Matrimonio forzato
Per matrimonio forzato o matrimonio coatto si intende un matrimonio in cui una o entrambe le persone coinvolte, bambini o adulti, vengono fatte sposare contro la propria volontà.
Matrimonio combinato e forzato
Innumerevoli paesi conoscono – o hanno conosciuto – la tradizione del matrimonio combinato, che dal punto di vista giuridico è da distinguere da quello forzato. Infatti, nel caso del matrimonio combinato, i genitori degli sposi o comunque dei terzi si limitano ad un ruolo guida: la volontà di chi va incontro al matrimonio ha comunque il ruolo decisivo. Il libero e pieno consenso degli interessati viene invece a mancare nel caso del matrimonio forzato; siccome questo criterio funge da confine tra violazione dei diritti umani e non, si tratta di una distinzione citata di frequente.[1] La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sancisce infatti che:
All'atto pratico, la distinzione tra un matrimonio combinato ed uno forzato può essere assai difficile. I casi più chiari sono la minaccia e l’uso di violenza contro la persona renitente, il che può sfociare anche nel delitto d'onore, istituzione ancora piuttosto diffusa nel continente africano ed in quello asiatico.[2] La distinzione tra matrimonio forzato e combinato suscita ad ogni modo delle riserve che vanno dalle semplici perplessità al rifiuto più totale di chi sostiene invece che tra i due concetti la differenza sia inesistente.[3]
Ciononostante, numerosi sono i motivi che spingono a combinare o a forzare matrimoni in una cultura. Arrangiare un matrimonio serve prima di tutto a stringere legami familiari fra due famiglie e ad aumentarne la ricchezza, come poteva avvenire in Europa nel Medioevo o nel Rinascimento. Inoltre, può servire ad una famiglia a controllare la sessualità dei propri membri, limitando i comportamenti non ammessi o non desiderati, oppure a proteggerne lo sviluppo emotivo, evitando relazioni reputate dannose e favorendo unicamente quelle approvate dai familiari econdo norme culturali o religiose. Il matrimonio combinato è considerato un modo risolutore per ovviare alle conseguenze di una gravidanza indesiderata o al frutto di un'unione non ufficiale. infine, il matrimonio combinato è un modo per facilitare l'immigrazione di una popolazione in un paese straniero.[4][5]
La cultura greco-romana
Ci sono diversi esempi nella mitologia greca e romana: in Grecia, il rapimento di Persefone da parte di Ade, di Dafne e Leucotoe da parte di Apollo, di Cassandra da parte di Aiace di Locride, di Auge da parte di Eracle, di Andromaca da parte di Ettore e Neottolemo, e di Polissena sempre da parte di Neottolemo, di Climene da parte di Acamante. A Roma, il ratto delle sabine.
Il ritorno del matrimonio forzato nella società globalizzata
La pratica - che colpisce più le donne che gli uomini - era frequente in passato anche nei paesi di religione cristiana. Svolgeva ad esempio un certo ruolo tra gli aristocratici. Si ricorda a tal proposito che una commedia di Molière, Il matrimonio forzato, (1664) era ancora ispirata a questo tema. È utile anche ricordare che perfino in un passato relativamente recente, in diverse zone dell'Europa mediterranea era abbastanza normale che il matrimonio riparatore potesse essere imposto con l'ausilio dell'intimidazione o della violenza in senso stretto.
