Azzurro (brano musicale)

canzone di Adriano Celentano del 1968 scritto da Paolo Conte
Versione del 3 ago 2017 alle 12:16 di 78.134.78.200 (discussione) (un articolo)

Azzurro è un brano musicale inciso da Adriano Celentano su 45 giri e inserito nell'album omonimo Azzurro/Una carezza in un pugno, entrambi pubblicati nel maggio 1968 dalla casa discografica di proprietà dell'artista.

Azzurro
ArtistaAdriano Celentano
Autore/itesto Vito Pallavicini, musica Paolo Conte e Michele Virano[1]
GenerePop
Rock
Tempo (bpm)Moderato shuffle
Pubblicazione originale
IncisioneAzzurro/Una carezza in un pugno
Datamaggio 1968
EtichettaClan Celentano ACC 24080
Durata3 min : 42 s

La canzone è entrata subito nell'immaginario collettivo degli italiani, nonostante non appartenesse al genere tradizionale e melodico, ed è divenuta il pezzo più cantato all'estero, superando Volare e 'O sole mio.[2]

Storia

Nel 1966 era entrato nel Clan Celentano come autore (presentato da Roby Matano de I Campioni) un giovane avvocato astigiano, Paolo Conte. Visto che il suo contratto con la RCA Italiana era in scadenza, aveva iniziato a collaborare con il Clan Celentano ed aveva subito scritto alcune canzoni per il cantante milanese, come Chi era lui e nel 1967 con Miki Del Prete e Luciano Beretta, aveva scritto una canzone per Celentano e sua moglie Claudia Mori, La coppia più bella del mondo, brano che trionfò al Cantagiro[3]. Stavolta collabora con il paroliere Vito Pallavicini, e sarà Azzurro a far affermare e lentamente esplodere Conte come musicista.[4]

Testo e musica

«Quando uscì 'Azzurro' ci fu una levata di scudi perché andava controcorrente rispetto ai ritmi dell'epoca. Sogghignarono in molti, ma io me ne infischiavo perché avevo applicato a quella canzone degli echi poetici che fanno parte della nostra sensibilità. Fui capito dal pubblico: 'Azzurro' ebbe un grande successo. Tutte le mie canzoni nascono con questo spirito: scrivere una musica un po' fuori moda, un po' segreta, che vada a cercare in fondo a noi le risonanze della nostra identità...»

Nel 1968 Conte compone una musica non ben definibile: non è un rock, non è un lento, non è una ballata, non è un liscio, ma una specie di marcetta, senza dubbio originale, che si abbina ad un testo che Vito Pallavicini pare aver scritto su misura per Celentano, in quanto racchiude tutte le tematiche care all'artista (dall'amore all'ecologia alla religione), unite dalla cornice del celebre ritornello, dotato di grande carica ritmica e sonora grazie all'arrangiamento orchestrale di Nando de Luca originale e moderno.[6]

Successo e classifiche

  Lo stesso argomento in dettaglio: Azzurro/Una carezza in un pugno.

La canzone riscuote comunque un enorme successo e raggiunge la prima posizione nella classifica annuale delle vendite del 1968 in Italia[7], rimane anche diverse settimane al numero uno della classifica in Austria.

Altre versioni

La canzone ha avuto numerose cover, si ricordano:

in italiano
in francese
in tedesco

Esiste col un testo di Kurt Feltz e con quello di Peter Alexander che la incide.

in ebraico
  • 1993 - Il cantante israeliano Arik Einstein con titolo Amru Lo (Ebraico per Loro gli hanno detto...), nell'album ???? (raccolta, collezione).
in spagnolo e inglese

Inno

Il brano è l'inno ufficiale della società calcistica Siracusa ed è utilizzato dal Como durante i riscaldamenti pre-partita di ogni gara, in passato fu anch'esso un inno della società lariana.

Note

  1. ^ Presso la SIAE non risulta firmatario del brano.
  2. ^ Caressa, op. citata
  3. ^ Guaitamacchi, op. citata
  4. ^ Dizionario Curcio, op. citata, Una carezza in un pugno, p.466
  5. ^ Azzurro: storia della canzone, in karahidden.blogspot.com. URL consultato il 21 settembre 2016.
  6. ^ a b Dizionario Curcio, op. citata, Azzurro, p.52
  7. ^ Hit Parade Italia I singoli più venduti del 1968

Bibliografia

Collegamenti esterni