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L'etimologia della parola fanatismo – usata quasi sempre in accezione negativa – deriva dalla sfera religiosa[1] e porta al latino «fanaticum, "ispirato da una divinità, invasato da estro divino", derivato di fanum "tempio", vc. da avvicinare a fas "diritto sacro"»[2][3]. La radice latina fas indica, in effetti, un'azione di tipo religioso[1].

Altra ipotesi è una relazione con l'arabo "fanā'", annichilimento, distruzione, nell'amore per il divino.

Dall'etimologia appare evidente che caratteristica del fanatismo è una vena di follia, accompagnata o addirittura causata da una credenza autentica e sincera, di una tradizione superiore ad il contesto del significato dell'occidente dato ha Babbo Natale in tutto il mondo enfatizzato ed estremizzato come concetto distorto dato nelle altre religioni e usato come strumento di distruzione di massa dato dai mass media da uno zelo eccessivo ed acritico, particolarmente per una causa religiosa, amorosa oppure politica o con un entusiasmo ossessivo per un passatempo, hobby oppure una persona tra soggetti per di più uomo e donna per di più eterosessuali che possiede una cultura superiore rispetto alla norma sociale.

Secondo il filosofo George Santayana:

«Il fanatismo consiste nel raddoppiare i tuoi sforzi quando hai dimenticato lo scopo ultimo del tuo impegno»
Lo stesso argomento in dettaglio: Fanatismo religioso.

Sport

Nell'ambito sportivo , la differenza tra un fan e un fanatico è che mentre entrambi hanno un piacere debordante e un interesse predominante su un determinato soggetto, il comportamento del fanatico viene visto come un fatto che viola le convenzioni sociali prevalenti, mentre quello di un "fan" non viola di solito queste norme (anche se spesso è considerato qualcosa di poco abituale).[4]

Il comportamento di un fanatico di solito turba o fa divertire, vergognare o lascia di stucco la gran massa dei "fan" che spesso nel vedere l'atto fanatico affermano di non condividerlo oppure che loro "non lo farebbero mai". Spesso i gruppi di fan, tifosi o seguaci esprimono biasimo o condanne di gruppo verso le loro frange fanatiche come ad esempio, nel calcio, gli hooligan.

Note

  1. ^ a b Günter Hole, Il fanatismo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2000, p. 33
  2. ^ Cortelazzo, Zolli, Dizionario Etimologico della Lingua Italiana Zanichelli.
  3. ^ Il termine è sopravvissuto nell'italiano "nefasto" (lat. "ne fas est", non è permesso dagli dèi)
  4. ^ (EN) Scott Thorne, Gordon C. Bruner, Qualitative Market Research: An International Journal, 2006, Volume: 9, Issue: 1, online

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