Tom Dumoulin (Maastricht, 11 novembre 1990) è un ciclista su strada olandese che corre per il Team Sunweb. Professionista dal 2012, ha caratteristiche tipiche del passista-scalatore. Oltre ad essere un abile discesista si distingue come fortissimo cronoman.[2] In carriera ha vinto il Giro d'Italia 2017 oltre a tre tappe al Giro d'Italia, due al Tour de France e due alla Vuelta a España; si è aggiudicato anche una medaglia d'argento di specialità ai Giochi olimpici 2016 a Rio de Janeiro. È soprannominato la farfalla di Maastricht.[3]

Tom Dumoulin
Dumoulin al Tour of Britain 2016
NazionalitàPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Altezza186[1] cm
Peso71[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada
SquadraSunweb
Carriera
Squadre di club
2009P.P.L.-Belisol
2010Park Hotel Rooding
2011Rabobank Cont.
2012Project 1T4I
2012-2013Argos-Shimano
2014-2016Giant
2017-Sunweb
Nazionale
2013-Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 1 0
Mondiali su strada 0 0 1

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Statistiche aggiornate al febbraio 2017

Carriera

2012-2015: gli esordi, le prime vittorie e la Vuelta sfiorata

Dumoulin passa professionista all'inizio del 2012 con la Project 1T4I, già Skil-Shimano. Nei primi due anni da pro non coglie successi. Ha comunque modo di ottenere diversi piazzamenti, tra i quali un sesto posto alla Vuelta a Andalucía 2012, la vittoria della classifica scalatori nella stessa corsa l'anno seguente, la seconda piazza nella prova in linea e la terza in quella a cronometro ai campionati olandesi del 2013, il secondo posto finale all'Eneco Tour 2013. Al Tour de France 2013 è invece uno dei gregari di Marcel Kittel nelle volate.

Nel 2014 ottiene le prime vittorie in carriera da professionista, tutte in prova a cronometro. Ottiene piazzamenti di rilievo anche in brevi corse a tappe (secondo al Giro del Belgio, terzo all'Eneco Tour, quinto al Giro di Svizzera) e in gare in linea (secondo al Grand Prix Cycliste de Québec, prova del World Tour). Il 24 settembre 2014 si classifica terzo nella prova a cronometro dei campionati del mondo di Ponferrada, aggiudicandosi la medaglia di bronzo.

Nel 2015 vince la cronometro della Vuelta al País Vasco e le due cronometro del Tour de Suisse, entrambe prove World Tour. Il 30 agosto 2015 vince la sua prima corsa in linea da professionista, precedendo tutti sull'arrivo in salita della nona tappa della Vuelta a España: nell'occasione indossa anche per due giorni la maglia rossa di leader della classifica generale. Dopo aver ceduto il primato a Fabio Aru, senza però mai perdere molto terreno in classifica generale, lo riprende quando vince la tappa a cronometro di Burgos. Nei giorni seguenti resistite agli attacchi del corridore sardo. Quando la vittoria sembra vicina, però, nella penultima tappa con arrivo a Cercedilla, cede la maglia rossa proprio a favore dell'italiano. Il crollo dell'olandese è importante tanto da farlo uscire dal podio, precipitandolo al sesto posto della classifica generale.

2016: i successi di tappa al Giro e al Tour e la medaglia a Rio

Nel 2016 vince in patria la prima tappa del Giro d'Italia, il prologo a cronometro disputato ad Apeldoorn, e indossa la maglia rosa. Cede la leadership della classifica generale all'ex compagno Marcel Kittel dopo la terza tappa, riprendendola nella tappa seguente con arrivo a Praia a Mare. Cede quindi definitivamente il simbolo del primato nell'ottava tappa terminata ad Arezzo, per poi ritirarsi nel corso dell'undicesima tappa (da Modena ad Asolo) per problemi fisici al soprasella.[4]

