Constantin Pârvulescu

politico romeno
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Constantin Pârvulescu (b 10 NOVEMBRE 1895, Olanesti, Valcea -.. D 11 luglio 1992) è stato uno dei fondatori del partito comunista della Romania e tenace avversario di Ceausescu.

Nell'aprile del 1944, insieme a Gheorghe Gheorghiu-Dej, Pârvulescu e Iosif Rangheţ e Emil Bodnăraş arrestarono e deposero il segretario generale del PCR Ştefan Foriş, costringendolo a rassegnare le sue dimissioni a causa delle accuse mosse da Gheorghe Gheorghiu-Dej secondo cui Foriş era un informatore della polizia. Pârvulescu, Rangheţ e Bodnăraş, in triumvirato, lo sostituirono in un segretariato provvisorio fino a che Gheorghe Gheorghiu-Dej non assunse la carica di segretario generale del partito nel settembre 1944.

Nel novembre del 1979, al 12° Congresso del Partito, Pârvulescu prese la parola criticando la rielezione di Ceauşescu alla direzione del partito, accusandolo di mettere gli interessi personali d'avanti a quelli del partito e della nazione. Ha anche accusato il congresso di trascurare i veri problemi del paese, preoccupati solo a glorificare Ceauşescu. Questo attacco senza precedenti è venuto da un uomo comunista da sempre, con un'allineamento permanente al comunismo in stile sovietico (era l'unico membro del Comitato Centrale che si oppose all'ordine di ritiro delle truppe sovietiche di Khrushchev nel 1958). Avendo raggiunto gli 84 anni di età, le ambizioni personali non potevano di certo essere un fattore motivante per questo discorso. Così, la stampa occidentale considerò le sue osservazioni come prova di insoddisfazione nei ranghi del partito. Pârvulescu venne espulso espulso dalla stanza, spogliato della sua posizione di delegato al congresso e posto sotto stretta sorveglianza agli arresti domiciliari.

Nel marzo 1989 è stato uno dei firmatari della lettera aperta conosciuta come "La Lettera dei Sei", insieme a ad altri cinque alti dirigenti comunisti (Gheorghe Apostol, Alexandru Bârlădeanu, Grigore Răceanu, Corneliu Mănescu e Silviu Brucan). Il documento, trasmesso immediatamente su Radio Free Europe e su Voice of America, è stata una aperta critica nei confronti delle politiche di Ceauşescu e che ha portato al rapido arresto e all'incarceramento dei firmatari da parte della Securitate e poi alla loro stretta sorveglianza in diverse località.

Era sposato con Suzana Pârvulescu (1898-1942), attivista del PCR che venne imprigionata dal 1936 al 1939.