Museo civico archeologico Isola della Scala

museo di Isola della Scala

Il Museo archeologico comunale di Isola della Scala, nato nel 1978, è un’esposizione di reperti che vanno dall’età del rame all’epoca altomedievale, ritrovati nel territorio circostante. Ha sede dal 1999 nella secentesca Cappella di Sant’Antonio, all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena.

Museo Archeologico di Isola della Scala
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàVerona
IndirizzoVia Roma, 35
Coordinate45°16′09.74″N 11°00′27.57″E
Caratteristiche
TipoMuseo, Archeologia
Istituzione1979
Apertura1978
Visitatori100 (2022)

Edificio del museo: la chiesa di Santa Maria Maddalena

Durante le Guerre d’Italia, ai primi del ‘500, la popolazione di Isola della Scala prese la decisione di accogliere una comunità di monaci francescani, da poco insediatisi anche a Verona nel convento di San Bernardino, erigendo la chiesa e il convento di Santa Maria Maddalena. L’assenso di papa Giulio II giunse nel 1511 e i lavori iniziarono di lì a poco. Già nel 1530 il vescovo Gian Matteo Giberti sottolineava la sontuosità del complesso, dotato di un grande chiostro e di una decorosa abitazione per i dodici monaci. Numerosi lasciti e donazioni durante i secoli successivi incrementarono la ricchezza artistica della chiesa: nel 1653 per esempio fu aggiunta la cappella di Sant’Antonio da Padova e numerosi nuovi affreschi decorarono il presbiterio.[1] Il monastero fu soppresso nel 1806 per editto napoleonico. Il culto nella chiesa riprese nel 1826, quando fu intitolata a Sant’Antonio. Successivamente la chiesa fu sconsacrata, subendo vari tipi di utilizzo e l’abbattimento di parte della facciata nel 1936. Dal 1986 al 2001 ricevette un profondo restauro, finalizzato ad ospitare un auditorium e anche i reperti del Museo archeologico.

Collezione

Bibliografia

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

  1. ^ Bruno Chiappa (a cura di), Isola della Scala: Territorio e società rurale nella media pianura veronese, Vago di Lavagno (VR), Comune di Isola della Scala, 2002, pp. 139-141.