Al giorno d'oggi matrimonio forzato è in ogni caso un argomento di sempre maggiore interesse nei paesi industrializzati, dove viene spesso considerato come fenomeno di nuovo schiavismo. In quanto segue, si presentano alcuni esempi:
- Secondo fonti di polizia nel Regno Unito si avrebbe notizia in quel paese di circa 200 matrimoni forzati all’anno, in cui sono coinvolte per lo più persone originarie dalle aree sudasiatiche. Il governo britannico ha comunicato che i matrimoni forzati sono da considerare come un attacco alla democrazia di quel Paese.[6]
- Non sono rari i casi in cui donne nate in Francia da genitori immigrati vengono costrette all’emigrazione nei paesi d’origine dei genitori, generalmente nel Maghreb. Il Gruppo per l’abolizione delle mutilazioni sessuali stima a 70.000 il numero delle ragazze che nel 2006 erano minacciate di matrimonio forzato, da celebrarsi tanto in Francia, quanto nel paese d’origine.[7]
- In Germania, il dibattito è particolarmente acceso anche grazie al contributo di scrittrici come Serap Cieli, Seyran Ates e Necla Kelek. I loro lavori descrivono la nascita di un traffico di esseri umani, in entrambe le direzioni, tra la Germania e l'Anatolia, e lo svilupparsi di una società islamica parallela nei quartieri di Berlino.[8]
- Il matrimonio combinato e per rapimento è tuttora pratica corrente in paesi dove sono molto forti le tradizioni epiche e rurali, come in Kirghizistan. In questo Paese, pare che prima del periodo sovietico fosse corrente la pratica del matrimonio combinato, mentre in seguito si sarebbero diffusi i matrimoni per rapimento. Il fenomeno è stato illustrato nel film "Boz Salkyn" (2007) di Ernest Abdyjaparov.[9] Il numero di rapimenti a scopo matrimonio è salito in maniera esponenziale toccando anche le città, laddove in origine era caratteristico delle zone rurali[10]. Il dibattito ha conosciuto nuovi sviluppi a partire dal 2011 in seguito al suicidio di alcune vittime.[11]
- In Svizzera, nel 2012 il Parlamento si è visto nella necessità di rivedere la propria legislazione per adattarla all'espansione del fenomeno.
Data la gravità del problema, la discussione nell'opinione pubblica è particolarmente complessa. Alcuni punti di discussione sono:
- Il ruolo delle rispettive religioni nei paesi colpiti dalla piaga. Ad esempio, vengono date diverse interpretazioni in materia di giurisprudenza islamica.
- La dimensione etica: il fenomeno viene analizzato sia sotto la prospettiva globalizzata dei diritti umani, sia dal punto di vista del relativismo culturale, il quale tende a rifiutare l'universalità di alcuni valori.
Nei vari stati occidentali, si osserva un primo sforzo da parte dell'amministrazione pubblica per fronteggiare il problema.
Nel mondo
Africa
Gambia
Nel 2016, durante i festeggiamenti per la fine del Ramadan, il presidente del Gambia Yahya Jammeh ha annunciato il divieto di matrimoni forzati e di minori[12][13].
Madagascar
Il matrimonio forzato è abituale nel Madagascar. I matrimoni sono combinati dai genitori delle ragazze che spesso incorrono nella credenza che rifiutandosi verrebbero maledette[14][15]. In alcuni casi il marito è molto più anziano della moglie e quando questa diventa vedova viene discriminata ed esclusa dalla società[16].
Malawi
Secondo Human Rights Watch, Malawi il "matrimonio di bambine e combinato è diffuso" e metà delle ragazze si sposano prima dei 18 anni[17]. Diffuso è anche il levirato. Dopo il matrimonio le mogli hanno diritti e libertà molto limitate, in genere l'educazione delle ragazze è incentrata sulla descrizione del loro ruolo subordinato al marito[18].
Mauritania
In Mauritania il matrimonio forzato assume tre forme: matrimonio forzato di un cugino (chiamato maslaha); matrimonio forzato ad un uomo ricco per ottenere vantaggi economici, e matrimonio forzato e poligamo ad un uomo influente[19].
Niger
Il matrimonio forzato è pratica abituale nel Niger che è anche lo stato con il più elevato numero di matrimoni di bambine nel mondo;[20][21] e lo stato con il più elevato tasso di fecondità totale[22]. Le ragazze che tentano di ribellarsi dai matrimoni forzati vengono spesso allontanate dalle loro famiglie e costrette alla prostituzione per sopravvivere.[23] A causa delle crisi alimentari le ragazze vengono spesso vendute al marito[24].