Dopo aver vinto il campionato olandese a cronometro partecipa al Tour de France senza ambizioni di classifica ma con l'intento di prepararsi per la cronometro dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Nelle occasioni in cui si impegna al massimo desta impressione, vincendo sia la tappa con un difficile arrivo in salita ad Andorra Arcalis sia la cronometro prevista per la 13ª tappa: in questa prova individuale di 37,5 km relega Chris Froome al secondo posto a 1'03". Durante la diciannovesima frazione, all'indomani del secondo posto a 21" da Froome nella cronoscalata da Sallanches a Megève, è costretto al ritiro per una caduta che mette in dubbio le sue possibilità per Rio.[5] Riesce comunque a presentarsi al via dei Giochi di Rio sia della prova in linea, dove si ritira dopo pochi chilometri, sia della prova a cronometro, dove si classifica secondo alle spalle di Fabian Cancellara e davanti a Chris Froome, il favorito della vigilia. Conquista così la sua prima medaglia olimpica.[6]

2017: la vittoria al Giro d'Italia

Inizia la stagione preparandosi per la 100ª edizione del Giro d'Italia con ambizioni di classifica. Corre a febbraio l'Abu Dhabi Tour, concludendo al terzo posto la breve corsa a tappe dell'emirato, dimostrando miglioramenti in salita. Dopo aver corso una buona Strade Bianche conclusa al quinto posto, anche alla Tirreno Adriatico dimostra di poter competere con i migliori in salita, terminando la corsa dei due mari al sesto posto.

Si presenta così ai nastri di partenza del Giro con ambizioni di podio. I miglioramenti in salita dell'olandese emergono già dalle prime tappe con arrivo in quota: nella 4ª tappa, sul traguardo dell'Etna, rimane nel gruppo dei migliori mentre conclude la 9ª tappa, con arrivo in salita sul Blockhaus, in terza posizione, battuto allo sprint da Thibaut Pinot e a soli 24" dal vincitore Nairo Quintana. Alla vigilia della cronometro di 39,8 km da Foligno a Montefalco è terzo in classifica generale, dietro al transalpino oltre che allo scalatore colombiano. Corre molto bene la cronometro, infliggendo forti distacchi ai suoi rivali per la classifica generale e conquistando la maglia rosa a scapito di Quintana, che distanzia di quasi tre minuti nella prova contro il tempo e di oltre due minuti in classifica generale. Nella tappa con arrivo al Santuario di Oropa resiste agli scatti di Quintana, lo raggiunge e vince, staccando tutti gli avversari ed incrementando il vantaggio in classifica.[7] Nella sedicesima tappa, con le scalate di Mortirolo, Stelvio e Passo dell'Umbrail, è costretto a fermarsi ai piedi dell'ultima salita per problemi intestinali, riprendendo poi la corsa con circa due minuti di ritardo dal gruppo dei rivali principali. Dopo aver percorso da solo l'ascesa dell'Umbrail e la discesa verso Bormio riesce a conservare la maglia rosa per 31" nei confronti di Quintana.

Riesce a mantenere la leadership nella diciassettesima tappa, conquistata dal transalpino Pierre Rolland, arrivando insieme a gli altri uomini di classifica a circa otto minuti dal vincitore. Nella tappa dolomitica da Moena a Ortisei risponde agli attacchi degli avversari sul Passo Gardena, sul Pinei e sulla salita di Pontives. Nella terzultima tappa, che prevede l'ascesa di Piancavallo su cui è anche posto l'arrivo, perde oltre un minuto dai diretti avversari, perdendo la maglia rosa a favore di Quintana. Nella penultima tappa, l'ultima di alta montagna, da Pordenone ad Asiago limita il distacco dai diretti avversari a soli quindici secondi. Riprende la maglia rosa all'ultima tappa, la cronometro da Monza a Milano, dove arriva secondo alle spalle di un altro olandese, Jos van Emden, conquistando il suo primo Giro d'Italia davanti a Nairo Quintana e Vincenzo Nibali.

