L'algoritmo di Ada Lovelace (nata Ada Byron) permette di calcolare i numeri di Bernoulli, senza dover conteggiare tutti quelli ad essi precedenti. Questo algoritmo è considerato un risultato brillante, sia per la valenza computazionale che per la felice coniugazione di matematica e informatica. È noto soprattutto per essere stato il primo programma della storia dell'informatica.
Nota G, diagramma di Ada Lovelace: fu il primo algoritmo per computer pubblicato
La formula utilizzata
Come si vede dal diagramma in figura Ada Lovelace nell'implementare il suo algoritmo si servì della seguente formula:
Alcune fonti [1] affermano con solo un accenno di dimostrazione che questa formula deriva dalla funzione generatrice
Questa può considerarsi una uguaglianza fra serie formali di potenze o fra funzioni analitiche; in questo caso per la convergenza della serie si chiede che x abbia valore assoluto minore di 2π (il raggio di convergenza della serie stessa).
E' sicuramente più semplice mostrare invece che la formula usata dalla Byron non è altro che la consueta formula di ricorrenza:
resa più efficiente per il calcolo automatico.
Per questo è sufficiente notare che:
e che
Come si può controllare nella nota G in figura questa è la funzione utilizzata da Ada dato che ai suoi tempi, come aveva indicato anche Jacob Bernoulli nel suo "Ars Conjectandi" più di un secolo prima i numeri di Bernoulli cominciavano dopo i primi due attuali che quindi vanno sostituiti con i loro valori numerici per ottenere la formula usata. Nella nota Ada scrive che chiaramente corrispondono ai nostri
.
Note
^ Adity Kar, Ada Lovelace, su people.maths.ox.ac.uk.
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