Donna
La donna è la femmina adulta dell'essere umano, in contrasto all'uomo, maschio adulto, e alla ragazza, femmina giovane.
Etimologia del termine
La parola donna deriva dal Latino domna, forma sincopata di domina, cioè padrona. Fino alla fine del Duecento il termine utilizzato per dire "donna" era "femmina", ma poi in Toscana prende piede l'uso di "donna", e da lì questa parola si diffuse in tutt'Italia.
Sesso e biologia
Non sono esclusivamente i fattori biologici che fanno sì che una persona si consideri donna. Alcune donne possono avere anormalità ormonali, oppure differenze nei cromosomi (ad esempio, superfemmina); ci sono anche donne senza fisiologia femminile, come i transessuali o i travestiti.
In termini biologici, l'apparato sessuale femminile ha lo scopo di procreare, mentre i fattori sessuali secondari servono ad attrarre un partner e ad allevare i figli.
Sono presenti più donne che uomini nella popolazione adulta umana, e le donne vivono circa cinque anni più a lungo degli uomini. Questo è dovuto a una combinazione di fattori: genetica, sociologia (ad esempio, non ci si aspetta che le donne prestino servizio militare), scelte riguardanti la salute (le donne, per esempio, fumano e bevono meno degli uomini), la presenza dell'ormone estrogeno (che protegge il cuore). Dopo la prima mestruazione, la maggior parte delle donne acquisisce la capacità di rimanere incinta e di avere dunque figli. Lo studio degli organi riproduttivi femminili e delle gravidanze si chiama ginecologia. Le donne raggiungono la menopausa tra i quaranta e i cinquant'anni di vita, quando le loro ovarie cessano la produzione di estrogeni e quindi le donne in menopausa perdono la capacità di rimanere incinte.
La condizione della donna
Le donne sono state spesso discriminate in molte culture del mondo in quanto sono legate alla loro capacità biologica di procreazione e allattamento.
Mentre l'uomo aveva il ruolo di cacciatore, la donna ha avuto ruolo di accuditrice dei figli e raccoglitrice di radici, bacche e altro. Si ritiene che le donne abbiano potuto inventare l'agricoltura.
In un primo momento nelle civiltà mesopotamiche (Egitto, Persia, Assiria, Babilonia) la donna aveva una posizione molto elevata all'interno della società. In questi luoghi è stato presente anche il matriarcato ma poi, con l'ascesa delle monarchie militari, persero di prestigio e si iniziarono a formare i ginecei, dai quali le donne non potevano uscire e dove non potevano vedere nessun uomo ad eccezione degli eunuchi e del proprio marito.
Nella Grecia omerica la donna veniva rispettata, ma nell'età di Pericle la donna ricca era tenuta in casa, mentre le donne povere erano costrette a lavorare e quindi avevano una certa libertà.
A Roma la donna fu considerata quasi pari all'uomo, ad esempio entrambi i genitori avevano pari obblighi nei confronti dei figli, e la donna poteva accompagnare il marito ad una festa, a patto che mangiasse seduta e non sdraiata come era norma per gli uomini.
Il Cristianesimo impose la sottomissione della donna all'uomo, ma la considerò importante in quanto doveva crescere spiritualmente i figli.
Con l'arrivo dei barbari Franchi e Longobardi in Italia, la condizione della donna peggiora. Essa è infatti un oggetto nelle mani del padre, finché non decida di venderla ad un uomo.
Con l'Inquisizione, la donna viene ritenuta un rappresentante del Diavolo sulla Terra, che avrebbe tratto in inganno l'umo spingendolo al peccato in qualsiasi modo.
Tuttavia, dopo il 1000, con l'avvento del dolce stilnovo, la donna viene angelicata e considerata un tramite tra Dio e l'uomo.
Le Dichiarazioni dei Diritti americana e francese avvieranno la donna verso l'emancipazione.
Le donne, con manifestazioni femministe, iniziano ad avere il risultato di un prograssivo cambiamento verso la parità dei sessi. Traguardi importanti sono stati: la legalizzazione dell'aborto, la possibilità del divorzio, e l'indipendenza economica.
Al giorno d'oggi
Oggi la donna nella civiltà occidentale è considerata pari all'uomo dal punto di vista giuridico; al contrario, nei luoghi accesi dal fondamentalismo islamico è ancora ritenuta un essere inferiore.