La 75ª Squadriglia Caccia fu un reparto da caccia attivo nel Servizio Aeronautico del Regio Esercito (Prima guerra mondiale).

75ª Squadriglia Caccia
Descrizione generale
Attiva1 maggio 1916-1919
NazioneItalia (bandiera) Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Guarnigione/QGTombetta in Borgo Roma
VelivoliNieuport 11
Nieuport 17
SPAD S.VII
Ansaldo S.V.A.
Farman
Hanriot HD.1
Nieuport 27
Battaglie/guerrePrima Guerra Mondiale
Parte di
III Gruppo
Comandanti
Degni di notaCapitano Antonio Bosio
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia

Storia

La Squadriglia viene formata sul campo di Tombetta in Borgo Roma (vicino al Santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino) il 1° maggio 1916 al comando del Capitano Maffeo Scarpis ed assegnata al III Gruppo col compito della difesa aerea di Verona, sede di alti comandi e depositi militari. All'inizio il reparto dispone di 4 piloti (tra cui i Sottotenenti Alessandro Buzio e Mario de Bernardi) cui si aggiungeranno entro la fine del mese altri 4 piloti (tra cui il soldato Guido Nardini) e di 5 Nieuport. Il 3 maggio la squadriglia distacca una sezione di 3 piloti a Villaverla.

Il 27 giugno De Bernardi, il Caporale Guido Consonni (2 Medaglie d'argento al valor militare) ed il soldato Dante Nannini costringono un Hansa-Brandenburg C.I ad atterrare dalle parti di Arzignano in territorio italiano che porta la cattura dei due aviatori. Il 18 agosto Scarpis cede il comando al Capitano Mario Gordesco. In dicembre Gordesco cede il comando al Capitano Salvatore Calori e la squadriglia dispone di 9 piloti (tra cui il Tenente Giovanni De Briganti che in futuro diventerà collaudatore della FIAT morendo nell'autunno 1937 in un incidente col secondo prototipo del Fiat G.50) e 7 Nieuport 11. Nel 1916 la Squadriglia ha eseguito 361 voli di guerra sostenendo 24 combattimenti.

L'8 aprile 1917 Calori è sostituito dal Capitano Antonio Bosio (Medaglia d'argento al Valor Militare e futuro Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare dal 1933 al 1934) e dal 10 aprile la squadriglia passa sotto il 9º Gruppo Caccia. Il 31 agosto la 3^ Sezione dotata di SPAD S.VII lascia il campo di Ghedi per Castenedolo. Il 22 ottobre due sezioni della squadriglia si distaccano e vanno a formare la 72ª Squadriglia Caccia mentre la 75^ ritorna al III Gruppo il 24 ottobre. Il 30 ottobre arriva il rinforzo della 1^ Sezione Ansaldo S.V.A. col Tenente Natale Palli, futuro pilota di Gabriele D'Annunzio nel Volo su Vienna su SVA.

Il 3 novembre il Sergente Andrea Mancini abbatte col suo Nieuport 17 un aereo austriaco sul Lago di Caldonazzo. Alla fine dell'anno ci sono 11 piloti, 5 Nieuport 17, 2 SVA ed una sezione di 2 Farman ceduta dalla 50^ Squadriglia con 2 piloti un osservatore e 2 mitraglieri per intercettazioni notturne. Alla fine di gennaio 1918 cominciano ad arrivare i Nieuport 27. In febbraio l'unità dispone di 9 Ni 27, 1 Ni 17 ed 1 Farman. Il 18 marzo la squadriglia si sposta a San Luca di Padernello (Paese) e dal 25 marzo arrivano gli Hanriot HD.1.

Al 1° aprile sono presenti 3 Hanriot un Ni 17 (o Ni 2) e 10 Ni 27. Il 14 maggio il reparto si sposta in località Ganfardine di Villafranca di Verona. Il 20 maggio il Tenente Pietro Campanaro (Medaglia d'argento al Valor Militare) su Nieuport abbatte un caccia austriaco a Mori (Italia) ricevendo la Medaglia d'argento al Valor Militare. Al 1° giugno ci sono 14 piloti, 12 Hd 1, 8 Ni 27 e 1 Ni 17. Il 15 giugno il reparto si trasferisce a Busiago di Campo San Martino.

Il 19 giugno il Tenente Giuseppe Vanasco (2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare), con Bosio ed il Tenente Pietro Danieli (Medaglia di Bronzo al Valor Militare) abbattono un aereo austriaco sul Monte Cismon (Cismon del Grappa). Il 29 giugno il reparto torna a Ganfardine ed il 20 luglio il comando passa al Capitano Arturo Oddo. Il 28 agosto una sezione di Hd 1 viene distaccata alla 71ª Squadriglia Caccia con 7 piloti. Alla fine delle ostilità il reparto dispone di 11 Ni 27 e 10 Hd 1 e 15 piloti. Nel 1918 la squadriglia ha compiuto 946 voli bellici sostenendo 30 combattimenti. Viene sciolta nel marzo 1919.[1]

Bibliografia

  • Franks, Norman; Guest, Russell; Alegi, Gregory. Above the War Fronts: The British Two-seater Bomber Pilot and Observer Aces, the British Two-seater Fighter Observer Aces, and the Belgian, Italian, Austro-Hungarian and Russian Fighter Aces, 1914–1918: Volume 4 of Fighting Airmen of WWI Series: Volume 4 of Air Aces of WWI. Grub Street, 1997. ISBN 1-898697-56-6, ISBN 978-1-898697-56-5.
  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999

Note

  1. ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999 pagg. 247-251

Voci correlate

  Portale Grande Guerra: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Grande Guerra