Michelangelo Lanci

orientalista e bibliotecario italiano

Michelangelo Lanci (Fano, 22 ottobre 1779Palestrina, 30 settembre 1867) è stato un orientalista italiano.Fu anche fondatore della letteratura orientale a Roma e in Italia.

Biografia

"fanese di nascita, cosmopolita per "

Michelangelo Lanci nacque a Fano, cittadina nello stato pontificio (oggi in provincia di Pesaro Urbino, nelle Marche) il 22 ottobre 1779 da una famiglia di antica e nobile casata. Nel 1791 venne iscritto al seminario di San Carlo in Fano dove si dedicò agli studi della lingua italiana, latina e francese. Entrò nell'ordine sacro nel 1800 e divenne in seguito diacono e prete. Nel novembre 1804, dopo aver conseguito le lauree in filosofia, teologia e diritto civile e canonico, si recò a Roma dove studiò il greco, l'ebraico, l'siro-caldaico e l'arabo. Fu poi eletto professore di lingua araba nell'università la Sapienza di Roma. Nel 1821 intaprese numerosi viaggi per l'Europa su richiesta dell'ambasciata russa, visitando la Svizzera, la Germania, la Russia e la Polonia, luoghi in cui gli fu offerta una cattedra di lingue orientali. In Francia conobbe e fu ammirato dai più eminenti studiosi dell'epoca. Nel 1845 furono pubblicati i "paralipomeni alla illustrazione della S.scrittura per monumenti fenicio-assiri ed egizi", ma il Santo Officio e l'Indice condannarono l'opera. In conseguenza gli furono tolti tutti i mezzi di sussinstenza, ma l'opera fu comunque diffusa negli Stati Uniti da Gliddon, un allievo di Lanci. Trovò aiuto e ospitalità anche in Francia, dove pubblicò altre sue opere. Fu nuovamente accusato dal santo Uffizio per aver sostenuto che la figura di Criso fosse androgina. Quando il pontefice Gregorio XVI e salì al trono al trono Pio IX fu perdonato e riaccettato a Roma. Morì a Palestrina il 30 settembre 1867 all'età di 87 anni per improvvisa soffocazione bronchiale.

Interpretazione dei geroglifici

L'opera di Lanci si concentra principalmente sull'interpretazione delle sacre scritture. All'epoca si riteneva che l'antica religione egiziana contenesse rimandi a quella cristiana, e per questo molti studiosi delle sacre scritture si dedicarono all'egittologia. La Roma papale, dove non erano ancora giunti i moderni studi orientalistici condotti in modo scientifico, influenzò il suo stile, che mischia riferimenti dotti a fantasia, tutto espresso in un linguaggio involuto e arcaicizzante. Nonostante questo i contributi di Lanci alle teorie di Champollion furono importanti. All'epoca circolavano numerose teorie sulle interpretazioni dei simboli, e gli studiosi cambiavano spesso opinione. Lanci si scgliò contro i suoi colleghi anche con violente affermazioni come "io su di loro ci sputo sopra", pur facendo affermazioni azzardate e non scientifiche come i suoi colleghi. Nella sua opera "La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenicio-assirj ed egiziani", afferma che il suo scopo "Consisteva appunto nello scegliere tra le più belle scoperte egiziane la parte vantaggiosa allo intendimento dei passi oscurissimi della Bibbia, ed applicando quella a questa, trovar ragione dell'una con l'altra, e far conoscere quant di bene deriva dal progredimento delle nuove investigazione sù le antichità degli egizi, ove il senno sia guida, e il buon volere lo sproni." Con quest'opera fu menzionato dal premio della Crusca del 1830 assieme allle operette morali di Leopardi. Nell'opera "Dissertazione sui versi di Nembrotte e Pluto nella Divina Commedia di Dante" tentò di fornire una spiegazione partendo dall'arabo e dall'ebraico di due versi che non erano mai stati intesi. Fornì anche spiegazioni di epigrafi, come quelle dei musei capitolini o quella fenico-egizia di Carpentrasso. La lista delle sue opere è molto ampia, e racchiude anche opere come "Trattato sul giuoco di Dama", gioco a cui fu appassionato dalla giovinezza.

Bibliografia

  • Alberto Mei del Testa, Michelangelo Lanci e l'interpretazione dei geroglifici, Fano, Biblioteca Federiciana, 2002.
  • Alberto Mei del Testa, Michelangelo Lanci e il premio della Crusca nell'anno 1830 (PDF), Fano, Biblioteca Federiciana, 1972.
  • Michelangelo Lanci, La Sacra Scrittura illustrata con monumenti fenico-assij ed egiziani, Roma, Società Tipografica <Roma>, 1827.