Rossano (Corigliano-Rossano)

frazione di Corigliano-Rossano

Rossano (IPA: [rosˈsaːno][3]), impropriamente chiamato anche Rossano Calabro per distinguerlo da Rossano Veneto, è un comune italiano di 36 842 abitanti[1] della provincia di Cosenza in Calabria. La città è detta anche Rossano la Bizantina e Rossano città del Codex, in omaggio al Codice Purpureo, uno dei vangeli più antichi al Mondo e custodito da secoli a Rossano (Museo Diocesano e del Codex), inserito nella lista dei beni patrimonio UNESCO nella categoria "Memory of the World".

Rossano
comune
Rossano – Veduta
Rossano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoStefano Mascaro (PD - Coraggio di cambiare) dal 20-6-2016
Territorio
Coordinate39°34′N 16°38′E
Altitudine270 m s.l.m.
Superficie150,92 km²
Abitanti36 842[1] (31-12-2015)
Densità244,12 ab./km²
FrazioniPiragineti, Amica, Frasso, Toscano Ioele, Fermata Toscano, Fossa, Momena, Piana dei Venti, Santa Maria delle Grazie, Forello, Ceradonna, Petraro
Comuni confinantiCalopezzati, Corigliano Calabro, Crosia, Cropalati, Longobucco, Paludi
Altre informazioni
Cod. postale87067, 87068
Prefisso0983
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078108
Cod. catastaleH579
TargaCS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantirossanesi
Patronosan Nilo da Rossano
Giorno festivo26 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rossano
Rossano
Rossano – Mappa
Rossano – Mappa
Posizione del comune di Rossano all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

La città di Rossano si trova nella fascia orientale della piana di Sibari tra la Sila e la costa ionica. Il territorio comprende anche parte delle alture che precedono la Sila e il comune faceva parte della Comunità montana Sila Greca e ne ospitava la sede.

Il territorio comprende terreni di diversa origine geologica, con caratteristiche differenti (rocce, argille, sabbie), alle quali corrispondono diversi tipi di flora. Dal punto di vista paesaggistico dominano le culture arboree (oliveti, agrumeti e frutteti). In zone prossime alla costa sono inoltre presenti pioppeti. Esistono nel territorio due alberi di quercia monumentali (una farnia e una Quercus virgiliana).

Clima

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 1616162327353535322419161622352524,5
T. min. media (°C) 1010121616262929221612101014,72816,717,3

Origini del nome

Rossano trae il suo nome dal greco rusion, ρύσιον ("che salva") e akron, άκρον ("promontorio", "altura") da cui derivano le versioni medioevali Ruskia o Ruskiané (Ρουσκιανή) o Rusiànon (Ρυσιανόν in greco bizantino); secondo un'altra ipotesi invece deriverebbe dal nome di famiglia romana alla quale potrebbe essere stato affidato il governo del "Castrum" e che avrebbe dato il nome di "Roscianum" al centro urbano.

Storia

Si presume sia stato fondato dagli enotri intorno all'XI secolo a.C., passò sotto il controllo magno-greco (VII-II secolo a.C.) e successivamente divenne l'avamposto romano nel controllo della piana di Sibari e nell'infruttuoso tentativo di conquista dei territori montuosi della Sila, allora occupati dai bruzi. Nel II sec. l'imperatore Adriano vi costruì un porto capace di accogliere 300 navi. Tra il 540 ed il 1059 Rossano visse una fase di grande splendore sociale, artistico e culturale sotto il dominio dei bizantini: la sua posizione strategica la rese appetibile meta di conquista da parte di numerosi invasori (visigoti, longobardi, saraceni) ma non fu mai espugnata. Importante centro politico-amministrativo dell'impero di Bisanzio, in qualità di centro militare nel 951-952 fu sede dello stratego e si guadagnò il titolo, ancor oggi in uso, de "La Bizantina". Le numerose testimonianze artistiche ed architettoniche di quel periodo le valsero inoltre l'appellativo di "Ravenna del Sud".

Nei secoli successivi passò prima sotto il dominio dei normanni (10591190) e poi degli svevi (1190 - 1266) conservandosi città regia e quindi libera università, fino alla politica di infeudazione seguita dagli angioini (1266 - 1442), e poi dagli aragonesi (14421504) e dagli spagnoli (1504 - 1714), quindi proseguita sotto il viceregno austriaco (17141738) e con i Borbone (17381860). Ne furono feudatarie le famiglie Ruffo, Marzano, Sforza di Milano, Aldobrandini e per ultimi i Borghese di Roma, per successione di Olimpia Aldobrandini principessa di Rossano, e vi rimasero tali fino alla fine della feudalità (1806 nel regno di Napoli); Bona Sforza d'Aragona, regina di Polonia e granduchessa di Lituania, dal 1524, in successione di sua madre Isabella, fu anche principessa di Rossano e duchessa di Bari.

