città di Sulmona, che si teneva due volte l'anno (in aprile e a ferragosto) e consisteva in tre assalti alla lancia, portati contro un bersaglio umano (il cosiddetto "mantenitore") da un cavaliere munito di una lancia con vernice bianca sulla punta.
Il punteggio era assegnato da un "mastrogiurato" (il cui giudizio era insindacabile) che dichiarava il vincitore in base alla parte del corpo colpita ed all'eventuale perdita di sangue (più copiosa era la fuoriuscita di liquido ematico più alto era il punteggio).
La manifestazione è stata rievocata a partire dal luglio del 1995 e vede la partecipazione dei quattro sestieri e dei tre borghi in cui è stato diviso il territorio cittadino, che si affrontano nella piazza Maggiore (piazza Garibaldi).
Si svolge in due giornate, l'ultimo sabato e l'ultima domenica di luglio. I cavalli corrono percorrendo un ovale completo e quindi un otto, in circa 30 secondi e i cavalieri devono colpire degli anelli. Il punteggio di ogni singola sfida viene determinato dal numero di "botte" agli anelli (massimo 3 per ogni cavaliere); in caso di parità si tiene conto del valore dei singoli anelli, di diverso diametro (quello da 10 cm di diametro vale 1 punto, da 8 cm 2 punti e da 6 cm 3 punti); in caso di ulteriore parità si tiene conto della velocità. Alla gara seguono un corteo storico, la sfida dei capitani, e cene all'aperto nei borghi e nei sestieri.
Lotteria Nazionale di Sulmona
Nel 1992 la città di Sulmona fu sede di una delle Lotterie Nazionali, la "Lotteria di Sulmona": il concorso internazionale di canto lirico "Maria Caniglia" venne legato alla Lotteria con primo premio da 2 miliardi abbinato alla cantante vincitrice, Mariana Tarassova (biglietto E 37149, venduto a Pontedera). La serata finale dell'evento lirico, il 29 marzo, fu trasformata in evento televisivo nazionale RAI per la Lotteria di Sulmona e si tenne al Teatro comunale. La Lotteria fu fortemente voluta dall'allora sottosegretario alle Finanze, Domenico Susi, naturalizzato sulmonese.
Persone legate a Sulmona
- Publio Ovidio Nasone, (Sulmona, 43 a.C. - Tomi, 18 d.C.), poeta romano
- Papa Celestino V, (Molise, circa 1210- Fumone, 1296), papa
- Innocenzo VII, al secolo Cosmato Meliorati (Sulmona, circa 1336 - Roma, 1406), papa
- Barbato da Sulmona, (Sulmona 1300 circa - Sulmona 1363) notaio, letterato amico del Petrarca e del Boccaccio
- Giovanni Quatrario, (Sulmona 1336 - Sulmona 1402), letterato, amico del Petrarca per il quale scrisse il "Carmen funereum"
- Marco Probo Mariano, (Sulmona 1455 - Sulmona 1499) Poeta, scrisse i poemi "La Vergine" e "Il trionfo di Otranto"
- Ercole Ciofano, umanista e filologo del 1500. Tradusse e commentò opere di Ovidio
- Panfilo Serafini, (Sulmona, 1817 - Sulmona, 1864), patriota
- Antonio De Nino, (Pratola Peligna, 1833 - Sulmona, 1907) storico e antropologo
- Pietro Piccirilli, (Sulmona, 1849 - Sulmona, 1921), critico d'arte
- Giovanni Pansa, (Sulmona, 1865 - Sulmona, 1929), storico e archeologo
- Carlo Tresca, (Sulmona 1879 - New York 1943), sindacalista, antifascista, anarchico, pubblicista
- Quirino Perfetto, (Torino di Sangro, 1888 - Foggia, 1950), sindacalista anarchico
- Virgilia D'Andrea, (Sulmona, 1888 – New York, 1933), anarchica
- Giuseppe Capograssi, (Sulmona, 1889 – Roma, 1956), filosofo del diritto
- Michele Giampietro, (Sulmona, 1904 - Roma, 1993), scrittore
- Giovanni Robert, (Sulmona, 1907 – Roma, 1993), ingegnere ferroviario
- Alessandro Pratesi, (Sulmona, 1922 – Roma, 29 gennaio 2012), storico e paleografo
- Pia Velsi, (Sulmona, 1928) attrice cinematografica
- Tony Del Monaco, (Sulmona 1936 - Ancona 1993) cantante di musica leggera
- Filippo Giorgi, (Sulmona). Fisico, membro del IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change) vincitore del premio Nobel per la pace 2007
- Alessandro Centofanti, (Sulmona, 1952), musicista
- Milly Carlucci, (Sulmona, 1954), conduttrice televisiva
- Gabriele Cirilli, (Sulmona, 1967), comico
- Piero Pratesi - giornalista e politico
Economia
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti, arazzi e coperte caratterizzati da temi geometrici e vegetali, oltreché l'arte orafa e quella del confetto.[26] Importanti sono anche le produzioni di mobili rustici e le lavorazioni del ferro battuto.