Palmarès

  • 2010 (Under-23, Park Hotel Rooding, quattro vittorie)
3ª tappa Grand Prix du Portugal (Guarda > Guarda, cronometro)
Classifica generale Grand Prix du Portugal
Omloop Lek en IJssel
7ª tappa Girobio (Tavullia > Urbino, cronometro)
  • 2011 (Under-23, Rabobank Continental, una vittoria)
Classifica generale Triptyque des Monts et Châteaux
  • 2014 (Giant-Shimano, quattro vittorie)
2ª tappa Critérium International (Porto Vecchio, cronometro)
Campionati olandesi, Prova a cronometro
3ª tappa Eneco Tour (Breda > Breda, cronometro)
Prologo Tour of Alberta (Calgary, cronometro)
  • 2015 (Giant-Alpecin, cinque vittorie)
6ª tappa Vuelta al País Vasco (Aia > Aia, cronometro)
Prologo Tour de Suisse (Risch-Rotkreuz, cronometro)
9ª tappa Tour de Suisse (Berna > Berna, cronometro)
9ª tappa Vuelta a España (Torrevieja > Alto Cumbre del Sol)
17ª tappa Vuelta a España (Burgos > Burgos, cronometro)
  • 2016 (Giant-Alpecin, quattro vittorie)
1ª tappa Giro d'Italia (Apeldoorn, cronometro)
Campionati olandesi, Prova a cronometro
9ª tappa Tour de France (Vielha-Val d'Aran > Andorra-Arcalís)
13ª tappa Tour de France (Bourg-Saint-Andéol > La Caverne du Pont-d'Arc, cronometro)
  • 2017 (Team Sunweb, tre vittorie)
10ª tappa Giro d'Italia (Foligno > Montefalco, cronometro)
14ª tappa Giro d'Italia (Castellania > Santuario di Oropa)
Classifica generale Giro d'Italia

Altri successi

  • 2013 (Argos-Shimano)
Profronde van Maastricht (Criterium)
Classifica giovani Giro del Belgio
Classifica scalatori Vuelta a Andalucía
  • 2014 (Giant-Shimano)
Profronde van Maastricht (Criterium)
Profronde van Heerlen (Criterium)
Mijl van Mares - Maarheeze (Criterium)
Classifica a punti Eneco Tour
Classifica giovani Tour of Alberta
Classifica giovani Giro del Belgio
Premio della combattività Vuelta a España

Piazzamenti

Grandi Giri

2016: ritirato (11ª tappa)
2017: vincitore
2013: 41º
2014: 33º
2015: ritirato (3ª tappa)
2016: ritirato (19ª tappa)
2012: ritirato (8ª tappa)
2015: 6º

Classiche monumento

2013: 126º
2015: 25º
2017: 69º
2012: ritirato
2013: 121º
2014: 65º
2015: 25º
2017: 22º
2012: ritirato
2013: 18º
2014: 43º
2015: ritirato
2016: ritirato

Competizioni mondiali

Note

  1. ^ a b (EN) Tom Dumoulin, su Teamsunweb.com. URL consultato il 22 febbraio 2017.
  2. ^ http://www.cicloweb.it/2017/05/14/lavversario-non-ti-aspetti-piu-temibile/, L'avversario che non ti aspetti è il più temibile, 14 maggio 2017.
  3. ^ Raffaello Binelli, Giro d'Italia, prima rosa a Dumoulin. Nibali fa meglio di tutti gli altri big, il Giornale, 6 maggio 2016. URL consultato il 9 maggio 2017.
  4. ^ Alessandro Conti, Giro d'Italia, prima rosa a Dumoulin. Nibali fa meglio di tutti gli altri big, La Gazzetta dello Sport, 18 maggio 2016. URL consultato il 16 maggio 2017.
  5. ^ Tour de France: frattura Dumoulin, Olimpiade di Rio in forse, La Gazzetta dello Sport, 22 luglio 2016. URL consultato il 16 maggio 2017.
  6. ^ Rio, crono uomini: Cancellara vince l'oro e fa il bis prima del congedo, su gazzetta.it, 10 agosto 2016.
  7. ^ Francesca Monzone, Giro d'Italia, Dumoulin stravince la crono di Montefalco e conquista la maglia rosa, su sport.ilmessaggero.it, Il Messaggero, 16 maggio 2016. URL consultato il 16 maggio 2017.

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