Capoterra
Capoterra (Cabuderra in sardo) è un comune italiano di 23.661 abitanti della città metropolitana di Cagliari, in Sardegna.
Capoterra comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Dessì (centrosinistra) dal 6-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 39°10′30.67″N 8°58′15.07″E |
Altitudine | 54 m s.l.m. |
Superficie | 68,49 km² |
Abitanti | 23 661[1] (31-12-2015) |
Densità | 345,47 ab./km² |
Frazioni | Frutti D'oro, La Maddalena, Poggio dei Pini, Rio San Girolamo, Rio Santa Lucia, Su Spantu, Torre degli Ulivi. Residenza del Sole, Cooperative 100, Cooperativa 1000, Residenza del poggio, Lottizzazione Picciau |
Comuni confinanti | Assemini, Cagliari, Sarroch, Uta |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09012 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 092011 |
Cod. catastale | B675 |
Targa | CA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | capoterresi |
Patrono | sant'Efisio |
Giorno festivo | 15 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Territorio
Dalle colline più alte della fascia montana che fa da corona alla zona pianeggiante del braccio occidentale del Golfo degli Angeli, si estende il territorio che prende il nome di Capoterra.
L'abitato di Capoterra dista circa 17 km da Cagliari.
Storia
L'antico paese andato distrutto
Capoterra ospita insediamenti umani da tempi lontanissimi. All'epoca prenuragica risale l'officina litica e le capanne circolari di cui restano ancora delle tracce, della zona di Cuccuru Ibba in prossimità dell'inceneritore di Macchiareddu-Grogastu, all'interno della laguna di Santa Gilla. Altri ruderi di epoca nuragica sono stati ritrovati nelle colline attorno a Baccutinghinu, dove si trova il Nuraghe di Monti Arrubiu. Altre strutture facenti pensare all'antica dislocazione di nuraghi si trovano nelle zone di Is Antiogus e Is Cuccureddus.
All'epoca punica (V e IV secolo a.C.) risale l'insediamento scoperto nella zona di Su Loi. Sono altresì da segnalare gli insediamenti funerari rinvenuti in località Sant'Antonio.
L'antico nome della regione, Cabuterra, deriva certamente dal latino Caput terrae, quindi risalente all'epoca romana. Nel periodo romano l'insediamento era localizzato non distante dalla zona litoranea e in prossimità dello stagno. I ritrovamenti fanno pensare che l'abitato sorgesse in località Tanca sa Canna.
La Caput terrae romana è da alcuni studiosi considerata un oppidum.
In epoca giudicale Capoterra divenne una villa della Curatoria di Nora. Nel 1107 Caput Terrae venne donata, insieme ad altri territori, dal giudice Torchitorio alla Chiesa di San Lorenzo di Genova. Nel 1120 Caput terrae ritornerà a far parte del Giudicato di Cagliari.
Dopo la capitolazione di Santa Igia, il giudicato di Cagliari passò sotto il controllo di Pisa. Nel 1288 i pisani, dopo la sconfitta navale della Meloria, firmarono la pace con Genova, ma non la rispettarono, fatto che costrinse i Genovesi a reagire con azioni violente, fra le quali una di queste interessò anche la zona di Capoterra.
In seguito il territorio e il villaggio di Capoterra passarono, per motivi di matrimonio, sotto il controllo di Mariano II di Arborea.
Durante la conquista aragonese della Sardegna i pisani scelsero il litorale di Capoterra per un massiccio sbarco di truppe contro l'offensiva militare dell'infante Alfonso. Il 26 febbraio 1324 gli oltre 1200 cavalieri sbarcati nel porto di Maddalena ingaggiarono una cruenta battaglia con gli eserciti dell'infante Alfonso nella zona di Lutocisterna. Ma i pisani subirono una dura sconfitta.
In seguito ai contrasti tra il re d'Aragona e di Sardegna Pietro IV e il giudice arborense Mariano IV d'Arborea, intorno all'anno 1353 Capoterra fu incendiata e distrutta dagli uomini del capitano aragonese Berengario Carroz.
Il villaggio rimarrà disabitato per oltre tre secoli.
Il ripopolamento e Villa Sant'Efisio
Il territorio disabitato di Capoterra fu ripopolato dal barone Girolamo Torrelas nel 1655. Il periodo non era certo favorevolissimo a causa di un'epidemia di peste che in quegli anni imperversava in Sardegna. Il primo nucleo di case fu chiamato Villa Sant'Efisio in onore al Santo per il quale si era riacceso un particolare interesse nell'isola.
