Vittorio Meichsner de Meichsenau (Fiume, 12 agosto 1881Genova, 15 novembre 1964) è stato un politico italiano (di origine tedesca) a Fiume.

Formazione

Nato a Fiume il 12 agosto 1881, nel giugno del 1900 conseguì la maturità presso la Regia Ungarica Scuola superiore di Commercio in Fiume e il 9 giugno 1911 superò gli esami superiori di Ragioneria generale per la contabilità di Stato, con cui ottenne il diritto al titolo di Dottore in scienze commerciali e l’abilitazione all'insegnamento di Ragioneria. Le lingue che conosceva erano l’italiano, l’ungherese, il tedesco e l’inglese. Lavorò come allievo impiegato nel 1898 presso la Banca Fiumana e nel 1899 presso il Silurificio Whitehead. Dall'1º luglio al 30 settembre 1900 fu impiegato come corrispondente presso la Società di Navigazione Ungaro-Croata. L'1º ottobre 1900 prese servizio come contabile nella Filiale di Fiume della Banca e Cassa di Risparmio per il Litorale e l'1º aprile 1901 vi fu nominato procuratore. Rimase in servizio presso la Banca fino al 1906, quando Andrea Ossoinack gli offrì il di posto procuratore impiegato presso la sua Ditta Commerciale-Marittima “Luigi Ossoinack”.

L’attività politica dal 1900 al 1910

Nel 1900 iniziò a collaborare col giornale del Circolo Letterario, «La Vita Fiumana», pubblicando testi di carattere letterario ed entrando quindi in contatto con i gruppi politici collegati al giornale. Divenne così segretario della Società Filarmonico-Drammatica dal 1900 al 1906; nel 1905 si iscrisse alla Giovine Fiume e successivamente diventò segretario del Partito Autonomo fiumano. Nel 1907 fondò con un gruppo di soci della Giovine Fiume il giornale «La Giovine Fiume», creato per sostenere l’irredentismo italiano. Nell'Assemblea del Partito Autonomo del 24 marzo 1907, nel periodo quindi in cui i partiti si preparavano alle nuove elezioni della Rappresentanza Municipale prevista per il 24 maggio, Vittorio in qualità di segretario del partito e d’accordo con Icilio Baccich, Lionello Lenaz, Mario Iechel e Silvino Gigante, invitò Riccardo Zanella, capo del Partito Autonomo, a riformare lo Statuto del partito in senso nazionale e a costituire il Partito Nazionale Italiano. Zanella però respinse l’abbandono del programma autonomo, e Vittorio, insieme agli altri quattro membri con lui d’accordo, si dimise. Alle elezioni venne comunque eletto membro della Rappresentanza Municipale, ma col gruppo degli irredenti che la Giovine Fiume aveva imposto al Partito autonomo. Il 27 maggio fu assegnato alle Commissioni che si occupavano dell’Ospedale civico, della Cassa Comunale di Risparmio, del Fondo Pensioni, del Teatro comunale e del Monte di Pietà. Il 6 novembre fu eletto membro della Commissione costituita per compilare il Regolamento della nuova azienda municipale dei Servizi Pubblici e il 4 marzo 1908 membro della Commissione preposta ai Servizi Pubblici. Il successivo giugno, a richiesta del Municipio di Fiume e d’accordo col Signor Ossoinack, lasciò la Rappresentanza municipale per occupare la carica di Segretario della Direzione amministrativa dell’azienda.

Amministratore comunale (1910-1914)

Nel 1910 fece richiesta di assunzione in pianta stabile come Direttore dei Servizi Pubblici, ma nel 1911, quando la Rappresentanza municipale doveva confermare il servizio, alcuni giovani rappresentanti si opposero ad ogni proposta, per cui dovette chiedere l'intervento del tribunale amministrativo e ottenne d’essere confermato in pianta stabile nel 1913. All’Azienda Municipale dei Servizi Pubblici era affidata l’amministrazione della Centrale idro-termo elettrica, della Tramvia elettrica, dell’Acquedotto Ciotta e dei Forni di incenerimento della spazzatura. Nell’autunno del 1913 venne trasferito dal Municipio nell’Ufficio dei Civici Dazi perché lo riorganizzasse, come fece in due mesi riducendo il personale contabile da 105 a 7 persone ed elaborando nuovi regolamenti, tariffe e sistemi d’incasso. Vi fu un processo a carico di impiegati infedeli ed egli vi comparve come perito. All’inizio del 1914 fu definitivamente nominato Direttore dei Civici Dazi e lasciò il lavoro di segretario amministrativo all’Azienda dei Servizi Pubblici; per questo venne elevato al rango di assessore municipale per merito personale, carica per cui altrimenti si richiedevano gli studi legali, e gli venne assegnato un onorario speciale complessivo di 1300 Corone mensili. All’ufficio Dazi lavorò fino al 1918.

La guerra e la direzione degli approvvigionamenti