Infrastrutture e trasporti
Autostrade
- Autostrada Roma-Torano-Pescara, uscita Pratola Peligna - Sulmona
Strade
- Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica
- Strada statale 479 Sannite
- Strada statale 487 di Caramanico Terme
Ferrovie
La stazione di Sulmona, importante nodo ferroviario, è servita dalle seguenti linee:
In passato era attiva anche una linea tranviaria, che collegava la stazione ferroviaria con il centro cittadino.
Amministrazione
Elenco dei sindaci di Sulmona dal 1858.[27]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1858 | 1860 | Giovanni Spada | Sindaco | ||
28 marzo 1860 | settembre 1862 | Carlo Giammarco | Sindaco | ||
ottobre 1862 | 9 dicembre 1865 | Domenico Tabassi | Sindaco | ||
10 dicembre 1865 | 10 gennaio 1867 | Ernesto Iacobucci | Sindaco | ||
1º ottobre 1867 | 1872 | Pietro Orsini | Sindaco | ||
1873 | maggio 1874 | Annibale Corvi | Sindaco | ||
1875 | 1875 | Giuseppe Alvisi | Comm. pref. | ||
1875 | 1877 | Domenico Tabassi | Sindaco | ||
1878 | 1881 | Panfilo Mazara | Sindaco | ||
1882 | 1885 | Gennaro Sardi | Sindaco | ||
1886 | 1887 | Patrizio Corvi | Sindaco | ||
1887 | 1889 | Agostino Degli Espinosa | Sindaco | ||
1889 | Francesco Fiorito | Comm. pref. | |||
1890 | 1892 | Giuseppe Mazzara | Sindaco | ||
1893 | 1893 | Francesco Trippitelli | Sindaco | ||
1893 | Gemiani Valentini | Comm. pref. | |||
21 febbraio 1894 | dicembre 1898 | Giovanni Pansa | Sindaco | ||
27 dicembre 1898 | gennaio 1899 | Gennaro Sardi | Sindaco | ||
24 gennaio 1899 | 11 agosto 1899 | Andrea Zendrini | Comm. pref. | ||
12 agosto 1899 | 1906 | Federico Tabassi | Sindaco | ||
1909 | Sigismondo Martino | Comm. pref. | |||
1910 | 1913 | Giuseppe Salvi | Sindaco | ||
22 novembre 1913 | Ottavio Rosati | Comm. pref. | |||
16 dicembre 1913 | Alberto De Dominicis | Sindaco | |||
14 agosto 1914 | 25 aprile 1919 | Vincenzo Mazara | Sindaco | ||
24 febbraio 1920 | Gabriele Cirillo | Comm. pref. | |||
18 novembre 1920 | 16 aprile 1921 | Alessandro Sardi | Sindaco | ||
6 luglio 1921 | 16 aprile 1926 | Pilade Perrotti | Sindaco | ||
16 aprile 1926 | 15 agosto 1926 | Pilade Perrotti | Comm. pref. | ||
26 agosto 1926 | 12 novembre 1926 | Arturo Sacchi | Sindaco | ||
12 novembre 1926 | 9 marzo 1927 | Federico Tabassi | Sindaco | ||
14 marzo 1927 | 19 luglio 1928 | Federico Tabassi | Podestà | ||
19 luglio 1928 | 13 agosto 1928 | Edoardo Belli | Comm. pref. | ||
13 agosto 1928 | 3 ottobre 1929 | Francesco Tocco | Comm. pref. | ||
8 ottobre 1929 | 9 agosto 1930 | Andrea Fabrocini | Comm. pref. | ||
9 agosto 1930 | 4 settembre 1934 | Guido Bellei | Podestà | ||
15 settembre 1934 | 6 novembre 1934 | Girolamo Pettinelli | Comm. pref. | ||
12 novembre 1934 | 12 ottobre 1937 | Girolamo Pettinelli | Podestà | ||
16 ottobre 1937 | 7 gennaio 1938 | Silvestro Ales | Comm. pref. | ||
17 gennaio 1938 | 26 agosto 1942 | Giuseppe Di Rocco | Podestà | ||
28 agosto 1942 | 23 aprile 1943 | Giovanni Autiero | Comm. pref. | ||
4 maggio 1943 | 21 agosto 1943 | Giovanni Autiero | Podestà | ||
