1ª Aerobrigata intercettori teleguidati

La 1ª Brigata aerea Intercettori Teleguidati (I.T.) fu un reparto missilistico dell'Aeronautica Militare.

1ª Aerobrigata
"Intercettori Teleguidati"
Descrizione generale
Attiva1º marzo 1959 - 1º luglio 2007
Nazione Aeronautica Militare
TipoBrigata missilistica
Guarnigione/QGaeroporto di Padova
DecorazioniMedaglia d'argento al valore militare
Reparti dipendenti
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Storia

Fu costituita il 1º marzo 1959, come 1ª Aerobrigata Intercettori Teleguidati (I.T.), presso l'aeroporto di Padova con l’entrata in servizio del sistema missilistico Nike, dotato inizialmente di missili Nike Ajax, successivamente integrati e sostituiti dai missili Nike Hercules. La Brigata inizialmente era composta dal 6° Gruppo IT, dal 7° Gruppo I.T. e dal 17° Gruppo IT e arrivò fino a 12 gruppi. Da allora è stata per molto tempo, fin dal momento della sua costituzione, la più grande Unità operativa dell’Aeronautica Militare. Dall'ottobre 1963 al settembre 1965 è comandata da Vincenzo Lucertini, futuro Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare.

 
Nike Hercules del 7° Reparto I.T. negli anni '70

La capacità del missile Hercules di portare anche una testata nucleare e l’adozione da parte dell’A.M. di tale armamento speciale nel ruolo superficie-aria, fece sì che sette Gruppi IT (57°, 58°, 67º Gruppo intercettori teleguidati, 72º Gruppo I.T., 79º Gruppo I.T., 80° e 81°) dal marzo 1965 acquisirono la capacità nucleare ospitando, fino agli anni ottanta, nelle proprie strutture i paritetici Detachment/Custodial Team dell’United States Army (USAAD) che facevano capo al 559th Artillery Group del Comando Southern European Task Force (SETAF) di Vicenza. L'1 ottobre 1963 viene costituito, dal 7° gruppo, il 7° Reparto I.T., con sede a Vicenza. Il 1° febbraio 1964 il 6° Gruppo mutò denominazione in 16° Reparto IT e nell'ottobre 1964 il 17° Gruppo IT si trasformò in 17° Reparto IT. Nel 1977 fu soppresso il 7° Reparto IT di Vicenza.

Piani militari segreti del Patto di Varsavia, risalenti agli anni sessanta e resi pubblici nel 2005, prevedevano un attacco all'Italia attraverso la neutrale Austria con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di Vienna, Monaco di Baviera, Innsbruck, Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Ghedi e Piacenza. Le truppe russe-ungheresi consistenti in 7 divisioni motorizzate, 3 divisioni corazzate, 38 lanciamissili, 214 aerei da combattimento, 121 caccia, 24 aerei da ricognizione e 25 bombardieri con armi atomiche prevedevano di occupare il Nord Italia, attraverso le linee di penetrazione di Tarvisio e della Val Camonica, raggiungendo Brescia e Bologna in 13 giorni di combattimenti attestandosi poi saldamente sull'Appennino tosco-emiliano.[1]

Nel 1985 fu rinominata 1ª Brigata aerea I.T., con il 17° Stormo IT e il 16° Stormo IT. Nel 1995, a seguito del riordino dell'Aeronautica Militare, venne ristrutturata anche la 1ª brigata IT, con lo scioglimento di 2 gruppi, tra cui il 67º Gruppo.

Nel 1998 avvennero le dismissioni il 31 maggio del 16° Stormo IT e del 57° Gruppo di Ceggia ed i Gruppi, 58° di Cordovado ed 80° di Bagnoli, transitarono alle dipendenze del 17° Stormo IT.

Fino agli anni 2000 si è occupata della difesa missilistica dell'Italia, mediante le batterie missilistiche da essa dipendenti e schierate principalmente nel nord-est, con lo scopo di contrastare gli attacchi provenienti dai paesi dell'ex-patto di Varsavia. Ha partecipato con il suo personale anche alle operazioni internazionali di peacekeeping e peace enforcement in Iraq, Operazione Deny Flight ed Operazione DINAK nell'ambito dell'Operazione Allied Force.

Il 24 novembre 2006 fu lanciato l'ultimo missile Nike Hercules, per essere definitivamente soppressa in data 1° luglio 2007.

Note