Alla fine del XVIII secolo, Rossano entrò a far parte della breve esperienza della repubblica napoletana (1799) e durante il decennio francese (1806 - 1815), abolita la feudalità, ebbe un crescita politica e sociale, pregiudicata, però, dal devastante terremoto del 1836. Già sotto il decennio divenne capoluogo di distretto (28 comuni), sede di sottointendenza, capoluogo di circondario e sede del giusticente; con l'unità fu sede di tribunale 1865, di corte d'assise 1875 e del distretto militare e dal 1894 al 1926 sede di sotto-prefettura. Ancora nella seconda metà dell'800, fu centro di numerosi circoli culturali e produsse vari giornali e periodici; nel 1876 fu inaugurata la ferrovia Jonica e, dopo qualche anno, beneficiò della prima illuminazione elettrica e delle prime centrali termoelettriche della Calabria.

Nel '900 Rossano ha vissuto tutte le vicende che hanno caratterizzato la vita politica e sociale del Meridione ed in definitiva dell'Italia intera: la Resistenza e le lotte di liberazione, l'emigrazione, la ricostruzione della vita civile e democratica ed infine l'aspettativa del benessere sociale e materiale.

A partire dagli anni 50 del '900, la città, come altre in Calabria, essendosi sviluppata in passato nell'entroterra per proteggersi al meglio dai nemici, con la nascita della stazione ferroviaria ha cominciato ad espandersi verso la zona costiera. Col passare del tempo, la zona costiera della città si è evoluta sempre di più, dando spazio ad un abitato costituito prevalentemente da edifici moderni e condomini. Questa situazione ha portato i residenti ad abbandonare la parte più antica del paese, il vero e proprio centro storico, per andare a vivere nella zona più moderna e densamente abitata. Attualmente il centro storico è chiamato semplicemente Rossano Paese o Rossano Vecchia, o "Russan subbr" che in dialetto locale significa Rossano sopra, poiché il centro storico si trova in collina, mentre la zona costiera della città è denominata Rossano Scalo o Rossano Stazione (in riferimento al fatto che la stazione si trova, come precedentemente detto, nella parte nuova della città). Rossano Paese sta vivendo un grave rischio di spopolamento, in concomitanza al fatto che, oltre ad essere abitata prevalentemente da persone anziane, gli unici posti realmente frequentati sono il municipio, il liceo classico e la sede della polizia municipale (tuttavia una sede è ubicata a Rossano Bassa).

Per queste ragioni, quasi tutti i negozi, i posti di svago e di passeggio, le scuole, l'ufficio anagrafe e molte altre funzioni si trovano per lo più a Rossano Scalo.

Onorificenze

«Decreto del Presidente della Repubblica[4]»
— 14 ottobre 1998

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Pagina del Codex Purpureus Rossanensis.

Oltre ai numerosi palazzi gentilizi disseminati in numerose proprietà private, nel centro storico di Rossano è possibile visitare:

  • il Museo Diocesano e del Codex, con l'opera di fama internazionale: il Codex Purpureus Rossanensis, un antichissimo evangeliario greco del VI secolo di origine bizantina, nominato Patrimonio UNESCO il 9 ottobre 2015. Secondo molti è il Vangelo miniato più prezioso al mondo;
  • la cattedrale di Maria Santissima Achiropita;
  • la chiesa di San Nilo voluta dalla principessa di Rossano Olimpia Aldobrandini (XV secolo) in onore della città che diede i natali a san Nilo, fondatore dell'abbazia greca di Grottaferrata, santo venerato dalla chiesa cattolica e da quella ortodossa;
  • l'oratorio di San Marco;
  • la chiesa di San Bernardino (XV secolo): in stile tardo-gotico, fu la prima chiesa cattolica della città ed ospita il sepolcro di Oliverio di Somma (1536) con la statua del defunto ed un crocifisso ligneo del XVII secolo;
  • la chiesa della Panaghia (X secolo): così denominata in onore di "Maria Tutta Santa", è un altro esempio di architettura religiosa bizantina nel cui abside si conservano tracce di almeno due fasi pittoriche, con un affresco più antico raffigurante san Basilio ed un frammento del XIV secolo che ritrae san Giovanni Crisostomo;
  • la chiesa di San Francesco di Paola (tardo XVI secolo): con un portale rinascimentale ed un chiostro;
  • la chiesa di Santa Chiara (XVI secolo): voluta dalla principessa Bona Sforza;
  • il museo della liquirizia.
 
