Apodyterion

vestibolo nei bagni pubblici
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Nell'antica Roma, l'apodyterion (dal greco antico ἀποδυτήριον, "camera per spogliarsi") era il vestibolo principale per l'ingresso e l'uscita nei bagni pubblici, costituito da un ampio spogliatoio con cabine o scaffali di legno o in muratura, e talvolta da semplici nicchie nelle pareti, dove i cittadini riponevano i vestiti e altri oggetti personali durante la permanenza nell'impianto termale.[1]

Apodyterion di un vecchio bagno di Pompei.
Apodyterion a Bílbilis, località spagnola abbandonata sul finire del II secolo d.C.

Lasciarsi dietro effetti personali incustoditi era un grave rischio, ovviamente, poiché i visitatori più comuni delle terme romane a quanto pare erano i ladri. Un libro di scuola romano dell'epoca cita un ricco giovane scolaro romano che, entrato nei bagni lasciando alle spalle il suo schiavo (il capsarius) nell'apodyterion, gli ricorda: "Non addormentarti, a causa dei ladri" (ne addormias propter fures, CGL 3.651.10).[2]

Note

  1. ^ Apodyterium, su pompei.sns.it.
  2. ^ Apodyterium, su pbs.org.

Bibliografia

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