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Badammé
Territorio a status conteso
Motivo del contenziosoArea contesa fra Eritrea ed Etiopia
Situazione de factoOccupato ed amministrato dall'Etiopia; rivendicata dall'Eritrea
Posizione dell'ONUPresenza sul territorio della missione UNMEE
(ritiro terminato nel 2008)
Posizione dell'Etiopia
Sintesi della posizioneDisapplicazione dell'Accordo di Algeri, amministrazione come parte della Regione di Tigrè
Suddivisione amministrativaRegione di Tigrè
Posizione dell'Eritrea
Sintesi della posizioneRivendicazione di tutto il territorio
Suddivisione amministrativaRegione di Gasc-Barca
Informazioni generali
LinguaTigrigna
Areakm²
ContinenteAfrica
Fuso orarioUTC+3

Badammé (Badme) è una località del Corno d'Africa di 1.563 abitanti (2005), oggetto di una disputa territoriale fra Eritrea ed Etiopia.

A causa dell'imprecisa definizione della frontiera stabilita nel 1902 fra l'Italia (allora potenza coloniale in Eritrea) e l'Impero d'Etiopia lo status della località e delle aree circostanti non era del tutto chiaro. Il territorio sarebbe stato comunque riconosciuto come eritreo, nel 1977, da parte del Fronte di Liberazione del Tigrè (TPLF precursore del Fronte Democratico Rivoluzionario del Popolo Etiope, attuale coalizione di governo di Addis Abeba), con un accordo di "cessione" in favore del Fronte di Liberazione del Popolo Eritreo. Le due formazioni erano allora alleate contro il regime del Derg[1].

Con l'indipendenza eritrea, nel 1993, si pose il problema della definizione dei confini, sfociato nel 1998 nella guerra fra Etiopia ed Eritrea che ebbe fine nel 2000 con l'Accordo di Algeri. Il trattato ha rimesso la definizione delle frontiere ad una commissione ad hoc della Corte dell'Aia con l'invio, a garanzia del cessate il fuoco, della missione sotto l'egida dell'ONU denominata UNMEE.

Nel 2002 la Commissione per i confini ha assegnato all'Eritrea il territorio conteso.

L'Etiopia ha rifiutato di riconoscere le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia e, nel 2008, è cessata la missione UNMEE determinando, in pratica, nuove gravissime tensioni e le condizioni per un ulteriore potenziale conflitto fra i due paesi.

Attualmente (2012) la località è amministrata dall'Etiopia.

Note

  1. ^ (EN) Daniel Kendie, The Five Dimensions of the Eritrean Conflict 1941-2004: Deciphering the Geo-Political Puzzle., Signature Book Printing, 2005, ISBN 1-932433-47-3.