Barena

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Le barene sono terreni di forma tabulare tipici delle lagune, periodicamente sommersi dalle maree. Il nome barena deriva dal vocabolo veneto baro che indica un cespuglio o un ciuffo d'erba.

Tipico paesaggio barenicolo.

Pur essendo senza evidenti rilievi, possono presentare leggere depressioni centrali a catino e dei bordi debolmente rialzati. Sono attraversate da canaletti naturali (detti, in dialetto veneziano, ghebi) e ricoprono una notevole superficie della Laguna di Venezia (oltre 90 km²), soprattutto nelle zone di nord-est e di sud-ovest.
In base alla formazione e all'evoluzione che hanno subìto, le barene della laguna di Venezia possono distinguersi in:

  • barene di bordo lagunare;
  • barene delle aree interne;
  • barene ai lati dell'antica immissione dei fiumi in laguna;
  • barene ai bordi dei canali lagunari;
  • paleobarene.

Inoltre, all'interno della barena si possono distinguere in base all'elevazione tre fasce, ognuna con caratteristiche pedologiche e botaniche proprie:

  • barena bassa;
  • barena media;
  • barena alta.

Le barene presentano un suolo pesante, asfittico, scarsamente permeabile di composizione limo-argillosa, definito "suolo salso" per l'elevata concentrazione di cloruri. Le piante che crescono in queste severissime condizioni hanno adottato differenti strategie per sopravvivere: cresce così una vegetazione diversa da quella che possiamo trovare in un prato o in un bosco e che, per la sua caratteristica di vivere in suoli salati, è detta "alofila".

Le barene sono importantissime dal punto di vista ecologico: contribuiscono a favorire il ricambio idrico, limitano l'impatto delle maree sul livello dell'acqua funzionando da vaso di espansione, moderano l'azione del moto ondoso, ospitano, come già detto, una caratteristica vegetazione e una ricca avifauna. Oggi, tuttavia, tendono lentamente a scomparire perché erose dall'azione delle acque, accelerata da modificazioni antropiche quali lo scavo di canali profondi, il moto ondoso causato da imbarcazioni a motore, ecc. Se però dovessero venir meno, verrebbe messo a serio rischio tutto l'ecosistema lagunare e presto Venezia e tutte le isole circostanti sarebbero in balia delle correnti. Attualmente è in corso un'opera di recupero delle barene, molte delle quali, scomparse da anni, stanno ritornando alla luce grazie all'immissione di fanghi bonificati e depurati, provenienti dall'escavo dei canali.

Alle barene si contrappongono le velme che, viceversa, sono zone prive di vegetazione perché emergono solo in particolari condizioni di bassa marea; mentre invece le parti più elevate, sommerse solo in particolari condizioni di alta marea, si chiamano motte [1] (es.: Motta di San Lorenzo).

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note