Giuseppe Ausilio Bertoli
Giuseppe Ausilio Bertoli (Grumolo delle Abbadesse, 24 agosto 1945) è uno scrittore italiano.

Biografia
Giuseppe Ausilio Bertoli è nato a Grumolo delle Abbadesse, in provincia di Vicenza nel 1945. Ha studiato all'Università di Trento, all'Università di Venezia e all'Università di Urbino, dove si è laureato in Sociologia della comunicazione con il professore Enrico Mascilli Migliorini, che gli ha pubblicato la tesi nei Quaderni di Sociologia della Comunicazione (1976). È anche ricercatore sociale e pubblicista. Vive tra Vicenza e Padova.
La critica letteraria Rosanna Favilla ha scritto di lui: “Le descrizioni minuziose, il gusto del particolare ossessivo, le paure metafisiche per gli accidenti minimi, l'inclinazione al paradosso fanno di Bertoli un erede diretto della tradizione scapigliata” (v. Il veggente di Bovo, Solfanelli, 1991 ). Mentre l'italianista Elvio Guagnini: “Il linguaggio di Bertoli vuole essere aderente a una quotidianità dalla quale, talvolta, emergono reperti gergali, una piccola babele linguistica corrispondente alla condizione linguistica dei nuovi attori internazionali della scena provinciale” (v. Giostra mentale, Manni, 2001). Il critico Gianni Giolo ha invece scritto: “Le sue storie sono tutte ambientate nel Nordest ricco e opulento che crede solo nel successo e nel denaro, e di questo mondo specioso e fatuo Bertoli è il più grande demistificatore” (v. Scrittori di Vicenza, Editrice Veneta, 2004).
Il critico Gianni Giolo ne ha illustrato l'opera letteraria sia nel volume “Scrittori di Vicenza”, Vicenza, Editrice Veneta, 2004, sia nel saggio “A ciascuno il suo”, Torino, Genesi, 2015.[1]
Opere
Giuseppe Ausilio Bertoli è autore prolifico di racconti, romanzi e saggi, tra cui:
- Il veggente di Bovo, Chieti, Solfanelli, 1991 (prefazione di Rosanna Favilla);
- Amore per ipotesi, Udine, Campanotto Editore, 1994;
- Ricerche amorose, Udine, Campanotto Editore, 1998;
- Gente tagliata, Venezia, Edizioni del Leone, 1996 (postfazione di Paolo Ruffilli);
- Giostra mentale, Lecce, Manni Editori, 2001 (introduzione di Elvio Guagnini);
- I temi della comunicazione, Milano, Lupetti - Editori di Comunicazione, 2004;
- Il vizio della notte, Bologna, Giraldi, 2007[2];
- La sirena dell'immortalità, Roma, Azimut, 2008;
- L'amore altro. Un'odissea nel Kosovo, Lecce, Besa, 2009 (commento di Anna Renda)[3][4];
- Rosso Africa, Sesto San Giovanni (Milano), Mimesis Edizioni, 2011[5][6][7][8];
- L'istinto primo, Ancona, Italic Pequod, 2014[9][10][11][12][13];
- Un mondo da buttare, Ancona, Italic Pequod, 2017 (postfazione di Michele Monina)[14][15][16][17][18][19][20];
Note
- ^ Sinossi “A ciascuno il suo”, Torino, Genesi, 2015
- ^ [1] Il vizio della notte (recensione)
- ^ [2] L'amore altro (recensione di Alberto Carollo nel blog "Sul Romanzo")
- ^ [3] L'amore altro (recensione di Simone Jacca su "Lucidamente")
- ^ [4] Rosso Africa (recensione de "Il Giornale di Vicenza")
- ^ [5] Rosso Africa (recensione di Alberto Carollo nel blog "Sul Romanzo")
- ^ [6] Rosso Africa (recensione di Marina Monego in "Lankelot")
- ^ [7] Rosso Africa (recensione su "Nigrizia")
- ^ [8] L'istinto primo (recensione de "Il Mattino di Padova")
- ^ [9] L'istinto primo (recensione di letteratitudinenews)
- ^ [10] L'istinto primo (recensione di Marina Monego in "Lankelot")
- ^ [11] L'istinto primo (recensione de "Il Gazzettino")
- ^ [12] L'istinto primo (recensione sul "Corriere delle Alpi")
- ^ [13] Un mondo da buttare (recensione di Roberto Brumat sul Corriere del Veneto)
- ^ [14] Un mondo da buttare (recensione di Federica Cappellato sul Gazzettino)
- ^ [15] Un mondo da buttare (recensione di Italo Francesco Baldo su Vicenza Più)
- ^ [16] Un mondo da buttare (recensione di LucidaMente)
- ^ [17] Un mondo da buttare (recensione di Chiara Roverotto su "Il Giornale di Vicenza")
- ^ Un mondo da buttare (recensione de "Il Mattino di Padova")
- ^ [18] Un mondo da buttare (recensione di Isabella Pavin su "Letteratitudinenews")