Sudafrica
In Sudafrica vige la pratica dell'ukuthwala che consiste nel rapimento, spesso con il consenso dei genitori, di ragazze per costringerle al matrimonio[25]. L'uso è diffuso nelle aree rurali del paese, in particolare nella provincia del Capo Orientale e nello KwaZulu-Natal[26]. Le ragazze coinvolte in questa usanza sono spesso minori, sono riportati casi di bambine di 8 anni[27]. L'usanza ha destato l'attenzione dell'opinione pubblica quando in un rapporto del 2009 è emerso che nella provincia del Capo Orientale 20 ragazze al mese sono costrette ad abbandonare la scuola a causa dell'ukuthwala.[28]
Voci correlate
Note
- ^ Consiglio nazionale svizzero
- ^ Dichiarazione OSCE, pagina 4.
- ^ D. Danna, Athenea Digital, vol. 13, n. 2, Universitat Autònoma de Barcelona, 2013, pp. 65-81, http://www.redalyc.org/pdf/537/53728035004.pdftitolo= .
- ^ (EN) Ethics - Forced Marriages: Motives and methods, su bbc.co.uk, BBC.
- ^ (EN) Reasons for forced marriage - Analysis of Data Collected from Field Workers - Report on the Practice of Forced Marriage in Canada: Interviews with Frontline Workers: Exploratory Research Conducted in Montreal and Toronto in 2008, su justice.gc.ca. URL consultato il 15 giugno 2015.
- ^ [1].
- ^ « Les mariages forcés toujours aussi nombreux », Le Figaro, 16 novembre 2006.
- ^ Frankfurter Allgemeine
- ^ Boz Salkyn, scheda IMDB
- ^ Thomas Morton, "Bride Kidnapping in Kyrgyzstan", Vice News
- ^ Kirghizistan: rapimento della sposa: tradizione o reato?, La Stampa 27/5/2011
- ^ (EN) Gambia's leader says ban on child marriage 'as from today', su bigstory.ap.org. URL consultato il 21 luglio 2017.
- ^ (EN) Gambia and Tanzania outlaw child marriage - BBC News, su bbc.com, 16 dicembre 2015. URL consultato il 21 luglio 2017.
- ^ (EN) Malagasy Women Wounded by Child Marriage and its Aftermath, in unfpa.org.
- ^ (EN) Gender Equality and Infant Mortality, in Magnificent madagascar.
- ^ (EN) Children of Madagascar, in humanium.org.
- ^ (EN) Malawi: End Widespread Child Marriage - Human Rights Watch, in hrw.org.
- ^ (EN) Cultural Practices and their Impact on the Enjoyment of Human Rights, Particularly the Rights of Women and Children in Malawi (PDF), su medcol.mw. URL consultato il 21 luglio 2017 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
- ^ (EN) Refworld - Mauritania: Prevalence of forced marriage; information on legal status, including state protection; ability of women to refuse a forced marriage, in Refworld.
- ^ (EN) Niger, in Girls Not Brides.
- ^ https://www.unfpa.org/webdav/site/global/shared/documents/publications/2012/ChildMarriage_8_annex1_indicator-definition.pdf
- ^ (EN) The World Factbook, in cia.gov.
- ^ (EN) UNICEF helps to begin changing attitudes towards early marriage in Niger, in UNICEF.
- ^ (EN) World Vision Australia - Press releases > Children sold into marriage in Niger as food crisis worsens, in worldvision.com.au.
- ^ web.archive.org, 13 gennaio 2014, https://web.archive.org/web/20140113035024/http://www.lrc.org.za/other-news/2186-2012-08-02-traditional-practices-may-be-harmful-xingwana .
- ^ (EN) Child Marriage: Ukuthwala in South Africa, su genderacrossborders.com, 28 ottobre 2011. URL consultato l'11 January 2013.
- ^ (EN) When 'culture' clashes with gender rights, su mg.co.za. URL consultato l'11 January 2013.
- ^ (EN) Benign Accommodation? Ukuthwala, 'forced marriage' and the South African Children's Act (PDF), su londonmet.ac.uk.