Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Lottigna)

edificio religioso di Lottigna
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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo[1], a Lottigna, frazione di Acquarossa, è documentata nel XIII secolo come dedicata alla Madonna ed è un edificio a navata unica conclusa da un coro poligonale.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone  Ticino
LocalitàLottigna (Acquarossa)
ReligioneCattolica
TitolarePietro apostolo e Paolo di Tarso
DiocesiLugano
Stile architettonicoBarocco
Inizio costruzioneXIII secolo
Completamento1632

Storia

Della chiesa romanica si conservano il campanile a nord-ovest, due monofore nel fianco sud e un frammento di fregio dipinto sulla parete destra della navata.

Gli ampliamenti in stile barocco del 1632 comportarono la sopraelevazione della navata e la costruzione del coro e delle cappelle laterali. Subì restauro e rinnovamento nel biennio 1945-1946.

Descrizione

Sulla facciata principale sono affrescati la Madonna in trono e San Cristoforo (fine del secolo XV), e i Santi Rocco e Sebastiano (inizio del secolo XVI).

All'interno la navata è coperta con una volta a crociera; il coro e le cappelle laterali sono ornati di stucchi con angeli musicanti della fine del secolo XVII. L'altare maggiore tardo barocco del XVIII secolo in stucco lucido è forse di Carlo Galetti e reca una pala con la Madonna col Bambino.

Sulle pareti del coro: cinque affreschi in cornici a stucco, fra cui le raffigurazioni dei due Santi titolari, della fine del secolo XVII. La cappella della Madonna a sinistra è sovrastata dallo stemma in stucco della famiglia Scolari (Johann Franz Scolar fu balivo della valle di Blenio negli anni 1680-1682 e 1698-1700; l'altare in stucco reca la statua lignea della Madonna col Bambino del XVII secolo.

Nella natava sono presenti dipinti e statue del XVII e XVIII secolo, alcuni dei quali provenienti dall'antico oratorio della Vergine Immacolata di Terzeghino.

Note

Bibliografia

  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 93-94.