Tutto scorre...

romanzo di Vasilij Grossman

Tutto scorre (in russo Всё течёт?, Vsë tečët) è un romanzo dello scrittore russo Vasilij Grossman (1905-1964), scritto fra il 1955 e il 1963, fu pubblicato postumo dapprima in Germania occidentale nel 1970 e in Unione Sovietica nel 1989.

Tutto scorre...
Titolo originaleВсё течёт...
Vsë tečët
Dattiloscritto di "Tutto scorre..." (in samizdat)
AutoreVasilij Grossman
1ª ed. originale1970
1ª ed. italiana1971
Genereromanzo
Sottogeneresociale
Lingua originalerusso
AmbientazioneUnione Sovietica, 1954
ProtagonistiIvan Grigor'evič
Altri personaggi
  • Nikolaj Andreevič
  • Marija Pavlovna
  • Anja Zamkovskaja
  • Vitalij Antonovič Pinegin
  • Anna Sergeevna
  • Maša Ljubimova
  • Leva Mekler
  • Vasilij Timofeevič Karpenko

Trama

Nel periodo successivo alla morte di Stalin, Ivan Grigor'evič ritorna in libertà dopo aver trascorso trent'anni nei lager sovietici. Si reca dapprima a Mosca, dove risiede l'unico familiare superstite, suo cugino Nikolaj Andreevič, uno scienziato mediocre il quale, pur non avendo commesso gravi nefandezze, ha fatto carriera occupando i posti dei colleghi dissidenti, in particolare dei ricercatori ebrei discriminati durante il cosiddetto "complotto dei medici". Ivan Grigor'evič si reca poi a Leningrado, la città nella quale risiede Anja Zamkovskaja, la donna un tempo amata. Ivan si limita a osservare l'abitazione di Anja, senza avere tuttavia il coraggio di incontrare la donna, la quale nel frattempo non ha avuto la forza di aspettarlo e si è risposata. A Leningrado Ivan si imbatte in Pinegin, un compagno di università che lo aveva denunciato e che ora è un agiato burocrate. Ivan Grigor'evič si stabilisce infine in una piccola località dove trova lavoro come fabbro, specialità appresa a suo tempo nel lager: «Ivan Grigor'evič provava una sensazione insolita e bellissima nell'eseguire un lavoro di sua scelta, senza scorta, senza sentinelle sulle torrette»[1]. Nella nuova città Ivan si innamora di Anna Sergeevna, una povera vedova di guerra. Anna narra a Ivan i terribili anni della collettivizzazione, dello sterminio dei kulaki e della carestia in Ucraina; Ivan ricorda i patimenti subiti dagli internati nei lager e si interroga sulle ragioni storiche del terrore, identificandole con la perenne mancanza di libertà in Russia. Dopo la morte per cancro polmonare di Anna Sergeevna, il viaggio di Ivan Grigor'evič si conclude sulle coste del Mar Nero, dove sorgeva l'abitazione di suo padre.

Il romanzo è costituito da ventisette capitoli, ciascuno dei quali racchiude un incontro o un ricordo di Ivan Grigor'evič e spesso offre lo spunto per riflessioni di ordine politico o storico. Per esempio, l'incontro con Pinegin, descritto nel capitolo 7, offre a Grossman lo spunto per dedicare il successivo capitolo al tema della responsabilità individuale e della delazione. Dai ricordi del lager di Ivan Grigor'evič emergono i ritratti indimenticabili di Maša Ljubimova nel capitolo 13 (internata perché moglie di un "nemico del popolo", Maša si lascia morire quando si rende conto che non potrà più rivedere il marito e la figlioletta) e di Leva Mekler nel capitolo 19 ("un predicatore, un apostolo e un combattente della rivoluzione socialista mondiale", perfino nel lager professa i propri ideali). I capitoli 20-25 permettono all'autore di fare considerazioni sulla storia della Russia, sulla non-libertà del popolo russo, sulla fondazione di uno Stato onnipossente e illiberale la cui creazione è responsabilità di Lenin, più che di Stalin.

Edizioni

  • Vasilij Semënovič Grossman, in russo Всё течёт...?, Vsë tečët..., Frankfurt am Main, Possev-Verlag, 1970.
  • Vasilij Grossman, Tutto scorre: romanzo, traduzione di Pietro Zveteremich, Milano, A. Mondadori, 1971, SBN IT\ICCU\RLZ\0259144 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Vasilij Grossman, Tutto scorre..., traduzione di Gigliola Venturi, Milano, Adelphi, 1987, SBN IT\ICCU\CFI\0117161 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).

Note

Bibliografia

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