22 agosto 1943 | 19 ottobre 1943 | Angelo Cetti | Comm. pref. | ||
15 novembre 1943 | 4 dicembre 1943 | Pilade Perrotti | Comm. pref. | ||
14 dicembre 1943 | 11 aprile 1944 | Delfo Davini | Comm. pref. | ||
18 aprile 1944 | 1º giugno 1944 | Ferdinando Colombo | Comm. pref. | ||
26 giugno 1944 | 13 agosto 1944 | Luigi Giannini | Sindaco | ||
7 settembre 1944 | 10 novembre 1945 | Italo D'Eramo | Sindaco | ||
18 novembre 1945 | 4 aprile 1946 | Giovanni Angelone | Sindaco | ||
18 aprile 1946 | 8 agosto 1946 | Giuseppe Giammarco | Sindaco | ||
18 agosto 1946 | 14 ottobre 1948 | Mario Costanzo | Sindaco | ||
18 ottobre 1948 | 30 gennaio 1956 | Ercole Tirone | Sindaco | ||
1º febbraio 1956 | 26 luglio 1956 | Berado Ranieri | Comm. pref. | ||
26 luglio 1956 | 25 febbraio 1957 | Panfilo Mazara | Sindaco | ||
28 febbraio 1957 | dicembre 1957 | Adriano Monarca | Comm. pref. | ||
16 dicembre 1957 | 22 gennaio 1966 | Alberto Ruggieri | Sindaco | ||
22 gennaio 1966 | 19 febbraio 1976 | Paolo di Bartolomeo | Sindaco | ||
20 dicembre 1976 | 19 novembre 1981 | Antonio Trotta | Sindaco | ||
20 novembre 1981 | 5 gennaio 1982 | Franco Franceschini | Comm. pref. | ||
6 gennaio 1982 | 21 luglio 1982 | Raffaele Sodano | Comm. pref. | ||
22 luglio 1982 | 23 novembre 1983 | Alfonso De Deo | Sindaco | ||
24 novembre 1983 | 29 maggio 1990 | Franco La Civita | DC | Sindaco | [28] |
29 maggio 1990 | 16 novembre 1992 | Lando Sciuba | DC | Sindaco | |
18 gennaio 1993 | 23 giugno 1993 | Franco Colista | Comm. pref. | ||
23 giugno 1993 | 28 maggio 2001 | Bruno Di Masci | PSI | Sindaco | [29] |
28 maggio 2001 | 11 luglio 2003 | Pietro Centofanti | Liste civiche centro-destra | Sindaco | |
23 settembre 2003 | 14 giugno 2004 | Alessandro Colagrande | Comm. pref. | ||
14 giugno 2004 | 2 giugno 2007 | Franco La Civita | Liste civiche centro-sinistra | Sindaco | |
2 giugno 2007 | 29 aprile 2008 | Luciana Crisi | Comm. pref. | ||
29 aprile 2008 | 5 marzo 2013 | Fabio Federico | PDL | Sindaco | |
5 marzo 2013 | 12 giugno 2013 | Giuseppe Guetta | Comm. pref. | ||
12 giugno 2013 | 15 febbraio 2016 | Giuseppe Ranalli | PD | Sindaco | |
15 febbraio 2016 | 19 giugno 2016 | Giuseppe Guetta | Comm. pref. | ||
19 giugno 2016 | in carica | Annamaria Casini | Liste civiche | Sindaco |
Consolati
Il Consolato del Canada è stato presente sul territorio per 9 anni: dal 1998 al 2007; attivo per le regioni Abruzzo, Molise e Marche. Il console onorario fu Laureano Leone. Per effetto di una riduzione dei costi delle rappresentanze canadesi all'estero, il consolato di Sulmona è stato infine soppresso.[31].
Gemellaggi
Sulmona è gemellata con:
- Zante
- Hamilton
- Burghausen
- Costanza[32] città dove Ovidio fu relegato da Augusto e dove morì nel 18 d.C.
Sport
Ha sede nel comune la società calcistica Sulmona Calcio, fondata nel 1921.
Per cinque volte Sulmona è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia.
- 1911 9ª tappa Ancona-Sulmona, vinta da Ezio Corlaita.
- 1925 8ª tappa Benevento-Sulmona, vinta da Giovanni Brunero.