Poco si sa dei primi abitanti del nuovo centro Villa S. Efisio.
Si dice che il paese fondato da Torrelas era inizialmente abitato dai servi e dai familiari dello stesso barone. In breve crebbe e si ingrossò di profughi degli altri paesi, specie dal Logudoro e dalla Gallura. Molti storici sostengono infatti che i primi abitanti di Capoterra provenivano dalla Sardegna settentrionale su invito di don Girolamo d'Aragal e Cervellon, che concesse loro delle "buone condizioni" per sfuggire alle "vendette" che piagavano l'isola.
Capoterra divenne presto un rifugio per chi aveva pendenze con la giustizia minore e intendeva iniziare una nuova esistenza. Probabilmente i primi abitanti erano abili nell'uso delle armi e pronti a difendersi dagli attacchi dei corsari Mori.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Importanti nella sua storia e tradizione, sono le chiese di Sant'Efisio (patrono del paese - 15 gennaio), Santa Barbara de Montes e San Gerolamo. Le ultime due, situate nei pressi del paese, sono una delle mete della manifestazione "Monumenti Aperti".
Architetture militari
- Torre Su Loi
- Complesso difensivo militare della II guerra mondiale con batterie e camminamenti sotterranei in località Poggio dei Pini
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]

Cittadini stranieri
Al 31-12-2015 la popolazione straniera ammontava a 375 unità pari al 1,6% circa della popolazione totale. Le nazionalità principali erano[4]:
Persone legate a Capoterra
- Sergio Atzeni (1952-1995), scrittore
- Raffaele Farigu (1934), ex sindaco, deputato socialista e consigliere regionale.
- Claudio Olinto de Carvalho detto Nenè (1942-2016), ex calciatore e allenatore di calcio brasiliano, campione d'Italia con il Cagliari nel 1970, ha vissuto i suoi ultimi anni fino alla scomparsa a Capoterra.
- Salvatore Porcu in arte Tony Piaceri (1930-2014) musicista, autore, compositore, icona pop folk in Sardegna negli anni 50,60,70,80.
Economia
Situato tra mare (a sud il lido di Maddalena Spiaggia), montagna e laguna (stagno di Santa Gilla), è principalmente un paese agricolo e pastorale, che solo in tempi recenti sta sviluppando, grazie anche alla sua posizione geografica, un turismo prima inaspettato. Notevole, è la sua crescita demografica nel secondo dopoguerra.
Capoterra sorge tra due poli industriali, la zona industriale di Capoterra-Assemini e del villaggio Moratti che hanno garantito del lavoro ai cittadini capoterresi.
Capoterra si appoggia molto sul settore secondario e terziario, ma son presenti anche molti agriturismi e serre per la coltivazione.
Amministrazione
Il comune è amministrato dal maggio 2011 dal sindaco Francesco Dessì e dalla sua giunta che appoggia il Partito Democratico. Il mandato è stato rinnovato nelle consultazioni elettorali del giugno 2016.
Gemellaggi
Sport
Rugby
Capoterra vanta una tradizione rugbystica di tutto rispetto. La società Amatori Rugby Capoterra milita nel campionato italiano di serie A dove, nel campionato 2012-2013, si è classificata al quarto posto.
Calcio
La principale squadra di calcio della città è S.S.C. Capoterra che milita nel girone A sardo di prima Categoria.
Karate
Il principale team di karate e di arti marziali è l' A.S.D Jissen-do Karate Capoterra , che occupa il tetto della Sardegna per numero di vittorie[senza fonte] e ha occupato varie volte il podio a livello nazionale.
Taekwondo Wtf
Il principale team di Taekwondo Wtf a Capoterra è il Centro Taekwondo di Capoterra che ha ottenuto piazzamenti importanti a livello regionale e nazionale.
Associazionismo
Capoterra vanta una tradizione nel campo dell'associazionismo e delle attività ricreative. L'Associazione Capoterra Futura è una delle associazioni giovanili operanti nel territorio nata nel 2013, con l'obbiettivo di manifestazioni a carattere giovanile tra i quali la Festa dei Giovani
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ ISTAT, Cittadini Stranieri 2015
Bibliografia
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Capoterra
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Capoterra
Collegamenti esterni
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244771144 · GND (DE) 7564815-5 |
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