Gaia Manzini

Gaia Manzini (Milano, 1974) è una scrittrice italiana.

Biografia

Nata a Milano nel 1974, vive e lavora a Roma^[1].

Ha collaborato con l'Unità, la rivista Nuovi Argomenti e ha pubblicato i suoi primi racconti in antologie e quotidiani^[2].

Ha esordito nel 2009 con la raccolta di racconti Nudo di famiglia (finalista al Premio Chiara), mentre il suo primo romanzo, selezionato al Premio Strega e intitolato La scomparsa di Lauren Armstrong, è uscito nel 2011^[3]. Il successivo testo, Diario di una mamma in pappa, è invece un romanzo autobiografico ^[4].

È coautrice, insieme a Nanni Moretti, Valia Santella e Chiara Valerio, del soggetto del film Mia madre^[5].

Opere

Romanzi

• La scomparsa di Lauren Armstrong, Roma, Fandango Libri, 2011 ISBN 978-88-6044-245-1
• Ultima la luce, Milano, Mondadori, 2017 ISBN 978-88-04-67323-1

Racconti

• Nudo di famiglia, Roma, Fandango Libri, 2009 ISBN 978-88-6044-112-6

Miscellanea

• Diario di una mamma in pappa, Roma-Bari, GLF editori Laterza, 2014 ISBN 978-88-581-1402-5

Antologie

• Il lavoro e i giovani: venti racconti sui giovani, la precarietà, la disoccupazione di AA. VV., Roma, Ediesse, 2008 ISBN 978-88-230-1307-0
• E lieve sia la terra: 24 scrittori per i morti del terremoto in Abruzzo di AA. VV., L'Aquila, Textus, 2011 ISBN 978-88-87132-68-7
• Pensiero madre di AA. VV., Castel di Sangro, Neo, 2016 ISBN 978-88-96176-40-5

Filmografia

• Mia madre regia di Nanni Moretti (2015) (soggetto)

Note

1. ^ Scheda dell'autrice, su autori.librimondadori.it. URL consultato il 24 agosto 2017.
2. ^ Profilo della scrittrice, su treccani.it. URL consultato il 24 agosto 2017.
3. ^ Presentato da Luca Canali e Giuseppe Patota, su premiostrega.it. URL consultato il 24 agosto 2017.
4. ^ Treccani
5. ^ Carriera letteraria, su festivaletteratura.it. URL consultato il 24 agosto 2017.

Collegamenti esterni

• Gaia Manzini: la moglie sconosciuta, su letteratura.rai.it. URL consultato il 24 agosto 2017.
• Intervista a Gaia Manzini, su vertigine.wordpress.com. URL consultato il 24 agosto 2017.

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