Gustaw Herling-Grudziński
Gustaw Herling-Grudziński (IPA: [ˈgustaf ˈherlink gruˈdʑiɲskʲi]) (Kielce, 20 maggio 1919 – Napoli, 4 luglio 2000) è stato uno scrittore, giornalista e saggista polacco.

Considerato oggi uno dei più grandi scrittori polacchi della seconda metà del XX secolo, è noto soprattutto per le memorie dei due anni di internamento in un gulag, Inny świat. Zapiski sowieckie, pubblicato in inglese nel 1951, con il titolo A World Apart: a Memoir of the Gulag.
Biografia
Gustaw Herling-Grudziński nacque a Kielce, in Polonia, il 20 maggio del 1919 da un'agiata famiglia ebraica, figlio di Jakub Herling-Grudziński, un mercante, e di Dorota Bryczkowska. Studiò letteratura polacca presso l'Università di Varsavia, fino a quando l'invasione nazista della Polonia non lo costrinse ad interrompere gli studi. Attivo nell'organizzazione partigiana Polska Ludowa Akcja Niepodległościowa durante la spartizione della Polonia tra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, fu catturato dall'NKVD a Leopoli, nel marzo del 1940. Internato in un gulag nell'oblast' di Arcangelo, fu liberato due anni dopo, nel 1942, a seguito del quale entrò a far parte del II Corpo polacco del generale Władysław Anders, col quale prese parte alla Battaglia di Montecassino.
Al termine della guerra, impossibilitato a rientrare nella Polonia comunista, si stabilì definitivamente in Occidente: prima a Roma, poi a Londra ed infine, dal 1955, stabilmente a Napoli, dove sposò Lidia, la più giovane delle figlie di Benedetto Croce. Nel dopoguerra fu tra i fondatori della rivista Kultura, edita a Roma in lingua polacca ed espressione della cultura polacca in esilio.
Numerosi furono i suoi interventi su vari giornali (Il Corriere della Sera di Giovanni Spadolini e il Giornale di Indro Montanelli), periodici e riviste, tra cui va annoverato Tempo presente foglio culturale fondato da Nicola Chiaromonte e Ignazio Silone
Vinse nel 2003 il Premio Napoli alla memoria[1] Il 20 novembre 2012 alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitano, ed ai suoi colleghi polacco e tedesco, Komorowski e Gauck, è stata scoperta la targa dedicata allo scrittore sulla villa in cui visse a Napoli per quarantacinque anni.[2][3]
Un mondo a parte
Del periodo di internamento in gulag, Herling-Grudziński trasse le sue memorie in Inny świat. Zapiski sowieckie. Pubblicato a Londra nel 1951, con il titolo A World Apart: a Memoir of the Gulag e una prefazione affidata a Bertrand Russel, già nel 1953 ne circolò una versione clandestina in polacco, lingua nella quale fu ufficialmente tradotto solo nel 1988, a 35 anni dall'edizione inglese.
La prima edizione italiana, edita da Laterza, risale al 1958[4] con il titolo Un mondo a parte. La casa editrice scelse di "diffonderne pochissime copie".[5] Nel 1965 il libro fu ripubblicato da Rizzoli suscitando polemiche.[6]
Opere pubblicate in italiano
- Pale di Altare, Silva Editore 1956
- Due racconti - La torre - Il miracolo, Scheiwiller 1990 ISBN 88-7644-141-7[7]
- Diario scritto di notte, Feltrinelli 1992
- Un mondo a parte, Feltrinelli 1994
- Ritratto veneziano, Feltrinelli 1995
- Ricordare, raccontare. Conversazione su Salamov, L'Ancora del Mediterraneo 1999
- Don Ildebrando e altri racconti, Feltrinelli 1999
- Variazioni sulle tenebre. Conversazioni sul male, L'Ancora del Mediterraneo 2000
- Breve racconto di me stesso, L'Ancora del Mediterraneo 2001
- Requiem per il campanaro, L'Ancora del Mediterraneo 2003
- L'isola, L'Ancora del Mediterraneo 2003
- La notte bianca dell'amore, L'Ancora del Mediterraneo 2004
- Il pellegrino delle libertà, L'Ancora del Mediterraneo 2006
Note
- ^ Premio Napoli alla memoria: Gustaw Herling, la letteratura come eterna trincea
- ^ Napolitano ricorda Herling "Un combattente della libertà" - Napoli - Repubblica.it
- ^ A Napoli 3 Capi Stato ricordano Herling - Politica - ANSA.it
- ^ Marcello Piacentini, «Herling-Grudziński, Gustaw», dall'Enciclopedia italiana Treccani- VI appendice, Roma
- ^ Paolo Mieli, Storia e politica, Rcs Libri, Milano, 2001, p.324
- ^ "Un giornale romano fiancheggiatore del Pci, Paese Sera, arrivò addirittura a chiedere che quell'"anticomunista" fosse sbattuto fuori dall'Italia". Paolo Mieli, op. cit. p.342
- ^ Per La torre prese spunto da Le lépreux de la Cité d'Aoste di Xavier de Maistre. La città di Aosta ha dedicato una targa a Herling-Grudziński sotto alla Torre del Lebbroso nel 2011. Domenico Albiero, Ad Aosta ricordato Gustaw Herling, su aostasera.it, Aostasera, 18 novembre 2011. URL consultato il 19 novembre 2011.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Gustaw Herling-Grudziński
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gustaw Herling-Grudziński
Collegamenti esterni
- Marcello Piacentini, «Herling-Grudziński, Gustaw», dall'Enciclopedia italiana Treccani- VI appendice, Roma
- «Herling-Grudziński (hérlinġ ġruǧ'ìn'ski), Gustav», in Enciclopedie online, dal sito dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, Roma
- Premio Napoli alla memoria: «Gustaw Herling: la letteratura come eterna trincea», con profilo biografico
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17223996 · ISNI (EN) 0000 0000 8096 0538 · SBN RAVV045761 · BAV 495/150220 · Europeana agent/base/72399 · LCCN (EN) n81056817 · GND (DE) 119309548 · BNE (ES) XX1492692 (data) · BNF (FR) cb119073471 (data) · J9U (EN, HE) 987007491621505171 · NSK (HR) 000091073 · NDL (EN, JA) 00522560 |
---|