Madonna Achiropita.

Nei dintorni invece si trovano:

  • l'abbazia di Santa Maria del Patire (XI-XII secolo): immersa nel verde delle colline, conserva splendidi pavimenti a mosaici arabeggianti, l'abside in stile normanno ed un antico portale ligneo. Fu fondata dal monaco e sacerdote san Bartolomeo di Simeri verso il 1095 sulle rovine di un oratorio[5];
  • la torre Sant'Angelo (XVI secolo) è un antico edificio militare fatto fortificare da Bona Sforza tra il 1543 ed il 1564, all'interno del cui complesso mercantile si trova un ottimo esempio di fondaco perfettamente conservato.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Persone legate a Rossano

Cittadinanza onoraria

Economia

Gli anni cinquanta hanno coinciso con la crescita demografica, principalmente dovuta all'afflusso dai centri minori circostanti ed allo sviluppo dei servizi e delle attività commerciali, con conseguente boom dell'edilizia. Nel 1977 entra in funzione una centrale termoelettrica, alimentata ad olio combustibile e finalmente si riesce a dare lavoro all'intero comprensorio. L'economia locale ruota principalmente intorno all'agricoltura ed alla produzione di olio extravergine di oliva (varietà "Dolce di Rossano"). Altre attività di una certa rilevanza sono la produzione della liquirizia con la Fabbrica Amarelli, sede anche di un Museo della Liquirizia, la pesca, l'itticoltura, le produzioni lattiero-casearie, la lavorazione del legno, del vetro, delle pelli, del ferro battuto, il restauro di mobili d'arte, il ricamo, l'artigianato e numerose attività commerciali. Da tempo, inoltre, le amministrazioni susseguitesi puntano ad una forte riqualificazione turistica ed al potenziamento delle strutture ricettive. Tutt'oggi ha la sua zona industriale S. Irene, dove sono numerose le attività industriali (Cartiera, Legnami, ecc).

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Giuseppe Caputo Movimento Sociale Italiano
Alleanza Nazionale
Sindaco
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Giuseppe Caputo Alleanza Nazionale Sindaco
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Orazio Longo Alleanza Nazionale Sindaco
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Francesco Filareto Democratici di Sinistra
Partito Democratico
Sindaco
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Giuseppe Antoniotti Il Popolo della Libertà Sindaco
5 giugno 2016 in carica Stefano Mascaro Partito Democratico Sindaco

Sport

Calcio

Calcio a 11

  • A.S.D. Rossanese - Militante nel campionato di Prima Categoria, i cui colori sociali sono il rosso e il blu.
  • A.S.D. Città Di Rossano - Militante nel campionato di Prima Categoria, i cui colori sociali sono il rosso e il blu.
  • A.S.D. Vigor Rossano - Militante nel campionato di Seconda Categoria, i cui colori sociali sono il rosso e il blu.

Calcio a 5

  • A.S.D. Odissea 2000 Calcio a 5 - Militante nel campionato nazionale di serie B, i cui colori sociali sono il giallo e il blu.
  • A.S.D. Real Rogit - Militante nel campionato nazionale di serie B, i cui colori sociali sono il bianco e il nero.
  • La Sportiva Traforo - Militante nel campionato di serie C1, i cui colori sociali sono l'arancio e l'azzurro.
  • Rossano Centro Storico C5 - Militante nel campionato di serie D, i cui colori sociali sono il rosso e il blu.

Pallavolo

La più importante squadra di pallavolo cittadina è l'Associazione Pallavolo Rossano che, nel corso della sua attività sportiva, è arrivata a giocare nei campionati nazionali di Serie B1, sia con la compagine maschile che con quella femminile.

Basket

Nel basket, la squadra di maggior rilievo è il Basket Murialdo, che si occupa principalmente di attività a livello giovanile.

Curiosità

  • Alla città di Rossano è dedicata una incisione dell'artista olandese M.C. Escher, datata 1931[7].

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato l'8 giugno 2013.
  4. ^ ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it.
  5. ^ Santi, beati e testimoni
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. ^ The M.C. Escher Site, su eschersite.com. URL consultato il 17 novembre 2014.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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