- 1926 7ª tappa Foggia-Sulmona, vinta da Alfredo Binda.
- 1928 4ª tappa Arezzo-Sulmona, vinta da Alfredo Binda.
- 1992 6ª tappa Porto Sant'Elpidio-Sulmona, vinta da Franco Vona.
Nel 2004 il comune ha ospitato le specialità su strada dei XXXII Campionati mondiali di pattinaggio di velocità in linea.
Impianti Sportivi
- Stadio Comunale "Francesco Pallozzi"
- Impianti sportivi "Nicola Serafini" comprensivi di, Palazzetto dello Sport, Stadio del Rugby e Stadio di Atletica[33].
- Tennis Club Sulmona e Piscina comunale.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2016.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Comuni in provincia dell'Aquila per popolazione, su tuttitalia.it. URL consultato il 1º dicembre 2016.
- ^ Comuni abruzzesi per popolazione, su tuttitalia.it. URL consultato il 1º dicembre 2016.
- ^ Storia di Sulmona, su sulmona.org.
- ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, Volume II, Dal principio dell'era volgare all'anno 54, Bologna, Forni Editore, 1971, p. sub voce "Sulmona. Ovidio. Secolo XIV".
- ^ Antonio De Nino, Il terremoto del 1706 in Sulmona, in Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti, 1895, pp. 1-4.
- ^ I. Di Pietro, Memorie storiche della città di Solmona, Napoli, 1804, pp. 356 e seguenti.
- ^ Ezio Mattiocco, Struttura urbana e società della Sulmona medievale, Sulmona, 1978, p. 152.
- ^ Notizie dei terremoti negli Abruzzi ai principi del secolo XVIII, in Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia patria, 1905, pp. 213-215.
- ^ a b Teatro Comunale di Sulmona "Maria Caniglia", su comune.sulmona.aq.it.
- ^ Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decodati al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it.
- ^ Maurizio Padula, Jamm'mò, Sulmona, Libreria editrice Di Cioccio, 1986.
- ^ Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma civici (PDF), su comune.sulmona.aq.it, Comune di Sulmona.
- ^ documento in Museo Civico di Sulmona, palazzo dell'Annunziata
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Tabelle per categoria Comuni (PDF), su centrostudisintesi.com, Centro Studi Sintesi.
- ^ Bardolino stacca tutti nella classifica del benessere, in Sole 24 Ore, 6 giugno 2011.
- ^ Sulmona città benessere, la gente non lo sa, in Il Centro, 7 luglio 2011.
- ^ Parco Nazionale della Majella - Abruzzo, Italy - Official Web Site, su parcomajella.it.
- ^ Le sedi della Facoltà di Economia, su ec.univaq.it, Università degli Studi dell'Aquila.
- ^ La6radio
- ^ Onda Tv Sulmona
- ^ Videoesse
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 16.
- ^ Fonte dati dal 1988: Storia amministrativa del comune di Sulmona (AQ).
- ^ Rieletto il 29 maggio 1988.
- ^ Rieletto il 27 aprile 1997.
- ^ Consolati in Italia (PDF), su interno.it, Ministero dell'Interno.
- ^ Neomisio Bonaventura, giornalista.
- ^ Città gemellate dal sito di Costanza, su primaria-constanta.ro. URL consultato il 10 ottobre 2011.
- ^ Ok della Fidal alle Finali Oro, in Rete5.tv, 21 luglio 2011.
Bibliografia
- Ezio Mattiocco, Sulmona. Guida storico-artistica alla città e dintorni, Carsa, Pescara, 2000, ISBN 88-85854-89-3
- Guido Piccirilli, Sulmona: guida storico artistica, Stab. Tipografico Angeletti,1932, ISBN
- Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi. Vol. II. Dal principio dell'era volgare all'anno 54, Manoscritto autografo edito in fac-simile anastatico da Forni Editore, Bologna 1971; edizione elettronica a cura di Chiara Zuccarini, SeBook Simonelli Electronic Book, Milano 2012.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sulmona
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Sulmona
Collegamenti esterni
- Rete5.tv - Notizie di cronaca e cultura su Sulmona ed il centro Abruzzo, su rete5.tv.
- Sulmona.org.
- La ferrovia Sulmona <=> Isernia - scheda dal sito rivisondoliantiqua.it, su rivisondoliantiqua.it.
- Sito dell'Istituto Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, su istitutonastroazzurro.it.
- Case Macilli, una ridente frazione immersa nella natura al confine con Pettorano sul Gizio, su casemacilli.com.
- mappa delle frazioni di Sulmona, su portaleabruzzo.com.
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