Neovenator

genere di animali della famiglia Neovenatoridae
Versione del 23 mag 2017 alle 18:32 di Bramfab (discussione | contributi) (-fantasia + fossile)

Neovenator (il cui nome significa "nuovo cacciatore") è un genere estinto di dinosauro teropode neovenatoride vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 125 milioni di anni fa (Barremiano), in quella che oggi è l'isola di Wight, Inghilterra. Fu uno dei dinosauri carnivori più grandi d'Europa, arrivando a misurava circa 7,5 metri di lunghezza, ed era di costituzione apparentemente gracile. Alcuni fossili indicano la possibilità che potesse raggiungere lunghezze fino a circa 10 metri, ma si tratta d resti molto frammentari[1] Il Neovenator fu inizialmente considerato una nuova specie di Megalosaurus.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Neovenator

Scheletro di Neovenator salerii, al World Museum Liverpool
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseSauropsida
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineTheropoda
Famiglia† Neovenatoridae
GenereNeovenator
Hutt, Martill & Barker, 1996
Nomenclatura binomiale
† Neovenator salerii
Hutt, Martill & Barker, 1996

Descrizione

 
Dimensioni stimate di Neovenator; in primo piano l'olotipo, sullo sfondo l'esemplare MIWG 4199
 
Vertebra dorsale di Neovenator

Il Neovenator poteva raggiungere una lunghezza di circa 7,6 metri (25 piedi), era di costituzione gracile, ed il suo peso era di circa 1000-2000 kg.[2] Il campione MIWG 4199 indicherebbe un'individuo con una possibile lunghezza di circa 10 metri (33 piedi), tuttavia tale esemplare è costituito solo dalla una falange di un dito.[3]

Le varie descrizioni scientifiche del Neovenator indicato diversi tratti distintivi. Le narici sono il doppio più lunghe dell'altezza. La premascella possiede cinque denti, ed la mascella è attraversata da un grande fenestra mascellare, il cui diametro è uguale ad un sesto della lunghezza della fila dei denti. La corona del dente corrisponde ad un quarto della lunghezza dell'intero dente, compresa la radice. Gli artigli hanno una scanalatura sulla parte superiore.[4] Entrambe le premascelle sono collegate tra loro da un collegamento supplementare.[5] La superficie articolare anteriore dell'asse intercentrum, della seconda vertebra cervicale, è trasversalmente allargato. Il processo odontoide dell'asse possiede piccole aperture lungo il bordo laterale della sfaccettatura anteriore. Il processo neurale dell'asse ha una sola piccola apertura laterale. Le vertebre cervicali posteriori sono fuse con le loro costole cervicali. L'ottava e nona vertebra cervicale, al parapophysi, presenta una nervatura minore sulla faccetta articolare, in cui la struttura camellata interna dell'osso è visibile. La faccia posteriore delle vertebre, l'hypapophyse, presenta dei gonfiori inferiori e delle sfaccettature nei bordi anteriori, formando dei bassi cumuli. L'articolazione della spalla è più larga trasversalmente che in lunghezza. La tacca sul lato inferiore della lama anteriore dell'ileo ha un ripiano sul lato interno. I "piedi" dell'ischio sono collegati al loro fronte, ma divergono nel lato posteriore. La testa del femore è obliqua e rivolta verso la parte anteriore, sopra e all'interno. Il troncatere del femore presenta una robusta cresta sul suo lato esterno. Sul quarto troncatere del femore è invece presente una depressione nella forma di un'impronta digitale situata al di fuori del suo limite superiore. Il lato anteriore del femore è quasi piatto, mostrando solo una breve scanalatura verticale tra i condili inferiori. La tibia inferiore presenta una superficie ruvida ovale sul lato interno. La parte superiore dei malleoli esterni della tibia risulta pizzicato dalla parte anteriore alla parte posteriore. Il rigonfiamento anteriore esterna della superficie superiore della tibia ha una punta a sperone inferiore. Nel piede, il lato esterno del secondo metatarso ha una superficie concava per contattare il terzo metatarso.[6]

Al contrario, diversi tratti che una volta si pensava fossero unici, o apomorfici, di Neovenator sono stati riconosciuti da successive ricerche come caratteristiche comuni tra i teropodi. Difatti, le narici sono grandi, ma non è una caratteristica così rara tra i teropodi. Avere le vertebre posteriori pneumatizzate è normale per un carcharodontosauridae. Le grandi creste nasali accoppiate sono una caratteristica estetica condivisa con Allosaurus. I denticoli presenti all'apice dei denti sono stati riscontrati in altre specie.[6]

