Massimo Bitonci
Massimo Bitonci (Padova, 24 giugno 1965) è un politico italiano, presidente della Liga Veneta dal 6 marzo 2016. Dal 9 giugno 2014 al 12 novembre 2016[2] è stato sindaco di Padova.
| Massimo Bitonci | |
|---|---|
| Sindaco di Padova | |
| Durata mandato | 9 giugno 2014 – 12 novembre 2016 |
| Predecessore | Ivo Rossi (vicesindaco facente funzioni)[1] |
| Successore | Michele Penta (commissario prefettizio) |
| Capogruppo della Lega Nord al Senato della Repubblica | |
| Durata mandato | 20 marzo 2013 – 2 luglio 2014 |
| Predecessore | Federico Bricolo |
| Successore | Gian Marco Centinaio |
| Sindaco di Cittadella | |
| Durata mandato | 13 maggio 2002 – 7 maggio 2012 |
| Predecessore | Lucio Facco |
| Successore | Giuseppe Pan |
| Presidente della Liga Veneta | |
| In carica | |
| Inizio mandato | 6 marzo 2016 |
| Predecessore | Luca Baggio |
| Senatore della Repubblica Italiana | |
| Legislatura | XVII (Fino al 2 luglio 2014) |
| Gruppo parlamentare | Lega Nord Padania |
| Coalizione | Coalizione di centro-destra del 2013 |
| Circoscrizione | Veneto |
| Sito istituzionale | |
| Deputato della Repubblica Italiana | |
| Legislatura | XVI |
| Gruppo parlamentare | Lega Nord Padania |
| Coalizione | Coalizione di centro-destra del 2008 |
| Circoscrizione | Veneto 1 |
| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Partito politico | Lega Nord |
| Titolo di studio | Laurea in Economia e Commercio |
| Professione | Dottore commercialista |
Biografia
Laureato nel 1991 in economia e commercio all'Università Ca' Foscari di Venezia, svolge la professione di dottore commercialista e revisore contabile.
Vicesindaco e sindaco di Cittadella
Bitonci ricoprì il ruolo di vicesindaco del comune di Cittadella dal 1994 al 2002 e fu eletto sindaco nel 2002[3] a capo di liste civiche battendo al ballottaggio con il 50,9% il candidato della Lega Nord e liste di centrodestra Stefano Svegliado; fu rieletto per il secondo mandato il 28 maggio 2007 con il 56,5% al primo turno appoggiato dalla Lega Nord (alla quale aderì nel 2005) e Alleanza Nazionale e altre civiche fino al 7 maggio 2012.[4]
Nel novembre del 2007 emanò un'ordinanza che imponeva ai cittadini stranieri l'obbligo di dimostrare di disporre di un reddito minimo per poter richiedere l'iscrizione anagrafica alle liste dei residenti del comune di Cittadella, ispiratrice del cosiddetto Decreto Sicurezza dell'allora Ministro Roberto Maroni. L'ordinanza fu da più parti bollata come razzista e discriminatoria, oltre che illegale[5]. Per tale provvedimento Bitonci fu inquisito dalla magistratura di Padova che tuttavia, successivamente, procedette all'archiviazione del fascicolo. Numerosi altri comuni hanno adottato normative simili,[6][7] che sono sfociate in condanne da parte dei tribunali locali[8][9].
Bitonci fu vicepresidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, nominato il 6 luglio 2010, e presidente della Consulta Sicurezza e Legalità. È inoltre segretario della sezione di Padova Città della Lega Nord Liga Veneta e componente del direttivo Federale della Lega Nord eletto al congresso del 2012.
Parlamentare della Lega Nord
Alle elezioni politiche del 2008 fu eletto deputato per la Lega Nord nella circoscrizione VII (Veneto 1), è ricoprì l'incarico congiuntamente a quello di sindaco fino al mese di maggio 2012. Alla Camera dei deputati fu capogruppo per la Lega Nord in commissione Bilancio e vicepresidente della commissione bicamerale di controllo sulla Cassa Depositi e Prestiti.
Nel 2012 si candidò alla segreteria della Liga Veneta, venendo poi battuto di misura dall'altro candidato, Flavio Tosi.[10] Nel 2013 fu senatore per la Lega Nord, di cui fu capogruppo al Senato della Repubblica, carica che ricoprì fino all'elezione a sindaco di Padova, quando si dimise dalla carica il 2 luglio 2014[11]. Al suo posto è subentrato Paolo Tosato[12].
Sindaco di Padova
Alle elezioni amministrative del 2014 si presentò come candidato sindaco al comune di Padova, sostenuto da 6 liste tra cui quelle di Forza Italia, della Lega Nord e di Fratelli d'Italia. L'8 giugno 2014 vinse il ballottaggio con il vicesindaco uscente Ivo Rossi, facente funzioni di sindaco dopo la nomina a ministro di Flavio Zanonato, e fu eletto sindaco della città veneta.
Il 6 marzo 2016 è eletto presidente della Liga Veneta[13]. La sera dell'11 novembre 2016 la maggioranza del consiglio comunale si dimette dal Consiglio, sfiduciando di fatto il sindaco e portando alla caduta della giunta[14][15].
Note
- ^ Vicesindaco che ha sostituito Flavio Zanonato, nominato ministro dello sviluppo economico nel governo Letta.
- ^ Padova, cade giunta Bitonci, «Preso atto di un’implosione», su corriere.it, Il Corriere della Sera, 12 novembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016.
- ^ repubblica.it, Archivio on line elezioni amministrative, in la Repubblica.
- ^ Speciale elezioni 2007 - Elezioni amministrative
- ^ Roberto Bianchin, Niente residenza a chi guadagna poco, in la Repubblica, 18 novembre 2007, p. 15.
- ^ Gad Lerner, Quei muri alzati dai sindaci del Nord, in la Repubblica, 4 dicembre 2007, p. 1.
- ^ Marisa Fumagalli, Senza reddito niente diritto di residenza, in Corriere della Sera, 18 novembre 2007, p. 9.
- ^ L'Eco di Bergamo
- ^ Tribunale di Brescia
- ^ Lega, vince un altro maroniano Tosi eletto segretario in Veneto - Repubblica.it
- ^ Scheda sul sito del Senato, su senato.it. URL consultato il 15 luglio 2014.
- ^ Comunicato stampa della seduta del 2 luglio 2014 del Senato della Repubblica, su senato.it.
- ^ È Bitonci il presidente della Liga Veneta, su mattinopadova.gelocal.it.
- ^ Dimissioni di massa a Padova, cade la giunta del leghista Bitonci, su mattinopadova.gelocal.it, Il Mattino di Padova, 12 novembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016.
- ^ Fine dell'era Bitonci a Padova - Si dimettono 17 consiglieri, su ilgazzettino.it, Il Gazzettino, 12 novembre 2016. URL consultato il 12 novembre 2016.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Sito personale, su massimobitonci.it.
- Massimo Bitonci, su Camera.it - XVI legislatura, Parlamento italiano.
