Agere sequitur esse (in latino: "l'agire segue l'essere") è il principio che fonda l'etica tomista. Per Tommaso d'Aquino dall'essere discende necessariamente il dover-essere; il fatto che ciò che esiste abbia una data natura ontologica condizionerà inevitabilmente l'agire morale dello stesso ente.

Pertanto in un primo accostamento al significato Tommaso sembrerebbe dire che l'uomo, poiché è una creatura di Dio, non si limiterà a possedere la caratteristica ontologica di semplice creatura, ma sarà anche tenuto a un comportamento morale (un dover-essere) consono in quanto creazione divina e quindi dovrà aspirare alla perfezione ultraterrena [1].

In realtà il motto fatto proprio dalla Scolastica non va inteso superficialmente nel senso che l'azione segue "temporalmente" all'essere o anche nel senso che data la natura dell'essere l'azione dovrà corrispondere a quella natura, ma tenuto presente che per Tommaso l'essere vuol dire atto di essere (esse ab actu essendi) ossia azione, attualità, di modo che ogni cosa esiste per mettere in atto azioni, allora l'essere coincide con l'azione nel suo compimento finale [2].

Note

  1. ^ Joseph De Finance, Être et agir dans la philosophie de Saint Thomas, Paris, 1945
  2. ^ Fabrizio Truini, La pace in Tommaso d'Aquino, Città Nuova, 2008, pp.220-221