Nel 2015, si scoperto che anche il muso del Neovenator possedeva un complesso sistema di canali neurovascolari, che in vita probabilmente alloggiavano degli organi sensoriali. Questa caratteristica è presente anche negli spinosauridi, sebbene in essi gli organi sensoriali aiutavano l'animale ad individuare le prede sott'acqua. Si dubitava tuttavia che il Neovenator utilizzasse il suo sistema di canali neurovascolari per lo stesso scopo.[7]

Classificazione

Nel momento in fu descritto, da Steve Hutt, Martill e Barker nel 1996, il Neovenator venne considerato come l'unico allosauride europeo conosciuto. Tuttavia, successivi studi suggerirono che l'animale avesse più caratteristiche in comune con l'avanzato gruppo dei carcharodontosauridae, a cui i successivi di Benson, Carrano e Brusatte nel 2010, lo accomunarono insieme al clade dei megaraptora, e alla sua famiglia dei neovenatoridae.[8] Altri studi vedono il Neovenator come un carcharodontosauride, e i megaraptora come tyrannosauroidi.

 
Cranio e vertebre cervicali di Neovenator

Il seguente cladogramma segue l'analisi di Benson, Carrano e Brusatte (2010):[8]


Neovenatoridae

Neovenator

unnamed

Chilantaisaurus

Megaraptora
unnamed

Siats meekerorum[9]

Australovenator

?Rapator

Fukuiraptor

unnamed

?Orkoraptor

Aerosteon

Megaraptor

Il seguente cladogramma mostra invece l'analisi di Novas et al. (2013):[10]


Allosaurus

Carcharodontosauridae

Neovenator

Eocarcharia

Concavenator

Acrocanthosaurus

Shaochilong

Carcharodontosaurinae

Carcharodontosaurus

Giganotosaurini

Tyrannotitan

Mapusaurus

Giganotosaurus

Il cladogramma sotto riportato segue invece l'analisi di Sebastián Apesteguía, Nathan D. Smith, Rubén Juarez Valieri, e Peter J. Makovicky (2016), e riporta la scoperta del Gualicho:[11]

Allosauroidea 

Metriacanthosauridae

Allosauria

Allosauridae

Carcharodontosauria

Carcharodontosauridae

Neovenatoridae

Deltadromeus

Gualicho

Neovenator

Chilantaisaurus

Megaraptora

Note

  1. ^ , Dodoson P, Weishampel D. B & Osmólska H, The Dinosauria (2:nd edition (2004)), University of North Carolina Press, p. 104.
  2. ^ Neovenator - paleofiles.com, su sites.google.com.
  3. ^ Dodson P., Weishampel D. B. & Osmólska H., The Dinosauria, 2nd edition (2004), University of North Carolina Press, p. 104.
  4. ^ Hutt, S.C. 1999. Neovenator salerii: A new theropod dinosaur from the Wealden of the Isle of Wight: its status and significance for Theropod evolution. A thesis submitted for the award of degree of Master of Philosophy (unpublished). University of Portsmouth
  5. ^ Naish, D., Hutt S. and Martill, D., 2001, "Saurischian dinosaurs 2: Theropods". In: Martill D. and Naish D. (eds.), Dinosaurs of the Isle of Wight The Palaeontological Association, pp 242-309
  6. ^ a b Brusatte S.L., Benson R.B.J., Hutt S., 2008, The osteology of Neovenator salerii (Dinosauria: Theropoda) from the Wealden Group (Barremian) of the Isle of Wight, Monograph of the Palaeontographical Society 162(631) 166 pp
  7. ^ Barker, C., Dyke, G., Naish, D., Newham, E. and Katsamenis, O., 2015, "Complex neurovascular network in the rostrum of Neovenator salerii", SVPCA 2015 abstracts, 78
  8. ^ a b Benson, R.B.J., Carrano, M.T and Brusatte, S.L. (2010). "A new clade of archaic large-bodied predatory dinosaurs (Theropoda: Allosauroidea) that survived to the latest Mesozoic." Naturwissenschaften, 97:71-78 . DOI10.1007/s00114-009-0614-x
  9. ^ Neovenatorid theropods are apex predators in the Late Cretaceous of North America, in Nature Communications, vol. 4, 2013, p. 2827, DOI:10.1038/ncomms3827.
  10. ^ Fernando E. Novas, Evolution of the carnivorous dinosaurs during the Cretaceous: The evidence from Patagonia, in Cretaceous Research, vol. 45, 2013, pp. 174–215, DOI:10.1016/j.cretres.2013.04.001.
  11. ^ An Unusual New Theropod with a Didactyl Manus from the Upper Cretaceous of Patagonia, Argentina, in PLoS ONE, vol. 11, n. 7, 2016, pp. e0157793, DOI:10.1371/journal.pone.0157793.

Altri progetti

Collegamenti esterni