Acqua e sapone

film del 1983 diretto da Carlo Verdone
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Natasha Hovey (Sandy) e Carlo Verdone (Rolando) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata100 minuti
Generecommedia
RegiaCarlo Verdone
SoggettoFranco Ferrini, Enrico Oldoini, Carlo Verdone
SceneggiaturaFranco Ferrini, Enrico Oldoini, Carlo Verdone
ProduttoreMario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Casa di produzioneIntercapital S.r.l.
Distribuzione in italianoC.E.I.A.D.
FotografiaDanilo Desideri
MontaggioAntonio Siciliano
MusicheFabio Liberatori
ScenografiaFranco Velchi
CostumiLuca Sabatelli
TruccoIole Cecchini, Teresa Cicchetti, Franco Schioppa
Art directorVincenzo Visone
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Acqua e sapone è un film del 1983 di Carlo Verdone.

Verdone, qui alla sua quarta regia, oltreché interprete è anche autore del soggetto e partecipa alla sceneggiatura come in altri suoi film.

Trama

Sandy è un'adolescente statunitense divenuta una famosa baby-modella, appena arrivata a Roma per servizi fotografici e sfilate che la impegneranno per qualche mese; è accompagnata dalla madre e dal patrigno, perché ancora troppo giovane per vivere da sola la sua vita. La madre, in cerca di un insegnante privato al quale affidare la preparazione scolastica della figlia durante la permanenza nella capitale, cerca di contattare il noto teologo presbitero Michael Spinetti: nel convento dove risiede, alla telefonata della donna risponde tuttavia il bidello Rolando Ferrazza, un trentenne e laureato col massimo dei voti, ma che suo malgrado non ha trovato altra occupazione.

Per arrotondare le sue magre entrate, Rolando coglie l'occasione e si presenta alla donna come padre Spinetti. L'inganno riesce coi genitori di Sandy ma non con la ragazza, che presto lo smaschera e prova a ricattarlo: lei preferirebbe infatti vivere una vita differente da quella impostale dal duro lavoro di modella e dalla tediosa vita familiare. Per far sì che il segreto di Rolando sia ben custodito, Sandy lo costringe a portarla in giro per la città, passando giornate all'insegna del semplice divertimento. Tra i due nasce una tenera amicizia e per la giovane, ancora una ragazza "acqua e sapone", è l'inizio dei primi turbamenti amorosi.

La madre, nel frattempo, scopre la verità, incontrando il vero padre Spinetti. Furiosa, licenzia il giovane impostore il quale perde il lavoro e non può più vedere Sandy. Tuttavia la giovane scappa da un set fotografico, giungendo in piena notte a casa di Rolando; i due trascorrono nuovamente insieme qualche ora, facendo anche l'amore (la prima volta per Sandy, che desidera donarsi a un uomo dolce e tenero come Rolando), ma alla fine la ragazza decide di tornare dalla sua famiglia e alla sua vita di tutti i giorni, lasciando Rolando al suo futuro.

Produzione

Carlo Verdone prese spunto per la trama del film da un servizio giornalistico della Rai, realizzato da Carlo Sartori, che raccontava il fenomeno delle cosiddette "babymodelle" – appena esploso nei primi anni ottanta, col caso di Brooke Shields –, e per lamentare lo sfruttamento delle madri sulle loro figlie prodigio; madri non molto sensibili alla necessità di uno sviluppo psicologico equilibrato delle figlie adolescenti, che le privavano di una serena infanzia per portarle a tappe forzate al successo.[1]

Cast

La protagonista femminile della pellicola, Natasha Hovey, era qui al suo esordio cinematografico. Fabrizio Bracconeri, che interpreta il vicino di casa di Rolando, era anch'egli al primo film in carriera: Verdone lo aveva conosciuto nell'autofficina in cui lavorava e già in passato aveva chiesto all'attore e regista di fargli fare una parte in un suo lavoro; quando per il ruolo del vicino si cercava qualcuno che parlasse in romanesco come la sora Lella, Verdone decise di provinarlo, scritturandolo poi per il film.[2]

Per il ruolo di Wilma Walsh, la madre di Sandy, Verdone aveva inizialmente pensato a Virna Lisi, optando poi per Florinda Bolkan. Elena Fabrizi torna invece a interpretare il ruolo della nonna del protagonista in un film di Verdone, come già le era accaduto in un episodio di Bianco, rosso e Verdone. Compare infine in un piccolo cameo, come presentatore di una sfilata di moda, Christian De Sica; Verdone volle aiutare l'amico, nonché futuro cognato, in un momento in cui era in difficoltà economiche.

Colonna sonora

La canzone Acqua e sapone, scritta da Vasco Rossi e musicata da Gaetano Curreri, è cantata dagli Stadio.[3]

Critica

«Al suo 4° film Verdone suona sul registro della commedia sentimentale con esiti fiochi.»
«Benché a parer nostro la sua recitazione [di Carlo Verdone] sia ancora troppo riccioluta, la preferiamo a quella dell'acerba esordiente Natasha Hovey: persino a noi vecchi zii offre qualche sorriso...»

Citazioni e riferimenti

  • Così come il protagonista Rolando Ferrazza, anche lo stesso Carlo Verdone è laureato in lettere con 110 e lode.

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b Giovanni Grazzini, Corriere della Sera, 28 ottobre 1983.
  2. ^ Gianfranco Gramola, Dai Ragazzi della III C al teatro, per poi entrare nella famiglia di Forum, su intervisteromane.net, 5 gennaio 2003.
  3. ^ Scheda singolo, in Discografia Nazionale della Canzone Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
  4. ^ Laura, Luisa e Morando Morandini, "Acqua e sapone" - Recensione, su mymovies.it.

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